Introduzione
Gli argomenti trattati nel presente studio riguardano prevalentemente
il processo di “ammodernamento” della Pubblica Amministrazione, di
cui le Agenzie Fiscali rappresentano il “volano” per quanto riguarda lo
sviluppo dei processi di pianificazione e controllo applicati ai servizi
che lo Stato rende ai cittadini.
Dal nostro punto di vista, questo processo non può che passare per il
sistema informativo gestionale, perchØ i concetti di efficienza ed
efficacia, non essendo mai stati applicati nell’ex Ministero delle
Finanze, hanno penalizzato l’intero sistema economico nazionale e la
credibilità della Pubblica Amministrazione italiana soprattutto
nell’ambito della Comunità Europea.
L’elaborazione di tali concetti ha permesso di individuare le criticità
degli uffici locali ed ottimizzare i processi lavorativi, ha contribuito a
colmare gli “endemici” ritardi nella riscossione dei tributi erariali,
beneficiandone in tal guisa il Bilancio dello Stato col duplice
vantaggio di avere a disposizione ulteriori risorse umane e finanziarie
da impiegare nella lotta alla elusione ed evasione fiscale.
Queste ultime, come noto, rappresentano per una serie di istituzioni
internazionali, quali ad esempio l’OCSE, una “zavorra” per attuare
qualsiasi politica macroeconomica.
Nel primo capitolo viene analizzato, sul piano meramente teorico il
sistema informativo contabile, ossia la natura delle informazioni,
l’importanza della qualità dei dati, le procedure e le risorse
tecnologiche per costituire una piattaforma condivisa di concetti e
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definizioni, utili all’esplicazione dell’ultimo capitolo il quale è
incentrato sull’illustrazione del case study relativo all’Agenzia del
Territorio - Ufficio provinciale di Foggia -”.
Nel secondo capitolo si rappresentano gli ultimi orientamenti della
gestione aziendale secondo l’approccio per processi evidenziando il
reeingeneering e il contributo nell’Information Tecnology nei sistemi
informativi aziendali.
Nel terzo capitolo invece, dopo brevi cenni storici sullo sfruttamento
delle capacità di calcolo delle nuove macchine a vantaggio dei sistemi
informativi, viene descritta l’evoluzione dei sistemi ERP (Enterprise
Resource Planning) e della “via italiana” ai sistemi gestionali il light
ERP.
Il quarto capitolo, infine, analizza gli aspetti strutturali e di
funzionamento dei sistemi gestionali: gli archivi e i criteri di
consultazione, il piano dei conti, il metodo d’inserimento dei dati e le
politiche di sicurezza.
L’ultimo capitolo, il quinto, dopo un approfondimento generale,
analizza un caso empirico, la trasformazione dei dipartimenti dell’ex
Ministero delle Finanze nelle Agenzie Fiscali e la conseguente
introduzione di sistemi di monitoraggio, controllo di gestione e
Program Management nei processi lavorativi dell’Agenzia del
Territorio.
Piø in particolare, il case study in parola delinea le procedure di
redazione del Bilancio d’Esercizio dell’Ufficio Provinciale di Foggia
dell’Agenzia del Territorio.
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CAPITOLO 1
IL SISTEMA INFORMATIVO CONTABILE
1.1 Il Sistema Informativo aziendale
Attengono al sistema informativo tutte le attività di raccolta,
elaborazione e trasmissione dei dati realizzate al fine di soddisfare le
esigenze conoscitive interne ed esterne.
Il sistema informativo aziendale, complesso di elementi la cui
localizzazione è spesso variamente frazionata, opera per produrre e
distribuire informazioni rilevando ed elaborando sistematicamente e in
modo organizzato, i fattori economici d’interesse aziendale.
Gli elementi che costituiscono il sistema informativo aziendale sono:
un insieme di dati rappresentativi della realtà aziendale e
ambientale;
un complesso di procedure per la raccolta dei dati, la
realizzazione e la distribuzione delle informazioni
risorse umane e tecnologiche
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Figura 1.1 Il sistema informativo, Fonte: nostra elaborazione
PROCEDURE
DATI
ACCADIMENTI INFORMAZIONI
SISTEMA
AZIENDALI
INFORMATIVO
RISORSE
TECNOLOGICHE
UMANE
L’obiettivo fondamentale del sistema informativo aziendale è quello
di fornire a chi opera nell’azienda le informazioni necessarie per lo
svolgimento delle mansioni attraverso un processo continuo di
trattamento dei dati rappresentativi della realtà aziendale esterna.
I dati costituiscono la “materia prima” del processo di produzione
delle informazioni, acquisiscono un significato sul piano economico in
seguito ad un’appropriata classificazione, organizzazione ad un
impiego efficace nei processi decisionali e di controllo dell’azienda;
1
vale a dire quando diventano informazioni.
1
A parere di Davies informazione: “è un dato o insieme di dati, sottoposto ad un processo che lo
ha reso significativo per il destinatario, e realmente importante per il suo processo decisionale per
il presente e per il futuro” G.B. Davies, M.I.S. Conceptual foundation structure and development,
Mc Graw-Hill, New York, 1974 pag.32. Rugiadini, invece definisce l’informazione “come un
insieme di dati elaborati in modo da aumentare la razionalità di una decisione o di un processo di
decisione” A. Rugiadini, I sistemi informativi d’impresa, Giuffrè, Milano 1970 pag.73; secondo
Marchi poi “l’informazione piò dunque essere definita come l’insieme di uno o piø dati organizzati
in un unico messaggio elementare che abbiano un significato proprio e siano interpretati in un
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La distinzione tra “dato” (che costituisce l’input del processo
informativo) e “informazione” (l’output) ha carattere di relatività e
può assumere diverse connotazioni a seconda del destinatario e delle
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modalità di utilizzo.
L’informazione è la principale risorsa scambiata, selezionata ed
elaborata nell’attività di gestione dell’azienda, sia nel corso delle
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azioni di coordinamento e controllo che negli aspetti operativi.
Essa ha lo scopo di produrre e distribuire informazioni qualificate a
tutti i soggetti che in vario modo se ne servono per svolgere le proprie
funzioni facilitandone il processo decisionale e lo svolgimento dei
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compiti.
Il sistema informativo deve fornire un supporto consapevole e
razionale al processo decisionale dell’azienda.
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Ogni sistema informativo deve perseguire le seguenti finalità:
fornire ad ogni centro decisionale tutte le informazioni di cui
abbisogna al fine di razionalizzare la relativa assunzione dei
provvedimenti
determinato processo decisionale, in modo da ridurre, in modo da ridurre l’incertezza,
determinando quindi un aumento della conoscenza a livello complessivo aziendale” L. Marchi, I
sistemi informativi aziendali, Giuffrè, Milano, 1993 pag.6.
2
Cfr., P.F. Camussone, Il sistema informativo. Finalità ruolo e metodologia di realizzazione, Etras
Libri, Milano, 1990, pag.22
3
“L’informazione è una risorsa immateriale, costituisce la radice di ogni altra risorsa organizzativa
immateriale, quali la conoscenza, l’esperienza individuale e organizzativa immateriale, quali le
conoscenze e l’esperienza individuale e organizzativa. Non è intrinsecamente scarsa, anche se
spesso è deperibile e perciò limitatamente significativa nel tempo. G. Bracchi- C. Francalanci- G.
Motta, Sistemi informativi e aziende in rete, McGraw-Hill Italia, Milano, 2001 pag.7
4
“Le informazioni servono per decidere azioni. Queste azioni sono interventi su un processo o
costituiscono esse stesse un processo che quindi è pilotato, gestito da un decisore, il quale appunto
controlla questo processo attraverso le informazioni.” , P. Maggiolini, Costi e benefici di un
sistema informativo, Etas libri, Milano, 1981, pag 15.
5
Cfr., P.Pisoni, Il sistema informativo nell’impresa, Giuffrè, Milano 1979, pag.12
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preordinare i dati e le conoscenze per soddisfae i fabbisogni
informativi manifestati dall’ambiente esterno.
La richiesta di informazioni all’interno dell’azienda dipende dalle
caratteristiche del sistema delle decisioni e dei controlli aziendali;
verso l’esterno, invece, i flussi informativi sono legati
prevalentemente, a disposizioni legislative (obblighi di pubblicazione
dei bilanci d’esercizio, legislazione fiscale, dichiarazioni dei redditi
ecc. ecc.), a rapporti di natura contrattuale con soggetti che hanno
relazioni con l’azienda, a politiche di comunicazione e di marketing.
Un sistema informativo efficace deve tendenzialmente rispondere ai
seguenti requisiti.
Figura 1.2 requisiti di efficacia, Fonte: nostra elaborazione
ELASTICITA’
SELETTIVITA’ AFFIDABILITA’
EFFICACIA
ACCETTABILITA’ TEMPESTIVITA’
VERIFICABILITA’
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I requisiti di efficacia:
a. Selettività
b. Elasticità
c. Affidabilità
d. Tempestività
e. Verificabilità
f. Accettabilità
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Cfr., R. Candiotto, “I sistemi informativi integrati”, Giuffrè, Milano, 2004, pag.4
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a) la selettività è connessa all’effettiva utilità dei dati forniti: i
responsabili dei centri decisionali non necessitano di masse di
dati enormi bensì di dati selezionati.
La selettività misura il rapporto tra le informazioni qualitativamente
rilevanti per ogni centro decisionale e il totale delle informazioni
fornite.
b) l’elasticità è la capacità di adeguarsi ai mutamenti dei
fabbisogni informativi e di adattarsi all’evolversi delle
tecnologie.
Un sistema è flessibile se strutturato in modo da prevedere eventuali
modifiche, sia di impieghi che di tecnologie.
Qualsiasi cambiamento nel processo delle decisioni aziendali, provoca
un mutamento nel sistema informativo; la capacità di quest’ultimo di
adattarsi alla nuova realtà aziendale consente ad ogni centro
decisionale di agire seguendo le proprie anche in momenti di
incertezza e che richiedono dinamicità.
c) Un sistema informativo è affidabile se le informazioni prodotte
sono accurate e corrispondenti alla realtà.
L’affidabilità dipende da una corretta rilevazione dei dati e dalle
verifiche sulle procedure adottate in tutte le fasi del processo di
elaborazione.
d) La tempestività è connessa al fattore “tempo” impiegato per
rendere disponibile l’informazione all’utente finale.
Nella realtà aziendale la durata del processo di elaborazione e la
periodicità con la quale vengono fornite le informazioni devono essere
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