6
I sempre più rapidi e dinamici mutamenti del mercato pongono oggi le
aziende di ogni settore di fronte all'esigenza di affrontare le nuove sfide
competit ive puntando su strategie in grado di riflettere la capacità di
adattarsi all'ambiente, di gestire prontamente i cambiamenti, di cogliere e
di sfruttare al meglio le nuove opportunità offerte dal mercato.
Nella competizione attuale è fondamentale una forte interazione tra
consumatore e produttore. Ciò significa che, al fine di produrre beni
corrispondenti alle richieste del consumatore e di provvedere più
urgentemente alle consegne, l'impresa deve esser necessariamente legata
tanto ai consumatori quanto ai fornitori 4.
Allo scopo di ottenere migliori performance, di avere lead times inferiori
("il tempo lordo, comprendente attese, trasporti e tempi burocratici di
evasione, necessario per l’approvvigionamento e/o la produzione"5), di
aumentare efficenza ed efficacia della propria azione sul mercato, le
aziende hanno bisogno di efficenti sistemi di controllo e di
4
Cfr. DELLISANTI G. -Innovazione del Marketing e della vendita: istruzioni per l'uso-
Information & Technology, n°470 Aprile 1997. Il fattore scatenante il ripensamento dei processi di
marketing e vendita è la crescente autonomia discrezionale del cliente, cui non è più possibile imporre
prodotti e modalità distributive pensate nell'esclusivo interesse del fornitore.
5
Cfr. LEVY G., - MRP II Logica ed Implementazione -, Ed. Franco Angeli, Milano 1994, pag.22;
PANATI G., GOLINELLI G.M.,- Tecnica Economica Industriale e Commerciale-, Ed. La Nuova
Italia Scientifica, Roma 1995, pag. 259. Il leadtime o "tempo d'attreversamento", è il tempo che
intercorre tra l'ingresso in produzione dei materiali e l'uscita in produzione.
7
pianificazione che rendano possibili una sincronizzazione ottimale di
tutti i processi aziendali e della catena del valore
6
.
In questo quadro, in ogni organizzazione complessa riveste un ruolo
fondamentale e di rilevanza strategica il processo di revisione e controllo
interno, che le permette di autoregolarsi e di adattarsi, in modo flessibile,
ai cambiamenti ed al progresso. Il Sistema Informativo assume pertanto
la caratteristica di sistema nervoso dell'azienda, ed un numero crescente
d'aziende sta concentrando la propria attenzione sull'ottimizzazione del
rapporto costi-benefici relativo all'elaborazione delle informazioni.
Le tecnologie informatiche offrono oggi potenzialità che consentono alle
aziende di controllare, pianificare e gestire in modo integrato tutte le
attività, dalla produzione alla distribuzione, dalla progettazione alla
logistica, dalle vendite alla pianificazione finanziaria, superando i
tradizionali confini del sistema funzionale. Nel mercato delle
applicazioni gestionali per il settore business rivolto alle imprese di
qualsiasi dimensione, vi è la possibilità di utilizzare nuovi software in
Cfr. BRANDOLESE A., FERRATA R. - La produzione - in Trattato di Economia delle aziende
industriali e Commerciali - pag. 789 I lead time sono degli intervalli di tempo impiegati per compiere
una serie rilevante di attività.
6
Cfr. PINTO S. -Data warehousing: come trasformare i dati in arma competitiva - Information &
Technology, n°469 Marzo 1997. Il Data Warehousing, letteralmente deposito di informazioni",
rappresenta un processo che consiste nell'integrazione di alcuni dati aziendali in un unico repository,
accedendo al quale gli utenti finali possono fare interrogazioni, elaborare report e realizzare analisi.
8
grado di integrare funzioni diverse e collegare le diverse aree operative
della gestione aziendale secondo modalità finalizzate al controllo ed al
monitoraggio continuo.
Diverse software house hanno ampliato la propria gamma di prodotti con
i sistemi gestionali integrati: nuovi software standard destinati a sistemi
aperti.
Le applicazioni comprendono un'ampia gamma di funzioni gestionali,
che si contraddistinguono per il loro carattere internazionale e per il
trattamento integrato delle procedure di business.
Caratteristica fondamentale di tali applicativi è la loro indipendenza dalla
piattaforma hardware su cui vengono utilizzati, permettendo agli utenti
libertà di scelta della loro struttura informatica.
L'obiettivo dei nuovi software è dunque l'elaborazione integrata di
processi e delle transazioni gestionali, al fine di realizzare l'Enterprise
Resource Planning.
Gli ERP, ovvero sistemi informativi integrati, rappresentano oggi la
nuova frontiera dei software gestionali per l'impresa: "sono moduli
integrati tra loro che permettono la gestio ne di tutte le funzioni aziendali
(acquisti, magazzino, fatturazione fornitori e clienti, contabilità generale,
9
pianificazione, controllo ed avanzamento della produzione). Il concetto
base della filosofia degli ERP è che il dato viene inserito una sola volta:
gestito univocamente da tutto il sistema informativo, può di conseguenza
esser condiviso da tutte le funzioni aziendali"
7
.
Tali sistemi costituiscono, in effetti, una grossa opportunità per molte
imprese poichè permettono di gestire tutte le risorse, integrando vendite,
gestione del magazzino, controllo della produzione, gestione dei progetti,
distribuzione, logistica, finanza. Si tratta di strumenti che superano la
barriera del sistema funzionale, supportando la pianificazione e
l'ottimizzazione dei processi di business dell'impresa.
L'ERP é uno strumento che consente all'impresa di integrare e
sincronizzare le isolate funzioni aziendali ottimizzando le risorse
disponibili allo scopo di ottenere un vantaggio competitivo nel mercato
globale.
Ad investir e in sistemi ERP sono soprattutto le aziende grandi e medio
grandi : ciò è in gran parte dovuto al fatto che l'installazione di un
prodotto di questo tipo comporta un impegno rilevante, soprattutto in
termini economici, sia nella fase di implementazione
7
Cit. SANTONOCITO R.- Sistemi Integrati: ecco la seconda ondata - Il Sole 24 Ore, n°113 del 26
Aprile 1999.
10
(quasi sempre piuttosto lunga e complessa) che per quanto riguarda le
modifiche organizzativo-strategiche ed eventualmente strutturali del
sistema informativo preesistente. Da un'analisi effettuata dalla IDC
Italia
8
, emerge che il settore industriale si confermerà, anche in
proiezione, come trainante con riguardo agli investimenti in information
technology: attualmente esso assorbe il 61% dell'intero fatturato e
rappresenterà ancora il 57% nel 2000. Contemporaneamente si sta
assistendo all'espansione di settori dove le applicazioni ERP
rappresentano una novità assoluta: la distribuzione, la Pubblica
Amministrazione, ma anche il settore finanziario e quello dei servizi.
Lo sviluppo in questi settori è strettamente legato alla ormai raggiunta
consapevolezza da parte di ogni azienda, indipendentemente dal mercato
di riferimento, che le tecnologie informatiche costituiscono una
componente essenziale per il mantenimento ed il miglioramento del
posizionamento competitivo, oltre che uno strumento di base per la
riorganizzazione dei processi aziendali e l'ottimizzazione, anche dal
punto di vista economico, dei processi interni ed esterni9.
8
Cfr. CARAVITA G. - Cresce bene l'ERP in Italia - Il Sole 24 Ore, 6 Novembre 1998.
9
Cfr. SANTONOCITO R.- Sistemi Integrati: ecco la seconda ondata - Il Sole 24 Ore, n°113 del 26
Aprile 1999.
11
La posizione predominante del settore industriale si spiega con la
necessità fisiologica di controllare in modo ottimale il ciclo produttivo e
la logistica ad esso collegata, necessità alla quale negli ultimi anni si è
tentato di rispondere con interventi di tipo tecnologico e di tipo
organizzativo, incidendo direttamente sui singoli business aziendali.
L'ERP si è sviluppato grazie ai continui miglioramenti delle tecniche
disponibili per la gestione ed il controllo dell'azienda e per la veloce
crescita delle tecnologie legate all'informazione.
Prima degli anni '60 le imprese dovevano affidarsi ai tradizionali metodi
di gestione del magazzino per assicurarsi un omogeneo funzionamento
dell'organizzazione.
Il più conosciuto é il metodo del Lotto Economico di Acquisto (EOQ),
sistema sviluppato precedentemente alla prima guerra mondiale, ma
ancor oggi utilizzato per la sua semplicità e funzionalità. Tale tecnica, in
grado di determinare un equilibrio tra il costo di emissione dell'ordine ed
Cfr. PINTO S. - La maturazione delle soluzioni- Information & Technology, n°474 Settembre
1997. Mutuare radicalmente la struttura del sistema informativo di una realtà articolata e complessa
come una grande azienda si rivela essere un elemento di complessità tale da suggerire l'adozione di
metodologie, processi, strumenti abilitanti, ambienti applicativi già rivelatesi validi in passato. In tale
contesto, è facilmente giustificabile il successo degli ERP, pacchetti applicativi complessi ma che al
tempo stesso si presentano come fortemente flessibili, che garantiscono la gestione aziendale integrata
e soluzioni mirate a specifici mercati di riferimento o settori aziendali.
12
il costo di mantenimento delle scorte10, consente di individuare la
quantità ottimale da ordinare in grado di minimizzare i costi totali così
determinati:
COSTO TOTALE ANNUO = COSTO DEGLI ORDINI + COSTO DI
MAGAZZINO 11
TC = D/Q * S + Q/2 * H
inoltre è in grado di acquisire informazioni circa il n° di ordini da
emettere nell'anno, i livelli massimo e minimi di giacenza in magazzino
ed il n° di giorni intercorrente tra le forniture.
Il vantaggio del sistema è rappresentato dalla semplicità di calcolo e di
gestione del magazzino, tuttavia per esser efficente richiede il verificarsi
di una serie di ipotesi che possono venir meno in realtà altamente
produttive e con forti oscillazioni di domanda 12.
10
Cfr. CHIACCHIERINI E. - Tecnologia e Produzione - Ed. Kappa, Roma 1993, pag. 340. Una
politica ottimale per quanto riguarda la quantità di riordino può essere definita raggiungendo un
equilibrio tra il costo di emissione dell'ordine ed il costo di mantenimento delle scorte; la quantità
(lotto) corrispondente a tale equilibrio e che rende minimo il costo totale di gestione delle scorte
prende il nome di "lotto economico".
11
Cfr. BOLOGNA L. - Complementi al corso di Tecnica Industriale e Commerciale - Ed. Kappa,
Roma 1995, pagg.405 e ss. Il Costo degli Ordini è dato dal rapporto tra domanda annuale (D) e la
quantità ottimale da ordinare (H) moltiplicata per il costo di ordinazione (S), il Costo di Magazzino è
determinato dal rapporto tra la quantità ottimale da ordinare (Q) ed il coefficiente 2 moltiplicato per il
costo medio di mantenimento in magazzino per unità (H). La condiz ione ottimale sarà quella in cui si
realizza l'eguaglianza dei due valori [ HQ/2 = SD/Q], risolvendo l'equazione per Q, avremo Q=√
(2SD/H) che indica per l'appunto la quantità ottimale da ordinare.
12
Cfr . BOLOGNA L. - Complementi al corso di Tecnica Industriale e Commerciale -, pagg. 409 e
ss. Le condizioni di applicabilità del modello sono legate al verificarsi delle seguenti ipotesi:
domanda costante, costo di mantenimento del magazzino costante, costo dell'ordine costante, assenza
di stock out, tempo di consegna istantaneo, ordini indipendenti.
13
Negli anni 60 si é sviluppata una nuova tecnica, conosciuta come MRP
(Master Resource Planning), che consente l'esplosione13 della domanda
del prodotto finale, ottenuta dal MPS (Master Production Scheduling14),
per una specifica struttura del prodotto (presa dal “bill of material”o
distinta base: il tipo ed il numero di componenti necessari per la
realizzazione di un singolo prodotto complesso15) in una dettagliata
scheda di ordinazione, di acquisto o di produzione, prendendo in
considerazione le consistenze presenti in magazzino16.
Il MRP si basa su una logica molto semplice, ma l'enorme massa di dati
di cui necessita, rende tale sistema troppo ingombrante ed obsoleto
nell’attuale contesto, ma soprattutto rende necessario il ricorso
all’automazione.
Il MRP ha dimostrato i seguenti benefici:
13
Cfr. LEVY G.- MRP II Logica ed Implementazione - pag.50 L'esplosione è il processo di
trasformazione di un prodotto nei suoi componenti, sottocomponenti etc, sino alle materie prime.
14
Cfr. LEVY G. - op. cit . - pagg.22. Il MPS , o Piano Principale di Produzione, è un elenco che
definisce, per ogni settimana, quanti pezzi si prevede di avere pronti per la consegna senza tener conto
che si tratti di ordini già acquisiti o solamente di previsioni di vendita.
15
Cit. BOLOGNA L.- op. cit . - pag. 403; Cfr. LEVY G.- op. cit -, pag. 32 La distinta base è
l'elenco dei materiali, dei componenti e dei sottoassiemi necessari per produrre un determinato
prodotto finito.
16
Cfr. BOLOGNA L.- op. cit.- pagg. 427 e ss. Quando un ordine viene acquisito e pianificato nel
MPS, il sistema MRP esplode la distinta dei materiali, stabilendo le quantità ed i tempi di tutti i
materiali e sotto-componenti necessari a produrlo.; Cfr. LEVY G.- op.cit. - pagg.21 e ss. Tre sono gli
input fondamentali del MRP:
1- la domanda, in termini di previsioni e ordini di clienti, che proviene di solito dal modulo MPS
(Piano Principale di Produzione),
2- la distinta base,
14
- riduzione dell’attività del magazzino;
- riduzione dei "lead times" di produzione e di consegna;
- realizzazione di ordinazioni più realistiche;
- aumento dell'efficenza produttiva.
Tuttavia, l'MRP ha dimostrato il fondamentale limite rappresentato
dall’assoluta mancanza di una visione integrata delle risorse
dell'organizzazione
17
.
Il sistema MRP II, sviluppato negli anni ’80, rappresenta un metodo per
la pianificazione, la programmazione ed il controllo di tutte le risorse
aziendali disponibili che, attraverso l'impiego di tecnologie informatiche,
consente la gestione dei flussi informativi e l'esecuzione in piena
automatizzazione dei processi. E’ infatti composto da una serie di
funzioni interconnesse (Sales and Operations Planning, Shop Floor
Control , Master Production Planning , Material Requirements Planning,
3- la situazione delle scorte in termini di: giacenze in magazzino di ogni singolo articolo ed ordini
comprensivi della quantità ordinata e della data di arrivo prevista.
17
Cfr. CHIACCHIERINI E. - Tecnologia e Produzione. - pag.364. Il MRP riguarda solamente la
pianificazione dei materiali. ; Cfr LEVY G.- op.cit. - pag. 20. Il MRP II ingloba in sé, oltre alle
funzioni di gestione materiali e schedulazione tipiche del MRP I, anche la gestione globale
dell'azienda, dalle sezioni strategiche, quali il marketing, le previsioni, il budget e la finanza, sino al
controllo operativo quotidiano.
15
Capacity Requirement Planning) i risultati delle quali interagiscono,
contribuendo al controllo incrociato delle stesse funzioni aziendali
18
.
Le carenze del MRP II e la necessità sempre crescente di integrare le
nuove tecnologie hanno condotto allo sviluppo di soluzioni gestionali
integrate (ERP) al fine ultimo di integrare i fornitori ed i consumatori
finali con l'ambiente azienda.
Le ragioni che stanno alla base del cambiamento rappresentato
dall’affermarsi di soluzioni ERP sono da ricercarsi nella volontà di
perseguire strategie che mirino al miglioramento dell'efficienza, alla
riduzione dei costi ed all'aumento della flessibilità.
Ne deriva, inevitabilmente, il passaggio da modelli gestionali basati
sulle variabili quantità -prezzi-qualità, nei quali l'informatica è
strumentale alle singole aree aziendali, a modelli che puntano
maggiormente all'innovazione ed all'integrazione, nei quali l'
Information Technology assume un ruolo decisivo all'interno del sistema
aziendale.
18
Cfr. CHIACCHIERINI E. - op.cit.- pag.366. Il SOP (piano aggregato) è un'attività di
pianificazione delle vendite e delle attività produttive, l'MPS è il piano principale di produzione, l'
MRP visualizza la pianificazione dei fabbisogni di materiale, il CRP ha il compito di sviluppare il
processo di pianificazione dei centri di lavoro, con l'obiettivo di valutare la richiesta di capacità del
piano di produzione, l' SFC indica il controllo delle priorità e delle capacità, allocando le lavorazioni
ai centri di costo sulla base di tecniche euristiche e/o di ottimizzazione.
16
Come può esser considerato il sistema nervoso dell'azienda? L'essenza,
nonché premessa fondamentale, é rappresentata dalla necessità di
concepire l’azienda come un sistema olistico: dove il tutto é più grande
della somma delle singole parti.
I sistemi tradizionali utilizzati sino a qualche anno fa, erano costruiti per
trattare e gestire singole operazioni: quindi non erano in grado di
colloquiare né con le altre funzioni all'interno dell'azienda né con altri
sistemi presenti nelle altre sedi19. Tale limite era dovuto sia al linguaggio
di programmazione utilizzato (il COBOL) sia alla metodologia di
programmazione rivolta ad analizzare e trattare singole funzioni.
I sistemi ERP cessano di trattare le operazioni separatamente come
attività "stand-alone", considerandole parte dell'intero processo: tutti i
dati generati dalle diverse applicazioni sono integrati in modo tale da
esser usati per scopi multipli e dai diversi punti dell’organizzazione20.
19
Cfr. AMIGONI F. BERETTA S. - Information technology e creazione del valore: analisi del
fenomeno SAP - Ed. Egea, Milano 1998, pag. 364. Punto di partenza del processo decisionale che
normalmente conduce un'azienda alla scelta di un sistema integrato è la scoperta della sostanziale
incapacità del sistema informativo esistente di supportare adeguatamente i processi gestionali. Le
caratteristiche più vantaggiose che evidenziano le funzionalità di un ERP sono: l'unicità del dato,
accessibilità alle informazioni, prontezza, standardizzazione delle procedure.
20
Cfr. TRONCHETTI PROVERA M. - L'eccellenza usa la tecnologia - Il Sole 24 Ore , 9 Maggio
1998. In secondo luogo la risposta a tutto campo che l'azienda è riuscita ad esprimere di fronte a
queste sfide vitali: una risposta fatta di massima attenzione nel servizio al cliente, di ricerca della
massima efficenza in ogni fase dei processi aziendali, di eliminazione delle isole di autonomia e di
forte integrazione interfunzionale.
17
In quanto espressione dell'inseparabilità tra l'azienda e la tecnologia
dell'informazione, non é possibile pensare ad un sistema ERP senza una
sofisticata infrastruttura tecnologica. Tuttavia il continuo miglioramento
nelle tecnologie informatiche, l'aumentata competitività dei server nei
confronti dei mainframe e la drastica riduzione dei prezzi dell'hardware
hanno reso possibile l’adozione di sistemi ERP anche da parte di piccole
organizzazioni
21
.
La nuova era dei PC, l'avvento della tecnologia client-server e del
Relational Data Base Management System (RDBMS) hanno
notevolmente contribuito ed incentivato lo sviluppo dei sistemi ERP che
sfruttano il potere dell'architettura Three Tier Client Server. In un
ambiente client-server, il server fornisce i dati, mantenendone l'integrità
e la consistenza, elaborando le richieste dell'utente dai desktop. Il carico
del data processing e la logica dell'applicazione é divisa tra il client ed il
server.
21
Cfr. AMIGONI F., BERETTA S. - op.cit. - pag.47. Sicuramente gran parte dei sistemi ERP,
proprio perchè di recente genesi, costituiscono una soluzione tecnologicamente aggiornata alla
domanda delle imprese che si trovino a dover cambiare buona parte dei propri applicativi gestionali.
18
L'architettura a tre ordini aggiunge uno strato di mezzo incorporando
tutta la logica di applicazione e distinguendo con appositi controlli di
convalida i dati che non fanno parte dell'applicazione22.
Pertanto le aziende dotate di soluzioni ERP saranno dotate di più siti sia
di operazione che di controllo al fine di facilitare il trasferimento dei dati
on line.
Per facilitare queste transazioni gli ERP utilizzano gli strumenti forniti
da sofisticate tecnologie quali: i protocolli per il World Wide Web,
Workgroup, Workflow, Data warehouse.
Un sistema ERP non è solamente l'integrazione dei vari processi
dell'organizzazione, ma è una filosofia di gestione dell'azienda basata sui
seguenti fattori critici di successo:
• flessibilità: capacità di adeguarsi ai mutevoli bisogni dell'azienda ;
• omnicomprensività: capacità di fornire una soluzione gestionale per
tutte le funzioni di business dell'organizzazione ;
22
Cfr. AA.VV - Architettura Client/Server a 3 livelli - Documentazione TeamSystem. Il primo
livello è rappresentato dall'interfaccia utente, nel secondo livello viene incapsulata l'intelligenza
dell'applicazione mentre il terzo livello è rappresentato dal database Server. L'architettura a 3 livelli
consente una maggiore scalabilità dell'applicazione avendo la possibilità di collocare i vari livelli
dell'applicazione sulla stessa macchina "standalone" o su macchine diverse che possono essere anche
remote.
19
• adattabilità: sfruttamento di standard industriali per l'interfacciamento
che consentono l'interoperabilità di applicazioni, dati ed interfacce
utenti. (può esser sostenuto da diverse piattaforme hardware ed OS) ;
• modularità: composto da pacchetti applicativi in grado di funzionare
isolatamente, senza alterare il sistema generale, e di colloquiare con
altri modelli;
• oltre l'impresa: si deve rivolgere all'intera catena del valore
dell'impresa, superando qualsiasi forma di ostacolo e barriera tra
l'impresa e il mondo esterno;
• simulazione della realtà: è in grado di rappresentare sul desktop la
realtà dei processi aziendali, individuando le responsabilità a coloro
che controllano il sistema.
Analizzando l'evoluzione tecnologica del patrimonio hardware
dell'azienda, si è registrata la netta tendenza a passare da sistemi
centralizzati, basati su mainframe, a sistemi distribuiti aperti, basati su
sistemi operativi23 Unix-Linux o su AS/400, e da ambienti tradizionali
dominati da linguaggi Cobol a quelli con database relazionali.
23
Cfr. PETERSON R. - Linux - Ed. Mc Graw Hill, Milano 1995, pag. 4. Il sistema operativo è il
programma che gestisce per conto dell'utente l'hardware e il software di un computer.