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INTRODUZIONE
La riduzione delle fonti naturali di approvvigionamento costituisce un punto di carattere
rilevante tra le problematiche di impatto ambientale e rende di primaria importanza la
salvaguardia delle risorse idriche primarie disponibili. Oltre allo sviluppo di tecniche
innovative per un uso corretto delle acque primarie risulta necessario, laddove possibile,
valutare la possibilità di riutilizzare risorse idriche non convenzionali per usi diversi da
quello del consumo umano.
Il seguente elaborato raccoglie le conoscenze tecniche e le esperienze pratiche maturate nel
corso dell’attività formativa di tirocinio presso l’azienda G.I.D.A. s.p.a. Durante il periodo
tra Settembre 2009 e Marzo 2010, abbiamo gestito quotidianamente la fase sperimentale
del progetto “PURIFAST” (Advanced Purification Of Industrial And Mixed Wastewater
By Combined Membrane Filtration And Sonochemical Technologies). Il progetto si
colloca in un ampio panorama di progetti sviluppati da “LIFE +” che dal 1992 si occupa
della ricerca nel campo scientifico ed ambientale, proponendo valide soluzioni
impiantistiche moderne ed economiche. Il progetto nasce con l’obiettivo di riutilizzare
all’interno delle industrie tessili le acque reflue trattate tramite un processo innovativo di
affinamento che prevede un trattamento di ultrafiltrazione combinato in serie con uno di
sonicazione. Per la valutazione sperimentale dell’efficienza dei suddetti processi sono stati
installati due impianti pilota di ultrafiltrazione ed uno di sonicazione presso l’impianto di
depurazione di Baciacavallo. L’acquedotto industriale pratese rappresenta un valido
esempio per tale studio, vista l’importanza dell’impianto a livello europeo in termini di
riuso in campo industriale. Inoltre la drastica riduzione della falda acquifera della città
impone la necessità di nuove tecnologie applicabili per la tutela delle sorgenti naturali.
Nel primo capitolo della tesi, sono stati approfonditi gli aspetti quantitativi e qualitativi del
refluo in ingresso all’attuale impianto di Baciacavallo, elaborando i dati storici dal 2005 al
2009 fornito da G.I.D.A. Tali risultati hanno messo in luce la crisi economica del distretto
tessile che negli ultimi anni ha ridotto drasticamente il numero delle aziende in attività.
Analogamente sono state poi studiate le caratteristiche dell’acquedotto industriale,
integrate con il bilancio economico che sostiene la gestione della rete. Tali dati sono stati
inquadrati all’interno dei valori normativi di riferimento e dei limiti di accettabilità per il
riuso dei reflui in campo industriale, focalizzando l’attenzione riguardo alle esigenze per il
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settore tessile. Infine abbiamo riportato le specifiche tecniche da letteratura, necessarie per
comprendere il funzionamento dei processi a membrana.
Il secondo capitolo rappresenta il cuore della sperimentazione. L’ingente quantità di dati
raccolti ha richiesto una lunga applicazione pratica presso i laboratori della G.I.D.A, ma ci
ha permesso di effettuare valutazioni interessanti ai fini del progetto. Il primo passo è stato
quello di studiare l’andamento dell’acqua in uscita dal depuratore (che rappresenta
l’ingresso agli impianti pilota), valutandone i parametri chimico-fisici fondamentali. Per
quanto riguarda gli impianti piloti a membrane, forniti dalle ditte Polymem e Inge, sono
stati prima descritti da un punto di vista tecnico-strutturale, dopodichè sono state riportate
tutte le scelte di natura operativa e gestionale effettuate durante la sperimentazione. Le
risposte in termini di pressione di trasmembrana e di permeabilità sono servite per la
corretta gestione degli impianti. Le prove analitiche effettuate sul permeato in uscita dai
pilota hanno permesso di valutare l’efficienza dei trattamenti e la capacità di raggiungere i
valori limite di concentrazione per i diversi parametri al fine del riuso in campo tessile. La
qualità dei dati raccolti è supportata dal numero di campioni effettuati: l’estensione del
periodo di monitoraggio ha confermato l’autenticità dei risultati e ha permesso di scartare
le prove non soddisfacenti. Tali valori sono stati poi interpretati per capire le differenze tra
i piloti in termini di efficienza di rimozione e per il confronto effettivo con l’affinamento
attualmente presente a Baciacavallo. Per quanto riguarda l’utilizzo del pilota per la
sonicazione, fornito dalla ditta LAVO, abbiamo seguito le prime fasi di settaggio e
abbiamo effettuato una serie di prove preliminari che saranno poi fondamentali per
l’ottimizzazione del processo, questo perchè la sperimentazione è ancora in fase di
evoluzione e quindi si prevedono in futuro ulteriori approfondimenti.
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Capitolo 1
Trattamenti Terziari per il riuso dei reflui a scopo industriale
Introduzione
Nel seguente capitolo verranno approfonditi gli aspetti tecnici dell’impianto di depurazione
di Baciacavallo e i dati qualitativi sull’acqua sia in ingresso che in uscita da esso. Inoltre
verranno riportati tutti i riferimenti di natura progettuale, normativa e di uso comune
inerenti al riuso delle acque reflue in campo tessile. Tali dati verranno poi utilizzati per
valutare l’efficienza degli impianti piloti oggetto della sperimentazione svolta.
1.1 L’impianto di depurazione di Baciacavallo
1.1.1 Descrizione dell’impianto
La società che gestisce gli impianti di depurazione delle acque su tutto il territorio pratese
nasce nel 1981, con il nome di GIDA s.p.a. (acronimo per Gestione Impianti Depurazione
Acque) fondata dall’Amministrazione Comunale di Prato e l’Unione Industriale Pratese.
La società gestisce un totale di cinque distinti impianti di depurazione dislocati nel
territorio pratese:
- l’impianto di depurazione di Baciacavallo con capacità di circa 800.000 abitanti
equivalenti (A.E.);
- l’impianto di depurazione del Calice (200.000 A.E.);
- l’impianto di depurazione di Vaiano (30.000 A.E.);
- l’impianto di depurazione di Cantagallo (35.000 A.E.);
- l’impianto di depurazione di Vernio (30.000 A.E.).
Gli impianti di depurazione riescono a trattare complessivamente circa 55 milioni di metri
cubi all’anno di liquami.
Situato nella parte sud-est della città, l’impianto di depurazione di Baciacavallo è il più
grande sull’area pratese e scarica le acque reflue depurate nel fiume Ombrone con una
portata media feriale è di 5500 metri cubi l’ora. I liquami che arrivano all’impianto sono
circa per un 30% di natura civile e per il restante 70% di natura industriale. La qualità dei
reflui in ingresso all’impianto prevalentemente di natura tessile, è ricca di tensioattivi,
oleanti e coloranti in elevate concentrazioni.
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Un’importante caratteristica per questo impianto è il riutilizzo di parte dell’acqua depurata,
con lo scopo di produrre acqua idonea al riutilizzo nei processi produttivi e limitare
l’impoverimento della falda idrica. L’acquedotto industriale collega attualmente circa 80
aziende attraverso una rete di distribuzione di diversi chilometri di lunghezza, fornendo
quasi 1.5 milioni di metri cubi all’anno di acqua trattata. L’effluente a fine filiera viene
infine miscelato con un flusso proveniente dal fiume Bisenzio per migliorarne alcuni
parametri e per essere conformi alle normative vigenti sul territorio.
Si riporta in seguito un diagramma a blocchi che descrive la filiera dei processi del
depuratore di Baciacavallo:
Fig. 1.1 Schema della filiera dell’impianto di depurazione di Baciavallo.
L’impianto è il tipico processo a fanghi attivi con vasca di ossidazione e nitrificazione. E’
suddiviso in due linee principali parallele per permettere la manutenzione dei macchinari e
delle vasche senza dover stoppare l’impianto garantendo così il funzionamento continuo in
caso di guasti.
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1.1.2. Caratteristiche del refluo in ingresso
Per quanto riguarda i numeri effettivi delle portate in ingresso, l’impianto di Baciacavallo
ha trattato una portata media di circa 5500 m3/h negli anni 2005 e 2006. Considerando
invece l’anno 2009, la portata media annua è stata di circa a 3900 m3/h. Per valutare le
cause di tale diminuzione è stato opportuno osservare le oscillazioni delle portate
giornaliere in ingresso dal 2005 al 2009 (Fig 1.2); da tale grafico si può notare un
andamento ciclico delle portate da trattare, con minimi evidenti nel periodo estivo, che
coincide con la chiusura estiva delle aziende tessili. Inoltre si evidenzia una lieve flessione
delle portate per ogni anno in linea con i dati sopra riferiti. Tale fenomeno è riscontrabile
anche studiando soltanto le variazioni delle portate nei periodi di attività delle ditte pratesi
(Fig.1.3). Si può dedurre quindi che la riduzione quantitativa delle acque reflue sia
conseguenza della crisi del distretto che ha colpito Prato ed ha causato numerosi fallimenti
aziendali. Tale ipotesi viene confermata studiando i dati relativi al fine settimana (Fig.1.4)
e del periodo vacanziero estivo (Fig 1.5): in tali intervalli, quando il refluo è costituito solo
da scarichi di tipo civile, non si registra la stessa tendenza dei precedenti grafici.
A seguito di tale considerazione, è interessante andare anche a valutare i parametri analitici
principali che caratterizzano il refluo in ingresso. Infatti un calo delle portate potrebbe
essere collegato ad un aumento della concentrazione dei costituenti. Andando ad analizzare
la Fig 1.6 relativa alla variazione mensile del COD in ingresso dal 2005 al 2009 si riscontra
invece una netta diminuzione di tale parametro, segno evidente della scarsa attività delle
aziende.
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Andamento delle portate in ingresso
(valori giornalieri)
0
50'000
100'000
150'000
200'000
250'000
anno
m
3
/
g
Fig 1.2 Grafico sulla variazione giornaliera delle portate in ingresso al depuratore di Baciacavallo dal 2005 al 2009
2005 2008 2006 2007 2009
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7
Andamento delle portate in ingresso nei giorni feriali
(dal 2005 al 2009)
0
50'000
100'000
150'000
200'000
250'000
anno
m
3
/
g
Fig. 1.3 Grafico sull’andamento delle portate giornaliere in ingresso al depuratore di tipo industriale ( dati solo giorni feriali)
2005 2006 2007 2008 2009
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Andamento delle portate in ingresso all'impianto di Baciacavallo
nel fine settimana (dal 2005 al 2009)
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
anno
m
3
/
g
Fig 1.4 Grafico sull’andamento delle portate in ingresso al depuratore di tipo civile (dati solo week end)
2005 2006 2007 2008 2009
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Andamento delle portate in ingresso nella metà di Agosto
(valori giornalieri)
0
20'000
40'000
60'000
80'000
100'000
120'000
anno
m
3
/
g
Fig. 1.5 Grafico sull’andamento delle portate giornaliere in ingresso al depuratore nel periodo feriale estivo
2005 2006 2007 2008 2009