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Abstract italiano
L’argomento scelto verte sull’analisi e sull’approfondimento del tema Disturbi Specifici
dell’Apprendimento e sull’idea che esista una connessione tra tali disturbi e bassa
autostima, ansia, stati depressivi e senso di inefficacia; stati d’animo che di conseguenza
impediscono allo studente di affrontare serenamente l’apprendimento scolastico. La stesura
del presente elaborato di tesi è avvenuta attraverso una metodologia di lavoro desk che
verte su un approfondimento bibliografico e sitografico di settore; l’analisi puramente
teorica ha portato alla realizzazione di nuove proposte. Infatti l’obiettivo è stato quello di
delineare le misure dispensative e gli strumenti compensativi utilizzati nell’ambito dei
Disturbi Specifici dell’Apprendimento ed illustrare quali attività la figura dello psicologo
potrebbe proporre agli studenti delle scuole primarie e secondarie per far conoscere più da
vicino cosa si intende per Disturbi Specifici dell’Apprendimento e quali siano i vissuti
emotivi di un soggetto con tale disturbo.
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Introduzione
Il presente elaborato di tesi nasce dall’interesse di approfondire i Disturbi Specifici
dell’Apprendimento in relazione alle emozioni che soggetti con tale diagnosi possono
provare. Oggi si parla molto di DSA, ma spesso si tende a sottovalutare la possibilità
che tale diagnosi possa compromettere il benessere emotivo dell’individuo. Per tale
motivo ampio spazio è stato dedicato al terzo capitolo che tratta della componente
emotiva. Il presente elaborato, infatti, è stato suddiviso in quattro capitoli. Nel primo
capitolo vengono inquadrati i Disturbi Specifici dell’Apprendimento definendone le
caratteristiche principali, ponendo inoltre attenzione alla differenza tra Disturbo
Specifico dell’Apprendimento versus difficoltà scolastiche e viene fatto accenno ai
disturbi che spesso si presentano associati ai DSA. Nel secondo capitolo vengono prese
in esame le normative che tutelano i soggetti con Disturbo Specifico
dell’Apprendimento e le associazioni nate per sostenere soggetti con DSA. Nel terzo
capitolo viene dato ampio spazio all’analisi della componente emotiva, a partire dal
significato del termine “emozione” si è giunti ad analizzare l’importanza delle emozioni
nel contesto dell’apprendimento, soffermando l’attenzione sull’autostima e sulla
motivazione dei soggetti DSA. Si è poi lasciato spazio allo studio dei disturbi
internalizzanti, quali ansia e stati depressivi, che spesso si presentano in comorbilità con
i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Gli studenti DSA hanno infatti maggiori
probabilità rispetto agli altri studenti di sviluppare disturbi internalizzanti, spesso
sembrano demotivati ed agitati, ma in realtà dietro a ciò si celano paure, ansie ed
insicurezze che bloccano lo studente nell’apprendimento scolastico. Per tale motivo
risulta importante conoscere la storia di ogni bambino, comprendere che valore egli dà
al suo disturbo e che pensieri associa attorno alla sua diagnosi. Nel quarto capitolo si
delineano le misure dispensative e gli strumenti compensativi da utilizzare nell’ambito
dei DSA e si illustrano quali attività la figura dello psicologo potrebbe proporre agli
studenti delle scuole primarie e secondarie per far conoscere più da vicino cosa si
intende per Disturbi Specifici dell’Apprendimento e quali sono i vissuti emotivi di un
soggetto che riceve una tale diagnosi. Si propone dunque un progetto che risulti uno
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strumento concreto ed una linea guida per la realizzazione di un lavoro che consenta
l’emergere di un’immagine positiva del soggetto DSA, oltre che manifestare margini di
miglioramento per i soggetti DSA in quanto attività nata anche per far fronte alle
discriminazioni in cui loro si trovano spesso protagonisti.
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Capitolo 1: Inquadramento diagnostico dei Disturbi Specifici
dell’Apprendimento
“Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle che con la loro luce hanno illuminato il
mondo perchè sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi. Pensavano in maniera
diversa, le persone vicine non lo accettavano e le hanno ostacolate. Loro però ne sono uscite
vincenti e tutto il mondo è rimasto a bocca aperta”.
Dal film “Stelle sulla terra”
1.1 Definizione e caratteristiche principali
Indicati con l’acronimo DSA, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, spesso
riconosciuti anche con il termine inglese Learning Disabilities (LD), riguardano
quell’insieme di disabilità in cui si presentano significative difficoltà nell’acquisizione e
utilizzazione della lettura, scrittura e/o del calcolo. In essi infatti, sono inclusi la
dislessia, la discalculia, la disortografia e la disgrafia. La loro principale caratteristica è
la “specificità”. Il disturbo infatti, interessa uno specifico e circoscritto dominio di
abilità che risulta essere necessario e fondamentale per l’apprendimento della lettura,
della scrittura e del calcolo, mentre rimane intatto il funzionamento intellettivo generale.
La diagnosi va fatta quindi in soggetti con QI (Quoziente Intellettivo) uguale o
superiore alla media ed in casi in cui il disturbo non sia causato da problemi dovuti ad
altri fattori ambientali, sensoriali, psicologici, ecc. Il DSM-IV considerava essenziale il
criterio della “discrepanza” per poter fare diagnosi, ovvero uno scarto significativo tra le
abilità intellettive, in quanto il QI deve essere nella norma, e le abilità nella scrittura,
lettura e calcolo devono essere deficitarie. Il DSM-5, invece, non ritiene che ci siano
motivazioni sufficienti per una differenziazione, in esso i Disturbi Specifici
dell’Apprendimento sono definiti da un’unica etichetta diagnostica declinata dai
sottotipi in: DSA con compromissione della lettura, DSA con compromissione del
calcolo, DSA con compromissione dell’espressione scritta. Vi sono tre livelli di gravità:
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-lieve (alcune difficoltà ad apprendere competenze in uno o due domini accademici,
ma di gravità abbastanza tenue);
-moderata (marcata difficoltà ad apprendere abilità in uno o più domini accademici
in modo che sia improbabile che l’individuo diventi esperto senza periodi di
insegnamento intenso e specializzato durante gli anni scolastici);
-grave/severa (gravi difficoltà nell’apprendere competenze, che influiscono su
numerosi domini accademici, in modo che sia improbabile che l’individuo apprenda
quelle abilità senza insegnamento individualizzato e specializzato per la gran parte
degli anni scolastici).
Per quanto riguarda i livelli di gravità, la capacità adattiva nei casi lievi del singolo
soggetto può essere ostacolata anche in situazioni che non si collocano nella fascia di
gravità. La specificazione di grado grave/severo è riservata invece per quei problemi in
cui la possibilità di compensazione è ridotta, le conseguenze adattive sono elevate e la
resistenza al trattamento si rivela molto alta. Nel momento della diagnosi, sarà dunque
opportuno tenere in considerazione l’utilizzo di test standardizzati per misurare
l’intelligenza generale e l’abilità specifica, bisognerà inoltre tener conto che si dovranno
escludere altre tipologie di condizioni tra cui menomazioni sensoriali e neurologiche
gravi, disturbi significativi della sfera emotiva e situazioni di svantaggio socio-
culturale
1
. Il Disturbo Specifico dell’Apprendimento si può presentare da solo, oppure
in comorbidità con due o più Disturbi Specifici dell’Apprendimento o con altri Disturbi
del Neuro-sviluppo. Ciò che caratterizza i Disturbi del Neuro-sviluppo è il loro esordio,
che ha luogo appunto nel periodo dello sviluppo. Allo stesso modo i DSA, che sono
inseriti nella categoria dei Disturbi del Neuro-sviluppo, esordiscono nell’arco della
scuola primaria, più o meno precocemente, anche se ciò varia in base alla gravità del
disturbo. Per fare maggiore chiarezza di seguito vengono riportate le caratteristiche
principali dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento
2
:
1
Paola Eleonora FANTONI, (n.d.), I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), recuperato da:
https://it.pearson.com/,consultato il (3/2/2019).
2
Stefano VICARI, Maria Cristina CASELLI, Neuropsicologia dell’età evolutiva, Bologna, Il Mulino, 2017.
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-significativa e persistente compromissione della funzione interessata (-2ds),
-assenza di disturbi relazionali (primari),
-presenza di normali opportunità educative,
-familiarità per il disturbo nel 60-70% dei casi,
-prevalenza accentuata nei maschi,
-consistente associazione tra i diversi DSA,
-eterogeneità dei quadri funzionali,
-eterogeneità dei profili di sviluppo,
-associazione con disturbi psicopatologici,
-capacità intellettive nella norma infatti il QI è uguale o superiore alla media,
-l’assenza di deficit neurologici e sensoriali in particolar modo della vista e
dell’udito.
Tali caratteristiche tipiche dei DSA, possono compromettere l’apprendimento
scolastico e la maturazione della personalità. Il DSM-5 mette in rilievo che: “Il Disturbo
Specifico dell’Apprendimento ha un’origine biologica che è alla base delle anomalie a
livello cognitivo che sono associate ai sintomi comportamentali del disturbo. L’origine
biologica comprende un’interazione di fattori genetici, epigenetici e ambientali che
colpiscono le capacità cerebrali di percepire o processare informazioni verbali o non
verbali in modo efficiente e preciso”
3
. La prevalenza del Disturbo Specifico
dell’Apprendimento sia nel caso della lettura, della scrittura o del calcolo equivale al 5-
15% tra i bambini in età scolare trasversalmente a linguaggi e culture differenti
4
. La
performance dell’individuo, in merito alle sue abilità scolastiche interessate, è al di sotto
della media per l’età posseduta. Le difficoltà possono presentarsi anche durante l’ultimo
anno della scuola materna, ma in questo caso occorre maggiore prudenza nell’ipotizzare
tale diagnosi, che verrà fatta solo alla fine del secondo anno di scuola primaria. È pur
vero che, proprio durante la prima infanzia, prima dell’inizio della scuola primaria,
possono presentarsi sintomi precursori tra cui ritardi o deficit del linguaggio, difficoltà
3
AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION, DSM-5 Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi
Mentali, Milano, Raffaello Cortina, 2014.
4
Ibidem.
14
con le rime o con il conteggio e difficoltà con le attività motorie fini che risultano essere
fondamentali per la scrittura. Proprio per tale motivo diverse scuole utilizzano lo
strumento IPDA (Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento) che
consente loro di identificare in maniera precoce, in bambini di cinque anni, le difficoltà
di apprendimento alla scuola primaria. Una buona prevenzione ed un buon trattamento
consentirà dunque, di evitare che tale disturbo si trasformi in un limite per il soggetto a
livello personale, sociale, scolastico e lavorativo. Una precoce prevenzione sarà inoltre
fondamentale per il soggetto perché gli consentirà di conoscere le proprie difficoltà e di
avvalersi delle giuste strategie compensative per affrontare con minor sofferenza le
attività quotidiane, scolastiche o lavorative. Per tale motivo vengono elaborate strategie
“compensatorie”, proprio per fronteggiare le difficoltà di codifica e decodifica fonemo-
grafemica del testo, problemi psicologici di ansia della prestazione e insicurezza che
sono quasi sempre presenti, ma sono di certo delle conseguenza e non effetti causali. Va
sottolineato che le diverse forme di Disturbo Specifico dell’Apprendimento non sono
disturbi stabili, ma si modificano in modo significativo con l’età e la scolarizzazione.
Pertanto è naturale a questo punto chiedersi come sia possibile riconoscere uno studente
DSA. A scuola il bambino con DSA, nonostante la ripetizione degli stimoli, non riesce a
focalizzare l’attenzione sull’argomento che gli viene proposto, è pigro, sbadato e
dispersivo, non ha i tempi ed il ritmo dei compagni perché è lento, commette numerosi
errori di codifica fonemo-grafemica nella scrittura e grafema-fonemica nella lettura,
nonostante vi siano normali capacità di comprensione orale, inoltre in anamnesi si
possono riscontrare elementi di ritardo del linguaggio e dello sviluppo psicomotorio, ma
non in tutti i casi, ed incostanza nelle acquisizioni infatti esegue i compiti in modo
sempre diverso e spesso corregge gli errori facendone altri. Non si presentano
miglioramenti definitivi, proprio per questo si parla di instabilità nella prestazione. A
prima vista sembra che non si impegni, che non abbia volontà, ma in realtà ciò è dovuto
dal fatto che vi è una mancanza di automatismi nella lettura e nella scrittura. Nonostante
ciò è sorprendente il fatto che dimostra di essere creativo e spesso ha buone capacità di
ascolto, è dotato di intuito ed è frequente notare che tale studente eccelle in uno
specifico ambito o hobby come ad esempio il disegno, la musica o qualsiasi altra attività