1.2.2 I problemi e le difficoltà del sistema bancario nei primi anni della transizione
Oltre gli sviluppi positivi, ma fragili, il settore bancario è stato accompagnato da tante
carenze e sviluppi negativi, anche se si è accettato che non erano le cause principali della
crisi del ʼ97, esse hanno contribuito alla sua comparsa e la sua espansione (Jarvis 2001,
Vika e Cani, 2002).
In primo luogo, il livello dellʼintermediazione finanziaria era limitato. Le banche di proprietà
statale che dominavano il mercato con circa il 90% dei depositi, svolgevano funzioni
limitati dellʼintermediazione finanziaria, mentre le nuove banche private sono state in
numero limitato, troppo lente e non interessate per attrarre depositi in Lek, concentrandosi
principalmente sui prestiti concessi allʼindustria. Il livello dei depositi non dipendeva tanto
dai tassi di interesse reali, perché la banca centrale fissava il tasso di interesse tale da
garantire livelli di tassi reali positivi.
Il livello molto basso del credito per l'economia è unʼaltra carenza del sistema bancario
che esprime il basso tasso di intermediazione. Unʼaltra carenza evidenziata del settore
bancario in questo periodo fu la non efficienza del sistema dei pagamenti. Per esempio,
alla fine del 1996 l'attuazione dei pagamenti per le transazioni attraverso i conti in vari rami
della stessa banca richiedeva una media di 5-6 giorni, invece per operazioni tra banche
diverse avevano bisogno di oltre 15 giorni. (Cani, nel 1995, Jarvis 2001) Per questi motivi,
la moneta al di fuori delle banche, nelle mani del pubblico era molto elevata. (Tabella 1.1)
La mancanza di un sistema di regolamentazione e di vigilanza e la mancanza di
un'adeguata cultura e tradizione di restituire il prestito ha contribuito alla crescita di crediti
inesigibili.
I primi anni della transizione sono stati accompagnati da una diminuzione delle attività
economiche a causa della debolezza delle imprese di Stato, in particolare nei settori
dellʼindustria con vecchia tecnologia e il calo della domanda, rami che rappresentavano i
principali clienti delle banche di Stato. Continuare a dare prestiti a queste imprese con una
bassa produzione, molte volte anche con lʼintervento del governo, ha influenzato in modo
significativo alla crescita dei prestiti inesigibili in queste banche. Lʼinfluenza politica nelle
decisioni di prestito è aumentato con il peggioramento della situazione fiscale, a causa
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20
della distruzione delle fonti tradizionali di entrate di bilancio e il crescente debito nei primi
anni della transizione. I prestiti a termine non restituiti aumentarono dal 14% del capitale di
prestito nel '93 a circa il 60% nel 1997. (Cani nel 1995, Ibrahimi e Salko, 2001)
Il ruolo delle banche come intermediari finanziari tra creditori e debitori, in questo periodo
è stato anche limitato a causa della mancanza di un meccanismo appropriato di fallimento
e di liquidazione, e quindi le banche di proprietà dello Stato sono state meno motivate a
fare attenzione ai tassi di interesse che offrivano ai depositanti e il monitoraggio per i
prestiti al di fuori degli standard. In questo settore mancava la contabilità dei diritti
acquisiti, il trattamento contabile corretto dei crediti non restituiti in tempo, che non
rifletteva immediatamente in modo evidente il deterioramento della posizione della banca.
Lʼesperienza di vigilanza della Banca Centrale è stata molto limitata a causa della
mancanza di esperienza in un'economia di mercato, ma anche per un limitato potere di
sorveglianza e lentezza nel stabilire questʼautorità. D'altra parte, i manager dello Stato e
delle banche private non erano interessati che aumentasse il ruolo della supervisione,
mentre i dipendenti della vigilanza della Banca Centrale non sono stati motivati a farlo,
prima di tutto materialmente, per confrontarsi con i dirigenti di queste banche. Anche nei
casi in cui il sistema di controllo era al livello giusto e capace di identificare le violazioni
delle regole, non si accompagnava da sanzioni e penalità previste. Alla base di questi
fenomeni rimanevano in essere le situazioni del potere politico ed economico, dei dirigenti
delle banche che molte volte erano persone che rappresentavano gli interessi del partito
che governava lo stato.
Nei primi anni della transizione, quando la legge stessa e la sua applicazione erano
deboli, la paura da parte di questi individui dalla legge era minima. Dʼaltro canto, l'assenza
dei requisiti di capitale minimo e la mancanza di regolamentazione adeguata sulla
classificazione delle perdite dei prestiti e delle norme di autoregolamentazione, distorta la
reale posizione del sistema bancario di segnalazione.
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21
Il quadro normativo carente nei primi anni di transizione è una altra debolezza dello
sviluppo del sistema bancario. Ciò è espresso nel potere della Banca Centrale a stabilire
regole di vigilanza in materia di autorizzazione, nellʼassenza della legge fallimentare, nella
sua scarsa applicazione da parte dei giudici, nella mancanza della legge di garanzia e nel
fallimento delle leggi quando esse esistono.
La mancanza dellʼesperienza bancaria per le attività di un economia di mercato è un
fattore negativo. Molti dei dirigenti delle banche non avevano esperienze internazionali e
provenivano da altri settori dello Stato, anche da inesperti del settore finanziario. Le
difficoltà nella gestione della banca e il cambiamento della politica tante volte è stato
associato alla continua sostituzione degli amministratori della banca, che in alcuni casi si
trasferivano in un'altra banca. Questo ha creato la possibilità che i nuovi dirigenti
scaricassero la responsabilità sugli ex dirigenti, non riconoscendo le responsabilità dei
problemi che loro stessi potessero aver causato in altri istituti bancari.
D'altra parte, le banche estere che cominciarono gradualmente ad entrare nel mercato
bancario, per un lungo tempo si focalizzarono sulle attività senza rischio ed avevano
impiegato un personale qualificato. In questo modo hanno limitato in un certo senso le
opportunità redditizie per le banche locali, pur mantenendo una buona performance in
periodi volatili 1992-1997. (IMF 2002)
1.3 La vigilanza bancaria nel periodo 1993-1997
In termini di prestazioni del sistema bancario, dalla tabella 1.3 si può vedere che le banche
di proprietà statale avevano dei ritorni negativi sia sui beni che sul patrimonio e il rapporto
di efficienza era molto negativo. Le banche private e joint venture avevano rendimenti
negativi del patrimonio, ma avevano un ritorno positivo sul patrimonio netto e un rapporto
di efficienza positivo, ma in complesso il sistema bancario era molto inefficiente.
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22
Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996 Tabella 1.3 Lʼimportanza della Vigilanza Bancaria durante 1994-1996
Anni Totale di bilancio Totale di bilancio
Totale dei fondi propri Totale dei fondi propri Totale dei depositi dei
conti
Totale dei depositi dei
conti
Totale dei prestiti in
essere
Totale dei prestiti in
essere
banche di
proprietà
statale
Altre
banche
banche di
proprietà statale
Altre
banche
banche di
proprietà
statale
Altre
banche
banche di
proprietà
statale
Altre
banche
1994 978 22 773 227 963 37 972 28
1995 954 46 654 346 968 32 96 4
1996 939 61 152 848 966 34 913 87
1.3.1 La ristrutturazione bancaria
All’inizio del 1995, il governo ha cominciato a prepararsi per la privatizzazione delle
banche statali, al fine di migliorare l'efficienza, la corporate governance e promuovere gli
investimenti. Il disegno della politica era:
-Il trasferimento della maggioranza della proprietà della Banca Commerciale Agraria e
della Banca Nazionale Commerciale ad un investitore straniero qualificato nel settore
bancario;
-L'uso di una banca d’investimento con esperienza in qualità di advisor per il gorverno e a
preparare a portare avanti l'operazione di privatizzazione, sotto la supervisione del
Ministero delle Finanze;
-Il governo doveva cercare investitori stranieri strategici per la partecipazione di
maggioranza della Banca Nazionale Commerciale e della Banca Commerciale Agraria, a
causa della mancanza di un investitore nazionale sufficientemente forte in grado di
effettuare la ristrutturazione finanziaria e istituzionale.
Le due banche statali dovevano essere privatizzate nell'estate del 1997, ma l'intero
processo è stato pesantemente ritardato dal crollo degli schemi piramidali nel 1997. Dopo
tale sviluppo, con l'assistenza delle organizzazioni finanziarie internazionali e altri donatori,
il governo ha continuato la riforma bancaria concentrandosi in tre aspetti:
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23
- Il Disegno Legge. E’ stata approvata una revisione della legge sul sistema bancario, il
disegno di prevenire le attività illegali e garantire che solo le istituzioni finanziarie possono
accettare depositi. Allo stesso tempo, sono stati intrapresi ulteriori miglioramenti in materia
di esecuzione della legislazione commerciale. La nuova legge “sulla banca dell'Albania” e
la nuova Costituzione hanno rafforzato l'indipendenza della Banca dell’Albania e il suo
potere di vigilanza.
- La ristrutturazione delle banche di proprietà statale. La Banca Commerciale Agraria è
stata posta in liquidazione. La Banca Nazionale Commerciale, la seconda banca in
Albania è stata completamente privatizzata. Il socio principale e l'acquirente strategico
della Banca Nazionale Commerciale che era la banca turca "Kent Bank", possedeva il 60
per cento del capitale. Mentre gli altri due acquirenti non strategici, la BERS e l’IFC
possedevano rispettivamente il 20 per cento meno un'azione.
- L’aumento delle banche private con capitale straniero. Dal 1997, molte banche private
sono state autorizzate a operare in Albania. Queste banche di nuova costituzione erano
parzialmente o totalmente composte da capitale straniero e a causa della mancanza di
capitale nazionale si prevedeva che il sistema bancario albanese sarebbe dominato da
capitali stranieri.
Anche se la riforma del sistema bancario in Albania ha avuto alcuni successi, cʼerano
ancora problemi che si dovevano affrontare, come:
Il sistema dei pagamenti:
Un moderno ed efficiente sistema dei pagamenti è fondamentale per la salute del sistema
bancario e favorevole per la concorrenza bancaria. Le banche che possono offrire servizi
di pagamento migliori per i loro clienti hanno evidenti vantaggi rispetto ai concorrenti. Il
sistema dei pagamenti in Albania era tutt'altro che efficiente. I trasferimenti, il fisco, i lunghi
ritardi nel trattamento e i rischi elevati sia per i clienti che per le banche lo
caratterizzavano.
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24
Gli strumenti più utilizzati erano i contanti. Oltre al denaro contante, gli altri strumenti erano
ancora su carta, dominati dai trasferimenti dei crediti e gli assegni. La carta di credito è
stata introdotta di recente. C'era solo un bancomat in tutto il paese. Il trasferimento del
credito era senza rischi, ma richiedeva un tempo relativamente lungo di lavorazione e non
poteva offrire la velocità richiesta dalla clientela bancaria.
L'infrastruttura del sistema dei pagamenti si basava sul trasporto fisico tra le filiali, le sedi
di banche commerciali e la Banca dellʼAlbania. Il processo di compensazione si fondava
su una base multilaterale netta. Con lo scopo di migliorare l'efficienza del sistema dei
pagamenti, la Banca dell'Albania e le banche commerciali hanno introdotto lo SWIFT per
lo scambio di ordini di pagamento e si stavano preparando per l'adozione di un sistema di
trasferimento di grande valore nella forma di un sistema real-time di regolamento.
Inoltre, la Cassa del Risparmio ha concluso in questo periodo, accordi con le banche
italiane e greche per consentire il trasferimento a basso costo delle rimesse degli albanesi
che lavoravano in Italia e in Grecia e un accordo per fornire ulteriori strutture di
trasferimento di fondi. Nel lungo periodo, l'Albania mira a costruire un moderno sistema
dei pagamenti che può sopportare il trasferimento rapido e affidabile, aumentare il numero
di clienti che usano le banche per effettuare il pagamento e a ridurre la quantità di denaro
contante utilizzato nellʼeconomia albanese.
Quadro normativo e regolamentare del sistema bancario:
Il solido e stabile sistema finanziario richiede un buon funzionamento del quadro giuridico
e normativo ed è particolarmente importante per le economie in transizione, dove questa
disciplina è stata assente per lungo tempo. L'efficace quadro giuridico e normativo
stabiliscono principi e linee guida per le attività di orientarle ai mercati finanziari,
contribuisce a garantire i risparmiatori e gli investitori che le istituzioni finanziarie sono
sicure e che il mercato finanziario è trasparente ed equo. Senza un tale quadro, la fiducia
dei risparmiatori e degli investitori può essere facilmente discussa, soprattutto quando si
hanno scarse conoscenze di differenziazione del mercato finanziario formale e informale.
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25
Tabella 1.5 Quadro giuridico e normativo per il sistema bancario
Separazione delle attività di investimento,
commerciali e bancarie
no banca universale
null null Limiti sul volume dellʼEquity che le banche
possono contenere
no limiti Patrimonio di Adeguatezza 8% delle attività rischiosenull Requisiti di riserva 10% sulle passività delle banche a terzi, non retribuita
Limiti sui prestiti a un singolo mutuatario non più del 10% del capitale della banca
Limiti sui prestiti a un gruppo di mutuatari non più di 7 volte il capitale della banca
Il patrimonio minimo per le nuove banche un importo fisso di 7 milioni di lek
Limiti in materia di proprietà no limitinull Massimali di credito
cambierà da soffitto di credito da banca-a-banca in politica
monetaria indiretta
Autorità responsabile della vigilanza Banca dellʼAlbania
Norme per la classificazione e la supervisioneI standard di Basilea
La tabella sopra ci dà una rappresentazione del quadro giuridico e normativo in Albania
che è stato notevolmente migliorato, tuttavia confrontandolo con le altre economie in
transizione, erano e sono necessari ulteriori miglioramenti.
La legge fallimentare è stata approvata di recente e se applicata correttamente, sarebbe lo
strumento che la banca può utilizzare per esercitare pressioni sui mutuatari e per
proteggersi dai crediti inesigibili. Anche un progetto di legge per l'assicurazione sui
depositi è stato preparato in questo periodo, che prevedeva inoltre l'istituto del regime di
assicurazione dei depositi, lʼAgenzia dei Depositi. Dall'esperienza di alcuni paesi dell'Asia
Orientale e dell'America Latina, un istituto di assicurazione dei depositi può agire come
unʼultima risorsa e contribuisce a ricostruire la fiducia dei risparmiatori e degli investitori,
che stabilizzano l'intero mercato finanziario.
In termini di efficacia, il problema chiave è in qualche modo lʼincapacità delle istituzioni di
vigilanza bancaria a far rispettare la legge bancaria. Eʼ importante per lo sviluppo del
sistema bancario perché assicura la fiducia dei depositanti sulla solidità del sistema
bancario e sulla governance della banca, assicura inoltre che i problemi della banca
saranno corretti in tempo e / o le banche saranno rimosse dal sistema.
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26
Secondo la Relazione Annuale della BERS per i paesi in transizione, le norme giuridiche
che disciplinano le banche e i titoli hanno in qualche modo una portata limitata. Sebbene i
regolamenti nel settore bancario siano stati modificati secondo gli accordi dei principi
fondamentali, almeno un settore importante del regolamento rimane carente, ad esempio
l'adeguatezza del capitale, l'uso dei principi contabili internazionali e l'uso del sistema
globale consolidato di vigilanza. La supervisione dei mercati dei i titoli è limitata e la
regolamentazione degli intermediari mobiliari e dei fondi di investimento sono o inesistenti
o molto ridotti. La supervisione delle attività bancarie e titoli esiste solo ad hoc, ma ci sono
poche gare significative in atto per far rispettare la legge. Vi è anche una mancanza di
personale adeguatamente formato in entrambi i mercati.
I problemi strutturali
Per costruire un sistema bancario sano, la strategia più importante è quella di far giocare il
mercato, aggiungendo la concorrenza con l'introduzione di nuove banche all'interno del
sistema bancario e dei nuovi istituti di credito al di fuori del sistema bancario. Ciò che
abbiamo osservato durante le prime riforme del sistema bancario in Albania è che
l'aumento di nuove banche non ha portato alla concorrenza, alla creazione di altre
istituzioni finanziarie e non si può contestare il ruolo dominante delle banche.
Al di fuori del sistema bancario
Un sistema finanziario moderno dovrebbe essere un sistema diversificato. Gli istituti
finanziari diversi dalle banche offrono alle persone più scelte di investimento e impongono
una concorrenza alle banche. Mentre in Albania, queste istituzioni finanziarie erano poco
sviluppate. Per quanto riguarda la Borsa di Tirana essa si chiama Tirana Stock Exchange,
è stata aperta il 2 maggio 1996 ed è stata la prima Borsa nella storia dell'Albania. In modo
univoco, appartiene alla Banca dell'Albania e opera sotto la dipendenza della Banca
Centrale. A causa della mancanza di società per azioni che soddisfano i criteri di
quotazione e la mancanza del sistema di broker-dealer, non ha avuto successo. Essa
opera per lo più come un mercato monetario.
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27
Non esiste una tradizione di trattare con le banche, o fare buoni piani di affari e di
convincere le banche a concedere prestiti di denaro. D'altra parte, non il pieno sviluppo del
sistema bancario, l'inefficacia del quadro giuridico e normativo e soprattutto la sua
esecuzione, rendono il sistema bancario rischioso. I banchieri sono molto conservatori nel
prendere le decisioni di credito.
Il fallimento del sistema bancario che agisce come intermediario, in una certa misura,
incoraggia lo sviluppo del mercato finanziario informale. Ci sono dati limitati e studi sul
mercato finanziario informale che potrebbero aver fornito una chiara idea di come questo
grande mercato informale funziona. Eʼ opinione diffusa che il mercato finanziario informale
svolge un ruolo importante negli investimenti. Una gran parte dei depositi e delle rimesse
degli immigranti albanesi che lavorano in paesi stranieri sono stati trasferiti attraverso i
mercati informali. Il prestito non è basato su contratto formale, ma le relazioni personali e il
tasso di interesse è leggermente superiore a quella del mercato finanziario formale.
1.3.2 Aspetti favorevoli
Lo sviluppo economico sostenibile in Albania chiede di approfondire e ampliare la riforma
del sistema bancario e ci sono due aspetti favorevoli per questo processo: l'indipendenza
della Banca dell'Albania, e il buon ambiente macroeconomico.
La legge "Sulla Banca dell'Albania", approvata nell'aprile 1992, ha dato alla Banca
dell'Albania per la prima volta il ruolo indipendente. La modifica della Costituzione e la
revisione della legge "Sulla Banca dellʼAlbania" ha promosso essa in posizione
indipendente. L'articolo 161 della Costituzione assegna alla Banca dellʼAlbania "il diritto
esclusivo di emettere e far circolare la moneta albanese", il diritto di attuare
autonomamente la politica dello Stato albanese ". Il governatore della Banca Centrale è
nominato dal Consiglio di Sorveglianza della Banca Centrale e approvato dal Presidente
delle Repubblica ed ha una durata di sette anni.
Ymeraj Onejda Il Sistema Finanziario Albanese
28
I compiti fondamentali della Banca dell'Albania sono:
(1) Di formulare, adottare ed eseguire la politica monetaria dellʼAlbania, che deve essere
coerente con il suo obiettivo primario,
(2) Di formulare, adottare ed eseguire il regime di cambio e il tasso di cambio della politica
dellʼAlbania,
(3) Di concedere in licenza o prevedere la revoca e alla supervisione delle banche che
svolgono l'attività bancaria al fine di garantire la stabilità del settore bancario;
(4) Detenere e gestire le riserve ufficiali,
(5) Di agire come banca, consulente e come agente fiscale del governo della Repubblica
dellʼAlbania;
(6) e per promuovere il buon funzionamento del sistema dei pagamenti.
1.4 Il sistema Piramidale e la Crisi Finanziaria
1.4.1 Il quadro macroeconomico
L'evoluzione del settore reale nel periodo '92-'96 fu caratterizzato da una notevole crescita
economica del 9 per cento l'anno, un calo dell'inflazione ad un livello medio del 17,5 per
cento e un significativo miglioramento del conto corrente e del disavanzo di bilancio che
però rimasero abbastanza in alti livelli. I progressi nella stabilizzazione macroeconomica si
basano sulla progettazione e realizzazione di politiche restrittive monetarie, fiscali e nella
rapida privatizzazione nel settore agricolo, commerciale al dettaglio e all'ingrosso, nelle
imprese medie e piccole che hanno influenzato la crescita economica
11
. Un passo
significativo è stato contrassegnato con l'indipendenza della Banca Centrale con la nuova
legge del 1996, che ha rafforzato la tutela della stabilità dei prezzi come obiettivo
principale della Banca dellʼAlbania.
Tuttavia, la politica monetaria si basava sul controllo della crescita della moneta attraverso
gli strumenti diretti come i limiti superiori del credito e i controlli sui tassi di interesse dei
depositi.
Ymeraj Onejda Il Sistema Finanziario Albanese
29
11
Durante questo periodo, la privatizzazione dei terreni agricoli ha raggiunto il 93% alla fine del 1993, la
riforma del sistema fiscale è andata avanti con l'introduzione nel 1996 dellʼImposta sul Valore Aggiunto, l'IVA,
ha iniziato il funzionamento il mercato dei Buoni del Tesoro e le obbligazioni per la privatizzazione, mentre la
maggioranza delle piccole imprese sono state privatizzate.
Anche col fatto che la crescita economica fu del 9,1% nel 1996, quell'anno, con il suo
andamento economico negativo e le elezioni politiche contestate che sono state precedute
da grandi costi di bilancio ai fini elettorali, la crescita senza le basi solide degli stipendi, il
ritardo dell'introduzione dell'IVA nel pacchetto fiscale, ha fatto sì che l'espansione
fulminante degli schemi piramidali non solo ha contribuito alla profonda crisi del 1997, ma
anche in molti indicatori macroeconomici. La crisi è chiaramente scoppiata già alla fine del
1996 con il triplo dell'inflazione, uguale a 17,4% rispetto al fine anno ʻ95 e un aumento del
disavanzo di bilancio di 12,9%. (Kule, Hadëri, 2001)
Il basso livello di sviluppo del sistema bancario e soprattutto il percorso negativo
macroeconomico nel 1996 ha contribuito allo scoppio della crisi del 1997, ma è stato
influenzato anche dall'azione di altri fattori importanti, che hanno portato allo sviluppo e al
crollo degli schemi piramidali come un mercato del credito informale .
1.4.2 Il mercato informale dei prestiti e gli schemi piramidali. Perché?
Una delle cause più importanti della crescita del fenomeno degli schemi piramidali è stata
l'inadeguatezza del sistema finanziario formale. Le tre banche statali che hanno dominato
il mercato dei depositi (holding oltre il 90 per cento dei depositi), non sono stati
intermediari affidabili di risparmio, invece le banche private erano lente ad emergere e non
particolarmente interessate ad attrarre depositi in valuta nazionale dedicando la loro
attenzione prevalentemente al commercio e al finanziamento . Il problema nelle banche
dello Stato non è stato il basso tasso di interesse: per assicurare che ai depositanti
fossero stati offerti i tassi di interesse positivi in termini reali, la Banca dellʼAlbania ha
fissato i tassi d'interesse minimi sui depositi a breve e dalla metà del 1993 in poi queste
sono state costantemente al di sopra del prevalente tasso d'inflazione. Tuttavia, il sistema
dei pagamenti è stato gravemente inadeguato.
Ymeraj Onejda Il Sistema Finanziario Albanese
30
Nel settembre 1996, il tempo medio di completamento delle operazioni di pagamento tra
conti in diversi rami della stessa banca di proprietà statale era di 5 - 6 giorni e il tempo di
completamento quando l'operazione interessava diversi conti presso banche di proprietà
statale potrebbe superare i 15 giorni. Come risultato di questi problemi, e di una generale
sfiducia delle banche, il pubblico tendeva a mantenere una percentuale insolitamente alta
del loro patrimonio finanziario in contanti (a fine 1995, il rapporto moneta e depositi è stato
del 64 per cento) ed era alla ricerca di opportunità di investimento alternative. Dal lato dei
prestiti, i problemi delle banche sono stati maggiori, che portavano alla nascita di un
mercato del credito informale.
Alla fine del 1994, i prestiti concessi dal giugno 1992, quando le banche statali hanno
iniziato le operazioni, il 27 per cento erano in sofferenza. Alla fine del 1995, in due delle tre
banche di proprietà statale, i prestiti scaduti rappresentavano quasi la metà del totale dei
prestiti in essere. In risposta alla scarsa valutazione del credito delle banche e la raccolta
di prestito, la Banca dellʼAlbania ha imposto massimali di credito interbancario. Questi
sono stati fissati a livelli che erano ben al di sotto di quelli che le banche volevano e
insufficienti a soddisfare le richieste di credito al settore privato, prevalentemente i tassi di
interesse. I limiti del sistema bancario in tali misure furono ragionevoli, anzi necessarie,
ma il risultato fu che le imprese si rivolgessero sempre più al mercato del credito
informale.
Un sondaggio di oltre 200 imprese condotta alla fine del 1996 ha rilevato che il 36 per
cento di loro aveva usato il mercato informale per finanziare i loro investimenti, rispetto al
38 per cento che aveva usato il credito bancario.
Il mercato che era nato a seguito alla tolleranza delle autorità statali e la mancanza di un
quadro normativo adeguato si componeva dagli agenti di cambio non autorizzati del
mercato di cambio nonché dalle società che depositavano i risparmi dei consumatori e
concedevano dei prestiti, erano delle società illegali perché non erano autorizzate a
svolgere questʼattività.
Ymeraj Onejda Il Sistema Finanziario Albanese
31
Il sistema bancario con la sua inefficienza come intermediario finanziario ha creato lo
spazio agli schemi piramidali a raccogliere il risparmio in aumento, in particolare i risparmi
degli immigrati
12
. I tassi di interesse per i depositi che offrivano queste società erano
troppo alti e si giravano intorno a 6-8 per cento al mese, però sempre inferiori ai tassi di
prestito, i cui dati mancano. La crescita di questi tassi dʼinteresse nel 1996 anche a causa
dellʼeliminazione delle sanzioni contro lʼex Jugoslavia, ha lasciato fuori gioco i tassi di
interesse offerti dal sistema bancario e di conseguenza, l'efficacia della politica monetaria
fu inesistente.
Gli alti tassi di interesse hanno portato un immenso afflusso di depositi negli sportelli di
queste società, mentre gli investimenti nel settore manifatturiero e in titoli di stato sono
stati minimi rispetto alle quantità raccolte. D'altra parte, è apparso il fenomeno del
reinvestimento sia del principale, sia degli interessi da parte dei clienti. L'incapacità di
gestire i depositi ha fatto sì che le società piramidali depositassero i soldi in conti correnti
delle banche commerciali e consentirono ad esse di creare riserve in eccesso, che
andavano direttamente ad acquistare Buoni del Tesoro in risposta alle alte richieste del
bilancio per liquidità.
Secondo i funzionari della Banca dell'Albania, i crediti concessi erano generalmente
inferiori a 30.000 dollari. I tassi sui prestiti nel mercato informale erano elevati: i tassi reali
erano circa l'8 per cento al mese, nel 1993, anche se erano scesi al 6 per cento al mese
nel secondo semestre del 1995. Sia le autorità che gli osservatori stranieri, tra cui il FMI,
considerava le società di prestito informale come benigne, anzi come un importante
contributo alla crescita: date le carenze manifestate dalle banche formali. Queste società
sono state probabilmente i migliori intermediari per i risparmi in Albania e gli investimenti
che sono stati finanziati da esse, sono stati tra i più redditizi.
La distinzione tra il mercato del credito informale e gli schemi piramidali è un aspetto
chiave, ma per lungo tempo era difficile vedere le differenze tra di loro. Sia il mercato del
credito informale che le società che hanno investito per conto proprio le risorse ottenute
Ymeraj Onejda Il Sistema Finanziario Albanese
32
12
I risparmi in questo periodo erano circa 300 milioni di dollari all'anno. Il sistema creditizio informale
consisteva principalmente in prestiti concessi dagli immigrati agli amici e alla famiglia, i prestiti in genere
raggiungevano i 30.000 USD ed non erano accompagnati da garanzie reali, ma da tassi di interesse molto
elevati.
dai risparmi interni e dai flussi delle rimesse sono stimate al in circa 300 milioni di dollari
all'anno (circa il 12 per cento del PIL) ed hanno operato sul presupposto che vi erano
opportunità redditizie per gli investimenti nelle piccole imprese in Albania.
E' stato difficile anche per le agenzie esterne, tra cui il FMI e la Banca Mondiale, di
distinguere tra i due gruppi di aziende. Sia il FMI che la Banca Mondiale inizialmente
hanno trattato le società che hanno investito per conto proprio come parte del quadro del
mercato di credito informale. Così, in una missione del FMI in Albania per dare consigli sui
problemi del settore finanziario, alla fine del 1995, i partecipanti si sono principalmente
concentrati sulla possibilità di migliorare il sistema finanziario formale, integrando gli
elementi più positivi del mercato informale. Mentre le preoccupazioni circa la possibilità di
criminali che operano nel mercato sono state sollevate. La vera natura delle grandi
imprese che operavano in questo periodo e la portata delle loro attività non è stata ripresa
da osservatori esterni fino alla metà del 1996.
Inizialmente, il mercato del credito informale si valutava come positivo da parte delle
autorità albanesi perché nelle condizioni di una mancanza di sistema bancario formale, si
considerava che le imprese che operavano in questo mercato realizzassero
unʼintermediazione finanziaria incoraggiando degli investimenti redditizi per la crescita
economica.
Oltre alle imprese di credito informale, dall'inizio della transizione hanno iniziato ad
operare delle aziende che raccoglievano risparmi contro interessi nei confronti dei presunti
prestatori di denaro e "investivano" nelle loro attività senza dare credito agli altri. Queste si
trasformarono nel tempo in società piramidali. Queste aziende offrivano tassi dʼinteresse di
4%-5% al mese e fino alla fine del 1995 hanno usato i soldi raccolti in modo non chiaro. In
alcuni casi investirono in attività produttive e in alcuni casi si ritiene che finanziassero
attività criminali quali il contrabbando, l'immigrazione clandestina, droga, prostituzione e
traffico di armi
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Data la loro natura, era difficile determinare con precisione la loro capacità di pagare, il fatto se loro
vincevano di più dallʼattività clandestina che pagavano i depositanti. Alcune di loro potrebbero essere stati
tali dal momento della loro creazione, mentre altre sono diventate imprese piramidali nel corso del 1996.
Nonostante le differenze tra di loro, differenze che difficilmente potevano essere evidenti,
in entrambi i casi come fonte monetaria per queste società sono serviti i risparmi interni e
le rimesse degli immigranti. Quando la portata del mercato informale ha raggiunto grandi
dimensioni, le organizzazioni internazionali hanno iniziato a esprimere preoccupazione per
la loro natura
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La mancanza di un quadro giuridico adeguato è una delle cause principali dello sviluppo di
schemi piramidali e la crisi finanziaria del 1997. Le aziende che operavano in mercati
informali contavano sul Codice Civile che permetteva ad esse di prendere a prestito in
base a società, ma senza essere obbligate ad essere monitorate dalle autorità che è una
delle cose più importanti per un istituto che raccoglie depositi e concede prestiti. Anche se
con la nuova legge del sistema bancario del 1996, si è chiaramente stabilito che tutti i
soggetti che raccoglievano depositi dovevano essere autorizzati e monitorati dalla Banca
dell'Albania, ancora una volta queste società non erano soggette ad autorizzazione e
controllo. La richiesta della Banca dell'Albania di autorizzare e monitorare queste imprese
ha trovato ostacoli anche da parte di alcuni alti funzionari, che difendevano l'opinione che
la nuova legge del sistema bancario non era adatta per le aziende mutuatarie. In questo
modo le autorità dello Stato rimasero indifferenti, o peggio ancora hanno aiutato lo
sviluppo di queste società.
Il fattore politico che consisteva nel sostegno che il governo dava a queste società è stato
un'altra causa del loro sviluppo. Questo sostegno veniva da funzionari importanti che
avevano legami con queste aziende, dai finanziamenti che davano queste società al
partito al potere come nel caso delle elezioni del 1996, che furono unʼespressione chiara
di promozione dellʼattività di queste imprese, rendendo dichiarazioni in favore e
considerando le loro attività pulite e utili. Il sostegno venne dimostrato anche dal fatto che
esse non sono state mai tenute al pagamento degli obblighi fiscali e mai sono state
accusate per evasione fiscale.
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Per esempio, alla fine del 1995, la missione del FMI per i problemi del settore finanziario ha studiato le
possibilità di migliorare il sistema finanziario formale attraverso l'integrazione degli elementi positivi del
mercato informale.