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l evoluzione dell uomo, non ci Ł piø consentito considerare la tecnica come
uno strumento a nostra disposizione, perchØ essa Ł ormai l ambiente che ci cir-
conda e ci costituisce. La tecnica da mezzo diventa fine2.
La stessa definizione di economia quale scienza che studia come impiega-
re, nel modo piø razionale per il conseguimento di fini determinati, i beni a di-
sposizione3, poco si adatta quindi ad un contesto dove i mercati, basati sulla
propriet privata e sul libero scambio, stanno cede ndo il passo alle reti, dove la
propriet Ł sostituita dall accesso, mentre lo scambio fra compratori e venditori
cede il passo ad un accesso temporaneo che viene negoziato fra client e server
operanti in una relazione di rete.4 Tale passaggio epocale Ł possibile grazie allo
sviluppo del settore dell Information and Communication Technology (ICT),
dove l unione della microelettronica, dei computer e delle telecomunicazioni in
un unico sistema integrato di comunicazione, una specie di sistema nervoso
globale che avviluppa il mondo, apre la porta a nuovi modi di gestire le attivit
economiche e a quello che chiamano l approccio ret icolare all economia. 5
L avvento delle nuove tecnologie dell informazione e della telecomunica-
zione (ICT) e l evoluzione verso un mercato sempre piø integrato hanno de-
terminato un importante cambiamento delle relazioni economiche.
Al quadro chiaro e strutturato che ha caratteriz zato l ambiente econo-
mico fino agli anni ottanta, se ne sovrappone ora uno in cui l aspetto principale
Ł l incertezza e la difficolt di fare previsioni sulle traiettorie della tecnologia e
2
Galimberti U. op. cit., pp. 34-36-37.
3
Definizione tratta da "Il nuovo dizionario Garzanti".
4
Rifkin J. "L’era dell’accesso" Mondadori editore 2000, pp. 6-7.
5
Rifkin J., op. cit., p. 22.
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dell economia. La localizzazione dei mercati e la rapida diffusione delle nuove
tecnologie legate al mondo dell informatica e delle telecomunicazioni hanno
inciso in modo sostanziale sul funzionamento dei sistemi economici di tutti i
paesi. A partire dagli anni Ottanta, gli intensi e rapidi mutamenti tecnologici
hanno comportato una decisa modificazione dei paradigmi di produzione e di
gestione delle risorse tecniche, finanziarie e umane.
Il cambiamento si Ł manifestato con diverse modalit : si sono modificati i
paradigmi produttivi; si Ł intensificata la velocit di trasmissione dei processi
d innovazione; si sono trasformati i consumi; sono mutati i canali di comunica-
zione e di trasferimento delle informazioni.
L insieme di questi elementi ha profonde implicazioni economiche non so-
lo a livello delle decisioni strategiche degli attori del sistema produttivo, ma
anche a livello dei gestori della cosa pubblica6.
Quando si parla del passaggio dalla cosiddetta Old Economy alla cosiddetta
New Economy si hanno in mente una serie di cambiamenti cos sintetizzabili
(vedi pagina seguente):
6
AA.VV. Internet banking. Quinto rapporto sul sistema fina nziario italiano della Fondazio-
ne Rosselli , Edibank 1999, p.107 e ss.
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Mercati:
Competizione:
Paradigma produttivo:
Paradigma organizzativo:
Fattori della crescita:
Lavoro:
Formazione:
Relazioni industriali:
Impresa:
AnzichØ usare questa terminologia e contrapporre due diversi tipi di econo-
mie, sarebbe forse piø corretto dire che questi cambiamenti creano un nuovo
contesto economico che influenza sia i settori tradizionali che quelli nuovi.
Lo spazio economico diviene virtuale, cambiando di conseguenza la geogra-
fia d impresa e modificando la relazione tra economia, societ e organizzazio-
ne del territorio. Emerge parallelamente un modello d impresa smaterializza-
ta , una sorta di contenitore, vuoto al proprio int erno e attivo solo attraverso
reti esterne. Grazie a un processo di decentramento all esterno di tutte le attivi-
t non strategiche, essa appare estremamente agile e flessibile: da un lato tiene
per sŁ unicamente le decisioni imprenditoriali e il rischio; dall altro attiva pro-
pri agenti nell ambiente esterno. L impresa vuot a risulta infatti deterrito-
rializzata, a causa del legame sempre piø intangibile con i diversi ambienti lo-
cali in cui opera. Essa appare virtualmente svincolata da un territorio specifico,
stabili dinamici
delimitata globale
fordismo post-fordismo
gerarchia verticale network
capitale e lavoro informazione
dedicato flessibile
specifica continua
low trust high trust
grande virtuale
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grazie alla possibilit di sfruttare conoscenze e c ompetenze tratte dalle espe-
rienze locali per trasformarli in un vantaggio competitivo globale .
Locale e globale si confondono in uno spazio di flussi e di scambi.
L adozione di tecnologie informatiche consente la realizzazione di un fascio di
interconnessioni e di interdipendenze tra gli attori del sistema economico. Il pa-
radigma trionfante nella cosiddetta new economy Ł dunque quello del network.
Il fattore strategico della crescita Ł ora un insieme di elementi intangibili e im-
materiali a disposizione di un dato sistema. Primo, tra tutti, l informazione.
La new economy Ł di stimolo alla creazione di attivit economiche e pu
rendere tangibili i benefici di agglomerazione, tipici delle economie locali. La
rivoluzione di Internet annienta le distanze spaziali e temporali, aumenta il nu-
mero dei competitors, stimola un abbattimento dei prezzi. Aumenta dunque
l incertezza, ma contemporaneamente si moltiplicano le opportunit e le alter-
native.
Occorrono dunque nuovi modelli interpretativi in grado di cogliere la cen-
tralit dell informazione e della conoscenza. Ques ti due fattori rappresentano
gli strumenti per fronteggiare la complessit deriv ante dalle nuove traiettorie
tecnologiche e per impostare nuove risposte strategiche a livello organizzativo
(dalla produzione alla progettazione, dallo sviluppo di network cooperativi al
disegno di nuove modalit di governo dell impresa e della societ ).
L obiettivo che mi propongo con il seguente lavoro, Ł dunque quello di illu-
strare come anche una funzione aziendale quale quella del Controllo interno, Ł
costretta a rivedere se stessa ed i propri obiettivi e strumenti, tradizionalmente
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orientati all interno appunto, al fine di riposiz ionarsi di piø verso l esterno e
ad aprirsi all analisi di quelle problematiche susseguenti alla rottura dei con-
fini che delimitavano fisicamente e strategicament e l azienda prima
dell avvento della net economy . Per raggiungere questo obiettivo il metodo
adottato sar di illustrare in primo luogo la defin izione di ICT, il ruolo
dell informatica aziendale e, alla luce dei cambiamenti che essa ha introdotto
nel modo di fare business (E-business), identificare le problematiche nuove che
interessano il Sistema dei Controlli Interni, gli eventuali nuovi obiettivi e le ri-
sposte gestionali adottate in ambito internazionale e nazionale.
Seguendo S. Micelli7, infatti, nella dinamica exploration/exploitation che
caratterizza tutte le imprese, i sistemi informativi aziendali hanno supportato
tradizionalmente la dimensione exploitation, ovvero l insieme di processi fisici
e di soluzioni organizzative a presidio delle economie di scala e di replicazio-
ne. Il potenziale di elaborazione delle tecnologie dell informazione ha consen-
tito di ottimizzare il sistema di decisioni a supporto dei processi produttivi,
contribuendo alla stabilizzazione del nucleo tecnico dell impresa della produ-
zione di massa. L elemento di novit rispetto al pa ssato Ł dato oggi
dall imporsi di tecnologie per la collaborazione e per l interazione a distanza
che contribuiscono a supportare e a trasformare quei processi di ricerca e di in-
novazione (exploration) che sono stati a lungo esclusi dalla rivoluzione infor-
matica. Queste tecnologie non si limitano a catturare e a valorizzare il patrimo-
nio di conoscenze informali che caratterizzano il funzionamento delle
7
Micelli S. Imprese, reti e comunit virtuali , ETAS 2000, pp.79-80.
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organizzazioni, ma contribuiscono a metterne in discussione i confini tradizio-
nali mettendo in discussione i principi di regolazione e di autorit ereditati
dall organizzazione della produzione di massa.
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Capitolo 1
L’attuale rivoluzione tecnologica
1.1 Economia digitale e ICT come driver dello sviluppo
Le informazioni si distinguono dai dati per le differenti finalit che di volta in
volta vengono loro attribuite dall utente. Il concetto di informazione fa quindi
riferimento al significato e all incidenza dei dati. Pertanto il contenuto informa-
tivo che vari soggetti possono ricavare da una stessa aggregazione di dati pu
essere diverso.
L informazione rappresenta un fattore determinante nell ambito
dell economia e della societ moderna: si parla, in fatti, di societ
dell informazione , termine con cui si indica il sistema sociale che caratterizza
gli anni in cui viviamo, in contrapposizione a quello tradizionale fondato sulla
produzione industriale. Infatti, informazione e conoscenza hanno avuto un ruo-
lo importante nello sviluppo sociale. La produzione basata sulla divisione del
lavoro esige da sempre un coordinamento che viene realizzato con l aiuto
dell informazione e della comunicazione. Tuttavia, determinanti per la nascita
di una societ dell informazione sono i cambiamenti nel ruolo delle informa-
zioni e della comunicazione in ambito economico. Un maggiore coordinamento
tra operatori sempre piø specializzati rende necessario, infatti, un numero cre-
scente di dispositivi tecnici di comunicazione e di informazione8.
La percentuale calcolata sul reddito nazionale dei costi di informazione e di
comunicazione, derivanti dal coordinamento intra- e interaziendale, i cosiddetti
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costi di transazione, Ł in crescita. Da uno studio del 19869, risulta che nel pe-
riodo tra il 1870 e il 1970, la percentuale dei costi di transazione nel prodotto
nazionale lordo degli Stati Uniti pass dal 25 al 5 5%. Oggi questa percentuale,
nelle economie sviluppate, dovrebbe superare il 60%. L informazione diventa,
quindi, un fattore di produzione a livello delle singole imprese e di conseguen-
za ha ripercussioni sull economia in generale. La sempre maggiore divisione
del lavoro e la specializzazione e l orientamento di imprese, settori e mercati
verso segmenti sempre piø specifici della catena del valore favoriscono poten-
zialmente la crescita della produttivit , tuttavia esigono al contempo processi di
coordinamento e armonizzazione piø efficienti.
Un ruolo decisivo viene svolto dalle tecnologie dell informazione e delle te-
lecomunicazioni (ICT) associate a innovative soluzioni organizzative. In ambi-
to economico lo sfruttamento sempre piø intensivo dell informazione e della
comunicazione pu essere un vantaggio soltanto quan do il guadagno in termini
di produttivit Ł piø elevato dei costi aggiuntivi sostenuti per il coordinamento.
L importanza strategica delle tecnologie dell infor mazione e delle telecomuni-
cazioni risiede, infatti, nella riduzione dei costi di coordinamento e
nell apertura di nuove possibilit di divisione del lavoro e armonizzazione del-
lo stesso. Le tecnologie delle telecomunicazioni offrono, inoltre, numerose
possibilit di arricchimento informativo dei prodot ti classici e di creazione di
nuovi segmenti del mercato dell informazione. Attivit di coordinamento sem-
plificate e una piø elevata specializzazione si traducono non solo nella crescita
8
AA.VV. Informatica aziendale , McGraw-Hill, pp. 5-6.
9
Wallis, North Long term factors in American economic growth , Chicago-London, p. 121
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della produttivit , ma anche in vantaggi tangibili per i clienti, che beneficiano
del miglioramento della qualit e dell introduzione di nuovi servizi.
1.2 Classificazione degli elaboratori
Si Ł soliti classificare gli elaboratori elettronici in classi, utilizzando criteri qua-
li la capacit elaborativa o il sistema operativo u tilizzato. Nel mondo dei siste-
mi informativi aziendali assumono un ruolo rilevante le seguenti classi di ela-
boratori:
• elaboratori di grandi dimensioni (spesso denominati mainframe o host);
• sistemi di medie dimensioni e workstation (noti anche come midrage-
system o minielaboratori);
• microelaboratori (PC).
Negli ultimi tempi si discute se i network computer (NC) rientrino o meno
nella categoria dei PC. I network computer sono sistemi caratterizzati da una
configurazione minima in termini di memoria, processore e disco fisso, tutta-
via, in quanto creati principalmente per l uso in rete (in particolare Internet e
Intranet, trattate successivamente), dispongono di dispositivi e canali di comu-
nicazione molto potenti.
Con il termine hardware si indicano tutti i componenti tangibili di un elabo-
ratore. I componenti hardware propri di una postazione di lavoro basata su PC
sono: l unit centrale (processore e memoria centra le) - la memoria di massa
(dischi rigidi, floppy disk ecc.) - le periferiche di input - le periferiche di
output. ¨ inoltre possibile dotare il personal comp uter di un unit di trasmis-
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sione dati (scheda di rete o un modem) che consenta il collegamento alle reti di
telecomunicazione.
Tuttavia il semplice assemblaggio di componenti elettronici non Ł sufficien-
te a rendere l elaboratore capace di interagire con l utente. Un sistema EDP
(Electronic Data Processing) necessita quindi anche di programmi (il softwa-
re) e di dati. In base al criterio di prossimit all hardware, o di prossimit
all utente, possiamo distinguere rispettivamente, tra software di sistema (tra cui
il sistema operativo) e software applicativo (elaborazione testi, programmi di
contabilit , ecc.).
1.3 Reti e architetture
Le modalit di connessione in rete di piø computer rappresentano il presuppo-
sto fondamentale del principio di elaborazione distribuita. In termini tecnici, la
creazione di una rete di computer mira al raggiungimento di diversi obiettivi:
• Condivisione dei carichi e delle prestazioni, rivolta a favorire un piø ef-
ficace sfruttamento delle potenzialit dei computer connessi in rete;
• Condivisione dei dati;
• Condivisione del software;
• Condivisione dei dispositivi di controllo e di sicurezza, che ha come o-
biettivo quello di permettere differenti modalit d i accesso ai dati critici
in modo tale da renderli disponibili anche nell eventualit si verifichino
problemi tecnici.