2
b) in secondo luogo, l’impiego di tecnologie elettroniche e
dell’informazione per erogare il servizio medico a distanza
(Taylor, 1998), quali appunto,
- il “teleconsulto”, che prevede l’uso di tecnologie di
telecomunicazione per fare interagire tra di loro centri
specializzati e/o che fanno conseguire a pazienti localizzati
in aree remote il consulto dell’operatore sanitario;
- il “telemonitoraggio”, che consente la raccolta a distanza,
pianificazione su cadenze temporali specifiche, dei dati
relativi allo stato di salute del paziente e che il centro
sanitario tiene sotto controllo;
- il “telereporting”, grazie al quale i dati riguardanti lo stato
di salute di un paziente vengono trasmessi da un operatore
sanitario a un altro per averne l’interpretazione specialistica
di cui tener conto nel prosieguo della cura;
- la “teleconferenza”, in cui la comunicazione avviene tra
operatori sanitari, in genere, e per cui la visibilità dovuta
alla connessione video facilita l’illustrazione e la
discussione dei casi in esame.
La telemedicina, infatti è una pratica medica, infermieristica, tecnica e
amministrativa in rapida evoluzione e questo non può che innovare e
diversificare conituamente la definizione di essa.
Ciò avviene per via di esperienze pilota, sperimentali, ma anche sulla
base di quelle che sono oramai attività quotidiane “normali”, in cui la
telemedicina è una pratica a regime. La mia ricerca, pur tenendo conto
della plurivalenza di significati della telemedicina non ha tenuto conto
3
solo del teleconsulto ma ho cercato di studiare in profondità la
telemedicina soprattutto quando ha assunto la veste di telemonitoraggio e
di teleassistenza domiciliare, poiché sono attività gestite completamente
dall’infermiere, grazie all’esperienza fatta a Brescia in un centro di
telecardiologia e il tirocinio svolto in Danimarca (progetto Erasmus) che
descriverò più avanti.
Il teleconsulto è stato fino ad oggi l’attività principale nel campo della
telemedicina, che è stata storicamente percepita soprattutto come
un’applicazione di tipo medico. La parola telemedicina, tuttavia, si
compone del prefisso tele, cioè 'distanza’ e medicina, ossia 'guarigione’.
All’interno della “guarigione a distanza” sta il potenziale della
tecnologia telemedica e teleassistenziale.
La guarigione a distanza si può e si deve avvalere di diversi contributi
professionali e interazioni: infermiere - paziente, nutrizionista - paziente,
medico - paziente e così via. Tutti i professionisti sanitari possono
operare nell’ambito della “guarigione a distanza”: infermieri, assistenti
sociali, psicologi, fisioterapisti ecc… , una visione allargata della
telemedicina va oltre l’idea del consulto medico come uso esclusivo
della tecnologia. Recentemente, differenti prospettive culturali,
filosofiche e professionali hanno rivisto il concetto di “medicina” e
hanno condotto all’adozione di nuovi termini, la parola telemedicina è
stata così sostituita da telesalute, considerata più inclusiva ed esauriente.
(Wootton, 2001)
La telesalute comprende l’uso di video interazioni e sistemi di
monitoraggio a distanza per fornire cura e assistenza e si avvale dell’uso
della rete internet sia da parte dei professionisti e dei pazienti per
accedere alle informazioni cliniche. Una commissione di esperti
dell’Unione Europea ha concordato la seguente definizione di telesalute:
4
“l'integrazione, il monitoraggio, la gestione e l'educazione di pazienti e
personale sanitario attraverso sistemi che consentano un pronto accesso
alla consulenza di esperti, ed alle informazioni che riguardano il
paziente, indipendentemente da dove il paziente o le informazioni
risiedano fisicamente”.
Secondo questa definizione la telesalute non ha la sola finalità di
assicurare assistenza medica a pazienti lontani dai centri sanitari, ma si
propone anche di adeguare ed aggiornare il sistema sanitario, con
particolare attenzione ai servizi di emergenza, organizzazione ed
educazione sanitaria, didattica e formazione professionale.
In occasione della Conferenza “The Contribution of ICT to Health”,
organizzata a Bruxelles il 22-23/5/2003, la Commissione Europea ha
ampliato la definizione di telesalute, stabilendo che il termine si riferisce
all’uso delle moderne tecnologie di informazione e comunicazione per
incontrare i bisogni di cittadini, pazienti, professionisti sanitari e politici.
In termini ancora più ampi e utilizzando un linguaggio “alla moda” si
parla anche di “e-health”, cioè “salute elettronica”:
“Una grande opportunità per gli infermieri di utilizzare le loro capacità
cliniche per migliorare la cura del paziente, attraverso informazioni
aggiornate, ottenibili quando e dove necessario”(Flowerday, 2004).
Come già detto il prefisso “tele” (dal greco “têle”) significa lontano ed
esprime la nozione di comunicazione a distanza. Il concetto di distanza
non si riferisce solo ad una mera lontananza geografica tra l’utente e
l’operatore (Milholland, 2001), ma esprime piuttosto l’idea che
l’assistenza non sia prontamente accessibile all’utente.
5
Si tratta di un’idea di distanza fisica, ma anche e soprattutto emozionale.
In alcuni ambiti, gli infermieri da tempo forniscono informazioni
sanitarie e consigli assistenziali attraverso il telefono, quindi il
telenursing non è qualcosa di così nuovo.
Il recente entusiasmo riguardo alla telesalute e al telenursing è dovuto in
parte all’adozione di tecnologie sofisticate, in parte alla promessa di una
significativa riduzione dei costi sanitari. Si tratta di una modalità
assistenziale in rapida espansione, si assiste infatti a una diffusione
crescente delle attività di promozione della salute, prevenzione delle
malattie, diagnosi infermieristiche, trattamenti ed educazione sanitaria
forniti attraverso le tecnologie telematiche.
1.2 Posizione del National Council of State Boards of
Nursing(NCSBN) riguardo il telenursing
L’aumento della credibilità della tecnologia delle telecomunicazioni
come modo leggittimo per erogare assistenza sanitaria ha determinato un
dibattito critico: l’erogazione di servizi infermieristici tramite tale
tecnologia costituisce l’atto infermieristico o tale atto si configura solo
quando l’infermiere è fisicamente presente al letto del malato ?
Il National Council of State Boards of Nursing (NCSBN 1997) riconosce
l’attività infermieristica erogata tramite mezzi elettronici e dichiara che
deve essere regolamentata dagli Ordini.
Il telenursing è definito come l’assistenza infermieristica erogata a
distanza tramite tecnologie di telecomunicazioni (NCSBN).
L’infermiere, ricevendo elettronicamente informazione sullo stato di
salute di un paziente, interagisce a distanza con tale individuo e trasmette
interventi terapeutici, monitorizza e registra la risposta del paziente e gli
esiti delle cure. Il valore del telenursing è proprio la facilità con cui si
6
accede all’assistenza infermieristica tramite le tecnologie di
telecomunicazioni. Il dibattito si è focalizzato sull’assistenza per via
telefonica. Il telefono viene utilizzato sia per ottenere informazioni sullo
stato di salute del paziente sia per dare consigli basati sulle diagnosi
infermieristiche o protocolli medici. Alcuni hanno precisato che questo
non costituisce assistenza infermieristica, ma gli Ordini di tutti gli Stati
d’America e le organizzazioni professionali affermano che sono servizi
infermieristici in quanto viene erogata l’assistenza al paziente. L’avvento
di mezzi elettronici, come programmi interattivi, sistemi di
monitorizzazione computerizzati, robotica, ed internet non modificano la
problematica della teleassistenza infermieristica. Non c’è differenza nel
modo in cui viene erogata l’assistenza. La regolamentazione di tale
assistenza deve invece riguardare l’efficienza e la sicurezza nell’utilizzo
delle tecnologie di telecomunicazione. Il telenursing è attualmente
utilizzato da molti sistemi sanitari per ridurre la spesa sanitaria in quanto
rende possibile distribuire risorse limitate a grandi popolazioni sparse in
ampie aree geografiche. Alcune organizzazioni e compagnie che erogano
servizi sanitari stanno fornendo ai pazienti consigli per via telefonica:
una problematica che emerge è l’identificazione dell’infermiere per via
telefonica (è veramente l’infermiere colui che risponde alla chiamata
effettuata dal paziente?). L’identificazione tramite la dichiarazione del
nome e credenziali è necessario?
Come verrebbe verificato? La video conferenza ed internet possono
fornire un supporto emotivo e d’informazione agli utenti e le loro
famiglie.
Il supporto elettronico per abbattere l’isolamento avviene tramite sistemi
d’allarme attivati dal paziente e sistemi di monitoraggio a distanza
7
esempio: telemetria a distanza. I pazienti conoscono gli standards che
l’infermiere deve rispettare e mantenere per utilizzare questi sistemi?
Il paziente sa come segnalare l’incapacità dell’infermiere ad erogare
l’assistenza con diligenza e sicurezza? La funzione infermieristica che
più facilmente può essere erogata con la teleassistenza è quella
d’informare e formare i pazienti: frequentemente i pazienti consultano
l’infermiere prima di contattare il medico. Alcuni sistemi sanitari hanno
creato il “chiedi ad un infermiere” è una linea telefonica. Il follow up
telefonico e l’accesso all’infermiere per via internet aiuta il paziente ad
“integrare”, dal punto di vista dell’assistenza, periodi di malattie e
ricoveri durante la propria vita. Bisognerà regolamentare l’accessibilità
del paziente ad informazioni e l’appropriatezza del tipo e livello
d’informazioni fornite. La combinazione tra situazioni che mutano
rapidamente e sistemi diagnostici e di monitoraggio è dimostrata dalla
pratica del Triage telefonico combinato all’uso di video interattivi e
sensori di raccolta di parametri a distanza. Il Triage telefonico consiste
nel dare una priorità ai problemi di salute a secondo dell’urgenza,
formando ed informando i pazienti e dando disposizioni appropriate,
sicure ed efficaci per via telefonica. Per ridurre il ricovero dei pazienti,
varie organizzazioni sanitarie utilizzano il Triage telefonico per accertare
sia lo stato di salute sia dare risposte ai trattamenti. Questa pratica
necessita di un sistema informatizzato dei dati sanitari dei pazienti e di
capire quali sistemi devono essere adoperati per garantire la riservatezza.
Il ruolo dell’infermiere nella somministrazione delle terapie mediche è
anche garantita tramite la teleassistenza. Un modello di erogazione
dell’assistenza è l’implementazione di protocolli medici o linee guide
informatizzate per ottenere specifici livelli di esiti clinici. Gli infermieri
devono usare un giudizio critico nell’applicazione di linee guide e di
8
valutare cosa può essere omesso o indotto rispetto alle consegne dei
medici; inoltre devono ottenere in tempi brevi e in modo appropriato
risposte dai medici in modo da monitorare e garantire la qualità delle
cure. Tramite sensori elettronici e video interattivi gli infermieri
interagiscono con un medico localizzato altrove per svolgere le seguenti
funzioni: eseguire radiografie, applicare gessi e suturare ferite.
Gli ordini dei medici ed degli infermieri devono identificare le
responsabilità dei professionisti coinvolti in questi processi. Un altro
esempio di teleassistenza è l’utilizzo di video interattivi utilizzati a
domicilio per rilevare in modo tempestivo i primi segni di una
complicazione del paziente. Attraverso sensori visivi, uditivi e tattili
manipolati dal paziente o i suoi familiari, l’infermiere può valutare la
salute del malato. Rotture e usura degli strumenti possono essere rilevate
precocemente prima di confermare segni o sintomi diagnostici. I dati
sono trasmessi per via informatica in modo tale che l’infermiere riesce a
documetare variazioni significative dello stato clinico dei pazienti. Sono
state create delle “hot lines” per gestire momenti di crisi nell’attesa di
fornire altre tipologie d’assistenza. Frequentemente l’infermiere ed il
paziente si trovano in Stati diversi (es. USA): quali sono le direttive per
gestire queste situazioni? L’infermiere ha bisogno di essere abilitato ad
esercitare nei due Stati diversi (negli USA esiste un sistema federale).
Ogni Stato gestisce i propri esami di abilitazione all’attivita medica,
infermieristica ed altri ordini professionali, ecc. Esistono leggi diverse
tra Stato e Stato. Il piano inizia con la formazione dell’utente su come e
dove va eseguito il trattamento. L’erogazione di fisioterapia è meno
conosciuto, ma anche questo rappresenta un punto significativo;
movimenti passivi robotizzati possono essere applicati dal paziente o dai
familiari e controllati a distanza tramite un computer. La terapia
9
endovenosa potrà essere implementata nello stesso modo. Un modem
collegato ad un computer e connesso alla pompa con insulina di un
paziente in una zona rurale trasmette informazioni via telefono ad un
computer in un centro medico urbano. I dati sono confrontati con i livelli
di glicemia del paziente, vengono ricalcolati i parametri d’infusione
dell’insulina e questi dati sono ritrasmessi via telefono alla pompa del
paziente. Questa tecnologia è usata per somministrare farmaci in modo
preciso e sicuro e di monitorare reazioni, effetti collaterali, tossicità ecc.
Tutto ciò che è stato descritto rappresenta solo una piccola parte delle
possibilità di applicazione del telenursing e descrivono come questo può
essere erogato tramine l’ausilio di mezzi tecnologici. Le
telecomunicazioni subiscono rapidamente cambiamenti che
determineranno evoluzioni e modifiche nella pratica infermieristica. La
telecomunicazione e l’informatizzazione hanno determinato nuove
situazioni e sfide alla regolamentazione della pratica infermieristica. Il
primo passo è di rispondere alla seguente domanda: l’erogazione di
servizi infermieristici tramite l’uso di trasmissione elettronica costituisce
l’atto infermieristico?
La risposta è si! La stessa risposta si applica all’erogazione
dell’assistenza infermieristica tramite l’uso del telefono.
1.3 Esempi di telenursing
Il telenursing comprende tutti i tipi di cure infermieristiche e servizi a
distanza. La teleassistenza può svilupparsi in una varietà di attività quali
cure ambulatoriali, call center, reparti ospedalieri, cure domiciliari,
reparti d’emergenza, società di assicurazioni e reparti di sanità pubblica.
(College of Nurses of Ontario, 2005)
Qui di seguito alcuni esempi di telenursing:
10
- Domande sui test di laboratorio;
- Informazioni su malattie specifiche, formazione e/o consigli (per
esempio servizi di linea aperta, servizi per le neo mamme, centri
antiveleno o linee telefoniche per gli adolescenti o in caso di
salute mentale);
- Facilitare le consultazioni audio e/o video fra i professionisti della
sanità e i paziente o tra gli stessi professionisti della sanità;
- Aiutare i viaggiatori ad ottenere assistenza nei luoghi durante i
loro spostamenti;
- Fornire informazioni sulla salute e/o rispondere a domande del
paziente per promuove l’auto-cura;
- Per mezzo di video, computer o altre apparecchiature tecnologiche
si può controllare lo stato di salute del paziente nella propria
abitazione (es. pressione e polso).
- Valido aiuto alla chirurgia per un paziente che risiede in un luogo
distante;
- Trasmettere immagini riguardo lesioni cutane ad un dermatologo
distante dal luogo di cura;
- Usare la videoconferenza fornendo sessioni di educazione e
aggiornamento continuo.
- Creare siti web fornendo informazioni in tempo reale e servizio di
counselling (es. come smettere di fumare)
Per maggiori informazioni riguardo i servizi di nursing via internet o e-
health si può visitare il seguente sito: http://www.ehealthintl.com
1.4 Quali sono i pro e i contro del telenursing?
I fautori del telenursing pensano che tale strumento incrementerà
l’accesso ai servizi pubblici per la salute, specialmente per le persone
11
che vivono in aree rurali e coloro che hanno un stato di salute
compromesso. Inoltre essi sostengono che il telenursing faccia diminuire
i tempi di attesa e riduca le chiamate inutili al pronto soccorso e agli
studi medici. Un altro beneficio è la rapidità con cui si danno le
informazioni ai pazienti per la loro assistenza così da sapere in tempi
brevi i loro bisogni e diminuire l’isolamento. Questo è utile sia ai
pazienti che ai professionisti del settore medico-sanitario. Sono stati
proprio i pazienti che vivono nelle zone rurali a segnalare il diminuito
isolamento come funzione positiva dei servizi medico-sanitari presenti
nelle loro comunità (Curran and Church, 1999). La fornitura dei servizi
medico-sanitari con le tecnologie di comunicazione può anche
contribuire ad attrarre i professionisti sanitari, che prestano servizio in
zone dove l’accesso alla sanità è difficoltosa e ad usare la tecnologia
della videoconferenza e internet. (American Nurses Association, 1999).
Alternativamente, gli oppositori alla teleassistenza sostengono che,
l’assenza di valutazione diretta da una parte e l’assenza delle interazioni
faccia a faccia dall’altra, diminuisca la qualità della sanità aumentando i
rischi di errore e di responsabilità. (Robbins, K.C., 1998). Un'altra
preoccupazione espressa su chi fornisce servizi di telenursing è quella di
un non corretto utilizzo dello strumento soprattutto nelle situazioni in cui
è necessario un contatto personale per l’interesse del paziente utilizzando
invece il criterio dell’abbattimento dei costi. Altre due questioni
significative che sono state sollevate in relazione all'effetto negativo
della teleassistenza sono l’aumento dei rischi per la sicurezza e
riservatezza delle informazioni riguardo la salute del paziente ed il
rischio che i professionisti della salute vadano oltre lo scopo della
teleassistenza.