1
« The system cannot be disturbed. Without Gazprom, there is no Russia ».
Rem Vyakhirev
1
Capitolo 1. Gazprom: nuova arma russa
1.1. Breve storia di Gazprom
La corporation Gazprom può essere considerata il nucleo dell’economia russa nella misura in cui la
stabilità e la prosperità dell’intera economia della Federazione russa dipendono dalla sua
efficienza e dai suoi utili.
Non esiste un’altra compagnia in Russia che abbia un’influenza politica ed economica notevole
come Gazprom.
La storia dell’industria russa del gas naturale, per vari motivi, non è mai stata oggetto di
un’approfondita ricerca scientifica da parte degli studiosi russi.
Recentemente l’Associazione russa del gas
2
(Rossijskoe gazovoe obshestvo) ha creato una
commissione permanente che si occuperà della ricerca storica sull’industria del gas.
Nonostante ciò, la maggior parte degli studiosi è concorde nel far iniziare la storia dell’industria
russa del gas naturale nel luglio del 1946, anno in cui venne inaugurato il primo gasdotto Saratov-
Mosca
3
.
Nel luglio del 1942, durante la Seconda guerra mondiale, l’esercito tedesco si stava dirigendo da
una parte verso Stalingrado e dall’altra verso il Caucaso per poter bloccare l’accesso alle fonti
energetiche di Baku, mentre la città di Donbass, ricca di carbone, era già caduta nelle mani
nemiche. Per l’Unione Sovietica incombeva allora la necessità di trovare altre fonti di
approvvigionamento energetico. Inizialmente si tentò di utilizzare il legno o lo scisto bituminoso,
ma alla fine venne trovata una soluzione: il gas naturale.
I primi giacimenti di gas furono localizzati ancora prima dello scoppio della guerra vicino a
Saratov, in un villaggio chiamato Elshanka
4
.
1
Chrystia Freeland, Sale of the Century. Russia‘s Wild Ride from Communism to Capitalism, Doubleday
Canada, Canada 2000, p. 73.
2
Il sito Internet dell’associazione è il seguente: www.gazo.ru. Da notare che è prevista l’uscita di una raccolta
storica documentata che riguarderà la nascita dell’industria del gas russo, che, secondo gli esperti in materia,
avrebbe avuto inizio nel 1811, quando un inventore russo Pѐtr Sobolevskij (1781-1841) creò il primo impianto
nazionale di estrazione del gas artificiale.
3
Александр Матвейчук, Санкт-Петербург - колыбель газовой промышленности России, (Alexander
Matveichuk, San Pietroburgo – culla dell‘industria del gas russo), http://www.finiz.ru/oil/article1247136.
4
Андрей Костенецкий, Саратов-Москва, (Andrej Kostenezkij, Saratov-Mosca), in Rivista storica russa
“Rodina” №10, 2009, p. 42, (Российский исторический журнал ―Родина‖).
2
Fonte: Elaborazione dell’autore su dati JSC Gazprom, www.gazprom.ru/production/transportation/.
La costruzione del gasdotto Saratov-Mosca aveva dato inizio ad un vasto sviluppo dell’industria
del gas nell’Unione Sovietica.
Secondo l’ordinanza dell’NKVD URSS
5
del 1944, il compito di costruire il suddetto gasdotto fu
assegnato ad un ente che non aveva nulla a che fare con l’industria del gas: la Direzione generale
per la costruzione degli aerodromi (Glavnoe upravlenie aerodromnogo stroitel’stva)
6
.
Come detto prima, in Russia molti sostengono che la storia del «grande gas» russo è legata
indissolubilmente alla costruzione di questo gasdotto che iniziò a funzionare il 5 gennaio 1946 e
continuò ad operare fino al 1997, anno di messa fuori uso dell’impianto
7
.
All’inizio degli anni cinquanta la percentuale del gas nel bilancio energetico del paese ammontava
a solo il 2,4% ma dopo soli cinque anni tale cifra aumentò di 6,5 punti, passando quindi da 42,3
miliardi di metri cubi a 273,1 miliardi di metri cubi di gas
8
.
Si profilavano, dunque, riserve sufficienti (anche se non di grande entità) per poter dare inizio allo
sviluppo dell’industria di estrazione del gas.
5
L’NKVD, Narodnyj Komissariat Vnutrennich Del, era il Commissariato del popolo per gli affari interni: era
un commissariato governativo dell'Unione Sovietica che gestiva un'ampia gamma di affari di stato. Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Narodnyj_komissariat_vnutrennich_del.
6
Kostenezkij, op., cit., p. 42.
7
Ivi, p. 44.
8
Ivi, p. 46.
3
Tale compito venne assegnato ad un ente creato nell’agosto del 1956, la Direzione generale
dell’industria del gas (Glavnoe upravlenie gazovoj promishlennosti), sotto la direzione del Consiglio dei
ministri dell’Unione Sovietica
9
.
Il ―Glavgazprom‖ venne, però, soppresso in seguito alle riforme amministrative del 1957 che
eliminavano i ministeri e creavano i sovnarchozi
10
.
L’istituzione dei sovnarchozi mise a repentaglio il programma di costruzione e sviluppo delle
infrastrutture di trasporto del gas in tutto il paese, all’interno del quale la costruzione dei gasdotti
rappresentava il punto di partenza per lo sviluppo del sistema industriale
11
; frazionare, quindi, il
sistema unico dei gasdotti nelle varie zone di competenza dei sovnarchozi significava rinunciare al
futuro sviluppo del settore. Alla fine gli esperti della materia convinsero gli esponenti del partito
che i sovnarchozi non sarebbero stati in grado di svolgere il compito loro assegnato, cioè la
creazione di un sistema unificato di gasdotti.
Così il 6 dicembre del 1957 fu presa la decisione di ripristinare l’ente ―Glavgazprom‖
12
che, da
quel momento, ebbe un’ampia responsabilità e che andava dalla scoperta dei giacimenti del gas
fino alla fornitura di esso.
Dopo solo pochi anni il ―Glavgazprom‖ compì uno straordinario balzo produttivo: nel 1960
l’Unione Sovietica estraeva 45,3 miliardi di metri cubi, ma già nel 1965 tale cifra era aumentata
fino a 127,7 miliardi di metri cubi di gas
13
.
Estrazione del gas in URSS (in miliardi di metri cubi)
5,8
9,1
45,3
127,7
197,4
289,3
435,2
1950
1955
1960
1965
1970
1975
1980
Fonte: Elaborazione dell’autore su dati Rivista storica russa “Rodina”, №10, p. 51.
9
Ibidem.
10
Il sovnarchoz (acronimo di sovet narodnogo chozjajstva) era un organismo regionale di direzione economica
nell'Unione Sovietica introdotto da Chruščëv nel 1957 creato allo scopo di rafforzare i legami orizzontali tra le
unità di produzione a scapito dei legami verticali tradizionali nella struttura economico-amministrativa sovietica,
in modo tale di attuare una certa decentralizzazione delle decisioni in campo economico. Fonte: Nicolas Werth,
Storia della Russia nel Novecento. Dall‘Impero russo alla Comunità degli Stati Indipendenti 1900-1999,
Bologna 2007, il Mulino, p. 480.
11
Kostenezkij, op., cit., p. 46.
12
Ibidem.
13
Владимир Косторниченко, Газ-Трубы, (Vladimir Kostornichenko, Gas-Tubi), in Rivista storica russa
“Rodina”, №10, p. 51.
4
Furono scoperti enormi giacimenti di gas, soprattutto in Asia centrale, ed in breve tempo furono
costruiti altri gasdotti prendendo ispirazione dall’esperienza degli Stati Uniti nello sviluppo delle
tecniche di costruzione degli stessi
14
.
Fonte: http://www.cartografareilpresente.org/article253.html.
Sin dal 1948, tutti i lavori per lo sviluppo dell’industria del gas furono diretti da un ente
appositamente creato, la Direzione generale per l’estrazione del gas naturale (Glavnoe upravlenie po
dobichi gaza ) che faceva parte del Ministero dell’industria del petrolio dell’Unione Sovietica
15
.
Risulta, quindi, evidente che, inizialmente, non esisteva un apposito ministero per il settore del
gas; la situazione cambiò nel settembre del 1965 quando nacque il Ministero dell’industria del gas
naturale dell’Unione Sovietica, che era responsabile sia della progettazione e costruzione degli
impianti di produzione, trasporto e consumo del gas, che della loro gestione centralizzata.
Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta ci fu un significativo cambiamento
strutturale con l’istituzione delle associazioni industriali nazionali (vsesoyuznye promyshlennye
obyedineniya)
16
che incorporavano anche le associazioni produttive (proizvodstvennye obyedineniya).
14
Infatti, il direttore del “Glavgazprom”, Aleksei Kortunov, fece un viaggio negli Stati Uniti nel maggio-giugno
del 1962 per conoscere le tecniche e le novità dei suoi colleghi americani; il risultato di tale viaggio fu
un’approfondita analisi della situazione dell’industria del gas nazionale. Fonte: Kostornichenko, op., cit., p. 51.
15
Время газа, (Il tempo del gas), in Rivista storica russa “Rodina”, №10, p. 67.
5
Le associazioni produttive, le imprese e le organizzazioni che facevano parte delle associazioni
industriali nazionali avevano scarse possibilità di operare in modo indipendente; laddove erano
responsabili delle operazioni di supervisione dei giacimenti di gas non potevano concludere
contratti con i fornitori esterni. Nessuna decisione di fondamentale importanza, come ad esempio
quella sugli investimenti oppure sulla vendita del gas prodotto, poteva essere presa se non a
livello superiore, cioè dalle associazioni industriali nazionali
17
.
Anche per quanto riguardava le decisioni circa la costruzione e la valorizzazione dei nuovi
giacimenti e il livello di produzione dei singoli giacimenti stessi, esse erano di esclusiva
competenza del Ministero dell’industria del gas naturale dell’Unione Sovietica.
In sintesi, la struttura dell’industria del gas naturale dell’Unione Sovietica era di tipo piramidale: in
cima alla piramide si trovava la Direzione Generale dell’industria del gas naturale e del carburante
liquido sintetico. Tale istituzione controllava il Ministero dell’industria del gas naturale che, a sua
volta, controllava le associazioni industriali nazionali e le unità produttive.
Tale struttura organizzativa durò per molti anni fino a quando salì al potere Michail Gorbačёv,
nel 1985, che diede il segnale del cambiamento.
Le cosiddette riforme economiche radicali che furono applicate in Unione Sovietica dal 1987 fino
al 1989 cercarono di trasferire il potere decisionale e manageriale dal centro alle organizzazioni
industriali, in particolare alle associazioni produttive
18
.
Nel 1989 il Ministero dell’industria del petrolio, il Ministero dell’industria del gas e il Ministero
della raffinazione del petrolio furono incorporati in un unico dicastero: il Ministero dell’industria
del petrolio e del gas dell’Unione Sovietica
19
.
16
Le associazioni industriali nazionali erano organizzate in modo seguente: Ukrgazprom (in Ucraina),
Komigazprom (in Repubblica Komi), Orenburg Gazprom (negli Urali), Uzbekgazprom (in Uzbekistan),
Turkmengazprom (in Turkmenistan), Tyumengazprom (in Siberia occidentale). Inoltre, Tyumengazprom che era
la maggior associazione nazionale, comprendeva oltre le associazioni produttive quali Nadymgazprom,
Urengoygazprom, Yamburggazdobycha, Surgutgazprom, anche le organizzazioni di trasporto come
Tyumentransgaz e Surguttransgaz. Fonte: Valere Kryukov, Arild Moe, The New Russian Corporatism? A case
study of Gazprom, Russia and Eurasia programme, The Royal Institute of International Affairs, London 1996, p.
4.
17
Ivi, p.p. 5-7.
18
Ibidem.
Direzione Generale dell’industria del gas naturale e del carburante liquido sintetico
Ministero dell’industria del gas naturale
Associazioni industriali nazionali
Associazioni produttive
6
L’idea di fondo di tale riorganizzazione era di concedere al Ministero maggiori funzioni
regolamentari e strategiche nel proprio settore produttivo.
Con la perestrojka («ricostruzione») si diede il primo impulso al cambiamento: la riforma legislativa
attribuiva alle imprese statali la responsabilità dei propri debiti, la facoltà di contrarre prestiti e di
negoziare contratti con altre imprese
20
: era la fine della pianificazione e venivano create le prime
società a capitale misto.
Non tutti gli esponenti del Pcus, però, erano d’accordo con tale politica di Gorbačёv. Tra questi,
Viktor Chernomyrdin
21
, che scrisse:
[…] quando salì al potere Gorbačёv, tutti furono entusiasti della sua famosa perestrojka […]
ma poco dopo ci rendemmo conto che era tutto fumo e niente arrosto. Quando venne
emanato il decreto sull’elezione diretta dei direttori delle fabbriche, allora mi resi conto che
tutto sarebbe crollato. Già la prima tornata di elezioni aveva eliminato i direttori più
competenti che furono sostituiti con i populisti. Allora decisi che dovevo fare qualcosa per
salvare l’industria del gas naturale
22
.
Viktor Chernomyrdin era uno dei cosiddetti «direttori rossi»
23
e fu il promotore ed organizzatore
della riorganizzazione del Ministero dell’industria del gas naturale in Gruppo statale
24
.
Il processo di trasformazione del Ministero non fu immediato, bensì graduale.
E’ sempre Chernomyrdin che racconta:
[…] abbiamo esaminato scrupolosamente le esperienze straniere, poiché abbiamo avuto dei
rapporti di scambio con alcune imprese europee. Quando visitavo i miei colleghi europei, mi
19
Ibidem.
20
François Benaroya, L‘economia della Russia, il Mulino 2007, p. 44.
21
Viktor Stepanovič Chernomyrdin nacque nel 1938 nella provincia di Orenburg, nel villaggio di Cernij Ostrog.
Nel 1962 intraprese gli studi superiori iscrivendosi al Politecnico di Kujbysev. Ha un dottorato in scienze
tecniche ed è un esperto di economia ed ingegneria. Aderì al Pcus nel 1961 e nel 1966 fu promosso alla guida del
dipartimento dell’industria e trasporti del comitato municipale del Pcus a Orsk. Dal 1983 al 1985 Chernomyrdin
fu a capo del Tjumengazprom, il complesso di imprese industriali per l’estrazione del gas naturale nella regione
di Tjumen (Siberia occidentale). Nel 1985 Chernomyrdin fu nominato ministro dell’industria del gas naturale
dell’Urss. Nel 1989 dopo la creazione di Gazprom divenne il primo presidente dell’azienda statale. Fonte: Roj
Medvedev, La Russia post-sovietica. Un viaggio nell‘èra Eltsin, Einaudi, Torino 2002, p.p. 37-38.
22
Михаил Зыгарь, Валерий Панюшкин, Газпром. Новое русское оружие, (Mikhail Zigar’, Valerij
Panyushkin, Gazprom. Nuova arma russa), Edizione Zacharov, Mosca 2008, p.p. 2-3. Traduzione dal russo
dell’autore. Il libro è reperibile al seguente indirizzo Internet: http://www.ffinance.ru/gazprom-novoe-russkoe-
oruzhie-panyushkin/.
23
Il termine «direttore rosso» nasce dopo l’introduzione dell’elezione diretta dei direttori delle fabbriche e si
usava per chiamare gli ex-direttori. Fonte: Евгений Дубогрыз, Железный хозяин, (Evgenij Dubogriz, Il
padrone di ferro), http://www.ukrrudprom.ua/digest/gk219.html.
24
Jonathan P. Stern, The Future of Russian Gas and Gazprom, Oxford University Press, London 2005, p.170. Il
libro è consultabile al seguente indirizzo Internet:
http://books.google.it/books?id=31VHfqLz6AEC&printsec=frontcover&dq=Jonathan+P.+Stern,+The+Future+o
f+Russian+Gas+and+Gazprom&cd=1#v=onepage&q&f=false.
7
interessava sempre sapere come era organizzata la direzione delle imprese, che tipo di
rapporti instauravano con lo stato.
Quando decidemmo di riorganizzare il Ministero, decisi di inviare i miei vice e i direttori
delle imprese in trasferta con uno scopo preciso, e cioè di studiare l’esperienze delle
compagnie europee nel settore del gas, come ENI, Ruhrgas, Gaz de France. Le informazioni
così raccolte venivano poi discusse e analizzate
25
.
Alla fine fu presa come compagnia di riferimento l’ENI.
Nonostante la politica lungimirante e progressista di Viktor Chernomyrdin, c’era un problema di
fondo legato al tipo di sistema economico: le imprese europee nel settore del gas operavano in
un’economia di mercato di tipo capitalista, mentre nell’Unione Sovietica vigeva un’economia
pianificata di tipo socialista in regime di proprietà statale dei mezzi di produzione. Tuttavia, alla
fine fu trovata una soluzione:
[…] abbiamo trovato sia una forma di organizzazione della futura società – konzern (gruppo)
- sia una base giuridica appropriata – la legge del 1 gennaio 1988 « Sulle imprese statali» che
attribuiva a dette imprese la responsabilità dei propri debiti, la facoltà di contrarre prestiti e di
negoziare contratti con altre imprese, e dunque, la facoltà di autofinanziamento e di bilancio
autonomo
26
.
L’8 agosto del 1989 fu approvata la disposizione governativa № 619 «Sulla creazione del gruppo
statale Gazprom»
27
, l’articlo 1 della quale ribadiva che
Il gruppo ―Gazprom‖ è un complesso economico-industriale indipendente, il quale negli
interessi statali […] svolge la sua attività in base ai principi di autonomia contabile e
gestionale, nonché di autofinanziamento. Il gruppo ha bilancio autonomo
28
.
Il Ministero dell’industria del gas naturale dell’Urss fu riorganizzato: nacque in questo modo la
corporation Gazprom, di cui il primo presidente fu Viktor Chernomyrdin.
25
Отец – Основатель, in Rivista “Gazprom”, №7-8, luglio-agosto 2009, p. 35, (Журнал “Газпром”).
Traduzione dal russo dell’autore. La rivista è reperibile sul seguente sito Internet:
http://www.gazprom.ru/press/journal/archive/2010/.
26
Ibidem.
27
Постановление Совета Министров СССР от 08.08.1989 N 619 «Об образовании государственного
газового концерна "Газпром"», (Disposizione del Consiglio dei Ministri dell’URSS № 619 del 08.08.1989
«Sulla creazione del gruppo statale ―Gazprom‖»), http://pravo.levonevsky.org/baza/soviet/sssr1243.htm.
28
Si veda l’articolo 1 della Disposizione del Consiglio dei Ministri dell’URSS № 619 del 08.08.1989 «Sulla
creazione del gruppo statale ―Gazprom‖», cit.
8
In un periodo di grandi sconvolgimenti politici ed economici in tutta l’Unione Sovietica, tale
riorganizzazione dell’industria del gas riuscì a salvare il settore dal collasso: esso continuò ad
adempiere ai propri obblighi contrattuali fornendo il gas sia all’interno del paese che all’estero.
Durante il periodo di transizione dall’economia pianificata all’economia di mercato, Gazprom
rappresentava il principale punto di riferimento per la stabilità del paese. La gestione centralizzata
aveva permesso a Gazprom, in una situazione di cronica mancanza di pagamenti per il gas nel
mercato interno, di continuare a fornire la materia per il prezzo molto più basso che andava a
colpire i suoi utili.
Il 17 febbraio del 1993 il governo della Federazione russa deliberò l’attuazione del decreto
presidenziale № 1333 del 5 novembre del 1992 «Sulla trasformazione del gruppo statale
―Gazprom‖ in azienda statale ―Gazprom‖»
29
, l’articolo 2 del quale stabiliva che
RAO ―Gazprom‖ è responsabile per la stabile fornitura del gas ai consumatori della
Federazione Russa, nonché all’estero secondo gli accordi statali ed intergovernativi; è
responsabile per la politica di investimenti nella ricostruzione e nello sviluppo del sistema
unico di fornitura del gas, per la costruzione e il finanziamento dei gasdotti, per il controllo
del funzionamento del sistema unico di fornitura del gas del paese […]
30
.
Alla fine della campagna di privatizzazione, che ebbe inizio nel 1993 e finì nel 1995, le quote
partecipative di Gazprom furono distribuite in modo seguente:
[…] a massive 15 per cent of Gazprom was sold to the company’s employees and
management at a nominal rate. Ten per cent was retained by the company itself, 35 per cent
sold to domestic investors – generally at closed auctions held in the remote Siberian regions
where most natural gas is produced – and a golden 40 per cent stake was retained by the
government
31
.
Successivamente, nel 1998, l’azienda statale Gazprom è diventata una società per azioni quotata
in Borsa
32
, con mezzo milione di azionisti privati.
29
Указ Президента РФ от 05 Ноября 1992 г. N 1333 «Об учреждении на базе Государственного газового
концерна "Газпром" Российское акционерное общество "Газпром" (РАО "Газпром")», (Decreto
presidenziale № 1333 del 5 novembre del 1992 «Sulla trasformazione del gruppo statale ―Gazprom‖ in azienda
statale ―Gazprom‖»), http://www.mnogozakonov.ru/catalog/date/1992/11/5/6827/.
30
Si veda l’articolo 2 del Decreto presidenziale № 1333 del 5 novembre del 1992 «Sulla trasformazione del
gruppo statale “Gazprom” in azienda statale “Gazprom”», cit.
31
Chrystia Freeland, op., cit., p. 71.
32
«Газпром Межрегионгаз Новосибирск», Что такое Газпром?, («Gazprom Mezregiongaz Novosibirsk»,
Che cos‘è Gazprom?), http://www.nrg.org.ru/publication/detail.php?ID=1124.
9
La dinamica della variazione delle quote azionarie di Gazprom si modificò durante gli anni
novanta.
Come risulta dal grafico riportato qui sotto, il governo della Federazione Russa rimaneva il
maggior detentore delle azioni di Gazprom.
1996
1997
1998
1999
40,87
40,87
38,73
38,37
26,82
35,3
36,32
31,53
30,33
21,85
20,83
19,79
1,98
1,98
4,48
10,31
Partecipazioni azionarie in Gazprom (in %)
Federazione russa Persone giuridiche Persone fisiche Azionisti esteri
Fonte: Elaborazione dell’autore su dati http://www.profile.ru/items/?item=5396.
Nel 2005 si stabilisce la formazione definitiva delle quote partecipative di Gazprom: infatti, lo
Stato della Federazione Russa diventa il maggior proprietario della società con il 50,002% delle
azioni.
OAO Gazprom share capital structure, as of December 31, 2008, % Stake
The stake controlled by the Russian Federation 50.002
The Russian Federation represented by the Federal Agency for State
Property Management
38.373
OAO Rosneftegaz 10.740
OAO Rosgazifikatsiya 0.889
ADR holders 22.150
Other registered persons and entities 27.848
Fonte: Elaborazione dell’autore su dati JSC Gazprom, Gazprom in questions, p. 7,
http://eng.gazpromquestions.ru/fileadmin/files/2008/gazprom_QA_2009_eng.pdf.