6
Nel secondo capitolo sono fissati gli obiettivi e le ipotesi di ricerca e si illustrano i
principali strumenti che possono essere utilizzati nello studio del fenomeno.
Il terzo capitolo tenta di fotografare la situazione attuale a livello nazionale,
raffrontandola all’ambito comunitario. In questo capitolo si cerca di individuare con
precisione il prodotto e la filiera termale, confrontando la coerenza degli stessi con
l’attuale conformazione della domanda.
Nel quarto capitolo vengono proposti alcuni approcci analitici al fenomeno e si
delineano le possibili traiettorie strategiche che le destination termali possono
intraprendere.
L’ultimo capitolo è dedicato all’analisi del termalismo campano, attraverso la
valutazione delle principali destination attuali e del quadro di riferimento legislativo.
Vengono realizzate, inoltre, determinate considerazioni sulle iniziative necessarie per
uno sviluppo sistemico regionale.
7
CAPITOLO UNO
Le terme dall’antichità ai nostri giorni
1.1 L’oro blu
L’acqua è stata da sempre riconosciuta, da tutte le popolazioni che hanno popolato la
terra, l’origine della vita.
L’uomo non riesce ad immaginare la vita in assenza dell’acqua
1
è ciò spiega la
centralità che questo elemento ha avuto nella storia dell’umanità. In tutte le
cosmogonie antiche è l’acqua che dà origine al mondo, spesso con la prevalenza del
fattore femminile a sottolineare la fecondità di questo elemento. L’acqua è anche
simbolo di purezza e di rinascita sia per lo spirito che per il corpo.
La purificazione attraverso l’acqua è un rito proprio della maggior parte delle
religioni.
Il battesimo
2
rappresenta un rito antichissimo, probabilmente ancestrale, almeno
nella sua forma prodromica, le prime testimonianze note provengono dai sacerdoti
egizi per i culti collegati alla dea Iside.
Tale cerimonia era riservata solamente ai faraoni, i quali decisero, con un’abile
mossa politica, di estendere gradualmente tale rito all’intera popolazione compresi i
ceti più umili. Il successo sociale determinato dall’estensione del battesimo portò
all’adozione di tale pratica da parte di tutte le religioni del Medio Oriente. Fra il VI
ed il V secolo a.C., a seguito di questo fenomeno, esistevano riti battesimali simili
dedicati a differenti divinità, quali: Iside in Egitto; Attis in Frigia; Marduk a
1
Si pensi ai numerosi tentativi effettuati dalla ricerca spaziale allo scopo di individuare acqua, anche
in forma solida, su pianeti alieni. Tali esplorazioni mirano ad individuare quello che è ritenuto
l’elemento essenziale per lo sviluppo di forme di vita extraterrestri evolute.
2
La parola battesimo deriva dal greco βαπτίζω, cioè “immergere nell’acqua” poiché con questo gesto
simbolico si seppelliva il vecchio uomo, impuro, e rinasceva un uomo rinnovato.
8
Babilonia; Dioniso e Demetra in Grecia
3
; Mitra in Persia. L’acqua è un elemento
purificatore per le tre grandi religioni monoteiste: nel Cristianesimo il battesimo, per
immersione, aspersione o infusione, svolge questo ruolo purificatore; nell’Ebraismo
esiste il Mikvè
4
, necessario per coloro che si convertono all'ebraismo, prima dello
Yom Kippur e per le donne dopo il periodo mestruale; nell’Islam vengono praticate le
cosiddette abluzioni, suddivise in abluzione maggiore (wudù) ed abluzione minore
(ghùsl)
5
.
L’acqua, come visto, è l’elemento che permette allo spirito di purificarsi e mondarsi
dai peccati terrestri per poter entrare in contatto con Dio, ma lo spirito non è il solo
elemento che può essere purificato dall’acqua, anche il corpo trae benefici
dall’assunzione di acque ricche di particolari sali minerali; questa non è certamente
un’invenzione della funzione marketing di qualche impresa imbottigliatrice di acque
minerali, ma una conoscenza antichissima da imputare al padre della medicina,
Ippocrate di Coo
6
. A questo illuminato medico greco deve essere riconosciuto il
merito di aver separato la medicina dalla religione, dalla magia e dalla filosofia e di
averne fatto scienza a sé stante. I suoi precetti, insieme a quelli di Galeno,
dominarono la scienza medica, essendo ritenuti esaustivi, e furono confutati e
modificati solamente nel rinascimento con l’avvento di Vasalio. Devono essere
attribuite ad Ippocrate la nascita dei concetti di diagnosi e prognosi, della cartella
clinica, egli riconobbe l’importanza dell’alimentazione ed inventò la teoria umorale,
in voga fino al XVII secolo. Lo stesso Ippocrate, per primo, descrisse le qualità delle
3
A riguardo si consiglia di consultare il primo volume dell’opera di Paolo Scarpi Le religioni dei
misteri pubblicato da Mondadori nel 2002, in questo testo sono riportate le antiche testimonianze
riguardanti i cosiddetti “misteri eleusini”.
4
Il rito ebraico della purificazione si svolgeva (e si svolge ancora) con l’immersione in una piscina
chiamata appunto mikvè. L’acqua doveva essere di natura piovana e non doveva scorrere, a meno che
non si trattasse di sorgente naturale. Il mikvè rappresenta il grembo materno: come ogni bambino esce
dall’acqua amniotica per vedere la luce, allo stesso modo la persona immersa totalmente nella piscina
ripete simbolicamente il processo di rinascita. (Capasso A., Migliaccio M., 2005: 102)
5
Il tipo di abluzione dipende dal tipo di interruzione dello stato di purezza rituale. Quando la purezza
rituale è interrotta dal piccolo hàdath, come sonno profondo, lo stato di incoscienza, il vomito, l’uscita
dal corpo di feci, urina, venti anali, sangue a fiotti è necessaria, per ripristinarla l’esecuzione dello
wudù.
Quando la purezza rituale è interrotta dal grande hàdath come in caso di coito, mestruazione e
puerperio, è necessaria, per ripristinarla, l’esecuzione del ghùsl. Per ulteriori informazioni sul rituale
della purificazione nell’Islam è possibile reperire informazioni sul sito www.sufi.it.
6
Per approfondimenti si consiglia il testo dal titolo Ippocrate di Jacques Jouanna edito dalla SEI nel
1994 ed Il pensiero olistico di Ippocrate scritto da Francesco Lopez ed edito da Pubblisfera nel 2004.
9
acque, vedendo in questo elemento primordiale una delle quattro componenti della
natura umana dal cui perduto equilibrio nasce la malattia.
Nell’opera Delle arie, le acque e i luoghi Ippocrate intuisce che l’acqua può avere
differenti composizioni organolettiche e quindi differenti usi medici
7
.
Il medico greco si spinse anche oltre, cercando di teorizzare alcune terapie con acque
termali
8
.
L’impulso che Ippocrate conferisce alla scienza medica è sicuramente propedeutico
allo sviluppo del termalismo, prima nell’antica Roma e poi nell’epoca moderna, a
seguito della sua riscoperta.
Oggi sappiamo che l’acqua costituisce il 95% del peso totale del feto, dal 75% al
70% di quello di un bambino, la sua percentuale diminuisce nell’adulto fino a
scendere al 59% nell’età più avanzata (Capasso A. Migliaccio M., 2005: 99)
L’acqua è un elemento indispensabile per la vita dell’uomo, sembrerebbe anche un
elemento disponibile e facilmente reperibile, ma ciò è errato. Secondo i dati del
WHO
9
anche se la superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, questa è
costituita per il 97,5% da acqua salata. L’acqua dolce è per il 68,9% contenuta in
ghiacciai e nevi perenni, per il 29,9% nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzata in
fiumi e laghi, quindi potenzialmente disponibile.
Tale quantità corrisponde allo 0,008% dell’acqua totale del pianeta. Si tratta di un
quantitativo irrisorio distribuito in modo ineguale sulla superficie terrestre. La
maggior parte di essa, infatti, è concentrata in alcuni bacini in Siberia, nella regione
dei grandi laghi in America settentrionale, nei laghi Tanganika, Vittoria e Malawi in
Africa, mentre il 27% è costituita dai cinque più grandi sistemi fluviali: Rio delle
Amazzoni, il Gange con il Bramaputra, il Congo, lo Yangtze e l’Orinoco.
La comprensione della scarsità della “risorsa acqua” e della disuguaglianza
riguardante la sua distribuzione attuale sul pianeta, rappresenta una prolusione
7
“Non è possibile che un’acqua assomigli a un’altra; alcune sono dolci altre salate e astringenti,
altre ancora derivano da sorgenti calde”.
8
“Quelli che presentano il ventre duro e facilmente infiammabile traggono giovamento dalle acque
più dolci, leggere e limpide; coloro invece che presentano l'intestino pieno di flegma devono scegliere
acque più dure, crude, leggermente salate: il loro uso contribuirà soprattutto a prosciugare gli
umori...”
9
Per approfondimenti sono disponibili on-line (www.worldsummit2002.org) gli atti del World Summit
on Sustainable Development tenutosi a Johannesburg nel 2003 e quelli relativi al 2˚ Forum alternativo
mondiale dell’acqua tenutosi a Ginevra nel 2005 (www.contrattoacqua.it).
10
necessaria alla comprensione ed alla corretta interpretazione delle valutazioni
effettuate nel testo.
Solamente comprendendo appieno la portata dei potenziali eventi futuri è possibile
effettuare un’analisi plausibile del settore termale.
L’acqua è una risorsa scarsa: bisogna però capire cosa s’intende con risorsa scarsa.
Al centro della scienza economica c’è l'uomo, con i suoi desideri (in linguaggio
economico si parla di bisogni); essi sono ovviamente illimitati, in quanto ogni essere
umano può sempre desiderare qualcosa di nuovo e non esistono limiti alla fantasia.
Tuttavia, non altrettanto illimitati sono i mezzi, vale a dire le risorse di cui l'uomo
dispone per soddisfare i suoi bisogni. Le risorse sono scarse, cioè non sono
disponibili in quantità sufficienti per qualsiasi prevedibile fabbisogno umano
presente o futuro. In altre parole, non sono illimitate. Evidenziare la caratteristica di
limitatezza di una risorsa, cioè affermare che non è disponibile in misura infinita, non
significa assolutamente che tale risorsa sia disponibile in piccole quantità com’è
evidente nel caso dell’acqua.
La scarsità di una risorsa dipende da numerosi fattori ed è variabile nel tempo e nello
spazio. Il tempo può far sì che una risorsa che in passato non era possibile
considerare scarsa, può tuttavia diventarlo ed esserlo ai giorni nostri. La variabilità
nello spazio invece può portare ad avere una scarsità di risorse in una particolare area
geografica, mentre le stesse risorse possono non esserlo altrove. Nel caso dell’acqua
il fattore tempo renderà questa risorsa “scarsa” anche in paesi in cui era considerata
una risorsa illimitata, mentre la variabilità nello spazio porta gli studiosi di anno in
anno ad ampliare i territori a rischio siccità.
Compito dell’economia è la risoluzione di questo squilibrio strutturale fra risorse
scarse e bisogni illimitati, l’economia si configura, quindi, come scienza delle scelte.
L’acqua è destinata a rivestire un’importanza sempre più rilevante nei rapporti tra gli
Stati, con il rischio di dare origine a violenti conflitti.
In alcune regioni del mondo, la scarsità di acqua potrebbe diventare quello che la
crisi dei prezzi del petrolio è stata, negli anni settanta e rischia di essere in questi
anni, cioè una fonte importante di instabilità economica e politica.
Quasi il 40% della popolazione mondiale dipende da sistemi fluviali comuni a due o
più paesi. L'India e il Bangladesh disputano sul Gange, il Messico e gli Stati Uniti sul
11
Colorado, la Cecoslovacchia e l'Ungheria sul Danubio. Una zona calda emergente è
l'Asia centrale, dove 5 ex repubbliche sovietiche, si dividono due fiumi già troppo
sfruttati, l'Amu Darja e il Sjr Darja. È soprattutto nel Medio Oriente, tuttavia, che le
dispute sull'acqua stanno modellando gli scenari politici e i futuri economici (dal sito
www.volint.it).
La guerra dei sei giorni e la successiva guerra del Kippur possono essere inquadrate
nell’ampio novero delle guerre per l’acqua. Si tratta di conflitti che sicuramente
presentano un grado di complessità molto elevato ed il controllo dell’acqua non può
essere considerato, sic et simpliciter, come l’unico antefatto all’origine del
contendere, ma certamente la presenza nelle alture del Golan di risorse idriche di
immensa importanza ha avuto il suo peso, e ancora lo ha, nelle tensioni esistenti fra i
due blocchi
10
.
Altro compito dell’economia, definita precedentemente come scienza delle scelte, è
quello di guidare la politica nella corretta direzione, ossia quella di un accordo
pattizio internazionale che permetta di regolamentare l’utilizzo di questa risorsa
primaria.
In un futuro, malauguratamente già troppo vicino, il monopolio dell’acqua sarà il
maggiore strumento di potere sul nostro pianeta, molto più del possesso delle risorse
energetiche (Capasso A. Migliaccio M. 2005: 101) ciò deve essere impedito, ma non
è facile, poiché l’applicazione delle (peraltro poche) norme giuridiche è operazione
complicata, a meno che la società internazionale non riesca ad imporre una più equa
ripartizione della risorsa idrica, imposizione dalla quale dipenderà in buona parte il
mantenimento della sicurezza mondiale (Sironneau J. 1997: 114). La privatizzazione
della gestione delle risorse idriche è un tema complesso ed attualissimo che
10
Ci sono molti testi che possono permettere degli approfondimenti sui conflitti scaturiti dal controllo
delle risorse idriche e sulle problematiche future, fra questi rappresenta senz’altro un must il libro
della fisica indiana Vandana Shiva intitolato Le Guerre dell’Acqua. Riguardo allo specifico conflitto
medio orientale molto interessanti sono le affermazioni del primo ministro israeliano Olmert in una
intervista rilasciata nel mese di aprile del 2008 al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth nella quale
ha dichiarato testualmente: “sappiamo cosa vogliono i siriani e loro sanno cosa vogliamo noi”,
riferendosi alla pretesa siriana del ritiro delle truppe israeliane dalle alture del Golan come condizione
per una trattativa di pace. Se si vuole meglio comprendere la complessa situazione geopolitica di
quell’area è possibile reperire preziose informazioni nel libro di Vito Cirillo dal titolo Il Medio
Oriente; per approfondire invece l’origine dei conflitti esistenti è caldamente consigliato il libro Senza
pace, scritto da David Hirst, giornalista rapito già due volte e bandito da 6 paesi arabi.
12
coinvolge numerosi comuni italiani e che rischia di provocare in futuro la perdita di
un diritto primario per la cittadinanza.
11
“Qualunque sia la motivazione” – afferma Riccardo Petrella
12
– “la privatizzazione
dell’acqua non è una soluzione efficace dal punto di vista politico, sociale,
economico, ambientale, etico. Non è giustificabile considerare l’acqua come una
fonte di profitto. In quanto fonte di vita, l’acqua è un bene patrimoniale che
appartiene agli abitanti del pianeta (così come agli organismi viventi). La
privatizzazione del petrolio è stata e resta un errore storico fondamentale, che non
può essere ripetuto: bisogna impedire la petrolizzazione dell’acqua” (Petrella G.,
2001: 71).
La privatizzazione fa gonfiare i prezzi dell’acqua in maniera smisurata. Il capitale
privato è consapevole del fatto che i servizi per l’acqua sono diventati un settore di
attività molto redditizio. Così, le grandi multinazionali dell’acqua, (tra cui le francesi
Suez-Lyonnaise, Vivendi-Generale, Saur-Bouygues, o le più note Danone e Nestlé)
spingono perché si sviluppi il mercato dell’acqua. Grazie alla loro potenza
finanziaria, alla loro tecnologia e alle loro enormi competenze accumulate negli anni,
sperano di assicurarsi il controllo di questi mercati.
Dal 18 al 21 marzo 2008 si è svolta a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo,
l’Assemblea Mondiale dei Cittadini e degli Eletti per l’Acqua. Sono stati 650 i
partecipanti tra parlamentari, sindaci, amministratori locali, rappresentanti delle
imprese pubbliche dell'acqua, responsabili dei sindacati della funzione pubblica e
cittadini impegnati nei movimenti in difesa dell'acqua provenienti dall'Africa,
dall'America latina, dall'America del Nord, dall'Asia e dall'Europa.
Nelle sessione conclusiva è stata approvata una lettera da inviare a tutti i Capi di
Stato e di Governo del mondo, tutti i presidenti dei parlamenti nazionali, del
Parlamento Europeo, del Parlamento Panafricano, del Parlatino (America latina) e i
membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con impegni e richieste
11
Sul tema vedasi il libro di Giuseppe Altamore, Acqua S.p.A., dall’oro nero all’oro blu edito da
Mondadori nel 2006.
12
Riccardo Petrella è un economista politico, è consigliere della Commissione Europea a Bruxelles e
professore di mondializzazione presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio). Insegna anche alla
Libera Università di Bruxelles, Presidente del Gruppo di Lisbona è collaboratore di Le Monde
Diplomatique, è stato per cinque anni presidente dell’Associatión des Amis de Le Monde
Diplomatique.
13
concrete. La lettera è stata pubblicata sui quotidiani Unità, Avvenire e Liberazione
del 23 marzo 2008, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Nella lettera,
di cui si riportano alcuni stralci, fra l’altro si legge: ”siamo convinti che non c’è
nessuna inevitabilità all’attuale crisi dell’acqua nel mondo e al fatto che 1,5 miliardi
di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi non beneficiano di
nessun servizio igienico-sanitario…”. La lettera conclude con queste parole: “… noi
non abbiamo nessun diritto di impedire a più di due miliardi di persone, in
maggioranza donne e bambini, il diritto a una vita umana e dignitosa. L’acqua è
pace, e deve essere fonte di futuro condiviso e partecipato.”.
13
Si è deciso di iniziare con questo paragrafo sull’acqua poiché tutte le successive
valutazioni effettuate nel corso di questa trattazione saranno vincolate alle scelte che
la politica, a livello mondiale, sarà capace di compiere per conservare questo bene
fondamentale.
Una crisi idrica mondiale porterà, inevitabilmente, a considerare l’acqua come un
bene necessario al soddisfacimento dei bisogni primari, limitando il suo uso
all’alimentazione ed all’idratazione, umana ed animale, all’igiene ed ai processi
industriali primari, riducendo l’ambito di manovra, nonché le possibilità di sviluppo,
delle imprese termali.
Bisogna ricordare che sull’uomo pende la spada di Damocle dell’esaurimento delle
risorse e che le sue scelte future condizioneranno la possibilità di continuare nei
prossimi decenni il percorso di sviluppo intrapreso.
13
É possibile reperire l’intera lettera dell’Assemblea Mondiale dei Cittadini e degli Eletti per l’Acqua
nell’archivio storico del quotidiano l’Unità accessibile anche on-line.