Premessa
sempre difeso tenacemente il proprio privato facendo spesso perdere le
tracce, oppure confondendo le acque con bugie, scherzi e falsi indizi, tutti
trucchi in cui era maestro, soprattutto quando doveva affrontare le
interviste.
Greene è stato uno dei più grandi scrittori del secolo appena
trascorso. Al pubblico è noto, soprattutto, per alcuni dei suoi romanzi più
famosi: Brighton Rock, The Power and the Glory e The Heart of the
Matter; pochi conoscono la sua cosiddetta "produzione minore", se così si
può definire, visto che comprende una miriade di testi che spaziano dai
libri per l'infanzia alla poesia, dalla sceneggiatura cinematografica ai libri
di viaggio. La quantità e la varietà degli scritti di Greene rispecchiano
profondamente quanto la scrittura fosse indissolubilmente legata alla sua
esistenza e come, per lui, essa rappresentasse una sorta di terapia
universale contro tutti i mali, come spiega in una delle sue affermazioni
più celebri:
Writing is a form of therapy; sometimes I wonder how all those who do not
write, compose or paint can manage to escape the madness, the melancholia, the
panic fear which is inherent in the human situation.
3
Questa tesi si propone di analizzare una parte di questa produzione
secondaria, ovvero quella delle opere originali per il teatro, che, spesso, è
stata in gran parte disattesa dalla critica. L'interesse per la novità del
Greene-drammaturgo, infatti, ha cominciato ad esaurirsi dopo i primi due
testi teatrali che, come avremo modo di vedere, sono i più vicini alla
produzione narrativa e, per questo, più agevoli da esaminare. Per il resto,
3
Graham Greene, Ways of Escape, London, Vintage, 1999, p.9. La traduzione di riferimento per questo
testo è: Graham Greene, Vie di scampo, trad. di Bruno Oddera, Milano, Arnoldo Mondadori Editore,
1981.
Premessa
dopo un'iniziale entusiasmo, le opere teatrali di Greene sono state
scarsamente trattate tanto che, di quelle più recenti - che possono risultare
un po' oscure e, apparentemente, slegate rispetto alla visione globale dei
suoi scritti - esiste pochissimo materiale critico consultabile; a tale lacuna
si cercherà di sopperire - il più esaurientemente possibile - nel corso di
questo studio sul teatro greeneiano.
Capitolo Primo
CAPITOLO I
CENNI BIOGRAFICI: LA VITA E LE OPERE
1
Graham Greene nasce a Berkhamsted nello Hertfordshire il 2 ottobre
1904 in una famiglia protestante molto numerosa. Il padre, Charles Henry
Greene, è un uomo di cultura riservato e autoritario e ricopre l'incarico di
preside alla Berkhamsted School. La madre Marion è una donna distante
e distaccata che preferisce lasciare i figli alla cura delle bambinaie; si fa
vedere poco e, come ricorda lo scrittore, solo per "occasionali visite di
stato".
2
Greene, però, afferma di non aver mai sofferto troppo di questa
lontananza.
3
Dopo un'infanzia serena, nel 1912 Greene entra alla Berkhamsted
School. Questo evento rappresenta un trauma che probabilmente lo
segnerà per tutta la vita. La sua fragile costituzione fisica e i frequenti
malanni, ne fanno il bersaglio preferito dei compagni, che lo tormentano
con vessazioni e abusi che non riuscirà a dimenticare per lungo tempo.
Inoltre, le cose sono ulteriormente complicate dal fatto che egli è figlio
del preside, un uomo severo che dirige la scuola secondo ferree regole
morali e di comportamento. Nella sua prima autobiografia - A Sort of Life
1
Per le informazioni sulla biografia il testo di riferimento adottato è: Michael Shelden, Graham
Greene: The Enemy Within, New York, Random House, 1994.
2
Cfr. Graham Greene, A Sort of Life, London, Vintage, 1999, p.15. La traduzione di riferimento per
questo testo è: Graham Greene, Una specie di vita, trad. di Bruno Oddera, Milano, Arnoldo Mondadori
Editore, 1973.
3
Cfr. Il tenero omicida, cit., pp.33-34.
Capitolo Primo
- si legge una frase che resta impressa per il modo in cui riassume il
disagio che il Greene bambino ha provato nel dover abbandonare la
tranquillità e la civiltà che regnavano a casa sua, per entrare in una scuola
che egli giudicò come un ambiente barbaro e selvaggio:
I had left civilization behind and entered a savage country of strange customs and
inexplicable cruelties: a country in which I was a foreigner and a suspect, quite
literally a hunted creature, known to have dubious associates. Was my father not
the headmaster?
4
La situazione a scuola diventa così disperata che Greene arriva a
minacciare il suicidio. Al pensiero di un tale scandalo, specialmente vista
la posizione del padre, si decide di mandare il ragazzo in cura da uno
psichiatra dai metodi non convenzionali - Kenneth Richmond - che riesce
comunque ad aiutare Greene dandogli molta libertà e la possibilità di
essere per la prima volta indipendente. Di quel periodo lo scrittore ricorda
con piacere i contatti con il circolo di personaggi della letteratura e del
teatro che frequentano abitualmente casa Richmond, tra i quali c'è Walter
de la Mare.
5
Nell'autunno del 1922 si iscrive al Balliol College di Oxford e inizia
per lui un periodo apparentemente felice e sereno. Tuttavia, Greene, ad un
certo punto, inizia un pericoloso gioco con la morte, conosciuto come
roulette russa, che ripeterà molte volte, ma non, come egli stesso assicura,
per suicidarsi, bensì nel tentativo di combattere la noia con delle emozioni
forti: una costante nella sua vita, che si ritrova anche nella scelta dello
4
G. Greene, A Sort of Life., cit., p.54.
5
Cfr. G. Greene, A Sort of Life, cit., p.72.
Capitolo Primo
scrittore di accettare, in ripetute occasioni, di recarsi in paesi a rischio di
rivoluzioni e di guerre civili per svolgere dei reportage giornalistici.
6
Secondo la ricostruzione fatta da Shelden, Greene ha l'occasione di
avvicinarsi per la prima volta al mondo dello spionaggio già nel 1924
quando scrive alcuni articoli di propaganda per l'Oxford Chronicle.
Questa, però, è solo un'avventura di breve durata, ma per Greene il lavoro
di spia è tanto affascinante da essere paragonato a quello dello scrittore:
"[...] he watches, he overhears, he seeks motives and analyses character,
and in his attempt to serve literature he is unscrupulous."
7
Ad Oxford Greene inizia a dedicarsi all'attività letteraria scrivendo,
in poco tempo, moltissimo materiale tra cui poesie, racconti, articoli e
recensioni. Inoltre, avrà contatti con esponenti di spicco della letteratura e
organizzerà, con un certo successo, una trasmissione radiofonica a
diffusione nazionale chiamata "Oxford Poets Symposium", che offre a
giovani poeti la possibilità di leggere le loro opere.
Il futuro scrittore non ottiene risultati significativi all'esame finale di
laurea in storia e anche il suo primo libro di poesie, Babbling April
(1925), ispirato a Ezra Pound e all'Imagismo, si rivela un disastro e viene
giudicato troppo oscuro e dilettantesco. Un altro autore molto amato da
Greene ai tempi di Oxford è T.S. Eliot, le cui opere più famose - The
Waste Land, The Hollow Man e The Love Song of J. Alfred Prufrock -
avranno un'influenza determinante per molti suoi scritti.
Alla fine degli anni universitari, Greene conosce Vivien, la donna
con cui resterà sposato fino alla morte, nonostante la separazione non
6
Ibidem, pp.92-96.
7
Ibidem, p.103.
Capitolo Primo
ufficiale e le molte relazioni extraconiugali. Pur di sposare questa ragazza
rigidamente cattolica, Greene decide di convertirsi anche se, fino a quel
momento, per lui la religione non aveva avuto grande significato.
Inizialmente, ritiene lo studio del Cattolicesimo solo un passatempo
divertente
8
e una sfida verso una famiglia e una nazione entrambe
anglicane. Tuttavia, in seguito, la religione cattolica finisce per assumere
un ruolo importante nella vita e nel lavoro dello scrittore.
Terminata l'università, Greene lavora per un breve periodo per la
British-American Tobacco Company, con la prospettiva di essere
trasferito in Cina di lì a poco. Tuttavia, dopo il fidanzamento ufficiale, si
licenzia e trova un impiego presso il Nottingham Journal e,
contemporaneamente, comincia a studiare per prepararsi alla conversione
al Cattolicesimo, che ha luogo nel febbraio del 1926.
L'indipendenza economica arriva grazie al nuovo lavoro presso la
redazione del Times e, con essa, le nozze con Vivien il 15 ottobre del
1927. E' in questo periodo che Greene comincia il suo terzo tentativo di
romanzo - i due precedenti erano stati abbandonati - che sarebbe diventato
The Man Within, un romanzo storico-avventuroso che risente ancora
dell'influsso di Conrad. Greene ripone in quest'opera tutte le sue speranze
di sfondare come scrittore; in caso contrario, si era ripromesso che questo
sarebbe stato l'ultimo tentativo, dopodiché avrebbe lasciato perdere per
sempre.
9
Fortunatamente, nel 1929 la casa editrice Heinemann decide di
pubblicare The Man Within. La prima edizione va subito esaurita, la
critica ne è molto bene impressionata e anche negli Stati Uniti ottiene
8
Ibidem, pp.118-120.
9
Ibidem, p.133. Cfr. pure G. Greene, Ways of Escape, cit., p. 12.
Capitolo Primo
un'ottima tiratura. La Heinemann gli offre un contratto per altri tre
romanzi e Greene decide di dimettersi dal Times per iniziare la carriera di
scrittore professionista. Dopo l'iniziale eccitazione per il successo del
primo romanzo, Greene si trova a confrontarsi con i doveri di uno
scrittore sotto contratto,
10
ma i due successivi romanzi - The Name of
Action (1930) e Rumour at Nightfall (1931) - si rivelano un vero
fallimento editoriale, tanto che lo scrittore cercherà di impedirne le future
ristampe perché li giudica "of a badness beyond the power of criticism".
11
Greene si vede, poi, rifiutata la pubblicazione di Lord Rochester's
Monkey, una biografia che aveva richiesto un lungo e complesso lavoro di
ricerca e che uscirà in stampa solo quarant'anni dopo. Il poeta e conte
Rochester era stato un personaggio controverso e ambiguo e la sua
biografia viene giudicata troppo scandalosa per essere pubblicata.
A causa dei recenti fiaschi editoriali, Greene si trova ad affrontare le
prime difficoltà economiche da cui viene salvato grazie al successo di
Stamboul Train (1932). Questo è il primo degli entertainment, o
'divertimenti', come lo scrittore stesso definisce le opere di genere
poliziesco che vuole distinguere dai romanzi "seri". Greene si avvale di
alcuni dei temi che, in futuro, saranno tra i suoi preferiti, come il senso di
fallimento, il disagio o l'isolamento che accomunano tutti i personaggi e
l'elemento del viaggio come metafora di un percorso interiore di analisi e
scoperta di sé stessi, sullo sfondo di un intrigo politico internazionale e un
omicidio. Il libro ha un successo commerciale superiore alle aspettative;
la Twentieth Century Fox ne compra i diritti per farne un film, da cui
10
Cfr. G. Greene, A Sort of Life, cit., p.143.
11
Cfr. G. Greene, Ways of Escape, cit., p.16.
Capitolo Primo
derivano degli ottimi guadagni per Greene che inizia, così, la sua lunga
collaborazione con il cinema. Inoltre, la migliorata posizione economica
permette allo scrittore di trasferirsi con la moglie ad Oxford dove, poco
dopo, nasce la prima figlia, Lucy Caroline.
Nel 1934 Greene pubblica un nuovo romanzo, dal titolo It's a
Battlefield, e l'anno successivo, per motivi piuttosto oscuri, decide di
partire per la Liberia accompagnato da una sua cugina. Convince, quindi,
il suo editore a commissionargli un libro di viaggio - genere molto in
voga a quei tempi - anche se, effettivamente, la Liberia non offriva molte
attrattive; anzi era un luogo talmente selvaggio e poco conosciuto che non
esistevano nemmeno mappe precise. Pare che siano proprio l'assenza di
civiltà e l'immagine di un'Africa primitiva a suscitare l'interesse dello
scrittore. Il libro che ripercorre questo viaggio - Journey Without Maps
(1936) - mette a confronto le due culture, quella europea coloniale e
quella africana degli autoctoni, e la loro convivenza sullo stesso territorio.
Questo primo viaggio in Africa è significativo perché Greene si innamora
letteralmente di questo continente, in cui ritornerà svariate volte. Nel suo
libro di viaggio lo scrittore si rivela "un osservatore temibile, un
giornalista appassionato e coraggioso"
12
. Inoltre, come fa notare Mudford,
questa esperienza apporta alla sua tecnica di scrittura un nuovo gusto per i
dettagli del paesaggio e per i contrasti fra Europa e i luoghi esotici che
avrà modo di visitare in seguito.
13
Poco prima di partire, Greene aveva consegnato a Heinemann il
manoscritto di England Made Me, per cui confessa di avere un particolare
12
Il tenero omicida, cit., p.53.
13
Cfr. P. Mudford, op. cit., pp.13-14.
Capitolo Primo
affetto,
14
e che ambienta in Svezia. Il titolo si riferisce ad uno dei temi
principali del romanzo, ovvero il condizionamento ambientale. England
Made Me viene pubblicato nel 1935 assieme al primo libro di racconti
The Basement Room and Other Stories.
Al ritorno dalla Liberia, Greene ottiene l'incarico di critico
cinematografico allo Spectator. Questo lavoro scatena la sua vena
polemica: critica i film hollywoodiani che propongono un'immagine
patinata degli Stati Uniti e se la prende con il regista ebreo-ungherese
Alexander Korda; questi, però, in seguito realizzerà molti film basati su
opere di Greene e, alla fine, i due diventeranno buoni amici.
Nel 1936 Greene scrive, per necessità economiche, un altro
entertainment, dal titolo A Gun for Sale. In questo testo Greene usa il
gioco di parole greeneland, che verrà ripreso ufficialmente per la prima
volta dalla critica da Arthur Calder-Marshall nel 1940.
15
Questa
coniazione finirà per essere usata per definire quell'atmosfera cupa, tipica
delle ambientazioni urbane, che si riflette nella desolazione spirituale e
nel vuoto morale dei personaggi e che è rintracciabile già in Stamboul
Train e anche in tutte le sue opere successive. In A Gun for Sale Greene si
avvale della tecnica del racconto poliziesco, peraltro già sperimentata in
Stamboul Train, e, poi, adottata più o meno marcatamente in tutti i
romanzi seguenti, siano essi entertainment oppure no. Lo stile da thriller
unito a l'impiego di tecniche cinematografiche - come immagini brevi che
si susseguono velocemente, una prima scena ad effetto e particolari
descritti con fredda chiarezza - ne fanno il materiale ideale per un film.
14
Cfr. G. Greene, Ways of Escape, cit., p.34.
15
Cfr. Arthur Calder-Marshall, "The Works of Graham Greene", Horizon, May 1940, pp.367-375, in
M. Shelden, op. cit., p.239.
Capitolo Primo
Infatti, la Paramount compra i diritti del romanzo e realizza la pellicola
cambiandone il titolo in This Gun for Hire.
Gli anni Trenta rappresentano anche un periodo di conflitti fra
politici e intellettuali, in particolare riguardo alla guerra civile in Spagna.
Greene evita di prendere una posizione in merito, anzi, prende in giro gli
scrittori "impegnati". Preferisce mettere la letteratura al primo posto e si
occupa principalmente di una nuova rivista di carattere culturale, pensata
per far evadere i lettori dalle questioni politiche e sociali. Night and Day
nasce nel 1937 con una grande promozione. Greene scrive ottimi
editoriali, ma un suo articolo, che accusa Shirley Temple di avere un
atteggiamento troppo provocante nei suoi film, gli costa un processo per
diffamazione. Il clamore, suscitato dalla causa in tribunale, compromette
la già deludente tiratura del giornale, che chiuderà presto i battenti.
Greene, comunque, ne ricava grande popolarità; frequenta molti scrittori
di fama e si trasferisce in una nuova elegante casa a Londra.
Dopo la nascita del secondo figlio, Francis, Greene si reca sempre
più spesso nella località turistica di Brighton per cercare evasione dai
doveri famigliari e nuova ispirazione. Proprio i casi di brutale omicidio
che si erano verificati in questa cittadina, gli daranno lo spunto per il
successivo romanzo, Brighton Rock (1938), che, inizialmente, era stato
concepito come un thriller. La Brighton dove lo scrittore amava cercare i
suoi svaghi, risulta molto diversa nel libro, che descrive l'ambiente delle
bande criminali dei quartieri malfamati. Il ricorso alla fede cattolica,
come filo conduttore di questo romanzo, dà il via ad una serie di opere
con una tematica di stampo religioso che fanno guadagnare a Greene la
definizione di “scrittore cattolico”, epiteto che egli, tuttavia, rifiuta
Capitolo Primo
affermando di essere "not a Catholic writer but a writer who happens to
be a Catholic".
16
Nel frattempo, lo scrittore si reca in Messico, attratto dalla possibilità
di poter indagare sulla situazione dei cattolici perseguitati dal governo. Le
impressioni di questa esperienza vengono registrate nel libro di viaggio
The Lawless Roads (1939) da cui trae atmosfere e personaggi per il
famoso romanzo The Power and The Glory,
17
da molti considerato il
capolavoro di Greene. Il Vaticano, però, condanna il testo perché lo
giudica eccessivamente trasgressivo.
Di ritorno dal Messico, lo scrittore affitta un piccolo appartamento a
Bloomsbury dove scrive in sole sei settimane, e sotto l'effetto di massicce
dosi di benzedrina, The Confidential Agent (1939). Si tratta di un
entertainment pensato per acquisire popolarità e soldi in fretta, visto che
la stesura di The Power and the Glory richiedeva un lavoro molto lungo;
ma alla fine è The Confidential Agent a deludere le aspettative di vendita,
mentre The Power and the Glory diventa un best-seller.
Durante la sua permanenza a Bloomsbury, Greene inizia una lunga
relazione con Dorothy Glover con cui collabora nella stesura di diversi
libri per l'infanzia. Nel 1939 viene anche trasmesso il primo radiodramma
scritto da Greene che si intitola The Great Jowett.
All'inizio della seconda guerra mondiale, grazie a sua sorella
Elizabeth, lo scrittore viene introdotto nell'ambiente dei servizi segreti di
cui, stando a quanto riferisce Shelden, fanno parte anche suo zio e uno dei
suoi fratelli.
18
Lo scrittore viene mandato in Sierra Leone come spia con il
16
G. Greene, Ways of Escape, cit., p.74.
17
Ibidem, pp.81-83.
18
Cfr. M. Shelden, op. cit., pp.16-17.
Capitolo Primo
compito di decodificare messaggi. Durante il viaggio, nel 1942, ha
l'occasione di completare un breve saggio sul teatro intitolato British
Dramatists. Mentre svolge i suoi incarichi in Sierra Leone, Greene trova
il tempo di scrivere anche The Ministry of Fear (1943), il suo
entertainment preferito. Il libro ha come ambientazione i bombardamenti
su Londra che lo scrittore vive in prima persona quando decide di restare
in città e di occupare il posto di direttore generale presso la casa editrice
Eyre & Spottiswoode che gli era stato offerto. Greene lascerà questo
incarico nel 1948 quando gli viene commissionato il copione per un film,
diretto da Carol Reed, che gli dà la possibilità di dedicarsi ad una
collaborazione permanente con l'industria cinematografica di Hollywood.
Il film al quale Greene lavora con Reed è The Third Man: una spy-story
ambientata a Vienna durante l’occupazione delle quattro potenze alleate.
La pellicola riscuote un enorme successo e vince la Palma d'oro al festival
del cinema di Cannes nel 1949. Il lungo sodalizio con il cinema
proseguirà nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta: Greene, infatti,
scrive diverse sceneggiature originali e non; altre saranno tratte dai suoi
testi, mentre praticamente quasi tutti i suoi romanzi daranno vita ad
altrettanti film.
Il 1948 è anche l'anno della pubblicazione di The Heart of the Matter
che, secondo Shelden, propone una vicenda speculare di quanto Greene
sta vivendo in quel periodo:
19
come il protagonista Scobie, egli è diviso
fra la moglie, che non ama più, e l'amante che vorrebbe lasciare. Greene
sceglie come setting l’amata Africa che, con il suo clima caldo e
19
Cfr. M. Shelden, op. cit., pp.290-291.
Capitolo Primo
opprimente, offre una tipica atmosfera da greeneland e rispecchia
perfettamente lo stato d’animo dei personaggi.
Alla fine degli anni Quaranta, Greene intreccia una nuova e
tempestosa relazione sentimentale con una ricca donna sposata: Catherine
Crompton Walston. A quanto pare, il marito di lei è da subito a
conoscenza della loro relazione ma, nonostante un'iniziale e
comprensibile ostilità, diventa buon amico di Greene. Da questa vicenda
personale, lo scrittore avrebbe tratto non solo la trama e i protagonisti del
romanzo The End of the Affair (1951) - con cui si chiude il "periodo
cattolico" inaugurato da Brighton Rock - ma anche l'intreccio per la
commedia The Complaisant Lover, che vedrà la luce nel 1959.
Scrivere solo romanzi comincia ad annoiare Greene che, nel 1953,
inizia, appunto, a cimentarsi con la drammaturgia scrivendo il suo primo
testo teatrale: The Living Room. Quindi, sempre per il desiderio di fuggire
dalla noia che lo ossessiona, parte per una serie di viaggi avventurosi e si
reca in Malesia, Indocina e Kenya come spia, spesso anche sotto la
copertura di inviato speciale per conto di vari giornali importanti (Life,
Sunday Times, Figaro, per citarne alcuni); in questi paesi ha l'occasione di
osservare, da vicino, la crudeltà dei regimi dittatoriali, le insurrezioni e le
guerre civili in corso. Questa nuova esperienza dà origine ad una serie di
romanzi d'argomento politico. L'idea per il primo di questi - The Quiet
American - viene in mente a Greene proprio mentre si trova in Indocina,
l'odierno Vietnam.
20
The Quiet American viene pubblicato nel 1955, lo stesso anno in cui
esce l'entertainment intitolato Loser Takes All. Quest'ultimo scritto,
20
Cfr. G. Greene, Ways of Escape, cit., p.163.
Capitolo Primo
originariamente pensato per un film, è la storia di un'evasione nel mondo
del gioco d'azzardo di Montecarlo, a cui lo scrittore stesso era stato
introdotto dall'amico regista Korda.
21
Negli anni Cinquanta, Greene è ormai un personaggio noto e ne
approfitta per dedicarsi alla bella vita e ai viaggi in tutto il mondo:
Polonia, Haiti, Stati Uniti, Canada, Giamaica, Unione Sovietica, Cina. E'
appunto un viaggio a Cuba nel 1957 a fornirgli lo sfondo ideale per una
storia, che Greene confessa voleva essere una presa in giro dei servizi
segreti inglesi.
22
Our Man in Havana, infatti, racconta delle avventure
tragicomiche di un agente segreto fasullo e pasticcione in missione nella
capitale cubana. Il romanzo offre momenti di pura comicità e ironia che
segnalano il progressivo abbandono della tematica religiosa e
dell'atmosfera da greeneland verso un tipo di narrativa più leggera e
ironica. Questa è anche l'ultima delle opere ad uscire con la dicitura
entertainment.
Nel 1958, anno della pubblicazione di Our Man in Havana, Greene
diventa direttore della prestigiosa casa editrice Bodley Head e, poco dopo,
si reca nel Congo belga per tre settimane: là, mentre scrive il diario di
viaggio Congo Journal, raccoglie appunti per un nuova storia che diventa
il romanzo A Burnt-Out Case (1961), ambientato proprio nel lebbrosario
che Greene aveva visitato in Congo. Nel frattempo lo scrittore trova il
tempo per comporre e seguire l'allestimento di altri due testi teatrali: il
dramma The Potting Shed (1957) e la commedia The Complaisant Lover
(1959).
21
Ibidem, pp.216-217.
22
Ibidem, p.249.