3
1. INTRODUZIONE
L’Italia, vanta un patrimonio marittimo di grande rilevanza, grazie alla lunghezza delle
sue coste e alla tradizionale vocazione nautica che la contraddistingue.
Il presente lavoro ha come obiettivo quello di approfondire e comprendere al meglio la
rilevanza economica della nautica da diporto nel nostro paese, la profonda crisi che ha
colpito il settore a partire dal 2008, e la crescente importanza assunta dalle attività di
refitting soprattutto per le PMI.
Infine, ho analizzato il caso del riposizionamento competitivo di General s.r.l., una
società impegnata in attività di service e refitting nautico, che ha voluto riposizionare il
proprio business in chiave strategica, riuscendo così ad anticipare gli andamenti
negativi del settore.
Entrando più nel dettaglio, sarà possibile comprendere meglio come la nautica da
diporto italiana assuma una posizione di rilievo sia nel mercato nazionale che in quello
mondiale, data la posizione di leadership nella produzione di grandi yacht e la
presenza nel nostro territorio di numerosi produttori nautici di prestigio.
Le varie attività nautiche, in larga parte di piccola e piccolissima dimensione che
operano sia nell’ambito della produzione vera e propria, che nell’erogazione di servizi
complementari e di supporto, contribuiscono nell’insieme a creare il valore aggiunto
del settore. Si può così validamente parlare di “sistema integrato della nautica da
diporto”, al cui interno ho distinto le attività industriali, dalle attività del terziario
nautico.
Nella parte successiva della tesi mi sono soffermata sulle dimensioni del settore
quindi, sull’analisi della domanda e dell’offerta nautica, e sull’andamento del fatturato
nel periodo 2006-2010.
Al fine di individuare a grandi linee l’entità della domanda di settore, mi sono
concentrata sul totale del parco nautico italiano, distinguendolo in parco nautico
immatricolato e parco nautico non immatricolato, e poi sul numero di patenti nautiche
in circolazione nel nostro paese.
4
Per un’analisi dell’offerta nautica, ho individuato inizialmente il numero di aziende e
addetti nel settore della nautica distinguendoli per regione, poi il numero di strutture
portuali e di posti barca disponibili complessivamente in Italia.
Data la rilevanza economica della nautica da diporto in Liguria e in Toscana ho
approfondito la trattazione parlando del distretto nautico di La Spezia, e del polo
produttivo di Viareggio.
Nel capitolo successivo, grazie ai risultati di un’indagine campionaria svolta da CNA
Produzione/Nautica in collaborazione con EURES, realizzata su un campione
rappresentativo di PMI del settore nautico, ho voluto individuare le conseguenze
principali della crisi e le strategie adottate dalle aziende per superarla.
In questo scenario negativo molti cantieri e aziende nautiche di più piccola
dimensione, hanno incrementato le attività di riparazione e manutenzione ordinaria e
straordinaria dell’imbarcazione. Per questo motivo, ho voluto dedicare una parte della
tesi alle caratteristiche specifiche del comparto refitting (attori, strategie da essi
adottate, distribuzione delle aziende nelle principali provincie italiane).
L’esclusivo design e l’ottima qualità delle imbarcazioni prodotte, hanno permesso
all’Italia di raggiungere una posizione di leadership mondiale nella produzione dei
grandi yacht perciò, anche per questo particolare segmento di mercato, sono state fatte
alcune considerazioni di sintesi, sulla rilevanza economica e sulle attività di
manutenzione e riparazione.
Per concludere, nel terzo capitolo mi sono soffermata sull’analisi di un caso aziendale
e in particolare sulla scelta di riposizionamento competitivo intrapresa da General
s.r.l., una società di piccole dimensioni con sede legale in provincia di Massa-Carrara,
che si occupa di manutenzione e fornitura di servizi alle imbarcazioni da diporto. Dopo
aver descritto brevemente l’azienda tra cui l’oggetto sociale, la proprietà, l’organo
amministrativo, l’organigramma aziendale, la mission e la rete di collaborazioni
instaurate con altre aziende operanti nel settore della nautica da diporto, ho trattato
alcuni aspetti strategici (strategia competitiva perseguita, i fattori critici di successo,
l’architettura strategica, le risorse e le competenze distintive).
5
2. IL SETTORE DELLA NAUTICA DA DIPORTO
2.1 LA NAUTICA DA DIPORTO COME “SISTEMA INTEGRATO DEL
VALORE”
La nautica da diporto è uno dei principali settori dell’economia italiana e può essere
considerato come un sistema integrato in grado di creare valore, grazie allo stretto
legame esistente tra le attività produttive e di servizio che lo compongono.
Considerare il fenomeno della nautica da diporto solo dal lato della produzione di
imbarcazioni, accessori e motori è limitativo, infatti, accanto a queste attività si sono
sviluppati molti altri business parentali che entrano, a tutti gli effetti a far parte della
cosiddetta ”economia del mare”.
1
Per capire meglio cosa si intende per sistema integrato è opportuno sottolineare che il
prodotto nautico finale ricomprende non solo l’imbarcazione ma, anche tutti i servizi
ad essa connessi, che permettono di offrire al cliente-armatore la soluzione migliore in
termini di vacanza, benessere, svago e divertimento
2
.
In un ottica allargata la capacità della nautica da diporto di creare valore va valutata
nell’intera catena del valore allargata
3
secondo i termini sopra identificati.
Approfondendo quest’ultimo aspetto, sono da tenere in debita considerazione le
sinergie
4
positive derivanti dal collegamento con il settore turistico. Il turismo nautico
1
CNA produzione/nautica
2
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008.
3
Data la sistematicità delle attività del settore si parla di catena del valore allargata o sistema del valore,
intendendo l’insieme delle attività che co-partecipano alla creazione del valore e si traducono in attività di
consumo per l'utente finale (Draebye, 1996).
All’interno del sistema del valore, attori economici diversi - fornitori, partner, alleati e clienti - lavorano insieme
per co-produrre valore (Normann-Ramirez, 1993).
L'accezione di sistema del valore che viene utilizzata può essere descritta sinteticamente dai seguenti punti
(Parolini, 1996):
• si tratta di un insieme di attività che contribuiscono alla creazione di valore volto alla soddisfazione
del consumo di prodotti e servizi nautici.
• le attività vengono svolte utilizzando un insieme di risorse umane, materiali e immateriali;
• le attività sono legate da flussi di materiali, informazioni, risorse finanziarie e relazioni di influenza;
• nell'ambito del sistema sono coinvolte varie tipologie di attori economici che si occupano della realizzazione
specializzata delle varie attività;
• gli acquirenti finali oltre al consumo possono svolgere attività di creazione del valore;
4
Le sinergie sono interrelazioni di segno positivo, di varia natura che migliorano le condizioni di redditività di
una o più unità strategiche, o dell’azienda nel suo complesso in termini di: maggiori ricavi, minori costi, minor
rischio o minor fabbisogno finanziario. Le sinergie possono essere di diversa natura: Operativo/caratteristica (di
6
è diventato soprattutto negli ultimi anni un’importante opportunità di crescita e
diversificazione per moltissime imprese del comparto. Ad esempio possiamo trovare
imprese che gestiscono il posto barca dei turisti-armatori e nello stesso tempo gli
offrono ulteriori servizi anche molto personalizzati, al fine di rendere unica e
stimolante la sua esperienza di crociera.
Sempre con riferimento alle possibili sinergie non si deve trascurare che alcune
imprese hanno deciso di diversificare l’attività nel settore dell’abbigliamento e delle
calzature, realizzando, oltre agli articoli tecnici creati per utilizzo esclusivo in mare
aperto, anche articoli adatti alla vita di tutti i giorni.
Un'altra sinergia che si è venuta a creare è quella fra nautica da diporto e formazione,
con il proliferare di iniziative per creare figure professionali specifiche, con
competenze nell’ambito dei servizi nautici, del turismo nautico, del design e della
progettazione delle imbarcazioni.
Infine è importante notare come sia di crescente importanza il ruolo dei Saloni Nautici,
tra cui il principale è quello internazionale di Genova
5
, che contribuisce a diffondere la
cultura della nautica e sviluppare la passione per il settore anche da parte di chi non
possiede una barca
6
.
Detto questo, possiamo certamente considerare l’imbarcazione come il centro
nevralgico di una serie di attività industriali e di servizio che implicano l’utilizzo di
competenze e risorse strategiche di alto livello in grado di rendere il prodotto italiano,
unico nel suo genere per qualità, stile, ricercatezza e affidabilità
7
.
mercato, produttive in senso stretto, di approvvigionamento, infrastrutturali), Finanziaria, Fiscale. (Stefano
Garzella. Il sistema d’azienda e la valorizzazione delle potenzialità inespresse).
5
Il Salone Nautico Internazionale di Genova è l'appuntamento più atteso e seguito del calendario della Fiera di
Genova, quest’anno è arrivato alla sua 52°edizione. Conquistatosi un ruolo di punta nel mercato internazionale,
le edizioni passate hanno dimostrato la crescita esponenziale delle aziende partecipanti e il rilevante aumento dei
gruppi internazionali coinvolti, chiara dimostrazione del successo raggiunto dal Salone Nautico Internazionale.
La grande visibilità del palco del Salone Nautico Internazionale di Genova viene sfruttata ad ogni edizione per
lanciare le più importanti anteprime sul mercato nei settori delle imbarcazioni a motore, a vela e pneumatiche,
ma anche nei settori collaterali dell'abbigliamento tecnico, delle attrezzature da pesca, del turismo nautico e dei
servizi. Il Salone Nautico Internazionale di Genova si conferma, in primo luogo, il più grande mercato del settore
in Italia, con un giro d'affari che supera il miliardo di euro ad ogni edizione. (www.genoaboatshow.com)
6
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008.
7
La barca essendo un prodotto complesso, richiede l’intervento di numerosi soggetti per la sua progettazione,
costruzione e vendita, e per la continua creazione di valore economico e simbolico per il cliente/diportista.
(Massimiliano Bruni, Luana Carcano. La nautica italiana. Modelli di business e fattori di competitività).
7
Queste caratteristiche contribuiscono a fare della barca un bene simbolico,
esperienziale, un prodotto con un valore che va al di là delle sue caratteristiche
funzionali e merceologiche
8
.
Il sistema della nautica si caratterizza per la forte presenza di PMI e di imprese
artigiane, impegnate nella realizzazione di prodotti/servizi di qualità, ottenuti ed
erogati, attraverso un apporto fondamentale di “artigianalità” e con forte attenzione
alle esigenze particolari del cliente-armatore
9
.
È proprio facendo leva sulle varie opportunità di diversificazione, sulle risorse e
competenze distintive presenti nel mercato e sulla qualità e unicità del Made in Italy,
che le imprese nautiche Italiane hanno cercato di superare la dura crisi del settore che
dal 2008 al 2010 ha comportato una riduzione del fatturato globale del 40%
10
.
Il valore aggiunto delle produzioni uniche realizzate dai costruttori italiani è detenuto
soprattutto dalle piccole e micro imprese della subfornitura (arredi e interni,
progettazione e design ecc..) che nella catena del valore rappresentano il 64% del
fatturato.
Secondo il responsabile nazionale Cna Produzione Nautica il ritorno alla normalità è
previsto dopo il 2015 e per difendere il Made in Italy è necessario plasmare il più
possibile, la rete dei cantieri e dei subfornitori, che rappresenta un’alleanza strategica
al mantenimento della leadership mondiale anche nel futuro.
11
Tuttavia prima di analizzare nel dettaglio la dimensione del settore e di fare
riferimento agli specifici fattori critici di successo su cui le imprese hanno puntato per
affrontare la crisi, ho ritenuto opportuno fare un approfondimento sulle attività
8
Negli ultimi anni il comparto dei beni simbolici è cresciuto particolarmente, essi si distinguono perché
affiancano alla tradizionale funzionalità di prodotto, un valore simbolico legato a dimensioni come l’esclusività e
la distintività (Cappetta et al., 2003) o diffusione e conoscenza (Carcano, Catalani, 2007).
La barca è uno di questi beni, e il senso che gli viene socialmente attribuito è convenzionale e deriva dal contesto
e dalla cultura.(Massimiliano Bruni, Luana Carcano. La nautica italiana.)
9
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
10
CNA Produzione/Nautica.
11
CNA Produzione/Nautica.
8
principali che compongono la catena del valore della nautica da diporto,
distinguendole in
12
:
Attività industriali
- attività industriali principali
- attività industriali di supporto
Attività del terziario
- servizi ai cantieri (B2B)
- servizi al diportista (B2C)
2.1.1 Le attività industriali della nautica da diporto
Le barche italiane, insieme all'abbigliamento, sono divenute ormai da diversi anni il
simbolo della genialità e dello stile italiano all’estero, lasciando la loro impronta
nella storia del diporto.
13
All’Italian Style si sono ispirati e uniformati, i cantieri di altri paesi europei come i
cantieri inglesi e scandinavi, che hanno tralasciato l'impostazione nordica delle loro
costruzioni per dar vita a imbarcazioni di stampo “mediterraneo”.
Anche se, nella produzione di super yacht ( ≥ 24 metri) ci sono gruppi italiani che
hanno raggiunto dimensioni molto rilevanti (come il gruppo Ferretti e Azimut-Benetti)
permettendo all’Italia di mantenere il primato mondiale; una caratteristica peculiare
della filiera della produzione nautica da diporto è la forte presenza di imprese di ridotte
dimensioni.
L’ottima posizione raggiunta dalle imprese operanti nella catena del valore della filiera
nautica è sicuramente dovuta all’elevata presenza di competenze e specializzazioni che
contribuiscono a creare il valore aggiunto del settore e sono presenti sia nella
cantieristica vera e propria che in tutte le attività di supporto ad essa.
14
12
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
13
CNA produzione/nautica
14
CNA produzione/nautica
9
È opportuno dire fin da subito che non esistono cantieri completamente integrati in
grado di produrre al loro interno sia l’imbarcazione, che tutti i componenti necessari
per il suo funzionamento. Infatti, data la moltitudine di professionalità e lavorazioni
necessarie, i cantieri terminali
15
, che gestiscono l’intero processo di creazione di
valore connesso alla costruzione dell’imbarcazione, esternalizzano molte fasi del
processo produttivo stesso.
Proprio per questo la filiera produttiva si caratterizza per una forte integrazione
funzionale tra cantiere e rete dei subfornitori/componentisti specializzati, dove, la
maggior parte delle volte, sono proprio questi stessi soggetti che si fanno carico di
sviluppare i processi d’innovazione tecnologica.
A tal proposito possiamo dire che i cantieri rappresentano il nucleo centrale, della
catena del valore della filiera manifatturiera, occupandosi di svolgere le fasi principali
quali, la concezione, la progettazione e l’assemblaggio delle componenti
dell’imbarcazione (attività industriali principali).
Inoltre ci sono una serie di attività industriali di supporto realizzate dai produttori di
accessori e componenti strutturali e dai produttori di componenti motoristiche.
Questi fornitori assumono perciò un ruolo fondamentale nel processo produttivo
poiché ad essi i cantieri esternalizzano alcune produzioni che altrimenti, se fatte
all’interno, comporterebbero un eccessivo aggravio di costi e incrementerebbero la
complessità dei processi
16
.
Tali fornitori operando in stretta collaborazione con i cantieri che gli commissionano
le lavorazioni e spesso si localizzano in prossimità degli stessi. Proprio per la loro
importanza strategica, i cantieri dovrebbero instaurare con loro delle relazioni di
collaborazione tendenzialmente stabili, cercando di allineare i loro obiettivi e la loro
cultura a quella del cantiere stesso.
15
”I cantieri terminali possono essere distinti in: cantieri integrati, che svolgono al loro interno la maggior parte
delle fasi produttive; cantieri assemblatori, che supervisionano il processo produttivo, realizzando all’interno
solo le fasi a maggior valore aggiunto; e cantieri ibridi, che operano sia come terminali sia come terzisti.”(La
Nautica Italiana- Massimiliano Bruni, Luana Carcano).
16
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
10
Solo in questo modo i componenti forniti avranno le caratteristiche qualitative
adeguate per essere assemblati dal cantiere in modo da garantire la realizzazione di un
prodotto finito di valore elevato sia in termini di qualità che di tecnologia ed
innovazione.
Nello specifico è possibile sintetizzare le principali attività svolte dai cantieri in
17
:
Ideazione, design (degli interni e dell’esterno) e
progettazione/industrializzazione dell’imbarcazione (sistemi elettronici,
domotica, impiantistica e propulsione, etc.), che può anche essere realizzata per
ogni singola commessa nel caso in cui sia volontà del produttore personalizzare
il più possibile il prodotto al cliente. Talvolta la progettazione viene
esternalizzata a terzi.
Realizzazione di modelli/stampi/mock up interni.
Realizzazione e assemblaggio delle parti strutturali delle imbarcazioni
(scocche) e verniciatura delle stesse (alcuni cantieri esternalizzano anche
l’attività di realizzazione delle parti strutturali).
Assemblaggio dei componenti (mobili, accessori, strumenti di bordo, impianti
elettrici, idraulici, componenti motoristiche ecc.) realizzati all’esterno sulla base
di rapporti di fornitura e sub-fornitura.
Collaudo, trasporto e varo delle imbarcazioni, sono tutte attività svolte da
collaudatori e imprese di trasporto specializzate.
Tra le attività operative più rilevanti svolte dal cantiere c’è anche l’attività di logistica
esterna, per il trasporto di componenti ingombranti, quali alberi, parti di scafo o intere
imbarcazioni, svolta solitamente da vettori specializzati, e quella di logistica interna.
Nella produzione di imbarcazioni più piccole, le attività appena descritte sono
ridimensionate rispetto al caso dei grandi yacht, data la minor complessità del prodotto
e quindi dei processi produttivi per realizzarlo.
17
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
11
Nei cantieri di dimensioni minori la fase di progettazione e quella di design vengono
svolte in modo più standardizzato e anche le attività di logistica sia interna che esterna
sono più semplici data la dimensione più piccola delle imbarcazioni.
Conseguenza di ciò è che i cantieri di più piccola dimensione hanno minor capacità di
influenzare e indirizzare i fornitori nel perseguimento di obiettivi comuni.
Facendo un’analisi delle caratteristiche che contraddistinguono il cliente che acquista
un’imbarcazione, si rileva che, soprattutto per i grandi yacht, è un soggetto molto
esigente, attento ai dettagli e alla qualità del prodotto
18
.
Per questo motivo le imprese che operano nella filiera produttiva perseguono strategie
di nicchia, basando il loro successo su fattori quali il design, l’eccellenza del prodotto,
il prestigio del marchio e dell’immagine e anche sull’integrazione con le attività del
terziario nautico da diporto, al fine di soddisfare al meglio i desideri del cliente-
diportista.
Proprio per integrarsi meglio con le attività a valle, molti cantieri hanno fatto
investimenti nel terziario nautico come ad esempio nel refitting, nel rimessaggio e
nella gestione dei porti turistici.
2.1.2 Le attività del terziario nautico da diporto
Il terziario nautico è costituito da una moltitudine di piccole e medie imprese disperse
sul territorio e concentrate su specifici segmenti di attività.
Questo settore come ho già detto in precedenza, si caratterizza per la forte integrazione
con la filiera delle attività industriali e l’obiettivo finale è sempre quello di creare
maggior valore per il diportista.
Fanno parte del settore del terziario nautico sia i servizi rivolti direttamente al
diportista (B2C) che i servizi rivolti ai cantieri (B2B).
Nel dettaglio ho suddiviso i servizi del tipo Business to Business in due principali
categorie:
18
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
12
Progettazione
Logistica
Anche i servizi offerti direttamente al diportista (B2C) sono suddivisibili in varie
tipologie tra cui
19
:
Brokerage (intermediazione nella compravendita di imbarcazioni)
Distribuzione imbarcazioni (dealer).
Charter (noleggio imbarcazioni)
Refitting (riparazione, manutenzione)
Rimessaggio (deposito e custodia dell’imbarcazione nei periodi di non utilizzo).
Distribuzione di accessori, attrezzature, articoli nautici
Rilascio patenti nautiche, formazione e gestione degli equipaggi
Gestione dell’imbarcazione (yacht management)
Servizi finanziari e assicurativi (leasing nautico)
Tutti questi servizi sono finalizzati a realizzare le condizioni necessarie per poter
assicurare la navigazione da diporto.
I servizi di rimessaggio e di manutenzione, che possono essere svolti anche da un
unico soggetto, quale appunto il cantiere, necessitano, come nel caso della manifattura,
di attività di logistica sia per il trasporto di componenti ingombranti che per il trasporto
e l’alaggio delle barche.
I distributori di imbarcazioni (dealer), assumono un’importanza centrale nel sistema
del valore della nautica da diporto in quanto si interfacciano direttamente con il cliente
offrendogli svariati servizi (pre e post-vendita), fondamentali per concludere la vendita
e per la soddisfazione del diportista. Per questi motivi i dealer assumono un ruolo
ancor più rilevante nella vendita dei super yacht.
Altrettanto importante risulta la gestione del posto barca e quindi il sistema di strutture
e servizi portuali.
I diportisti necessitano sia di servizi legati al transito turistico che di servizi legati al
deposito e custodia delle barche.
19
Fulvio Fortezza. Processi strategici e di marketing nel settore della nautica da diporto. Franco Angeli, 2008
13
Riguardo al posto barca i servizi possono essere di tipo essenziale, quali quelli di
assistenza all’ormeggio, l’accesso a fonti di acqua potabile, energia elettrica, e servizi
di manutenzione. Inoltre ci sono anche servizi di tipo aggiuntivo, quali la sicurezza
all’interno del porto, i servizi commerciali (ristoranti, negozi per la nautica,
lavanderie, ecc.) e l’organizzazione di iniziative culturali e ricreative, in stretta
relazione con le caratteristiche del territorio vicino ai porti turistici.
FIGURA 1. IL “SISTEMA INTEGRATO DELLA NAUTICA DA DIPORTO”
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Fonte: elaborazione personale
20
Nella prospettiva del sistema del valore integrato della nautica da diporto viene meno la logica sequenziale
tipica della catena del valore, e si pone l'accento sulle attività, osservando il contesto come una rete di
connessione tra imprese e clienti, la cui co-presenza genera un valore complessivo che va letto adottando come
punto di osservazione la posizione del consumatore. Le connessioni rappresentano flussi di beni fisici di
informazioni, know-how esplicito e conoscenze tacite (Nonaka-Takeuchi,1995), particolarmente critiche nel
settore della nautica.
ATTIVITA’ DEL TERZIARIO
NAUTICO
ATTIVITA’ INDUSTRIALI
- Ideazione
- Design
- Progettazione
Realizzazione e assemblaggio
parti strutturali e verniciatura
Assemblaggio
componenti
Business to
Business
Business to
Consumer
CANTIERI
FORNITORI ESTERNI DI
COMPONENTI
Di supporto Principali
-Brokerage
-Distribuzione
imbarcazioni
-Charter
-Refitting
-Rimessaggio
-Distribuzione di
accessori e articoli
nautici
-Rilascio patenti
nautiche
-Formazione/gestione
equipaggi
-Gestione
dell’imbarcazione
-Servizi finanziari e
assicurativi
Produttori
di Accessori
Produttori di
componenti
motoristiche
-Progettazione
-Logistica
Realizzazione di
modelli/stampi/mok up interni
- Collaudo
- Trasporto
- Varo