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Introduzione
Gli scenari economici negli ultimi anni sono stati
caratterizzati da una notevole instabilità. In questo
contesto, il ruolo della piccola e media impresa ha
contribuito a mantenere una certa solidit{ dell’industria
italiana, non senza incontrare problematiche soprattutto
legate alla sua particolare struttura organizzativa.
Nel tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da
sempre dalla massiccia presenza di imprese di piccole e
medie dimensioni, il settore manifatturiero, e in particolar
modo quello del metalmeccanico, rappresenta ormai una
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realtà affermata in grado di trainare l’intera economia del
nostro Paese.
La provincia di Monza e Brianza, per via della sua peculiare
struttura economica e imprenditoriale, può essere
annoverata tra i principali motori dell’economia italiana.
Pertanto questo territorio si presta a un’analisi finalizzata a
mappare le necessità delle PMI italiane, e idonea a
fotografarne lo stato di salute. Il presente lavoro si propone
di offrire un quadro d’insieme, il più esaustivo e completo
possibile, della situazione e dell’evoluzione delle piccole e
medie imprese del settore metalmeccanico nella provincia
di Monza e Brianza, evidenziando i fattori di successo e
quelli più critici che caratterizzano il modello di business
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locale. L’obiettivo primario della ricerca è quello di fornire,
alla luce dei risultati emersi sul territorio di Monza e
Brianza, una panoramica sulle possibili prospettive di
sviluppo e sui fattori chiave in grado di orientare le imprese
verso una crescita generale, con estrema attenzione al tema
dell’innovazione e della ricerca e sviluppo.
Al fine di tracciare un profilo chiaro delle esigenze settoriali
e di sintetizzare i dati in modo ordinato, si è ricorso
all’utilizzo della statistica descrittiva, raccogliendo le
informazioni necessarie per l’analisi della popolazione di
riferimento nazionale e di quella campionaria relativa alle
imprese di Monza e Brianza.
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I dati e le fonti informative che hanno alimentato la
presente ricerca sono riconducibili principalmente a due
tipologie: le fonti primarie e le fonti secondarie.
La prima parte del lavoro, infatti, è stata caratterizzata da
uno studio preliminare dell’argomento trattato, attraverso
le fasi di reperimento, selezione, valutazione e successiva
rielaborazione di dati secondari, ossia informazioni raccolte
da terzi e rese disponibili, riferite più o meno direttamente
al settore metalmeccanico. Le principali fonti statistiche dei
dati secondari prese in esame sono state molteplici e sono
riconducibili alle diverse istituzioni, enti e associazioni di
categoria che elaborano indagini ad hoc e rapporti di
ricerca sui diversi settori dell’economia e più in generale
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sull’industria, oltre al Sistema Statistico Nazionale, che offre
dati dettagliati sull’intera economia italiana. Occorre
tuttavia evidenziare la carenza di dati statistici che
permettano l’elaborazione di un’analisi sistematica
dell’industria metalmeccanica in Italia, in grado di
evidenziare le dinamiche delle diverse specializzazioni del
comparto. Parimenti risultano poche anche le indagini
recenti sulle caratteristiche di questo settore.
La seconda parte della ricerca si è basata
fondamentalmente su informazioni statistiche primarie,
ossia dati acquisiti per la prima volta e forniti dal progetto
dell’Osservatorio PMI, istituito da Confindustria Monza e
Brianza e dal CRIET – Centro di Ricerca Interuniversitario
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in Economia del Territorio – dell’Universit{ di Milano-
Bicocca. Questo progetto, finalizzato a elaborare
un’indagine strutturale sulle imprese associate a
Confindustria Monza e Brianza, è stato il frutto di un
composito gruppo di lavoro, del quale ho fatto parte
personalmente, coordinato dal professor Angelo Di
Gregorio e dalla dottoressa Laura Gavinelli.
La procedura di raccolta dei dati statistici si è avvalsa
dell’erogazione di un questionario in modalit{ CAWI
(Computer Assisted Web Interviewing), affiancato da
un’attivit{ di recall telefonico, sottoposto ad un campione di
756 imprese associate a Confindustria Monza e Brianza ed
afferenti a sei settori differenti. I dati campionari, trattati in
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maniera aggregata, sono stati selezionati ed elaborati, come
verrà illustrato nel secondo capitolo, al fine di delineare e
mappare un primo profilo delle imprese metalmeccaniche
del territorio di riferimento, in merito alle sei aree
strategiche sondate, ed in particolare sul tema
dell’innovazione e della ricerca e sviluppo, fattore critico di
successo per lo sviluppo ed il miglioramento dell’efficienza
aziendale.
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Fondamentale inoltre è stato il contributo della banca dati
digitale di AIDA
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della società Bureau Van Dijk (BvD), nata
nel 1991 come azienda specializzata nella valutazione e
nell’elaborazione di sistemi di analisi delle informazioni,
che ha permesso di integrare i dati generati dalla ricerca
empirica, soprattutto per il confronto statistico tra il
campione analizzato e il complesso delle aziende presenti
sul territorio di Monza e Brianza.
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La banca dati AIDA contiene informazioni anagrafiche, geografiche, finanziarie
(tra cui bilanci dettagliati in media sugli ultimi 5 esercizi) e commerciali di oltre
1.000.000 società italiane.
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La tesi è strutturata in tre capitoli.
Il primo capitolo è dedicato all’analisi del comparto
metalmeccanico e della sua incidenza nel sistema
industriale italiano. A tal riguardo verrà inizialmente
illustrata la composizione del settore metalmeccanico e la
sua classificazione secondo l’ultima nomenclatura adottata
dall’Istat. In seguito si presenter{ l’attuale quadro
congiunturale dell’industria in Italia, attraverso un breve
excursus sui principali indicatori che si riferiscono alla
produzione, al fatturato e all’interscambio estero, per poi
delineare dettagliatamente le dinamiche congiunturali e le
tendenze evolutive di questo ampio comparto, che come si
vedrà successivamente, riveste un ruolo di fondamentale
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importanza strategica all’interno di numerose filiere
industriali.
Il secondo capitolo sarà sostanzialmente incentrato
sull’analisi strutturale di un campione di imprese afferenti
al metalmeccanico ed associate a Confindustria Monza e
Brianza. L’indagine empirica ha indagato e approfondito sei
aree strategiche (organizzazione commerciale,
internazionalizzazione, produzione e innovazione,
risparmio energetico e tutela ambientale, accesso al credito,
passaggio generazionale), focalizzando l’attenzione sulle
problematiche e gli aspetti critici che si manifestano nella
gestione aziendale. L’obiettivo principale di questo capitolo
è quello di delineare i punti di forza e di debolezza delle
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imprese oggetto di analisi, in modo tale da descrivere lo
stato di salute delle aziende e identificare gli eventuali
interventi da intraprendere. In quest’ottica s’inquadra la
collaborazione sinergica tra il CRIET e Confindustria Monza
e Brianza, finalizzata a favorire lo sviluppo economico
territoriale e a migliorare i servizi offerti alle aziende.
Nell’ambito del terzo capitolo si cercherà di approfondire il
tema dell’innovazione, argomento critico per lo sviluppo
delle imprese e variabile fondamentale per il
raggiungimento di un vantaggio competitivo. Partendo
dall’analisi della letteratura economica sui principali
modelli che descrivono i processi innovativi e la diffusione
della conoscenza, sarà illustrato il rapporto tra la
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dimensione aziendale e la capacit{ d’innovazione, che
spesso si traduce nella creazione di un network di imprese
in grado di favorire lo sviluppo e la circolazione delle
competenze. Infine verrà presentato lo stato
dell’innovazione delle imprese italiane, descrivendo la
diversa incidenza dell’innovazione di prodotto e di
processo all’interno dell’industria.
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1. CAPITOLO I – IL SETTORE MET ALMECCANICO
IN IT ALIA
Per avere un quadro completo sulla composizione e
sull’andamento generale del settore metalmeccanico
italiano, è necessario compiere un approfondimento sulla
struttura del settore stesso e sul suo inquadramento
all’interno dell’industria italiana, in termini sia di incidenza
economica sia di performance economiche generali.
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L’obiettivo primario di questo capitolo è quello di fornire
una breve descrizione della situazione congiunturale
dell’industria italiana in senso stretto
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, in modo tale da
inquadrare il ruolo e il peso economico del settore
metalmeccanico, delineando la sua composizione e la sua
rappresentativit{ nell’economia italiana, per fornire un
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All’interno dell’industria, per maggiore precisione, è utile richiamare le
definizioni utilizzate usualmente nelle statistiche prodotte a livello nazionale e
internazionale, dove l’industria viene ulteriormente distinta in industria in senso
stretto e costruzioni. La differenza nasce dal fatto che il settore edilizio è un
comparto ad alta intensità di lavoro rispetto al resto dell’industria. (B. Magda,
2003, L’industria italiana: numeri, peculiarità, politiche della nostra economia
industriale, Il Mulino, Bologna, p. 33).
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primo termine di paragone per l’analisi delle imprese
metalmeccaniche del territorio di Monza e Brianza, oggetto
di approfondimento del capitolo successivo.
1.1 La struttura dell’industria metalmeccanica
Quello del metalmeccanico può essere considerato un
settore piuttosto articolato e, dal punto di vista dei prodotti
offerti, estremamente eterogeneo. I singoli comparti che lo
costituiscono sono molteplici e le tipologie produttive
risultano piuttosto differenti. Questo settore comprende,