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INTRODUZIONE
Lo svolgimento del presente scritto affronta due temi differenti, ma correlati tra loro: il
viaggio dei minori stranieri non accompagnati verso l’Italia e l’uso della rete Internet da
parte di quest’ultimi.
La riflessione che mi ha portato a voler affrontare i due temi mi è sorta durante il
percorso di tirocinio formativo svolto presso la comunità per minori maschi stranieri
non accompagnati dell’Istituto Don Calabria di Verona.
Nella comunità, accanto ai minori stranieri non accompagnati, ho potuto conoscere le
loro storie personali che mi hanno incuriosito ed emozionato, ma ho potuto anche
osservare la loro tendenza ad un uso prolungato e continuativo della rete Internet.
Essi, utilizzando gli smartphone, sono molto spesso in contatto con i loro connazionali,
determinando così una difficoltosa integrazione nel Paese ospitante.
Ponendomi il dubbio che il Web abbia incentivato la scelta di lasciare il loro Paese, già
dettata da motivazioni di guerra e/o persecuzioni, ho voluto approfondire la rilevanza di
Internet nella loro storia migratoria: dalla motivazione della partenza, durante il viaggio
e attualmente in Italia. Per far ciò ho effettuato delle interviste semistrutturate ai giovani
migranti non accompagnati della comunità veronese di cui si sono gentilmente offerti
quattro ragazzi.
Nell’elaborazione della tesi le mie interviste sono state integrate con altre testimonianze
raccolte dall’organizzazione “Save the Children” sullo stesso tema. È risultato che
alcuni migranti sono stati influenzati dai contenuti condivisi online dai propri
connazionali all’estero, che durante il viaggio i cellulari venivano negati dai trafficanti
di uomini e che in Italia Internet viene usato prevalentemente per “non pensare” alle
sofferenze del passato e al futuro incerto.
Nelle seguenti pagine ho cercato di esaminare in maniera più approfondita quanto ho
appena accennato.
Nel primo capitolo si è cercato di ricostruire a grandi linee il fenomeno migratorio che
sta caratterizzando il ventunesimo secolo, si è mostrata la definizione di minore
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straniero non accompagnato detto “MSNA”, si sono presentati i dati e le statistiche dal
2011 al 2016 riferiti agli approdi via mare e al numero di ragazzi stranieri non
accompagnati accolti in Italia. Infine si sono esposti i diritti e le leggi che tutelano il
minore migrante non accompagnato sia a livello internazionale che nazionale con
riferimento in particolare alla nuova legge italiana n.47 del 7 aprile 2017.
Nel secondo capitolo si analizza la ricerca con le interviste da me effettuate e integrate
con le testimonianze raccolte da “Save the Children” nel dossier “Minori migranti: in
viaggio attraverso la Rete. Rischi e opportunità di internet dalla voce degli adolescenti
stranieri che arrivano in Italia da soli”.
Si sono esaminate le motivazioni della partenza dal Paese d’origine e se l’uso di Internet
l’ha facilitata. Si è affrontato il racconto del lungo e difficile viaggio dal centro Africa
occidentale attraverso il deserto del Sahara per poi giungere in Libia, il soggiorno in
terra libica caratterizzato da violenza e razzismo e l’attraversata in mare su barconi
fatiscenti in cui Intenet è utilizzato esclusivamente dai trafficanti per orientarsi.
Infine i ragazzi descrivono l’accoglienza in Italia e come si immaginano ora il proprio
futuro.
Il terzo capitolo affronta invece ciò che è risultato dall’utilizzo in Italia di Intenet da
parte di questa particolare categoria di giovani. Dalla ricerca emerge, come
affermeranno loro stessi, che utilizzano Internet “per non pensare”, in particolare per
sopprimere i propri traumi passati e per non pensare a cosa gli aspetterà nel futuro
incerto. Si è presentato, inoltre, ciò che si intende con il termine Internet, Web e Social
Web, quali vantaggi reali porta ai ragazzi stranieri non accompagnati e quali invece
sono i possibili rischi di un utilizzo scorretto di Internet.
Per educare all’uso responsabile di Internet una soluzione è stata data dalla Media
Education, attività educativa che ha come scopo educare alla criticità verso i media, in
cui la figura professionale è quella del media educator.
A favore di ciò, concludo con la presentazione del progetto “Pane e Internet” promosso
dalla regione Emilia-Romagna che vede l’associazione “Informatici senza frontiere”
promuovere un’attività di alfabetizzazione digitale per i minori stranieri non
accompagnati in atto da gennaio a dicembre 2017.
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CAPITOLO 1 - Minori stranieri non accompagnati in viaggio
nel mondo e in Italia
“ Nessuno lascia la propria casa a meno che
casa sua non siano le mandibole di uno squalo
[…]
nessuno lascia casa sua a meno che non sia proprio lei a scacciarlo
fuoco sotto ai piedi
sangue che ti bolle nella pancia
[…]
dovete capire
che nessuno mette i suoi figli su una barca
a meno che l’acqua non sia più sicura della terra
nessuno va a bruciarsi i palmi
sotto ai treni
sotto i vagoni
nessuno passa giorni e notti nel ventre di un camion
nutrendosi di giornali a meno che le miglia percorse
non significhino più di un qualsiasi viaggio.”
[…]
Warsan Shire, Casa
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.
1
Warsan Shire, Casa, traduzione di Pina Piccolo, 2013,
http://www.sagarana.net/anteprima.php?quale=227
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1.1. Popoli in movimento
La poesia “Casa” della giovane poetessa Warsan Shire di origini somale, rifugiata a
Londra, mi è sembrata significativa per introdurre il fenomeno migratorio che sta
caratterizzando l’epoca in cui stiamo vivendo.
Tale poesia descrive perfettamente le milioni di storie, tutte con motivazioni differenti,
che hanno portato alla migrazione di milioni di esseri umani. Tra tutte queste storie il
punto in comune è una casa trasformata metaforicamente nelle mandibole di uno squalo
che porta inevitabilmente al cambiamento.
È da questo momento di lacerazione di un equilibrio di vita che ha inizio la storia di un
lungo viaggio di uomini, donne e di tantissimi giovani soli che verranno definiti minori
stranieri non accompagnati.
Negli ultimi anni il numero di persone che ha dovuto abbandonare la propria casa è
aumentato notevolmente, infatti, nell’anno 2016 sono stati ben 65.6 milioni i rifugiati
nel mondo di cui il 51%, erano minori
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.
Secondo i dati raccolti dall’ UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i
rifugiati) i minori stranieri non accompagnati avrebbero inviato 75.000 domande d’asilo
a ben 70 Paesi diversi durante l’anno, la maggior parte in Asia e Africa, ai confini delle
maggior aree di conflitto. Il primo Paese europeo, invece, ad ospitare la maggior parte
di MSNA (minori stranieri non accompagnati)
richiedenti asilo è stata la Germania
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.
A tal riguardo, l’Organizzazione internazionale Save the Children denuncia da anni il
protrarsi dei conflitti e delle violenze nei Paesi d’origine dei MSNA, in quanto causa di
conseguenze sulle condizioni di vita dei giovani migranti.
È per questo che l’Organizzazione sottolinea l’urgenza di agire per eliminare al più
presto le cause che costringono le persone ed in particolare i più giovani a dover
abbandonare il proprio Paese d’origine, sia che essi fuggano da conflitti armati, sia per
cause dovute a ragioni politiche, religiose o economiche, sia derivanti dagli effetti del
cambiamento climatico o dall’ampliarsi delle ineguaglianze.
A ognuno di loro, in quanto persona, secondo Save the Children, è necessario garantire
una protezione lungo tutto il percorso migratorio e riconoscere, anche legalmente, la
2
UNHCR, Global Trends 2016, http://www.unhcr.org/5943e8a34.pdf, p.2
3
Idem, p.47.
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loro condizione di persone vulnerabili, in particolare i minori, che hanno bisogno, ma
soprattutto diritto, a una protezione legale
4
.
1.2. I protagonisti: minori stranieri non accompagnati
I protagonisti su cui si concentra tale scritto sono i minori stranieri non accompagnati;
ma chi sono effettivamente questi minori definiti spesso semplicemente con l’acronimo
MSNA?
Per il regolamento italiano, il quale fa riferimento alle direttive del Parlamento e del
Consiglio europeo, i minori stranieri non accompagnati sono “i cittadini di Stati non
appartenenti all’Unione europea e gli apolidi di età inferiore agli anni 18 che si
trovano, per qualsiasi causa, nel territorio nazionale, privi di assistenza e
rappresentanza legale.
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”
Quest’ultima definizione è stata ripresa anche dal progetto di legge approvato il 29
marzo 2017 dal Parlamento italiano che definisce il minore straniero non accompagnato
come “il minorenne non avente cittadinanza italiana o dell’Unione europea che si
trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla
giurisdizione italiana privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di
altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento
italiano.
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”
Minore straniero non accompagnato è, quindi, colui che ha un’ età inferiore a diciotto
anni, che si trova sul territorio italiano senza cittadinanza italiana o europea e privo di
figure adulte per lui legalmente responsabili.
Nella definizione il termine “minore” porta alla mente l’idea di bambino o al massimo
di un ragazzino, in realtà la stragrande maggioranza sono giovani adolescenti maschi
(93,3%) tra i 15 e i 17 anni (92,4%) come sottolineano le statistiche e i dati registrati a
riguardo nell’anno 2016 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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Save the Children, Atlante Minori stranieri non accompagnato in Italia, 12 Giugno 2017, p. 20,
https://www.savethechildren.it/sites/default/files/AtlanteMinoriMigranti2017.pdf
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Decreto Legislativo n° 142/2015, art.2, http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/09/15/15G00158/sg
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Legge 7 aprile 2017, n.47, art.2., Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri
non accompagnati, http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/04/21/17G00062/sg
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Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Direzione generale dell’ immigrazione e delle politiche di
integrazione Divisione II, Report mensile minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia, dati al 31
dicembre 2016, http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-
stranieri/Documents/Report-MSNA-31122016.pdf