INTRODUZIONE
Questa tesi nasce dall’esperienza di stage effettuata
presso uno dei leaders tecnologici nei servizi di distribuzione
elettronica per il settore dei viaggi e del turismo, Galileo Italia, il
più globale dei Gds, in occasione del lancio del nuovo prodotto
“Galileo Leisure”.
La scelta di questo oggetto è anche frutto della consapevolezza
dei considerevoli cambiamenti apportati dall’Information and
Communication Technology (ICT) al settore turistico e, in
particolare, all’intermediazione turistica, e del crescente utilizzo
del canale digitale nella promozione, comunicazione e vendita di
prodotti e servizi turistici.
Nel primo capitolo, dopo aver sottolineato l’importanza
del turismo nel comparto economico, si definisce il concetto di
prodotto turistico come prodotto globale, analizzato dal punto di
vista del fruitore (turista) e dal punto di vista del produttore
(azienda turistica); di seguito si descrivono le varie componenti
del sistema turistico, evidenziando, in particolare, le attività dei
principali intermediari per poi esaminare i vari fattori che hanno
contribuito a rendere sempre più competitivo il nuovo spazio
all’interno del quale le imprese si trovano ad operare.
Il secondo capitolo è incentrato sul ruolo che
l’Information Technology ha avuto e continuerà ad avere nel
settore turistico, evidenziando, in particolare, i vantaggi che ne
sono derivati per il turista e per le imprese. E’ evidente che,
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grazie agli sviluppi tecnologici degli ultimi anni, le imprese
turistiche hanno potuto ridefinire non solo la propria struttura
organizzativa, ma anche la struttura delle relazioni con le
organizzazioni partners, riuscendo così nel duplice obiettivo di
ottimizzare i costi di gestione e di aumentare la capacità di
generazione di valore per il cliente.
Nella descrizione delle tre ondate tecnologiche che hanno
investito il settore turistico, la prima dei Computer Reservation
System negli anni Settanta, la seconda dei Global Distribution
System negli anni Ottanta, la terza dell’Internet Revolution a
partire dalla seconda metà degli anni Novanta, si è posta una
particolare attenzione su quest’ultima per il forte impatto che ha
generato nei collegamenti fra le diverse componenti del sistema
turistico e fra queste ed i consumatori finali, al punto tale da
istituire nuovi metodi e nuovi canali di contatto fra la domanda e
l’offerta.
Al fine di valutare gli effetti indotti dalla tecnologia digitale sul
comparto dell’intermediazione, lo schema delle cinque forze
concorrenziali di Porter è apparso lo strumento più idoneo, dal
quale è emerso che le agenzie di viaggio sono le più facili vittime
del processo d’informatizzazione del sistema turistico, quelle che
devono rinnovarsi ed innovare, utilizzando a proprio supporto il
canale digitale.
Infine, uno sguardo al turismo italiano che, come è noto, negli
ultimi anni ha perso importanti quote di mercato a livello
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internazionale a favore dei paesi concorrenti e che dovrebbe
cogliere le opportunità del canale Internet, quale strumento
strategico idoneo alla rivalorizzazione delle bellezze italiane.
Il terzo capitolo affronta l’analisi del caso aziendale:
“Galileo Leisure”, nuovo portale dedicato esclusivamente alle
agenzie di viaggio e frutto dell’integrazione tra i servizi del Gds
Galileo International e quelli di GTA (Gullivers Travel
Associates), entrambi appartenenti alla stessa divisione di
Cendant Corporation.
Galileo Leisure è stato progettato per essere la soluzione ideale
per le agenzie di viaggio attive sul segmento Leisure poiché
consente di trovare, all’interno di un unico sistema, tutti i
contenuti e le tariffe – sempre perfettamente aggiornate – di cui
hanno bisogno per costruire la vacanza perfetta per i propri
clienti.
Galileo Leisure segna una vera e propria svolta nel settore
turistico, poiché rappresenta la creazione ideale, capace di
combinare i vantaggi offerti dai sistemi informatici ed i servizi
forniti dagli agenti di viaggio. Le Adv, collegandosi al nuovo
sistema informatico di prenotazione, possono organizzare, senza
l’ausilio di Tour Operator, viaggi personalizzati per i clienti
divenendo dei veri e propri Tour Organizer.
Le potenzialità offerte da tale sistema sono evidenti: le Adv
italiane, che vogliano continuare ad assumere un ruolo
predominante, devono utilizzare a proprio vantaggio le ICT, in
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quanto rappresentano non solo un fattore di efficienza ma, anche,
un fattore critico di successo capace di produrre vantaggio
competitivo nei confronti della concorrenza.
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CAPITOLO I
TURISMO: LA CATENA DI
DISTRIBUZIONE
1.1 IL SISTEMA TURISTICO
Il turismo è uno dei settori trainanti dell’economia italiana
(tab.1):
rappresenta una delle principali fonti di reddito;
vale circa il 12% del PIL complessivo;
fornisce lavoro ad oltre 2 milioni di persone;
coinvolge circa 400 mila imprese;
genera circa 13 miliardi di euro di saldo attivo nella
bilancia commerciale;
è l’industria con il più basso rapporto tra capitale
investito ed occupazione generata.
Tabella 1: Quanto conta il turismo in Italia
IMPRESE 400.000
ADDETTI 2.000.000
VOLUME D’AFFARI 69,2 Mld di euro
VALORE AGGIUNTO 58,3 Mld di euro
Fonte: Confturismo, 2004
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Esso costituisce uno dei possibili fattori di traino per lo sviluppo
di consistenti porzioni del territorio, contribuendo alla crescita
delle attività tradizionali quali l’agricoltura, l’industria, il
commercio e l’artigianato. Contribuisce, inoltre, a determinare le
condizioni per la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali,
conferendo alle risorse del territorio quel valore aggiunto che le
trasforma in nuove occasioni di sviluppo e occupazione.
Connotazione peculiare del turismo è, infatti, la sua capacità di
porsi quale ulteriore sostegno agli altri comparti e contribuire
alla redistribuzione dei redditi, fungendo da volano per lo
sviluppo delle economie locali. Per questi motivi esiste tuttora
una difficoltà nel definire gli elementi caratteristici di questo
settore.
Il turismo è infatti un’attività complessa, nella quale
interagiscono fattori determinati o determinabili, quali l’insieme
delle strutture ricettive, il sistema delle attrattive stabili come i
beni culturali e l’ambiente o il clima, e fattori immateriali, quali
l’organizzazione dei servizi di accoglienza, le tendenze, il
reddito, la promozione, ecc. Unione Europea, Ministero delle
attività produttive, 2005, p.5 . Esso viene rappresentato come un
sistema complesso, difficile da analizzare, data la molteplicità
dei fattori cui è collegato e la pluralità dei soggetti coinvolti.
Uno dei primi studiosi ad occuparsi del problema è stato
Leiper (1990) che ha proposto un sistema turistico formato da tre
elementi: l’elemento umano (il turista), l’elemento geografico-
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dinamico del viaggio (lo spazio turistico) e l’elemento statico-
organizzativo del soggiorno nella “regione turistica”, in cui si
sviluppa l’industria turistica vera e propria (le imprese).
1. Il turista è il soggetto che esercita sul mercato una
domanda di esperienze turistiche; su di esso si
concentrano gli studi relativi a bisogni e motivazioni, a
comportamenti e relazioni interculturali, a flussi numerici
ed economici;
2. L’ambito geografico comprende gli spostamenti di andata
e ritorno e l’analisi delle aree di transito; riguarda la
geografia, i trasporti e le modalità organizzative del
viaggio;
3. Le imprese si riferiscono ai produttori di beni e servizi
destinati a soddisfare le richieste dei clienti nelle località
mete di viaggi.
Un’altra caratteristica peculiare del settore turistico è che a una
domanda sempre più varia e variabile corrisponde un’offerta
sempre più ampia e articolata; di qui la difficoltà di definire il
“prodotto turistico”.
Il prodotto turistico deve essere concepito come prodotto
“globale”, caratterizzato da un insieme di risorse (naturali,
culturali, artistiche, strutturali) che contraddistinguono la località
e le strutture ricettive e di collegamento esistenti, e di
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competenze, ossia di capacità manageriali di gestione, secondo
una visione collegata e coordinata, dei servizi offerti.
Nell’analisi della domanda e dell’offerta turistica, emerge un
problema di fondo e precisamente la differente visione di
prodotto da parte del turista rispetto all’ottica del produttore e
cioè dell’offerta. A tal proposito, è possibile distinguere due
diverse prospettive: la prospettiva del fruitore (il turista) e la
prospettiva del produttore (l’aziende turistica).
Il turista percepisce il prodotto secondo una dimensione
orizzontale, ovvero come l’aggregazione di numerosi servizi che
formano l’offerta complessiva; il produttore, invece, lo
concepisce secondo una dimensione verticale, volta a soddisfare
bisogni specifici ed a focalizzare l’attenzione su determinati
anelli della filiera Casarin F., 1996, p.46 .
Tra l’ottica del turista e quella del produttore, quindi, esiste
un’asimmetria informativa e cognitiva, in quanto il turista spesso
ha una visione più ampia ed articolata del prodotto/servizio
turistico rispetto a quella, più specifica e circoscritta, della
singola azienda del settore.
Il problema, allora, consiste nel conciliare quest’ottica con una
realtà di offerta frammentata, in cui ciascuna tipologia d’impresa
(trasporto, accomodation, attrazioni, ecc.) offre uno specifico
servizio, complementare rispetto agli altri ma non
necessariamente collegato e coordinato con essi.
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Ciascuna impresa offre un proprio prodotto specifico, legato alla
natura della sua attività, che tende ad integrarsi in maniera più o
meno intensa con i prodotti offerti dalle altre categorie
d’impresa, secondo una logica overlapping Casarin F., 1996,
p.54, ossia di sovrapposizione tra il prodotto specifico
dell’impresa e il prodotto globale percepito dal turista. Dal grado
di sovrapposizione dipende anche la capacità di controllo, da
parte dell’impresa, del mercato di riferimento. Tale capacità
risulta tanto maggiore quanto più esteso è l’ambito di riferimento
del produttore: dal nucleo centrale (il servizio che caratterizza
l’azienda e che registra il massimo grado di controllo), ai servizi
connessi, fino all’ambiente e alle infrastrutture pubbliche
(minimo o nullo grado di controllo da parte dell’azienda).
In altre parole, il prodotto turistico coincide con l’intera
destination, con il sistema di offerta creato dalle imprese locali in
funzione delle risorse specifiche dell’area di riferimento.
Rispoli e Tamma
1
definiscono il prodotto turistico come
l’insieme dei fattori di attrattiva in cui l’utilizzatore traduce la
propria domanda, mentre Casarin
2
descrive il prodotto globale in
riferimento alla destination.
1
Rispoli M. e Tamma M., 1996, p.37-38: definiscono fattore di attrattiva
qualunque elemento, fattore, servizio che può costituire oggetto d’interesse o
di esigenza da parte della domanda e, parallelamente, essere oggetto di offerta
da parte delle aziende.
2
Casarin F., 1996, p.47-48:individua le varie componenti che costituiscono il
prodotto turistico globale: elementi di attrazione della destinazione e delle
aree di transito (di carattere naturale, artificiale, culturale, sociale), i servizi e
le facilities che rappresentano l’offerta locale, gli elementi di accesso alla
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