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Capitolo Primo
IL TURISMO E LE SUE
CARATTERISTICHE COME SERVIZIO
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1.1 - LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO TURISTICO
Il prodotto turistico ha carattere composito, poiché comprende i
servizi offerti da una singola azienda, da altri operatori, dalla Pubblica
Amministrazione, oltre alle risorse geografiche e naturali presenti
nell’ambiente (prodotto turistico globale). Questa peculiare natura del
turismo emerge in modo chiaro nel caso dell’offerta tipica del Tour
Operator, il package, comprensivo di trasporto, vitto alloggio presso una
località d’interesse turistico, ma permane anche nell’ipotesi di acquisto
di un singolo servizio, come ad es. il soggiorno alberghiero, perché
anche in questo caso il turista utilizza altri servizi, sia di natura pubblica
che di carattere ambientale. La peculiarità del turismo è evidente infine
anche nell’ipotesi, ancor più semplificata, che il turista si rechi con
propri mezzi a visitare luoghi o amici, perché utilizza comunque
infrastrutture pubbliche e gode di risorse naturali. La domanda turistica
può essere intesa come una combinazione di servizi o come un singolo
servizio che il cliente acquisterà o utilizzerà, in un’unica soluzione o con
più operazioni successive, durante il viaggio. Per contro gli
imprenditori turistici, che determinano l’offerta, devono essere in grado
di formulare una - seppur limitata - previsione sui comportamenti dei
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clienti, per modulare la loro attività in modo da realizzare utili. Una
efficace strategia ha dunque bisogno sia di previsioni, che siano quanto
più realistiche possibili, sia di mezzi per incentivare i comportamenti
dei clienti e migliorare la qualità dei servizi al fine di determinare i loro
comportamenti d’acquisto. L’analisi del prodotto turistico e l’esame
delle caratteristiche della domanda sono comunque prodromici a
qualsiasi tipo di scelta aziendale e per qualsiasi imprenditore. Con
specifico riferimento al settore che ci interessa, vi sono due diverse
prospettive per l’analisi del prodotto turistico: la prospettiva del
fruitore (il turista) e la prospettiva del produttore (l’azienda turistica).
Il turista percepisce il prodotto turistico secondo una dimensione
orizzontale, ovvero come l’aggregazione di numerosi elementi proposti
dai diversi settori (vettori, strutture ricettive, attrazioni, ecc.), coinvolti a
comporre l’offerta complessiva di cui si farà esperienza.
Il produttore invece concepisce il prodotto secondo una dimensione
verticale, assumendo come punto di riferimento la soddisfazione di
esigenze particolari, e focalizzando l’attenzione soprattutto sulle fasi
della filiera di produzione ed erogazione che stanno a monte ed a valle
della propria attività.
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Il concetto di prodotto turistico a cui si riferisce il turista è quindi
diverso dal concetto a cui si riferisce il produttore. Il punto di
riferimento del turista è un insieme di fattori ambientali e strumentali
definito prodotto turistico globale, nel quale confluiscono:
ξ Gli elementi d’attrazione nella destinazione e nelle aree di
transito;
ξ I servizi presso la destinazione e nelle aree di transito;
ξ Gli elementi di accesso alla destinazione;
ξ L’immagine della destinazione che spesso influenza le
immagini delle singole organizzazioni operanti presso la
destinazione stessa;
ξ L’informazione.
L’indagine che segue si occuperà di analizzare il prodotto turistico sotto
il particolare profilo della incidenza delle informazioni sia sul
comportamento del turista, sia sugli effetti - positivi o negativi - nella
gestione imprenditoriale.
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1.2 - IMMAGINE E FRAGILITA’ DEL PRODOTTO
TURISTICO
L’immagine del prodotto turistico, cioè il modo in cui appare e
viene percepito dal pubblico, influenza le aspettative e l’intero processo
d’acquisto del consumatore. Questi riflette, nelle proprie scelte, il gioco
di stimoli esterni non controllabili dall’azienda (fattori culturali, fattori
sociali), stimoli esterni controllabili (l’azione della pubblicità e degli altri
strumenti di comunicazione a disposizione dell’azienda), stimoli interni
non controllabili (fattori a livello individuale, come i tratti della
personalità).I fattori che producono l’immagine del prodotto turistico
sono quindi solo parzialmente sotto il controllo dell’azienda, che tenta
di influenzare, mantenere, sviluppare le attese del turista al fine di
rafforzare la propria immagine. La prevalenza degli aspetti intangibili
rafforza infatti la rilevanza della componente “immagine” tra gli
elementi costituenti il prodotto turistico globale. A questo sforzo, da
parte dell’azienda, deve corrispondere il contemporaneo sviluppo delle
altre componenti del prodotto turistico, perché il livello di
soddisfazione del turista dipende dalla divergenza tra l’immagine e la
realtà percepita, ovvero tra le aspettative e l’esperienza effettuata.
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L’immagine del prodotto turistico risente di una fragilità intrinseca
dovuta a vari motivi, tra cui la particolare vulnerabilità dell’esperienza
del turista alla scarsa performance anche di una soltanto delle imprese
coinvolte a fornire le singole componenti del prodotto. Nella
prospettiva del produttore, il prodotto turistico può essere definito un
insieme integrato di servizi di composizione variabile, il cui nucleo
centrale caratterizza la produzione e il tipo di azienda turistica che lo
offre.
1.2.1 - Immagine come componente di prodotto
Consideriamo l’immagine di un prodotto come l’insieme delle
rappresentazioni mentali delle sue caratteristiche, reali o fittizie, presso
un dato pubblico. Normalmente ogni prodotto ha molteplici immagini,
perché differenti segmenti del mercato manifestano differenti
percezioni del medesimo prodotto. L’immagine esterna svolge almeno
tre funzioni: l’immagine contribuisce a creare aspettative, ma a sua volta
dipende dalle aspettative e dalle esperienze del turista. Un’immagine
positiva favorisce l’efficacia della comunicazione pubblicitaria,
promozionale, della vendita personale e della comunicazione
interpersonale, e quindi la costruzione delle aspettative da parte del
potenziale acquirente. D’altra parte, quando l’esperienza delude,
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eguaglia o supera le aspettative, l’immagine del prodotto ne risulta
rispettivamente danneggiata, confermata o migliorata. L’immagine
produce un effetto-filtro tra la percezione del servizio sperimentato e il
grado di soddisfazione del turista. Se l’immagine è positiva, eventuali
défaillances nella produzione ed erogazione del prodotto verranno
percepite come meno gravi di quanto accadrebbe se l’immagine fosse
piatta e neutra o poco nota. Se invece l’immagine è negativa, tende ad
enfatizzare l’effetto di eventuali problemi sperimentati sul grado di
soddisfazione finale. Un’immagine positiva funge quindi da protezione
nei confronti di momentanei cali di qualità; è una sorta di polizza
assicurativa da incassare in caso di incidente. Se però l’incidente si
ripete frequentemente, la funzione protettiva dell’immagine si riduce
drasticamente fino a lasciare posto all’enfasi negativa. Una terza
funzione, sicuramente rilevante per le aziende turistiche, riguarda
l’impatto dell’immagine esterna sul management e sul personale
interno. È facile supporre, infatti, che un’immagine definita in modo
chiaro e positivo tenda a rafforzare la motivazione del personale
dell’azienda, e quindi, indirettamente, a migliorare la qualità del
rapporto con il turista. Una caratteristica dell’immagine utilmente
sfruttabile nei business turistici è il suo fungere da fattore di
differenziazione, tanto più ricercato in quanto non facilmente imitabile.
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L’occupazione di uno spazio distintivo, nella struttura cognitiva
mentale del consumatore, fornisce un vantaggio fondamentale nel
turismo, data la prevalenza immateriale dei prodotti turistici e la
conseguente impossibilità di ostentarli. Le linee aeree, le maggiori
catene alberghiere e, in parte, i Tour Operator, hanno inteso come
l’immagine risulti tra i primi motivi di scelta del prodotto, e pertanto
hanno recentemente posto la sua gestione al centro delle proprie
politiche di marketing. Tuttavia l’immagine dei prodotti turistici,
rispetto ad altri prodotti, sembra risentire di una fragilità connaturata.
Non solo perché sconta gli effetti dell’interazione tra produttore e
utente e della dominanza dei fattori umani nella produzione, ma anche
perché gli atti di consumo da parte del turista sono di solito
relativamente poco frequenti, e inoltre i turisti risiedono in luoghi
diversi e lontani da quelli dove hanno sperimentato il prodotto: ciò
significa che eventuali errori nella produzione ed erogazione del
prodotto sono difficilmente recuperabili, perché tra un acquisto e il
successivo intercorrono spesso mesi, durante i quali la percezione
negativa ha il tempo di “solidificarsi” senza che l’azienda turistica riesca
fattivamente ad intervenire.
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Capitolo Secondo
INFORMAZIONE E PUBBLICITÀ:
LE REGOLE IN MATERIA TURISTICA
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2.1 - L’IMPORTANZA DELLE INFORMAZIONI NEI
CONTRATTI TURISTICI (D. Lgs 111/95, L.74/92)
Il turismo, quale fattore economico tra i più rilevanti della società
consumista di oggi, rappresenta un business globale, nel quale la
circolazione delle informazioni occupa un posto di rilievo. Le sue
complesse strutture comunicative e tecnologiche producono e
trasformano permanentemente una vasta idea-merce che, rispetto ad
ogni altro prodotto, risente, non solo dei continui conflitti politici ed
economici, ma anche della sempre crescente differenziazione del
mercato, il che ha delle enormi conseguenze nell’economia nazionale e
globale. Svariati paesi, regioni, località, aziende, società, istituzioni
turistiche e imprese di mezzi di trasporto alimentano una fitta rete di
informazioni di cui fanno parte anche periodici annunci e campagne
pubblicitarie su riviste e giornali.
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L’importanza delle informazioni nei contratti turistici è regolata dal
Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n.111
“Attuazione della direttiva n. 90/314/CEE concernente i
viaggi, le vacanze ed i circuiti “tutto compreso”
Che all’Art. 8 (Informazione del consumatore.) indica tutte le notizie inerenti
al contratto di viaggio che il venditore deve fornire per iscritto al
viaggiatore; e all’art. 9 (Opuscolo informativo) determina il contenuto
informativo e le modalità comunicative di opuscoli informativi,
cataloghi e depliant. Anche la forma scritta con l’adozione di termini
chiari e precisi (art 6. Forma del contratto di vendita di pacchetti turistici) del
contratto e delle informazioni da fornire, costituiscono un ulteriore
elemento di sicurezza nei rapporti venditore-consumatore.
Art. 6 Forma del contratto di vendita di pacchetti turistici.
Il contratto di vendita di pacchetti turistici è redatto in forma scritta in
termini chiari e precisi.
Al consumatore deve essere rilasciata una copia del contratto stipulato,
sottoscritto o timbrato dall’organizzatore o venditore.
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Art. 7 Elementi del contratto di vendita di pacchetti turistici.
Il contratto contiene i seguenti elementi:
a) destinazione, durata, data d’inizio e conclusione, qualora sia previsto
un soggiorno frazionato, durata del medesimo con relative date di
inizio e fine;
b) nome, indirizzo, numero di telefono ed estremi dell’autorizzazione
all’esercizio dell’organizzatore o venditore che sottoscrive il
contratto;
c) prezzo del pacchetto turistico, modalità della sua revisione, diritti e
tasse sui servizi di atterraggio, sbarco ed imbarco nei porti ed
aeroporti e gli altri oneri posti a carico del viaggiatore;
d) importo, comunque non superiore al venticinque per cento del
prezzo, da versarsi all’atto della prenotazione, nonché il termine per
il pagamento del saldo; il suddetto importo è versato a titolo di
caparra ma gli effetti di cui all’art. 1385 del codice civile non si
producono allorché il recesso dipenda da fatto sopraggiunto non
imputabile, ovvero sia giustificato dal grave inadempimento della
controparte;
e) estremi della copertura assicurativa e delle ulteriori polizze
convenute con il viaggiatore;
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f) presupposti e modalità di intervento del fondo di garanzia di cui
all’art. 21;
g) mezzi, caratteristiche e tipologie di trasporto, data, ora, luogo della
partenza e del ritorno, tipo di posto assegnato;
h) ove il pacchetto turistico includa la sistemazione in albergo,
l’ubicazione, la categoria turistica, il livello, l’eventuale idoneità
all’accoglienza di persone disabili, nonché le principali caratteri-
stiche, la conformità alla regolamentazione dello Stato membro
ospitante, i pasti forniti;
i) itinerario, visite, escursioni o altri servizi inclusi nel pacchetto
turistico, ivi compresa la presenza di accompagnatori e guide
turistiche;
l) termine entro cui il consumatore deve essere informato
dell’annullamento del viaggio per la mancata adesione del numero
minimo dei partecipanti previsto;
m) accordi specifici sulle modalità del viaggio espressamente convenuti
tra l’organizzatore o il venditore e il consumatore al momento della
prenotazione;
n) eventuali spese poste a carico del consumatore per la cessione del
contratto ad un terzo;
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o) termine entro il quale il consumatore deve presentare reclamo per
l’inadempimento o l’inesatta esecuzione del contratto;
p) termine entro il quale il consumatore deve comunicare la propria
scelta in relazione alle modifiche delle condizioni contrattuali di cui
all’art. 12.
Art. 8 Informazione del consumatore.
Nel corso delle trattative e comunque prima della conclusione del
contratto, il venditore o l’organizzatore forniscono per iscritto
informazioni di carattere generale concernenti le condizioni applicabili
ai cittadini dello Stato membro dell’Unione europea in materia di
passaporto e visto con l’indicazione dei termini per il rilascio, nonché
gli obblighi sanitari e le relative formalità per l’effettuazione del viaggio
e del soggiorno.
Prima dell’inizio del viaggio l’organizzatore ed il venditore comunicano
al consumatore per iscritto le seguenti informazioni:
a) orari, località di sosta intermedia e coincidenze;
b) generalità e recapito telefonico di eventuali rappresentanti locali
dell’organizzatore o venditore ovvero di uffici locali contattabili
dal viaggiatore in caso di difficoltà;