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ABSTRACT
Il processo di industrializzazione avvenuto tra il XVIII e il XIX secolo ha
determinato un incremento dell'attività imprenditoriale e la nascita di innovazioni nei
paesi occidentali più ricchi e sviluppati. Esse hanno avuto un impatto molto forte sul
contesto economico e culturale del tempo: da un lato, hanno favorito l'evoluzione
dell'economia; dall'altro, l'instabilità e l'incertezza generate dalla loro introduzione
hanno messo in discussione la concezione di un sistema economico statico offerta dai
modelli microeconomici principali del XIX secolo. Alcuni statistici ed economisti
hanno iniziato così a considerare il cambiamento continuo prodotto dall'innovazione
come elemento fondamentale dei loro studi per osservare l'andamento dell'economia.
Tra questi soggetti ha avuto un ruolo significativo l'economista austriaco Joseph
Schumpeter.
Nella parte iniziale dell'elaborato vengono riassunti i principali eventi della vita di
Schumpeter e i tratti basilari della sua personalità; successivamente viene esposta la
produzione scritta dell'economista. Nella seconda parte si descrive brevemente il
capitalismo, contesto economico e sociale osservato da Schumpeter per svolgere la sua
analisi; in seguito sono riportati gli elementi che avviano il cambiamento nell'economia
capitalistica e le loro caratteristiche specifiche; infine vengono descritti i vari momenti
in cui si articola il processo di evoluzione, definito dall'economista “processo
capitalistico”.
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INTRODUZIONE
Nel seguente elaborato viene illustrato il processo di cambiamento all'interno del
sistema economico, secondo la visione proposta dall'economista austriaco Joseph
Schumpeter (1883-1950).
Egli, a differenza di numerosi studiosi dell'epoca, ipotizza un andamento dinamico
dell'economia e concentra la sua attenzione sulla società capitalistica, da cui il termine
“processo capitalistico” per spiegare i meccanismi dell'evoluzione economica. Questa è
originata da differenti fattori, tra cui spiccano l'iniziativa imprenditoriale e il credito
messo a disposizione dagli istituti bancari e si manifesta durante la vita economica
attraverso una serie di movimenti ondulatori.
L'elaborato è strutturato in due capitoli. Nel primo vengono esposti i fatti più
rilevanti che contraddistinguono la vita di Schumpeter, a partire dalla giovinezza sino
agli ultimi anni trascorsi negli Stati Uniti. Sempre in questo capitolo vengono presentate
in ordine cronologico le opere realizzate dall'economista sin dal tempo degli studi
universitari; queste rappresentano un utile strumento per comprendere l'evoluzione del
pensiero economico di Schumpeter nel corso del tempo.
Il secondo capitolo contiene il cuore dell'elaborato, ovvero la descrizione del
processo di evoluzione nell'economia capitalistica: dapprima trovano spazio il concetto
di capitalismo e i caratteri tipici della sua società; nella parte centrale dello stesso
capitolo vengono presentati i protagonisti del cambiamento nell'economia capitalistica,
cioè l'imprenditore, il credito e l'innovazione; l'ultima sezione del capitolo è dedicata
alla natura ciclica del processo capitalistico, con le descrizioni dei tre cicli economici
considerati da Schumpeter al suo interno (Kitchin, Juglar e Kondrat'ev) e delle fasi in
cui il medesimo processo si divide (prosperità, recessione, depressione, ripresa).
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CAPITOLO I - LA VITA E LE OPERE DI JOSEPH SCHUMPETER
I.1 La vita
Joseph Aloisius Julius Schumpeter nasce l'8 febbraio del 1883 in una piccola
cittadina di nome Triesch, situata in Moravia (attuale Repubblica Ceca) e facente parte
dell'allora esistente Impero austro-ungarico, da una famiglia benestante di origine
tedesca, la quale garantisce al figlio, nei primissimi anni, un più che dignitoso tenore di
vita. La serenità del piccolo Schumpeter viene tuttavia sconvolta nell'anno 1887 da un
drammatico evento, ossia la morte del padre. Si tratta di un vero e proprio fulmine a ciel
sereno che si abbatte sulla sua famiglia, e il fatto che esso venga patito da Joseph all'età
di soli quattro anni finisce per segnare profondamente la sua infanzia. In particolare, il
principale effetto di questo grave lutto è quello di spingerlo sempre più ad aggrapparsi
alla madre e a nutrire profondo rispetto e devozione nei suoi confronti, nel tentativo di
compensare la mancanza di una autentica figura paterna.
1
L'anno seguente Schumpeter e
la madre prendono la decisione di abbandonare Triesch alla volta di Graz, città in cui il
primo frequenta la scuola elementare e la seconda instaura una relazione con Sigismund
V on Keler, generale dell'esercito austro-ungarico.
Successivamente, nel 1893, i tre si spostano a Vienna e lì Schumpeter ha il
privilegio di proseguire il proprio percorso di studi al Theresianum, rinomato collegio
scolastico destinato ai membri della classe d'élite del luogo. La possibilità di frequentare
questo istituto rappresenta il primo e fondamentale crocevia per la sua formazione
culturale; risiede infatti nello studio delle principali lingue straniere e, soprattutto, delle
discipline umanistiche l'origine del suo interesse nei confronti delle scienze sociali.
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Nel 1901, dopo aver conseguito il diploma al Theresianum con il massimo dei
voti, Joseph inizia a maturare un'ulteriore passione, ossia quella verso le dinamiche
dell'economia. Per questa ragione, egli decide di intraprendere il cammino universitario
iscrivendosi alla facoltà di legge all'Università di Vienna, in quanto l'unica del luogo
con all'interno insegnamenti di carattere economico.
1 Swedberg R., (1991), Schumpeter. A biography, Princeton University Press, Princeton (ed. it. Joseph A.
Schumpeter – Vita e opere, Bollati Boringhieri, Torino, 1998), pp. 16-19.
2 Swedberg R., (1991), pp. 18-21.
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Durante l'esperienza universitaria egli viene a contatto con numerose persone di
notevole prestigio (in particolare docenti e studiosi) che avranno una forte incidenza non
soltanto per quanto concerne l'aspetto formativo e le idee dello Schumpeter economista,
ma anche sulla sua visione della politica. Tra questi spiccano indubbiamente lo statistico
Karl Theodor von Inama-Sternegg
3
, Heinrich Lammasch
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, professore di diritto di
stampo conservatore, e, soprattutto, Eugen von Philippovich
5
, Friedrich von Wieser
6
e
Eugen von Boehm-Bawerk
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, suoi docenti di economia; nel dettaglio, il giovane allievo
assorbe in buona parte la passione per gli studi statistico-matematici del primo, le idee
politiche del secondo e la concezione dell'economia dei terzi, i quali erano stati poco
tempo prima protagonisti dello sviluppo della scuola austriaca, filone di pensiero
3 Lo statistico e studioso di economia tedesco Karl Theodor von Inama-Sternegg (1843-1908) ha dedicato
la sua vita alle professioni di avvocato e di insegnante presso le Università di Praga, Innsbruck, Monaco e
Vienna. Il suo elaborato più noto è stato realizzato tra il 1879 e il 1901 ed è intitolato ”Deutsche
Wirtschaftsgeschichte”. (Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, 2012, Enciclopedia italiana online -
Dizionario di Economia e Finanza. Risorsa web reperibile all'indirizzo:
http://www.treccani.it/enciclopedia/karl-theodor-von-inama-sternegg_%28Dizionario-di-Economia-e-
Finanza%29/).
4 L'austriaco Einrich Lammasch (1853-1920), di professione giurista, ha insegnato Diritto penale e
internazionale alle Università di Innsbruck e Vienna. Tra gli incarichi da lui ricoperti si ricorda anche
quello di Presidente del Consiglio (1918); “Grundriss des oesterreichischen Strafrechts” (1899), “Die
Fortbildung des Völkerrechts durch die Haager Konferenze” (1900), “Das Völkerrecht nach dem Kriege”
(1917) e “Der Friedensverband der Staaten” (1919) sono le sue opere principali. (Istituto
dell'Enciclopedia italiana Treccani, 2012, Enciclopedia italiana online. Risorsa reperibile all'indirizzo:
http://www.treccani.it/enciclopedia/heinrich-lammasch/).
5 Eugen Von Philippovich (1858-1917) è stato un noto economista, professore alle Università di Friburgo
e Vienna e autore di numerosi scritti come “Die Bank von England im Dienste der Finanzverwaltung des
Staates” (1885) e “Grundriss der politischen Ökonomie“ (1893-1907). (Istituto dell'Enciclopedia italiana
Treccani, 2012, Enciclopedia italiana online - Dizionario di economia e finanza. Risorsa web reperibile
all'indirizzo: http://www.treccani.it/enciclopedia/philippovich-von-philippsberg-eugen_%28Dizionario-
di-Economia-e-Finanza%29/).
6 Friedrich Von Wieser (1851-1926), anch'egli economista, è stato un insegnante alle Università di Praga
e Vienna. I suoi elaborati principali sono “Über den Ursprung und die Hauptgesetze des wirtschaftlichen
Wertes” (1884), “Der natürliche Wert” (1889) e “Das Gesetz der Macht” (1926). (Istituto
dell'Enciclopedia italiana Treccani, 2012, Enciclopedia italiana online - Dizionario di economia e
finanza. Risorsa web reperibile all'indirizzo: http://www.treccani.it/enciclopedia/friedrich-von-
wieser_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/).
7 Eugen Von Boehm-Bawerk (1851-1914), economista e Ministro delle Finanze austriache, è stato un
noto docente di Economia alle Università di Innsbruck e Vienna; è inoltre etichettato come uno dei primi
esponenti della scuola austriaca. Tra le sue opere spicca “Kapital und Kapitalzins”, scritta in tre volumi
(1884, 1889, 1921). (Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani, 2012, Enciclopedia italiana online -
Dizionario di Economia e Finanza. Risorsa web reperibile all'indirizzo:
http://www.treccani.it/enciclopedia/eugen-von-bohm-bawerk_(Dizionario-di-Economia-e-Finanza)/).