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INTRODUZIONE
LADY MACBETH: A letto! a letto!... Odo alle porte
Picchiar... Vieni, ti dico! oh vieni, vieni!
Dammi la man! Disfar le cose fatte
Già non si ponno.... A letto! A letto!
(Parte.)
MEDICO: Ed ora coricarsi ella va?
DAMA: Dirittamente.
MEDICO: Di cruenti misfatti a bassa voce
Si va parlando. Snaturati eccessi
Destano angosce snaturate; e l’alma
che n’è lordata si confessa al muto
guanciale. Più che del fisico abbisogna
costei del sacerdote. - O Dio, perdona!
1
La coppia Macbeth e Lady Macbeth dopo il crimine commesso dal marito (assassinio
di Re Ducan), di comune accordo tacciono cercando di rimuovere l’accaduto cedendo al
fascino del potere. Il senso di colpa come un fantasma inizia a manifestarsi ad entrambi
attraverso disturbi psicosomatici, disturbi da stress post traumatico e disturbi del sonno. Lady
Macbeth ha assistito all’episodio di panico del marito, mentre congelato si osservava le mani
insanguinate di ritorno dall’assassinio. Da quel momento la Lady manifesta nei sui episodi
di Sonnambulismo il gesto ripetuto di lavare le mani dal sangue. La colpa e il trauma
conducono la coppia alla morte un suicidio nel caso di lei e l’esecuzione pubblica con
decapitazione per lui. Ma cosa afferma il medico chiamato a curare Lady M. dei sui episodi
di sonnambulismo? Il medico sostiene che la paziente non ha bisogno di una cura che può
offrirle il medico ma di un tipo di cura che offre il sacerdote o Dio intendendo un tipo di cura
per la coscienza e per l’anima.
Ho aperto questa breve introduzione con una citazione teatrale tratta dall’opera di
William Shakespeare per introdurre con il contributo di una tragedia da tutti nota, un ambito
di studi che si possono evincere anche leggendo queste breve battute della scena 1 Atto V
dell’opera.
1
SHAKESPEARE WILLIAM, Macbeth, (1608), Firenze, ed Felice le Monnier, Trad. Andrea Maffei, 1863
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L’argomento in questione sono i disturbi del sonno, in particolare il fenomeno del
sonnambulismo correlato a disturbi psicologici, traumi, epilessia, altri stati di coscienza
autoindotti o naturali, traumi da lutto e paura della morte.
Il sonno (dal latino somnum) è definito come uno stato di riposo contrapposto alla
veglia. Varie definizioni indicano il sonno come una periodica sospensione dello stato di
coscienza durante la quale l'organismo recupera energia; stato di riposo fisico e psichico,
caratterizzato dal distaccamento temporaneo della coscienza e della volontà, dal
rallentamento delle funzioni neurovegetative e dall'interruzione parziale dei rapporti
sensomotori del soggetto con l'ambiente, indispensabile per il ristoro dell'organismo
Il mio interesse per il fenomeno del sonnambulismo è scaturito da una domanda
postami all’inizio dei miei studi di psicologia da una giovane attrice che partecipò al mio
primo laboratorio sull’Antigone
2
.
Dopo un po’ di mesi lei mi confessò che il suo fidanzato era stato da bambino
sonnambulo, e che poi dopo i primi mesi del loro periodo di convivenza, lui aveva dapprima
preso a parlare la notte, pian piano a sedersi sul letto e fare incubi e manifestare qualche lieve
accenno a deambulare la notte per il loro bilocale da studenti. Riflettemmo insieme ma
all’epoca non avevo nessuna preparazione riguardo alla tematica.
Mi limitai però a farle notare che avevo osservato più volte, soprattutto quando
facevamo improvvisazione guidata
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, come lei portasse questi interrogativi nel personaggio
che stava interpretando ovvero quello di un’archeologa che nella caverna trovava i
frammenti di Antigone, e in maniera quasi shakespeariana incontrando il fantasma di
Antigone veniva scortata in una esperienza iniziatica. Molti dei contributi da lei portati nella
performance evocavano anche il mito di Orfeo e Euridice
4.
La concreta opportunità di
2
Laboratorio di Improvvisazione sull’Antigone tenuto dall’attrice e docente di teatro Diana Marcheschi
presso locali Eco Villaggio E.V.A. di Pisa nel mese di gennaio al mese di giugno 2015. L’aspetto messo in
evidenza nel percorso teatrale era la dimensione della “grotta come utero e le partecipanti erano un gruppo di
donne tra i 22 e i 40 anni. Gli incontri si tenevano una volta alla settimana ed erano costituiti da esercizi di
espressione corporea e di training per attore e improvvisazioni teatrali a tema.
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Improvvisazione guidata: tecnica teatrale dove il regista posto uno spazio scenico e un contesto facilita
l’attore, attraverso l’immaginazione attiva nel processo del far emergere sul corpo attoriale segni di caratteri
nuovi.
4
Orphee et Euridice coreografia di Pina Bausch, musiche di Gluck, la prima nel 1975 all’Opera di Paris.
Opera danzata da Pina Bausch dove il mito viene trasformato in esperienza danzata. C’è la presenza di un
coro che si rifà alla tragedia greca. Caratteristiche della poetica Bauschiana sono l’investigazione di
tematiche del mito che riguardano la contemporaneità, temi che echeggiano dentro ognuno di noi ed evocano
un senso del dolore: l’accettazione della morte, il tema dell’impossibilità e della Natura, sempre a noi
sovrana. Molto importante nelle scenografie della Bausch sempre un richiamo effettivo sul palco della Natura
con Foglie, pietre, acqua, fiori. Il senso di “sradicamento” nel caso di Orfeo e Euridice è simboleggiato
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confrontarmi e fare ricerca sul sonnambulismo è avvenuta durante il Tirocinio presso il
Circolo C.G. Jung University
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di Firenze nel 2016 quando il Dr Cardelli, nostro docente e
analista, chiese di scegliere un argomento da approfondire tratto dal DSM-IV o V.
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La prima domanda che mi posi per avviare questa ricerca sul sonnambulismo è stata
quanto e quando nella storia medica e culturale sia stato descritto talvolta come disturbo,
talvolta come male sacro e quando se ne parli in quanto fenomeno. E di seguito quanto
potevo trovare nella letteratura clinica di studi che legano il fenomeno agli studi sul mondo
onirico. Potrebbe in qualche modo esser legato non solo a un processo compensativo della
psiche, oppure è correlato stati extra-coscienza? Sopra o sotto la soglia? Ha attinenza con la
Trance? Ha attinenza con i fenomeni di parapsicologia? In quale modo nelle caratteristiche
neurologiche, fisiologiche e oniriche che presenta lo stato sonnambolico sono riscontrabili
pure nei sogni di terrore? Questo processo potrebbe essere reiterativo e catartico per
l’inconscio per dei contenuti e vissuti non direttamente giunti alla coscienza? Come
nell’immaginario collettivo è stato interpretato questo fenomeno?
In particolare analizzando alcuni studi di Jung
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e di Hillman
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sul sonno,
sonnambulismo e le loro teorie sui sogni ritengo molto interessante la terminologia di stampo
dall’albero secco, sdraiato sul palco, intorno al quale la coreografia si snoda durante l’Overture. Pina Baush
nata a Solingen,27 luglio 1940 e morta a Wuppertal il 30 giugno 2009. Fonda nel 1973 a Wuppertal la sua
compagnia Tanztheater. Nel 2011 il regista tedesco Wim Wenders presenta il documentario Pina al 61°
Festival di Berlino.
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JUNG C.J. di Firenze, direttore Dr Daniele Cardelli: scuola di formazione e ricerca in psicoanalisi a
orientamento Junghiano. Nel centro è attivo un Master School on Soul Studies, formazione per Filosofo
terapeuta e analista del profondo. Nata a Firenze nel 2003 da un’idea del Dr Daniele Cardelli.
6
DSM-IV/DSM-V: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali deriva dall’originale edizione
statunitense Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder. È uno dei sistemi nosografici per i
disturbi mentali o psicopatologici più utilizzati dai medici, psichiatri e psicologi nel mondo, sia per la pratica
clinica che in ambito di ricerca. (Wikipedia.org). Nel primo capitolo entrerò più nello specifico nella
descrizione della struttura del volume, contenuti e capitoli scelti per questa ricerca sul fenomeno del
sonnambulismo.
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JUNG CARL GUSTAV: (Kesswl,26 luglio 1875- Küsnacht, 6 giugno 1961) psichiatra, psicoanalista e
antropologo svizzero. Approfondirò nel paragrafo II del capito III il saggio della sua tesi di laurea che è
interamente dedicato ai suoi studi sul sonnambulismo e parapsicologia. Nel 1948 fonda a Küsnacht l’Istituto
C.G. Jung, nei primi anni lavorarono i suoi allievi Marie Louise von Franz, Aiela Jaffè e Jolande Jacobi.
Guidò l’istituto fino alla sua morte nel 1961.
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HILLMAN JAMES: (Atlantic City, 12 aprile 1926-Thompson, 27 ottobre 2011) psichiatra, psicoanalista e
filosofo statunitense. Nel 1959 pende dopo la laurea in filosofia ottenuta da Trinity college di Dublino riceve
la Summa cum laude e diploma di analista al C.G. Jung Istituto di Zurigo.
6
archetipale intorno ai termini fare anima
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e thymos
10
riferiti al mondo onirico, lo stretto
legame o ponte tra il mondo Apollineo, l’astro del sole, il luogo della coscienza e della
consapevolezza con il mondo di Hypnos e Thanatos luogo della trasformazione e della
dissociazione.
11
Sempre nel capitolo III, occupandomi della letteratura clinica sul
sonnambulismo e fenomeni correlati parlerò del saggio di Oliver Sacks Allucinazioni,
12
dove
il medico indaga la soglia del sonno, gli stati alterati coscienza, le allucinazioni e del male
sacro.
Partendo dal contributo di Hillman sulla mitologia greca, approfondirò nel capitolo
II il fenomeno del sonnambulismo nel mondo antico in merito a cura, mitologia e patologia,
sonnambulismo e stati di dissociazione e alterazione di coscienza come la trance rituale e la
possessione. Nell’analisi degli stati alterati di coscienza si manifesta una dissociazione come
nel caso di trance e stati ipnotici. Nella letteratura clinica troviamo letture in cui si indaga la
connessione con tipici stati allucinatori post trauma e connessioni con fenomeni studiati
nell’antropologia e psicologia del paranormale. Approfondirò questa parte con il contributo
di vari articoli come quello della Antropologa Adelina Talamonti
13
e di altre ricerche
antropologiche.
Continuando sulla chiave di lettura antropologica e filosofica ho aperto il capitolo 2
con un approfondimento del filologo, antropologo e grecista irlandese Eric Robertson
9
Fare Anima: Hillman si ispira ai poeti William Blake e John Keats per il termine fare anima: “[…]
osservata da questa prospettiva, l’avventura umana è un vagabondare per la valle del mondo col fine di
making soul. La nostra vita è psicologica e lo scopo della vita è quello di far di essa psiche, di trovare nessi
tra vita e anima”. (J. Hillman, Revisione della psicologia,1975 Adelphi, pp.14).
10
Thymos: Eraclito distingue tra emozioni e anima tra uomo emozionale e uomo psicologico:” …qualsiasi
cosa voglia, il thymos la compra pagandola con l’anima” (fr.85/A116). Hillman parla di “emozioni
amplificate” “Tra Ade e Hermes c’è lo stato di Thymos, ovvero delle emozioni amplificate e per veder nel
profondo è necessaria una riflessione psichica che si connetta con le ferite e la perdita”. (J. Hillman, Il sogno
e il mondo infero, 2003 Adelphi, pp.71). Jung parla di iridescenza, energia intensità del complesso
archetipale: “La loro energia specifica è il fascino che li accompagna. Fascino che porta l’uomo ad
immedesimarsi con l’eroe come riscatto psichico per ristabilire un superamento del senso di impotenza,
immedesimandosi con eroe mitico o religioso”. (C.G. Jung, L’uomo e i suoi simboli, Tea Milano 2011,
pp.61)
11
“La netta contrapposizione tra giorno e notte, nonché la collocazione dei sogni unicamente nel mondo
notturno del sonno e della morte iniziano prima di Eraclito.
Già nell’Iliade (XIII,231; XVI, 454,672,682, XI,241), e inoltre nell’Odissea(XIII,79-80) Hypnos (sonno) e
Thanatos (morte) sono gemelli. Hypnos è una persona reale che decide se concedere o no il sonno a
qualcuno.” (J. Hillman, Ibid. pp.46)
12
SACKS OLIVER, (Londra,9 luglio 1933, New York,30 agosto 2015) medico, chimico, neurologo e scrittore.
Nel 1965 lavorò nel Bronx presso il Beth Abraham Hospital con un gruppo di sopravvissuti all’encefalite
letargica occupandosi in particolare degli stati alterati di coscienza con uso dell’LSD, neurologia e epilessia,
Parkinson, con Abraham studi su effetti musica sul cervello, Autismo, sindrome di Asperger.
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Dissociazione psichica e possessione da De Martino a Janet.
7
Dodds
14
in merito al fenomeno del sonnambulismo tra possessione e iniziazione.
15
La stessa
definizione incubo deriva dalla definizione degli antichi seguaci di Esculapio
16
e la tecnica
catartica iniziatica di incubare in cui l’adepto nel processo di trasformazione introspezione
e purificazione, veniva messo in una stanza a forma di cubo a ricevere il sogno.
Un passaggio importante su cui indagherò nel capitolo III è quello degli studi e della
cultura sul sonnambulismo da fenomeno del meraviglioso a fine Settecento alla nascita di
una cultura magnetica e della diffusione del metodo ipnotico, la sua apparizione nel mondo
medico di fine Ottocento nei salotti delle medium e nei teatri con la medicina
sonnambolica:
17
“[…] tema di attualità, che si attribuiva al reame del meraviglioso, quello di una
persona che, in stato di sonno, compie delle azioni che sono esattamente uguali a quelle che
potrebbe compiere in stato di veglia”
18
.
Il capitolo 1 e 4 sono totalmente dedicati alla descrizione sui disturbi del sonno e i
disturbi dissociativi dal manuale diagnostico D.S.M. IV e V e i contributi di articoli clinici
degli ultimi 15 anni in merito ai disturbi di Arousal e dissociazioni mente corpo in studi
neuropsicologici. La parte finale sara´ dedicata agli strumenti diagnostici utilizzati per
indagare il Sonnambulismo in campo medico negli ultimi cinquanta anni e i tipi di
trattamenti.
Tornando ai primi racconti che mi sono stati fatti da D. sul fidanzato sonnambulo, è
vero che nel caso di D. le manifestazioni di sonnambulismo erano avvenute tra i 4 e i 12 anni
14
DODDS ERIC ROBERTSON (Banbridge,26 luglio 1893 – Oxoford,8 aprile 1979). Studioso del pensiero greco
e della spiritualità antica, utilizzò i metodi dell’antropologia e della psicoanalisi secondo il metodo
anglosassone.
15
“Da questi casi, il concetto di possessione poteva facilmente essere esteso agli epilettici, ai paranoici ed
alle malattie mentali di ogni specie, compresi il sonnambulismo e il delirio febbrile che potevano finire con
l’essere attribuite tutte ad operatori demoniaci”. (E. Dodds, I greci e l’irrazionale, 2009, BUR Rizzoli, pp. 79)
16
Incubare: antico rito praticato dai membri del culto di Asclepio, dove l’adepto era posto in una stanza a
cubo ad aspettare il sogno-rivelazione, poi interpretato dal maestro. Asclepio, figlio di Apollo era il Dio della
medicina istruito dal centauro Chirone. Con la cristianizzazione a Roma lo si invocava per guarire dalle
convulsioni, possessioni demoniache e disturbi mentali. Le rovine del tempio di Esculapio sono sotto la
nuova chiesa di S. Bartolomeo a Roma. Nella passione e nelle vite dei santi S. Bartolomeo prima del martirio
guarì una principessa armena che soffriva di epilessia.
17
“Il cambiamento della figura e del ruolo della sonnambula trovò subito sbocchi istituzionali, destinati a
larghissima divulgazione. Si distinsero così due diversi tipi di intervento diagnostico-terapeutico,
rispettivamente medicina magnetica e medicina sonnambolica.” Clara Gallini, la sonnambula meravigliosa:
magnetismo e ipnotismo nell’ottocento italiano,2013 L’asino d’oro edizione, pp.37)
18
Clara Gallini, La sonnambula meravigliosa: magnetismo e ipnotismo nell’ottocento italiano,2013 L’asino
d’oro edizione, pp.33
8
ma da adulto comunque, la sua compagna riportava episodi notturni dove lui si sedeva,
urlava, oppure parlava in varie lingue e la mattina non ricordava niente.
C’è da dire che questo giovane uomo spagnolo, studente di lingue e cultura americana
in particolare sud americana, aveva come Hobby suonare la chitarra e ambiva ad un dottorato
in Messico in etnolinguistica e sciamanesimo. Quest’ultimo aspetto mi ha fatto iniziare una
ricerca sulla dissociazione e possessione in ambito antropologico, dove possessione
potrebbe comunque sempre essere letta in chiave Junghiana secondo un percorso della
formazione del Sé che, guidato dai dati frammentari dall’inconscio collettivo all’inconscio
personale, percorre come una sorta di caccia al tesoro transculturale alla ricerca di un
sciamano, una sibilla
19
, un medico dell’anima che possa in maniera consapevole portarlo in
uno stato di coscienza alterato autoindotto e assieme possa fare analisi semiotica e simbolica
di tutti quei dati offerti dal corpo in trance sonnambolica.
19
Sibilla: figura presente nella mitologia greca e romana, vergine dotata di virtù profetiche ispirate dal Dio
apollo in grado di fornire responsi e fare predizioni, in forma oscura o ambivalente. Le sibille del mondo
antico erano profetesse collocate in diversi luoghi del Mediterraneo: Italia (Cuma), Africa (Eritrea), Grecia
(Delfi), Asia minore (Babilonia)
10
Capitolo 1. I disturbi del sonno e i disturbi dissociativi
1. Descrizione dal manuale diagnostico
In questo capitolo cercherò di estrarre e riflettere sui contenuti descrittivi e diagnostici
tratti dal DSM-IV/V in riferimento al sonnambulismo e ai disturbi dissociativi.
Il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder conosciuto con l’acronimo
DSM, è uno strumento diagnostico descrittivo dei disturbi mentali utilizzato da medici,
psicologi, psicoterapeuti e psichiatri di tutto il mondo. Anche gli assicuratori nel campo
della salute lo utilizzano per determinare la copertura. Attualmente il DSM-V raccoglie
più di 370 disturbi mentali descritti in prevalenza di determinati sintomi
1
. La prima
edizione del manuale
2
risale al 1952, redatto dall’American Psychiatric Association
(APA), come replica degli operatori nell’area del disagio mentale all’OMS
3
, che nel
1948 pubblicò ICD
4
esteso all’ambito dei disturbi psichiatrici. Le ulteriori edizioni
sono quella del 1968 del DSM-II, nel 1980 il DSM-III, nel 1978 il DSM-III-R
5
, nel
1994 il DSM-IV, nel 2000 il DSM-IV-TR e nel 2013 il DSM-V. L’ultima edizione del
manuale è stata pubblicata nel maggio 2013 in USA e in Italia nel 2014. La sua
struttura segue un sistema multi assiale, dividendo i disturbi in cinque assi, Asse I:
disturbi clinici, caratterizzati dalla proprietà di essere temporanei o non strutturati; Asse
II: disturbi di personalità e ritardo mentale: disturbi stabili, strutturali e difficilmente
restituibili ad una condizione pre-morbosa; Asse III: condizioni mediche generali; Asse
IV: problemi psicosociali e ambientali, Asse V: valutazione globale del funzionamento.
L’approccio è multidisciplinare e la malattia mentale è descritta in maniera
multifattoriale o plurifattoriale integrata che tiene cioè conto di diversi paradigmi di
spiegazione. Il disturbo mentale viene letto come il risultato di una condizione
sistemica in cui ci sono: il patrimonio genetico, la costituzione, le vicende di vita, le
esperienze maturate, gli stress, il tipo di ambiente, i meccanismi psicodinamici, la
peculiare modalità di reagire, di opporsi e di difendersi.