Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
6
INTRODUZIONE
Questa ricerca è nata per l‟interesse che ancora oggi suscita l‟attività
ed il ruolo svolto dalla collettività italoamericana presente negli Stati
Uniti nei rapporti con l‟Italia, durante i tragici anni della seconda
guerra mondiale fino al ristabilimento della pace.
L‟indagine è stata sollecitata anche dall‟esigenza di uscire da quelle
valutazioni consolidatesi nel tempo, ma fortemente riduttive e
penalizzanti, che legano prevalentemente la figura dell‟italoamericano
a quella del “boss mafioso” o del generoso “zio d‟America”.
L‟affermazione di questi stereotipi limita notevolmente una
riconsiderazione obiettiva, più rispondente alla verità storica, del ruolo
che la collettività italoamericana effettivamente svolse nello sviluppo
delle relazioni tra Italia e Stati Uniti, negli anni drammatici presi in
esame.
Si è cercato così di valutare i diversi livelli ai quali la collettività
poté influenzare i rapporti tra i due Paesi prendendo in esame, oltre alle
iniziative organizzate di sostegno politico, di assistenza economica, di
propaganda verso l‟Italia degli italoamericani, anche quei fattori
“involontari” di condizionamento, quali il peso elettorale del gruppo
etnico italiano ed il vantaggio militare derivante agli Stati Uniti
dall‟utilizzo di americani italofoni nelle operazioni di intelligence,
durante l‟intervento in Italia.
Tali obiettivi hanno quindi richiesto un‟indagine particolarmente
complessa che, partendo dall‟esame dei rapporti ufficiali tra i governi
di Roma e Washington, si è estesa alla conoscenza di quei fattori
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
7
politici, economici e sociali attraverso i quali si manifestò l‟influenza
della collettività italoamericana.
La ricerca è perciò iniziata con l‟esame della documentazione
ufficiale pubblicata dai governi italiano e statunitense, in primo luogo
delle raccolte dei documenti diplomatici.
La consultazione delle serie dei Documenti Diplomatici Italiani
1
è
servita soprattutto per seguire l‟evoluzione delle relazioni tra i due
Paesi, nonché le speranze, da parte italiana, di intervento della
collettività italoamericana e dei suoi rappresentanti a favore dell‟Italia.
I volumi Foreign Relations of the United States
2
sono stati utili per
la vastissima documentazione relativa alle conferenze internazionali, ai
rapporti degli Stati Uniti con l‟Italia, e degli Stati Uniti con l‟alleato
britannico, in relazione alle questioni legate al nostro Paese.
La raccolta del Dipartimento di Stato è arricchita da una
documentazione che riguarda più specificatamente i rapporti tra Italia e
Stati Uniti
3
.
Di essa sono risultati particolarmente utili gli indirizzi radiofonici e
la corrispondenza di Roosevelt contenuti in United States and Italy,
1936-1946.
Anche la raccolta Civil Affairs: Soldiers Become Governors si è
rivelata utile, in particolare per chiarire le questioni della senior
partnership britannica in Italia, della mancata nomina di La Guardia a
1
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI, Documenti Diplomatici Italiani, Roma, Istituto
Poligrafico dello Stato, serie IX (1939-1943), 1954-1990, 10 vv.; serie X (1943-1948), 1992-1993,
3 vv.
2
U. S. DEPARTMENT OF STATE, Foreign Relations of the United States, vv. annuali, 1941-
1947, Washington, 1958-1972; vv. sulle conferenze internazionali: The Conferences at Cairo and
Teheran, 1943. Washington, 1961. The Conferences at Malta and Yalta, 1945. Washington, 1955.
The Conference at Quebec, 1944. Washington, 1972. The Conferences at Washington, 1941-1942
and Casablanca, 1943. Washington, 1968. Foreign Relations of the United States. The
Conferences at Washington and Quebec, 1943. Washington, 1970.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
8
coordinatore civile ad Algeri, nonché per verificare il ruolo di Poletti
nel governo alleato dell‟Italia liberata
4
.
Utili indicazioni per la valutazione del confronto politico ufficiale,
sia fra le diverse parti politiche nei due Paesi che fra i protagonisti
della scena internazionale, sono state tratte dall‟esame delle raccolte di
discorsi di presidenti e uomini di governo, sia statunitensi che italiani
5
.
Le raccolte ufficiali sono state integrate con la documentazione
pubblicata dai protagonisti o da alcuni studiosi nell‟ambito di
monografie sulla politica estera degli Stati Uniti o sui rapporti tra i due
Paesi
6
.
In particolare, le pubblicazioni dei documenti relativi all‟intervento
alleato in Italia sono servite a verificare il peso ed il ruolo degli
3
U. S. DEPARTMENT OF STATE, United States and Italy 1936-1946, Documentary Record,
Washington, Government Printing Office, 1946.
4
OFFICE OF THE CHIEF OF MILITARY HISTORY - DEPARTMENT OF THE ARMY,
Civil Affairs: Soldiers Become Governors, H. L. Coles, A. K. Weinberg (a c. di), Washington D.C.,
1964.
5
A. DE GASPERI, Discorsi politici, Roma, Ed. Cinque Lune, 1956. S. ROSENMANN (a c.
di), The Public Papers and Addresses of Franklin D. Roosevelt, New York, Russell & Russell,
1969, vv. VIII-XIII. C. CLEMENS, (a c. di), Truman Speaks, New York, Kraus Reprint, 1969.
Public Papers of the Presidents of the United States. Harry S. Truman. Washington, vv. I-III,
1961-1965.
6
R. E. SHERWOOD (a c. di), The White House Papers of Harry Hopkins, v. II, London, Eyre
& Spottiswood, 1949. (trad. it.: La seconda guerra mondiale nei documenti segreti della Casa
Bianca, Milano, Garzanti, 1949). M. C. TYRON (a c. di), Correspondence Between President
Truman and Pope Pius XII. New York, 1952. A. H. VANDENBERG, Jr., ed., The Private Papers
of Senator Vandenberg, London, 1953. M. R. DE GASPERI (a c. di), De Gasperi scrive,
Morcelliana, Brescia, 1974, 2 vv. R. DALLEK (a c. di), The dynamics of World Power: a
Documentary History of United States Foreign Policy: 1945-1973, v. I, New York, Chelsea
House, 1973. F. LOEWENHEIM, H. LANGLEY, M. JONES, (a c. di), Roosevelt and Churchill:
Their Secret Wartime Correspondence, New York, 1975. G. PETRACCHI (a c. di), “Intelligence”
americana e partigiani sulla linea gotica: i documenti segreti dell’OSS, Nuova Edizione, Foggia,
Bastogi, 1992. M. PICCIALUTI CAPRIOLI, Radio Londra, 1940-1945, inventario delle
trasmissioni per l’Italia, Roma, Ministero dei Beni Culturali, 1976, 2 vv. E. AGA ROSSI (a c. di),
L’inganno reciproco: l’armistizio tra l’Italia e gli angloamericani del 5 settembre 1943, Roma,
Min dei beni culturali, 1993.
CARLO TRESCA MEMORIAL COMMITTEE, Who Killed Carlo
Tresca?, New York, 1947. J. E. MILLER (a c. di), La politica dei “prominenti” italo-americani
nei rapporti dell’ OSS, Italia Contemporanea, n. 139, apr.-giu. 1980, pp. 51-70. W. MOQUIN, C.
VAN DOREN (a c. di), A Documentary History of the Italian Americans, New York, Praeger,
1974. E. AGA ROSSI (a c. di), La politica del Vaticano durante la seconda guerra mondiale.
Indicazioni di ricerca e documenti inediti sulla missione di Myron Taylor, Storia Contemporanea,
6, dic. 1975, pp. 881-928. E. DI NOLFO (a c. di), Vaticano e Stati Uniti, 1939-1952, Milano,
1978.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
9
italoamericani nelle operazioni di intelligence in Italia durante
l‟occupazione alleata
7
, nonché ad approfondire la questione dell‟uso
strumentale del fattore italoamericano da parte di Roosevelt, soprattutto
in funzione del rapporto con i britannici
8
.
Delle pubblicazioni di documenti riguardanti l‟attività degli
italoamericani, particolarmente importante si è rivelata quella dei
rapporti del Foreign Nationalities Branch, una branca istituita nel
1941 per controllare le attività politiche degli esuli antifascisti e dei
gruppi etnici negli Stati Uniti
9
.
La documentazione dei rapporti tra Stati Uniti e Vaticano è risultata
utile per valutare l‟influenza delle gerarchie cattoliche americane nella
definizione della politica estera degli Stati Uniti, ed il loro contributo al
rafforzamento delle iniziative di sostegno all‟Italia degli
italoamericani
10
.
Al fine di colmare almeno in parte le lacune presenti nella
documentazione pubblicata, è stato possibile condurre delle ricerche di
archivio, sia in Italia che negli Stati Uniti.
Presso l‟Archivio Centrale di Stato la ricerca è servita soprattutto a
verificare la sintonia del governo italiano con l‟attività della collettività
nei casi della richiesta della pubblicazione dell‟armistizio lungo
11
e del
favore per la politica di intervento degli Stati Uniti enunciata da
Truman
12
.
7
G. PETRACCHI (a c. di), op. cit.
8
R. E. SHERWOOD (a c. di), op. cit. F. LOEWENHEIM, H. LANGLEY, M. JONES, op. cit.
9
J. E. MILLER (a c. di), op. cit.
10
AGA ROSSI (a c. di), op. cit. M. C. TAYLOR (a c. di), op. cit. E. DI NOLFO (a c. di), op.
cit.
11
ACS, PCM, 1944-1947, f. 19.15.12422.
12
ACS, PCM, 1944-1947, f. 19.14.18038/1.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
10
Essa è servita anche a confermare l‟impegno a favore dell‟Italia
della Chiesa Cattolica americana
13
, una componente fondamentale
della cosiddetta “lobby pro-Italia”.
La ricerca condotta nell‟Archivio Storico del Ministero degli Esteri
si è rivelata utile soprattutto per il periodo 1944-1946, particolarmente
per la conoscenza dell‟attività di Antonini nelle Americhe e
dell‟intervento di Tarchiani in suo favore, e delle iniziative delle altre
organizzazioni italoamericane per un giusto trattato di pace con
l‟Italia
14
.
Il materiale conservato presso l‟Archivio dell‟Istituto Storico della
Resistenza in Toscana è servito a confermare l‟impegno degli esuli e
degli italoamericani della Mazzini Society a favore dell‟Italia e degli
antifascisti in cerca di asilo negli Stati Uniti, nonché i rapporti
dell‟organizzazione con l‟amministrazione statunitense e con gli
antifascisti americani
15
.
Di una certa importanza si è rivelato anche l‟ascolto dei documenti
sonori originali conservati presso la Discoteca di Stato
16
, soprattutto
per quanto riguarda i discorsi di Antonini e Mussolini. Il primo ha tolto
ogni dubbio rispetto alla sincerità dell‟antifascismo di Antonini,
rivelando anzi il coraggio di questi nel denunciare il carattere totalitario
del regime fascista nel momento di massima popolarità del duce negli
Stati Uniti. Il discorso di Mussolini agli americani e agli italoamericani
13
ACS, PCM, 1944-47, f. 19.14.95339.
14
ASME, SG, 1945-1949, b. 33, f. 40. ASME, AP, 1931-1945, Stati Uniti, b. 99, ff. 9, 10.
ASME, AP, 1946-1950, Stati Uniti, b. 10, f. 1.
15
ISRT, AGL, Fondo Tarchiani, carteggi di A. Tarchiani: ins. 2, f. 7, s.f. 55, ins. 3, f. 7, s.f. 57.
Fondo Mazzini Society, D. Gentili: b. 2, ff. 4, 5, 6. Fondo Mazzini Society, Antifascisti ed ebrei che
cercano asilo in America: b. 3.
16
DS. Messaggio di Benito Mussolini al popolo nord americano ed agli italiani di America, s.
d. Discorso di Luigi Antonini, 1934, New York. Messaggio di Harry Truman, 16 apr. 1945, San
Francisco. Augurio di Don Sturzo agli italiani, 25 settembre1945. Discorso di De Gasperi, 11
dicembre 1945, Roma.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
11
ha confermato il grande impegno di propaganda del fascismo verso gli
Stati Uniti, bruciato poi dalla necessità di aderire alla politica
dell‟Asse.
La ricerca presso la Manuscript Division della Public Library di
New York è servita a visionare il carteggio riguardante La Guardia,
Marcantonio e Tresca
17
. Tuttavia tale materiale, riferendosi soprattutto
alle vicende interne statunitensi, è stato utile solo in modo indiretto, per
aver confermato la piena internità di tali personaggi alla vita politica
americana.
Di notevole utilità presso la stessa Public Library, comunque, si è
rivelato l‟esame delle raccolte relative all‟attività della Camera e del
Senato degli Stati Uniti, in particolare per i dibattiti legati allo status
internazionale italiano ed alla ratifica statunitense del trattato di pace
con l‟Italia
18
.
Un contributo prezioso è poi stato fornito dalle fonti
memorialistiche e biografiche che hanno consentito di ridurre
ulteriormente varie lacune della documentazione utilizzata.
Importanti testimonianze sono provenute dalle memorie dei
rappresentanti politici italiani
19
e americani
20
con responsabilità nelle
relazioni italo-americane.
17
NYPL, MD, Fiorello La Guardia Papers,Vito Marcantonio Papers, Tresca Memorial
Committee Papers.
18
U. S. CONGRESS, HOUSE OF REPRESENTATIVES, Selected Executive Session
Hearings, 1943-1950. V. I, Problems of World War II and its Aftermath. U.S. CONGRESS,
HOUSE. Committee on Foreign Affairs, Hearings Pursuant to H. Joint Resolution 99, A Joint
Resolution Requesting the President to Recognize Italy as an Ally and to Extend Lend Lease Aid.
79th Cong., 1st sess., 11 April 1945. U. S. CONGRESS, SENATE, Selected Executive Session
Hearings, 1943-1950. V. I, Problems of World War II and its Aftermath U.S. CONGRESS,
SENATE. SENATE COMMITTEE ON FOREIGN RELATIONS, Hearings on Treaties of Peace
with Italy.
19
G. CIANO, Diario, v. II, Milano, Rizzoli, 1950. A. TARCHIANI, America-Italia. Le dieci
giornate di De Gasperi negli Stati Uniti, Milano, Rizzoli, 1947. A. TARCHIANI, Dieci anni tra
Roma e Washington, Milano, Mondadori, 1955. E. ORTONA, Anni d’America, v. I, Bologna, Il
Mulino, 1989.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
12
Si sono rivelate utili anche le biografie degli stessi uomini
21
.
Le memorie degli esuli antifascisti
22
hanno contribuito a
comprendere meglio, tra l‟altro, i caratteri ed il ruolo della collettività
italoamericana.
In particolare le testimonianze raccolte in L’antifascismo italiano
negli Stati Uniti hanno confermato l‟estrema frammentazione della
sinistra italoamericana e italiana negli Stati Uniti.
Le memorie di Salvemini e Sturzo hanno permesso un‟analisi più
puntuale del diffuso filofascismo nella collettività durante il ventennio,
e delle simpatie per il fascismo anche da parte americana.
Le biografie degli esuli sono servite a ricostruire con maggior
precisione l‟attività degli antifascisti negli Stati Uniti ed il loro rapporto
con la collettività italoamericana
23
.
In particolare la pubblicazione del carteggio di Sforza ha rivelato le
difficoltà degli antifascisti liberali in America nel condurre iniziative
congiunte con i comunisti, e la conseguente debolezza del
movimento
24
.
20
D. ACHESON, Present at the Creation. My Years in the State Departement, New York,
1969. J. F. BYRNES, Speaking Frankly, New York, 1947. C. HULL, The Memoirs of Cordell
Hull, New York, 1948, 2 vv. TRUMAN, Harry S., The Memoirs of Harry Truman, Garden City,
1955, 2 vv. WELLES, Sumner, Ore decisive, Roma, Einaudi, 1945.
21
G. ANDREOTTI, De Gasperi e il suo tempo, Milano, Mondadori, 1956. M. R. CATTI DE
GASPERI, De Gasperi uomo solo, Milano, Mondadori, 1964. J. MACGREGOR BURNS,
Roosevelt. 1940-1945, Milano, Dall‟Oglio, 1972. E. ROOSEVELT, As He Saw It, New York,
1946.
22
Interventi di A. DONINI, A. GAROSCI, R. PACCIARDI, W. SALOMONE, in AA.VV.,
L’antifascismo italiano negli Stati Uniti durante la II guerra mondiale, a c. di A. Varsori, Roma,
Archivio Trimestrale, 1984. E. LUSSU, Diplomazia clandestina, Firenze, La Nuova Italia, 1956.
G. SALVEMINI, Memorie di un fuoriuscito, Milano, Feltrinelli, 1973. G. SALVEMINI, Lettere
dall’America, Bari, Laterza, 1967, 2 vv. C. SFORZA, L’Italia dal 1914 al 1944, quale io la vidi,
Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1946. L. STURZO, La mia battaglia da New York, Milano,
Garzanti, 1949.
23
G. LA BELLA, Luigi Sturzo e l’esilio negli Stati Uniti, Brescia, Morcelliana, 1990. F. PIVA,
F. MALGERI, Vita di Luigi Sturzo, Roma, Cinque Lune, 1972. L. ZENO, Ritratto di Carlo Sforza.
Col carteggio Croce-Sforza e altri documenti inediti, Firenze, Le Monnier, 1975. G. DE CARO,
Gaetano Salvemini, Torino, UTET, 1970. C. KILLINGER, Wartime Anti-Fascism: Gaetano
Salvemini and the American Authorities, in AA.VV., Support and Struggle, cit., pp. 189-205.
24
L. ZENO, op. cit.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
13
Le uniche memorie interessanti di un italoamericano, Montana
25
,
sono anche quelle sulle quali maggiormente pesa il dubbio di faziosità.
Esse sono risultate però indicative di come l‟intervento per l‟Italia
fosse, per i sindacalisti e politici italoamericani, uno degli strumenti atti
a far valere la propria parte politica all‟interno degli Stati Uniti o anche
all‟interno del proprio partito o sindacato.
La comprensione di questo aspetto è risultata indispensabile per
valutare il grado di incisività degli italoamericani anche nelle relazioni
tra Italia e Stati Uniti.
Non a caso le opere su Fiorello La Guardia
26
, così come quelle su
Vito Marcantonio
27
, affrontano invariabilmente la questione del ruolo
dei gruppi etnici nel sostegno elettorale e nel funzionamento della
machine politica, e questo aspetto è confermato anche dalla vasta
produzione biografica sugli italoamericani
28
.
Oltre che ai documenti pubblicati e di archivio, alle memorie, ai
carteggi ed alle biografie, la presente ricerca ha fatto riferimento alle
opere generali ed alle monografie.
25
V. B. MONTANA, Amarostico. Testimonianze euro-americane. Livorno, U. Bastogi Ed.,
1975.
26
A. MANN, La Guardia Comes to Power, Chicago, University of Chicago Press, 1969. E.
CUNEO, Life with Fiorello: A Memoir, New York, Avon Books, 1955. C. GARRETT, The La
Guardia Years: Machine and Reform Politics in New York City, New Brunswick, N.J., Ruthers
University Press, 1961.
27
G. MEYER, Vito Marcantonio. Radical Politician. 1902-1954, Albany, State University of
New York Press, 1989. S. J. LA GUMINA, Vito Marcantonio, the People’s Politician, Dubuque,
Kendall-Hunt, 1969.
28
Four Centuries of Italian-American History, New York City, The Vigo Press, 1953. P.
GASTALDO, Gli americani di origine italiana: chi sono, dove sono, quanti sono, in AA.VV.,
Euroamericani, La popolazione di origine italiana negli Stati Uniti, Torino, Ed. Fondazione
Giovanni Agnelli, v. I, 1987. G. SCHIAVO (a c. di), The Italian-American who’s who, New York.
1935-1954, vv. VII-XI.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
14
L‟esame del quadro generale degli avvenimenti si è basato sugli
studi più recenti di storia delle relazioni internazionali
29
, e sulle opere
generali di storia italiana
30
e americana
31
.
La lettura delle monografie è servita ad approfondire i diversi
aspetti della ricerca, oltre che a confrontare le diverse interpretazioni
storiografiche.
Si è fatto riferimento a quegli studi sulla politica estera italiana
32
e
statunitense
33
, e sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti
34
, che trattano in
particolare il periodo preso in considerazione dalla presente ricerca.
Dal confronto degli studi relativi alla politica estera statunitense è
emersa, tra l‟altro, l‟esistenza di un dibattito storiografico sulla
questione dei fattori che hanno contribuito alla definizione delle scelte
politiche internazionali degli Stati Uniti.
29
R. ALBRECHT-CARRIE‟, Storia diplomatica d’Europa. 1815-1968, Bari, Laterza, 1978. J.
B. DUROSELLE, Storia diplomatica dal 1919 al 1970, Roma, Edizioni dell‟Ateneo, 1972.
G. GIORDANO, Storia della politica internazionale. 1870-1992, F.lli Angeli, 1994.
30
G. CANDELORO (a c. di), Storia dell’Italia moderna, vv. IX-XI, Milano, Feltrinelli
Economica, 1986. R. DE FELICE (a c. di), Storia dell’Italia contemporanea, v. V, Napoli, Ed.
Scientifiche Italiane, 1979. G. MAMMARELLA, L’Italia contemporanea, v. V, Bologna, Il
Mulino, 1993. G. BOCCA, Storia della Repubblica Italiana, Milano, Rizzoli, 1981-1983, v. I.
31
A. NEVINS, H. S. COMMAGER, Storia degli Stati Uniti. Dalla fondazione delle colonie
americane al caso Watergate, Torino, Einaudi, 1976.
32
P. PASTORELLI, Dalla dichiarazione di guerra agli Stati Uniti all’armistizio, in AA.VV.,
La politica estera italiana dal 1914 al 1943, Torino, ed. ERI, 1963. M. TOSCANO, Dal 25 luglio
all’8 settembre, Firenze, Le Monnier, 1966.
33
J. B. DUROSELLE, Da Wilson a Roosevelt. La politica estera degli Stati Uniti dal 1913 al
1945, Bologna, Cappelli, 1963. G. MAMMARELLA, Storia degli Stati Uniti dal 1945 ad oggi,
Roma-Bari, Laterza, 1992. E. AGA ROSSI, Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda,
Bologna, Il Mulino, 1984. T. A. BAILEY, A Diplomatic History of the American People, v. I,
New York, 1958. C. O. LERCHE, Foreign Policy of the American People, v. I, New York, 1958.
H. BRADFORD WESTERFIELD, Foreign Policy and Party Politics, New Haven, Yale University
Press, 1955. M. BELOFF, Foreign Policy and the Democratic Process, Baltimore, John Hopkins
University Press, 1955.R. A. POLLARD, Economic security and the Origins of the Cold War.
1945-1950, New York, Columbia University Press, 1985. R. M. FREELAND, The Truman
Doctrine and the origins of Mc Carthism, Foreign Policy, Domestic Politics and Internal Security,
1946-1948, New York, A. Knopf, 1972. R. RADOSH, Il sindacato imperialista? Dipartimento di
Stato, CIA e sindacato americano (1914-1968), Torino, 1978.
34
J. E. MILLER, The United States and Italy, 1940-1950. The Politics and Diplomacy of
Stabilization, Chapel Hill, London, 1986. A. PLATT, R. LEONARDI, American Foreign Policy
and the Postwar Italian Left, Political Science Quarterly, n. 93 (est. 1978), pp. 197-216. R.
QUARTARARO, Italia e Stati Uniti. Gli anni difficili, Roma, E.S.I., 1986. E. DI NOLFO, The
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
15
Una corrente, sviluppatasi alla fine degli anni Cinquanta, sostiene
l‟influenza dei fattori interni nella definizione delle scelte internazionali
degli Stati Uniti
35
.
Altri storici invece rilevano, sia per Roosevelt che per Truman, la
possibilità di decidere autonomamente l‟indirizzo internazionale degli
Stati Uniti, il primo perché favorito dalla legislazione in materia, il
secondo dal carattere bipartitico della politica estera americana del
periodo
36
.
Rispetto ai rapporti tra Italia e Stati Uniti, di particolare interesse si
è rivelato lo studio di Miller, sia per le utili indicazioni di ricerca
contenute in esso, sia perche tiene conto dei fattori interni, compreso
quello relativo al gruppo etnico italiano, avvalorando la tesi della loro
importanza nella determinazione dei rapporti fra i due Paesi nel
periodo 1940-50
37
.
Un approfondimento delle vicende legate alla collettività
italoamericana del periodo immediatamente precedente a quello
considerato è risultato necessario soprattutto per comprendere e
descrivere la situazione della collettività al momento dello scoppio
della guerra fra Italia e Stati Uniti
38
.
United States and Italian Communism 1942-1946: World War II to the Cold War, The Journal of
Italian History, v. I, n. 1, prim. 1978, Firenze, Vallecchi ed., pp. 74-94.
35
A. BAILEY, op. cit., C. O. LERCHE, op. cit., H. BRADFORD WESTERFIELD, op. cit.,
M. BELOFF, op. cit.
36
A. THEOHARIS, Roosevelt e Truman di fronte a Yalta, in E. AGA ROSSI, op. cit., G.
MAMMARELLA, op. cit.
37
J. E. MILLER, op. cit.
38
D. CINEL, Dall’Italia a San Francisco. L’esperienza dell’immigrazione, in AA.VV.,
Euroamericani. La popolazione di origine italiana negli Stati Uniti, Torino, Fondazione Giovanni
Agnelli, 1987, v. I. B. BEZZA (a c. di), Gli Italiani fuori d’Italia. Gli emigrati italiani nei
movimenti operai dei paesi d’adozione (1880-1940), Milano, F.lli Angeli, 1983. J. P. DIGGINS,
Mussolini and Fascism. The View from America, Princeton, Princeton University Press, 1972. L.
FAVERO, G. TOSSELLO, Cent’anni di emigrazione italiana (1876-1976), in AA.VV., Un secolo
di emigrazione italiana:1876-1976, Roma, 1978. H. S. NELLI, From Immigrants to Ethnics. The
Italian Americans, Oxford, New York, Oxford University Press, 1983. L. F. PISANI, The Italian
in America, Exposition Press, New York, 1957. G. PREZZOLINI, I trapiantati, Milano,
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
16
Il confronto delle monografie ha riguardato anche le questioni
relative al ruolo degli esuli antifascisti
39
, dei liberali e dei conservatori
americani
40
e della Chiesa cattolica
41
negli Stati Uniti, quelle relative
alla condotta di guerra statunitense in Italia
42
e al ruolo della collettività
nella definizione degli aiuti economici statunitensi e internazionali, e
nelle trattative di pace relative al nostro Paese
43
.
Longanesi, 1963. SYMPOSIUM DI STUDI AMERICANI, Gli italiani negli Stati Uniti.
L’emigrazione e l’opera degli italiani negli Stati Uniti d’America, Atti del III symposium di studi
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Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
17
Di grande sostegno è stato l‟esame della stampa dell‟epoca,
periodica e quotidiana.
Sulla stampa italiana si è verificato il dibattito circa l‟intervento
degli italoamericani negli affari politici italiani, in particolare le
vicende legate ad Antonini ed ai socialisti italiani
44
.
Tanto la stampa americana quanto quella italoamericana sono state
consultate presso la Public Library di New York, poiché in Italia non
esistono copie dei giornali americani per il periodo 1941-1945, né di
quelli italoamericani per l‟intero periodo 1941-1947.
Per quanto riguarda la stampa americana
45
, l‟esame dei giornali
liberali è servito a rilevare il grado di sostegno degli uomini politici e
degli opinionisti americani di indirizzo progressista alle rivendicazioni
ed alle iniziative degli antifascisti italiani ed italoamericani. Quello dei
giornali conservatori ha evidenziato invece il deciso appoggio della
destra americana alle istanze dei “prominenti” italoamericani.
La consultazione diretta del New York Times, in particolare, ha
rivelato una errata interpretazione da parte di due storici, Galbreath e
Aga Rossi, sulla questione del sostegno o meno degli opinionisti
americani alla monarchia italiana.
Galbreath deduce, da un articolo del New York Times del 27 luglio
1943, che il giornale conservatore si definì contrario al riconoscimento
di Casa Savoia
46
.
44
Avanti!, Il Messaggero, L’Unità,Corriere di Roma, La Voce Repubblicana.
45
America, Baltimore Sun, Chicago Sunday, Call, Christian Science Monitor, Commonweal,
Daily Worker, Herald Tribune, Justice, Kansas C.S., Life, Nation, New Republic, New York Herald
Tribune, New York Post, New York Times, New York Times Magazine, P.M., Saturday Evening
Post, The Star, U.S. News, Washington Post.
46
Cfr. J. GALBREATH, Allied Policy in Italy, 1943-1945, PhD Thesis, Fletcher School of
Government and Diplomacy, 1970, p. 113.
Imma Puzio, Il ruolo della collettività italoamericana nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti (1941-1947), 1996
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Aga Rossi, assumendo e citando l‟interpretazione di Galbreath,
sostiene che gli opinionisti americani non avevano al tempo una
posizione coerente rispetto all‟Italia
47
.
Al contrario, l‟articolo in questione cominciava esprimendosi
chiaramente a favore del riconoscimento di Casa Savoia, e proseguiva
poi esponendo l‟opinione di chi si opponeva ad esso.
Per quanto riguarda la stampa italoamericana
48
, la panoramica sul
periodo 1941-1943 è servita a confermare il carattere composito e
contrapposto della collettività, divisa dal fazionismo politico dei suoi
rappresentanti, oltre che differenziata a livello sociale.
La lettura dei quotidiani e dei periodici italoamericani dell‟intero
periodo, poi, ha rivelato il grado di internità degli italoamericani alla
vita politica degli Stati Uniti e dato importanti informazioni sull‟attività
della collettività.
Particolarmente utile si è rivelata la lettura de Il Progresso Italo-
Americano, il quotidiano italoamericano a più vasta diffusione negli
Stati Uniti, sulle cui pagine furono lanciate le più importanti campagne
a favore dell‟Italia.
47
Cfr. E. AGA ROSSI, La politica degli Alleati..., cit., p. 888.
48
Il Progresso Italo Americano, La Parola del Popolo, Corriere del Popolo, Mazzini News,
Nazioni Unite, Il Mondo, L’Italia Libera, La Parola, Il Martello, L’Adunata dei refrattari,
Controcorrente, Il Risveglio, Lo Stato Operaio, L’Unità del Popolo, Il Popolo Italiano, Il Corriere
degli Italiani, La Notizia, Il Barbiere Moderno,La Gazzetta del Massachusetts, la Voce Coloniale,
The Rubicon.