Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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studio individuati e valutati attraverso l analisi del materiale specifico gi esistente
(specialmente negli Stati Uniti), attraverso i questionari da noi elaborati e da noi
somministrati alle mogli di militari di nove differenti paesi NATO, attraverso
l osservazione partecipante alla vita di relazione interna alla base Nato E-3
Component di Geilenkirchen, attraverso l attiva cooperazione nella fondazione della
neo-nata Associazione Consorti Militari Italiani, ed attraverso le opinioni raccolte
nel corso delle numerose interviste semi-strutturate da noi realizzate (34 interviste
rivolte a ufficiali, sottoufficiali, mogli di militari italiani e stranieri, al personale
operante nei Family Support Center americani di Gk (Geilenkirchen) e di Aviano,
al personale operante nel Centre de Ressources pour les Families des Militaires
Canadiens a Gk, al personale operante nell ufficio di sostegno al militare del
contingente Norvegese a Gk, a 2 cappellani militari della Marina Militare Italiana e
dell Esercito italiano).
Noi crediamo che una maggiore e sempre piø approfondita conoscenza
della realt della famiglia del militare e del suo legame strettissimo con
l organizzazione militare permetter di mettere mag giormente a fuoco
problematiche e dinamiche tipiche ed esclusive di questa tipologia di famiglia.
Tutto ci ha un importanza cruciale per l organizza zione adeguata di politiche
sociali nell ambito della vita militare e della famiglia militare, coerenti con le
domande provenienti direttamente dagli ambiti a cui sono destinate.
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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CAPITOLO PRIMO
IL LEGAME TRA LA FAMIGLIA E L ORGANIZZAZIONE
MILITARE
1.1 AZIONE INGLOBANTE DEL SISTEMA MILITARE SULLA
FAMIGLIA.
La complessit del legame tra la famiglia e l organ izzazione militare deriva
dal fatto che intraprendere la carriera militare implica qualcosa in piø di una
semplice scelta occupazionale. La carriera militare Ł la scelta di uno stile di vita, e
in quanto tale permea con forza tutti gli aspetti della vita di un individuo. E raro
infatti che un occupazione civile richieda lo stesso livello di impegno e
disponibilit , come ad esempio, l impegno a difende re la Costituzione, accettare
incarichi ad alto rischio, inclusa la possibilit d i ferimento, prigionia o morte
(Farina, 1993). E anche altrettanto raro che un datore di lavoro civile richieda un
tale livello di impegno e di capacit di adattament o alle esigenze lavorative, oltre
che ai suoi dipendenti, anche ai loro famigliari; ci riferiamo qui ai frequenti
trasferimenti, alle separazioni prolungate e alla generale subordinazione delle
esigenze famigliari agli impegni professionali (B owen, 1989). Secondo Farina
(1993) l azione inglobante del sistema militare non Ł estesa solo ai membri
dell organizzazione, bens anche ai famigliari.
Sempre dalle osservazioni di Farina (1993) Ł emerso come all interno di
una comunit militare gli effetti dell azione inglo bante siano ancora piø evidenti, sia
per la contiguit delle caserme e delle abitazioni per le famiglie, sia per
l omogeneit dell ambiente che favorisce il formars i di una identit e di un senso di
appartenenza comuni. La Farina, attraverso numerose interviste e attraverso la sua
osservazione partecipante all interno della comunit militare della Cecchignola,
nell immediata periferia di Roma, afferma che tutti i soggetti da lei intervistati, sia
mogli che figli, mostrano di avere coscienza del coinvolgimento nella vita militare,
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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sebbene alcune differenze siano emerse tra il gruppo delle mogli dei sottufficiali,
che si sentono meno coinvolte, e tra il gruppo delle mogli di ufficiali. L omogeneit
della popolazione, la consapevolezza di far parte dello stesso ambiente e di avere gli
stessi problemi sono tutti fattori che aumentano il coinvolgimento della famiglia
nella vita militare. L azione inglobante del sistema militare sulla famiglia Ł poi
chiarissima se si presta attenzione al fatto che molto spesso il rapporto di grado
viene esteso ai famigliari del militare: il grado di parentela con il militare diventa
uno strumento di identificazione (moglie di/figlio di).
Il legame che si forma tra l organizzazione militare e le famiglie Ł cos
intenso che spesso arriva a non estinguersi con il tempo in cui il marito/padre
svolge la sua attivit di servizio. Sempre riferend oci alla Cecchignola, si Ł notato il
fenomeno dell esodo a corto raggio ; molte famigli e che al momento del congedo
hanno perso il diritto ad usufruire dell alloggio di servizio hanno costituito
cooperative edilizie in aree adiacenti la citt mil itare, andando cos a conti fatti ad
ampliare i confini della comunit militare, mantene ndo inalterati la rete delle
relazioni ed il legame con l ambiente militare (Farina, 1993).
Per fare un altro esempio di quanto la presenza nel nucleo famigliare di un
membro arruolato in forza armata sia in grado di condizionare la realt di tutti gli
altri membri della famiglia, ricordiamo le mogli dei piloti del 36 Stormo Helmuth
Seidl di Gioia del Colle, una roccaforte del siste ma di difesa del fianco sud della
NATO quando, nel 1999, i nostri cacciabombardieri affiancati da quelli degli altri
paesi NATO decollavano ogni giorno per andare a bombardare la vicina Serbia.
Queste donne ricordano come la loro vita in quei giorni fosse completamente
sconvolta. L essere impermeabili a quanto stava accadendo era per loro impossibile;
oltre a temere per l incolumit dei mariti queste d onne abitavano nel villaggio
Azzurro (la cittadella che ospita le famiglie dei militari dell Aeronautica Militare
Italiana), che si trova a fianco della base aerea. Abitare a 100 metri dalle rampe in
quei giorni significava sentire in continuazione decollare ed atterrare gli aerei dei
loro mariti e dei mariti delle loro amiche, in partenza e di ritorno dalle missioni,
giorno e notte. Lo stress conseguente il continuo confronto con questa realt Ł
facilmente intuibile. Ad aumentare l azione inglobante del sistema militare su
quelle famiglie inoltre, sempre in quei giorni, era il confronto con i civili che le
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mogli e i figli dovevano affrontare nel paese, al di fuori del Villaggio Azzurro.
Virna, moglie di un pilota ricorda quei giorni: Le persone in paese scrutano
l espressione dei nostri visi per capire se siamo vicini alla pace oppure no. E un
continuo sforzo per dissimulare timori e nascondere pensieri. In casa con i bambini
e con mio marito. Fuori, con la gente (Vulpio, 1999).
1.2 IL RECIPROCO CONDIZIONAMENTO DI VITA
FAMIGLIARE/VITA MILITARE: IL CONFLITTO LATENTE.
La relazione di condizionamento vita famigliare/vita militare, del resto, non
Ł unidirezionale, ma reciproca. La stabilit della famiglia costituisce la base per la
stabilit emotiva del militare (Pongiluppi, 2000) e la sopravvivenza di un istituzione
come Ł quella militare dipende, come gi accennato nell introduzione, in misura
preponderante dell impegno e dalla lealt dei suoi membri (Coser, 1967). Sempre a
questo riguardo, nel corso di una delle nostre interviste, un Generale
dell Aeronautica Militare italiana si Ł espresso cos dicendo: Il rendimento del
militare Ł maggiore se la sua situazione famigliare Ł serena .
Oggi anche le istituzioni riconoscono il reciproco condizionamento di vita
famigliare/vita militare e l introduzione di politiche di gestione del personale che
comprendano servizi di assistenza e di supporto per le famiglie stesse assume le
fattezze di una strategia di controllo del conflitto latente che, secondo Segal (1986),
si verrebbe a formare tra la famiglia e l organizzazione militare. Questo conflitto
trarrebbe origini dal fatto che il militare si trova diviso tra due realt che sono,
secondo il concetto formulato da Coser (1967), entrambe Greedy Institutions . La
Segal fa infatti notare come il militare si trovi a dover dividere la propria lealt e
fedelt tra due organizzazioni in competizione tra loro poichØ entrambe richiedenti
la completa dedizione dell individuo. La greediness dell organizzazione militare
si esprime attraverso la richiesta di totale disponibilit , lealt , impegno con
priorit assoluta persino sulle esigenze personali mentre la famiglia esprime la
propria natura di greedy institution attraverso un azione totalitaria e coinvolgente
in termini di appartenenza, disponibilit , identit (Farina, 1993).
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Anche Ridenour e Kaslow (1984), dietro la richiesta delle istituzioni, hanno
analizzato esaurientemente la questione della lealt . Secondo i due studiosi
l arruolamento Ł un processo di adozione reciproco tra il militare e la sua famiglia
e la nuova famiglia militare . Il membro dell arm a, arruolandosi, sceglie
consapevolmente una nuova famiglia allargata, con nuove figure di autorit ed un
nuovo sistema di valori. Una famiglia che entra, attraverso l arruolamento di un suo
membro, in un ambiente militare, automaticamente inizia un processo di evoluzione
e si suppone che ogni nuova famiglia legata alle forze armate si trovi presto ad
affrontare una questione molto sconcertante: in quale direzione si svilupper questa
nuova famiglia essendo leale rispettivamente verso se stessa, il marito, la moglie e
le forze armate? La missione Ł al primo posto e quindi spesso il rapporto del
militare con i suoi pari o fratelli adottati ha l a precedenza sul rapporto tra lui e il
coniuge, i figli o i genitori. Ricordiamo infatti come nel passato il ruolo del coniuge
e dei figli era, e per molti aspetti Ł ancora, riassumibile nel sostenere l impegno del
marito; lui Ł il guerriero da festeggiare e la fi ducia incondizionata della famiglia
in quello che fa e nel perchØ Ł data per scontata.
Questo aspetto della vita delle forze armate, quindi, porta con sØ dei
conflitti, naturali che vengono affrontati meglio se ammessi e rispettati prima e da
entrambe le parti in causa, famiglia e istituzione militare (Ridenour e Kaslow,
1987). Un esempio delle ripercussioni sul militare e sulla forza armata conseguenti
il latente conflitto che abbiamo mostrato esistere tra loro, Ł dato dalla storia di un
marinaio sottufficiale che era un tecnico apprezzato e che prestava servizio alla fine
di un secondo periodo di arruolamento con progetti di carriera in Marina. Mentre
era in schieramento prolungato, causato da una situazione di crisi mondiale, la
nonna materna, che lo aveva allevato, mor . Lui non riusc a tornare in tempo per il
funerale. Prest servizio per i mesi restanti della sua assegnazione con rabbia e un
rendimento in diminuzione e poi lasci la marina. A veva trovato insopportabile
rimanere in servizio perchØ sentiva che questo gli aveva fatto abbandonare la lealt
che aveva verso sua nonna (Ridenour e Kaslow, 1984).
Le ripercussioni sul militare sono state chiare e, allo stesso tempo, la Forza
Armata ha subito il congedo anticipato di un militare promettente e sul quale aveva
investito ingenti capitali in addestramento.
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1.3. GLI ERRORI DEL PASSATO.
UN LEGAME NEGATO: LA SEPARAZIONE DEL MILITARE DALLA
SOCIETA
Il compromesso tra dimensione Militare e Civile si configura ancor piø
necessario nel momento in cui si pone l attenzione sul passato, quando non si era
ancora intrapresa la via delle politiche di sostegno alla famiglia del militare e, per
controllare il conflitto famiglia/istituzione militare, si tendeva a scoraggiare il
militare da qualsiasi forma di legame (affettivo/coniugale) stabile. Ci rispondeva
alla logica dominante della separazione del militare dalla societ , quale efficace
strumento di controllo all interno di una visione del vincolo famigliare come
impedimento dell espletamento del dovere primo di fedelt alle Forze Armate, cui
tutto doveva essere subordinato. La realt ha dimos trato per chiaramente che il
sostegno famigliare Ł elemento di fondamentale importanza per la stabilit emotiva
del militare, necessaria per un sicuro espletamento delle sue funzioni in Forza
Armata (Pongiluppi, 1993).
Anche noi, in Italia, veniamo da una lunga tradizione di oblio di questo
importante ambiente della vita sociale, anche a causa di una scissione di fatto della
figura stessa del militare rispetto al cittadino in generale. Secondo il Gen. C. A. F.
Pietro Muraro, presidente dell UNUCI (Unione Nazionale Italiana Ufficiali in
Congedo), ancora oggi, come eredit dell antica pol itica di scoraggiamento del
militare al legame affettivo, permane la sensazione dell esistenza di un perverso
meccanismo comunicativo che tende ad emarginare la realt militare dal contesto
sociale e culturale del paese, alimentando nella pubblica opinione l idea di due
societ separate e distinte: quella militare e quel la civile (Muraro, 2001).
Ovviamente, se la famiglia Ł parte del sistema sociale, era ed Ł tutt ora
utopia pensare che l ambiente militare potesse e possa esserne separato, essendo
esso stesso costituito da soggetti facenti parte, ciascuno, di una famiglia. La
tendenza all isolamento dell ambiente militare per , perseguita per cos tanti anni,
ha ovviamente portato a delle conseguenze. Per un tempo troppo lungo, se
confrontato alle realt di molti altri paesi NATO, il disagio accusato dalle famiglie
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dei militari italiani e dai militari stessi Ł rimasto inascoltato, sia dall istituzione
militare che non vedeva alcuna soluzione se non quella gi accennata dello
scoraggiamento al legame famigliare, sia dalla societ civile che, proprio in
conseguenza all isolamento della societ militare, non ne era e sembra non esserne
ancora al corrente. Nelle varie interviste da noi raccolte nel corso delle nostre
indagini, Ł emerso un grande senso di solitudine e la chiara consapevolezza di una
totale incomprensione della societ civile nei conf ronti delle problematiche delle
famiglie dei militari. Un Generale a una stella dell aeronautica militare italiana, da
noi intervistato, ha fatto notare come la realt de ll ambiente militare sia
assolutamente sconosciuta alla maggioranza della popolazione civile raccontando
questo aneddoto: In Italia regna la convinzione, il preconcetto, che le famiglie dei
militari vivano in una condizione assolutamente agiata, sia a livello di privilegi vari
sia a livello di trattamento economico. Circa sei, sette anni fa, quando mia figlia
era ancora all universit , un giorno torn a casa p articolarmente irritata per una
discussione avuta con i compagni di corso i quali ritenevano che io, suo padre,
guadagnassi una cifra spropositata in quanto, gi a llora, colonnello anziano e
pilota. Mi chiese una copia della mia busta paga da mostrare agli amici per potere
dimostrare quanto la realt fosse diversa da quello che essi pensavano. Non le
avrebbero creduto in nessun altro modo e quindi gliela diedi. Questa distorsione
della condizione militare nella societ civile Ł un o dei tanti motivi per cui
difficilmente chi non ha contatti con la Forza Armata Ł in grado di capire quanto
possa essere duro per una famiglia confrontarsi ogni giorno con tutti i
compromessi che la realt militare impone.
Il senso di isolamento della famiglia militare dalla societ civile Ł stato
riscontrato anche da Farina (1993) che nota come, nel tempo, queste famiglie si
siano abituate ad una condizione di distacco dal n on-militare che, alla lunga,
hanno finito per vivere come realt che non gli app artiene. La Farina esprime
chiaramente questo concetto: La dichiarata convinzione di appartenere ad un
gruppo sociale distinto dal resto della societ eme rge dall immagine della citt
militare come isola protetta , contrapposta all es terno poco sicuro, pericoloso,
nell opinione diffusa secondo cui il militare svolge una professione generalmente
poco apprezzata e, infine, anche nel sentirsi portatori di valori condivisi solo
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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all interno dell ambiente militare (Farina, 1993). La carriera militare quindi porta
il militare e la sua famiglia a vedere la propria realt come l unica, ma anche al
sospetto che il ruolo del militare non sia sufficientemente apprezzato dalla societ .
1.4 UNA REALTA NON PIU SOTTOVALUTABILE:
LE CONSEGUENZE DEL DISAGIO DELLA FAMIGLIA DEL
MILITARE
In conseguenza a quanto emerso, Meyer (1990) si Ł espresso in senso
favorevole all introduzione di adeguate politiche famigliari, in quanto convinto che
queste ultime debbano essere approntate e sostenute al fine di raggiungere un
compromesso tra esigenze individuali/famigliari ed efficienza organizzativa
militare. Ci Ł necessario al fine di creare una convivenza tre queste due realt e,
piø nell immediato, una riduzione del disagio che Ł gi maturato nella famiglia
militare in sua mancanza.
Questo disagio, infatti, Ł ormai troppo elevato e le sue conseguenze
appaiono lampanti e multiformi al punto da non potere piø essere ignorate.
Discuteremo nello specifico delle ripercussioni della vita militare sulla
famiglia e dei disagi da essa sperimentati nei capitoli seguenti, limitandoci qui
invece ad una esplorazione di quelle che paiono le conseguenze, che negli ultimi
anni stanno assumendo il valore di vistose spie di allarme di una situazione non piø
sottovalutabile.
Nelle varie interviste da noi effettuate nel corso delle nostre indagini, e che
per maggiore libert di espressione fu concordato c on gli intervistati sarebbero
rimaste anonime, Ł emerso chiaro il bisogno di sostegno e di maggiore attenzione
alle problematiche delle famiglie militari. Tra gli intervistati italiani (militari e
mogli) tutti hanno saputo esprimere con chiarezza i disagi propri personali e,
spesso, comuni a molti altri colleghi ed alle loro famiglie ed, in alcuni casi, hanno
asserito che tali disagi siano causa principale di realt problematiche attualmente
molto evidenti nelle famiglie dei militari e nella forza armata.
Un Capitano di Vascello della Marina Militare italiana ha commentato
come per molti colleghi, sia ufficiali che sottufficiali, i disagi sperimentati in
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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famiglia in conseguenza allo stile di vita imposto dalla loro professione militare,
molto spesso siano sfociati in separazioni o divorzi tra i coniugi; secondo questo
Capitano di Vascello, separazioni e divorzi all interno della Marina negli ultimi
anni avrebbero avuto un incremento notevolissimo. La rivista on-line Analisi Difesa
(Gaiani, 2000) conferma questa opinione facendo rilevare come, nei reparti
operativi piø massicciamente impiegati, i problemi connessi con il prolungato
distacco dalle famiglie si traducono in un alto numero di separazioni e di divorzi
con relativo malessere del personale militare. Sfortunatamente il prolungato
distacco dalle famiglie diviene una realt ancora p iø frequente se si osserva come il
magro trattamento economico incentivi la richiesta di molti militari di partecipare
alle missioni oltremare, non gi per aspirazione pr ofessionale ma a puro scopo di
arrotondare con l indennit di missione una retribu zione inadeguata ed inferiore a
quadri e funzionari di altri comparti dell impiego pubblico, le cui responsabilit e i
rischi sono certamente non paragonabili a quelli del militare. Le scarse retribuzioni,
inoltre, spesso rendono impossibile alla famiglia seguire il militare nelle diverse
assegnazioni dovute alla mobilit in quanto, quasi sempre, seguire il marito implica
che la moglie abbandoni il proprio posto di lavoro; Ł ovvio che se le retribuzioni dei
militari non sono in grado di mantenere da sole una famiglia, la moglie non pu
rinunciare al proprio stipendio e trasferirsi con il marito. Ecco quindi che, ancora
una volta, le famiglie dei militari italiani si trovano separate per lunghi periodi di
tempo, essendo loro impossibile affrontare gli oneri connessi alla mobilit . Unica
alternativa per non separare la famiglia resterebbe perci , allo stato attuale dei fatti,
il congedo anticipato del militare. Le scarse retribuzioni dei militari italiani, che se
confrontate con quelle dei colleghi statunitensi e dei principati alleati europei
risultano quasi umilianti, stanno cos provocando una notevole emorragia dalle
Forze armate, soprattutto nei settori piø specializzati e ad altro profilo professionale
(come i piloti) determinando una minor efficienza dello strumento militare italiano
e una perdita economica secca per le Forze Armate che hanno investito ingenti
risorse nell addestramento del personale. Il Gen. Fornasiero, ex capo di stato
maggiore della difesa, ha sottolineato in piø occasioni il problema dell esodo di
personale specializzato dalle Forze Armate, ponendo l accento non solo sulla
questione delle retribuzioni da allineare agli standard europei, ma anche
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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sull importanza della qualit della vita nelle fami glie militari il cui malessere non
pare dipendere solo da questioni economiche. Vi Ł ancora molto da fare per il
personale militare, per il loro status, per la loro professionalit . E amaro
constatare come al culmine di una lunga maturazione professionale si debba
assistere ad un depauperamento di pregiate risorse umane che priva la Forza
Armata degli elementi necessari per la sua crescita e per lo sviluppo
dell operativit Si peccherebbe per di miopia nel pensare che, dopo tanti anni
di sacrificio, un persona se ne vada solo e solamente perchØ gli stipendi rasentano
il ridicolo certo, risulta sempre piø difficile per un quadro intermedio affrontare
gli oneri connessi con la mobilit laddove non sia possibile fruire di alloggi
decorosi e di una adeguata integrazione sociale della famiglia. (Fornasiero,
2000). Gaiani (2001), direttore della rivista on-line Analisi Difesa sostiene che il
personale militare, sia esso pregiato o no , se ne va perchØ non si sente supportato,
non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto da quello morale.
Maurizio Fattore, ufficiale pilota in congedo dell Aeronautica Militare italiana,
commenta l esodo dei piloti dalla Forza Armata sostenendo che il problema non
sono le scarse retribuzioni ma le motivazioni, che nel tempo vengono a mancare.
Un generale dell aeronautica da noi intervistato pone l attenzione sul fatto che ad
abbandonare la Forza Armata oramai sono anche i militari con maggiori prospettive
di crescita professionale: Gli esodi di questi ultimi anni non si possono nemmeno
piø chiamare segnali d allarme; questo fenomeno oramai ha proporzioni tali da
essere meglio identificato come una spia rossa perennemente accesa! Insomma, se i
nostri militari fossero contenti non se ne andrebbero no? Negli ultimi cinque anni
hanno lasciato la Forza Armata quattro capi corso dell accademia. Siamo riusciti a
demotivare cos tanto le nostre forze armate da fare rinunciare persino i capi
corso!
1.5 LA RICHIESTA DI UN SOSTEGNO ADEGUATO.
La stessa linea di pensiero, fatta di sentimenti di solitudine, insoddisfazione
e, in alcuni casi, di rassegnazione, Ł emersa in molteplici altre interviste. Tra gli
intervistati italiani (militari e mogli) tutti hanno per saputo esprimere con
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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chiarezza i disagi personali e comuni a molti altri colleghi ed alle loro famiglie.
Alcuni poi, come appare nel frammento dell intervista riportata qui a seguito, hanno
persino mostrato di avere elaborato generiche ipotesi di intervento sulle carenze del
sistema, nella maggioranza dei casi ispirandosi agli interventi gi attuati in altri
paesi, come Stati Uniti e Canada.
Un ufficiale dell Aeronautica Militare italiana, ormai all apice della
carriera e al momento dell intervista al secondo matrimonio, alla nostra domanda:
Secondo lei, quali provvedimenti potrebbe prendere il governo italiano o, piø
nello specifico, la Difesa, per migliorare la qualit della vita della famiglia del
militare italiano? O, quantomeno, quali potrebbero essere secondo lei i primi
provvedimenti, i piø urgenti, che dovrebbero essere attuati a questo riguardo? ha
risposto: Secondo il mio punto di vista, Ł necessario costituire un ente, un ufficio,
che si occupi di indagare, di conoscere fino in fondo quali sono questi problemi.
Questo dovr essere fatto per ogni Forza Armata, di terra, di mare, di aria.
Stabilite con chiarezza le problematiche sar neces sario attuare i primi interventi a
livello generale. Ma immediatamente a seguire, io vedo anche un intervento che da
un livello centrale deve essere sviluppato, diramato a livello periferico. Io vedo una
figura professionale nuova, qualcuno che si pone tra il militare e l istituzione,
qualcuno che possa ascoltare le problematiche del singolo, valutarle, discuterne
con le istituzioni per definire la soluzione migliore. A tutt oggi, in Italia, non esiste
una figura professionale che si occupi di questo! Il militare, qualsiasi problema a
livello famigliare possa avere, oggi non sa a chi esporlo. Non esiste nessun ufficio
cui rivolgersi per esporre un disagio, non esiste nessun ufficio che possa, non
risolverli, ma quanto meno prenderli in considerazione. In america tutto questo Ł
gi una realt grazie ai Family Support Center che lavorano servendosi sia del
volontariato ma soprattutto di personale altamente specializzato. Gli americani
considerano il servizio nei Family Support Center come un lavoro utile a pieno
titolo all efficienza della forza armata, al pari della figura professionale che si
occupa delle revisioni degli aeroplani! E cos deve essere! Se il militare si ritrova
la famiglia sfasciata, automaticamente il suo rendimento cala. E se questo militare,
ad esempio, ha in mano un aeroplano, o un arma, le conseguenze di una sua
Disagio della famiglia del militare: interventi di sostegno
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instabilit emotiva possono essere molto piø gravi di un semplice calo del
rendimento .
Nel prossimo capitolo esploreremo nel dettaglio quelle che sembrano
essere le ripercussioni della vita militare sulla famiglia analizzando in modo
specifico come le esigenze operative della Forza Armata influenzino profondamente
le dinamiche famigliari portando ciclicamente a continue ridefinizioni dei ruoli,
delle relazioni interpersonali e delle abitudini.
Esposte nel modo piø esauriente possibile le ripercussioni della vita
militare sulla famiglia, nei successivi capitoli verranno esplorate le realt di altri
paesi NATO che, confrontandosi con le stesse problematiche, in alcuni casi hanno a
tutt oggi attivato servizi di supporto e di sostegno alle famiglie dei propri militari
ottenendo, nei vari casi, diverse reazioni negli indici di qualit della vita di queste
famiglie.
Concluderemo infine questo lavoro con l esposizione dei dati emersi dalla
somministrazione ad un campione di 101 famiglie militari, sia italiane che straniere,
di un questionario da noi elaborato con il supporto dall associazione consorti
militari italiani, della dott.sa Farina, sociologa dell organizzazione militare, della
dott.sa Joan Fimbel Di Giovanni, psicologa della famiglia.
Tale questionario vuole indagare la realt della fa miglia del militare,
esplorandone le diverse dimensioni, le dinamiche interrelazionali e le problematiche
conseguenti al conflitto esistente tra le sue esigenze e quelle della Forza Armata
evidenziando infine quanto ed in che modo l attivazione di interventi di sostegno
abbia ridotto tali disagi.