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INTRODUZIONE
Negli ultimi venti anni si è sempre più consolidato un fenomeno competitivo fra
territori. È divenuta, quindi, necessaria una pianificazione strategica che diversifichi
l’offerta territoriale della destinazione rispetto alla concorrenza.
I policy maker hanno compreso l’importanza dell’organizzazione di eventi, come
strumento per il rilancio economico del territorio nel quale operano, nonché come leva
in grado di migliorare la competitività, l’attrattività e l’immagine della destinazione.
La passione per l’organizzazione di eventi e l’interesse che nutro per il turismo,
hanno ispirato la voglia di intraprendere uno studio che vedesse queste due
argomentazioni unite alle discipline che più mi hanno appassionata durante il percorso di
studio universitario: il Management ed il Marketing. L’idea si è poi sviluppata nella
direzione di seguito descritta.
L’oggetto del presente lavoro sarà l’indagine delle strategie e dei possibili ruoli
assunti dagli eventi, in particolar modo dei cosiddetti Grandi Eventi, nel piano di
sviluppo territoriale.
Nel primo capitolo saranno analizzati gli elementi caratterizzanti gli eventi
suddivisi per sistema di offerta, di erogazione e destinatari, per poi soffermarci su
differenti classificazioni delle manifestazioni, in particolare sulla distinzione fra Special
Events, Mega Events, Hallmark Events e Community Events.
Il secondo capitolo vedrà gli eventi in relazione alla destinazione in cui vengono
realizzati. Saranno inizialmente esaminati i possibili ruoli delle manifestazioni nei
diversi approcci applicabili al Marketing territoriale e la natura del loro contributo nella
strategia denominata event-based. Infine, ci soffermeremo sugli effetti che potrebbero
scaturire dalla loro realizzazione.
Il terzo capitolo si concentrerà sull’Esposizione Universale che avrà luogo a
Milano nel 2015. In seguito ad una breve disamina della storia e dell’evoluzione delle
Expo, verrà analizzata la strategia di Marketing territoriale adottata dalla città di Milano
per poter sfruttare i benefici e minimizzare gli effetti negativi che possono scaturire dalla
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realizzazione della manifestazione in oggetto. Saranno, infine, analizzati i possibili
impatti economici, turistici e socio-culturali che potranno derivare da Expo 2015.
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CAPITOLO 1
GLI EVENTI
1.1 Definizione e criteri di classificazione di eventi
Nonostante gli eventi non rappresentino una realtà storicamente nuova, essi hanno
assunto negli ultimi anni una dimensione sempre più rilevante, sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo. Risulta, quindi, difficoltoso delimitare esaustivamente tale
fenomeno. In letteratura troviamo, comunque, numerose definizioni che sottolineano
differenti elementi caratterizzanti.
L’AIEST (Associazione Internazionale di Esperti Scientifici del Turismo), ad
esempio, definisce gli eventi come “avvenimenti, programmati o meno, che hanno una
durata limitata e che nascono con una specifica finalità”, facendo riferimento ad eventi
pianificati dall’uomo e non ad altre tipologie di evento, quali catastrofi naturali o
guerre.
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.
Donald Getz, uno degli studiosi che più ha contribuito alla ricerca dell’argomento
in esame, sostiene che l’elemento che più caratterizza gli eventi sia la durata limitata nel
tempo e che il loro successo sia legato alla loro dinamicità e alla loro unicità. Ciascun
evento, infatti, anche se ripetuto nel tempo, presenta caratteristiche irripetibili, poiché
dipendono da un insieme di fattori quali la durata, l'organizzazione, il legame che si
instaura con il territorio in cui ha luogo, i soggetti coinvolti, la sede e così via
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.
Un altro elemento caratterizzante degli eventi è la relazione fra soggetti, sulla
quale si sofferma Van Der Wagen; l’autore ritiene che “la maggior parte degli eventi
sono di fatto relazioni all’interno di una comunità”; l’evento è “la cosa in relazione”,
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FERRARI S. [2012], Event Marketing. I grandi eventi e gli eventi speciali come strumenti di marketing,
CEDAM: Trento
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A riguardo si veda FERRARI S. 2012 , Event Marketing. I grandi eventi e gli eventi speciali come
strumenti di marketing, CEDAM: Trento e BONETTI E., CERCOLA R., IZZO F. [2012], Eventi e strategie di
marketing territoriale. I network, gli attori e le dinamiche relazionali, Franco Angeli: Milano
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cioè l’oggetto fra i soggetti
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.
Per giungere a risultati validi di definizione, classificazione e valutazione delle
differenti tipologie di manifestazioni, è utile far riferimento a specifici approcci.
Una prima analisi può riguardare lo studio effettuato dal sociologo Umberto
Marongiu, il quale indica alcuni dei criteri in base ai quali gli eventi possono essere
classificati. L’individuazione e l’esame di questi parametri appare utile, in quanto essi
influiscono sulle scelte strategiche e sulle modalità di gestione ed organizzazione delle
differenti manifestazioni. È possibile raggruppare le singole componenti dell’evento
sulla base di tre concetti: il sistema di erogazione, il sistema di offerta ed i destinatari.
TAB. 1: UNA CLASSIFICAZIONE DELLE COMPONENTI DI UN EVENTO
Sistema di erogazione Destinatari Sistema di offerta
Cadenza Temporale
Durata
Bacino di attrazione
Numero di visitatori
Target
Fonti di finanziamento
Livello di attenzione da parte
dei media
Ambiti spaziali
Sede
Pacchetto di attrazioni
Tipologia
Tema
Accesso
Fonte: BONETTI E., CERCOLA R., IZZO F. [2012], Eventi e strategie di marketing
territoriale. I network, gli attori e le dinamiche relazionali, Franco Angeli: Milano
Dal punto di vista del sistema di erogazione (ovvero dal “come” l’evento viene
realizzato)
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una dimensione di particolare rilievo è rappresentata dalla cadenza
dell’evento, che può essere periodico o un unico (one-shot). Il momento di realizzazione
di una manifestazione nell’arco dell’anno, in caso di eventi periodici, come vedremo
analizzando l’impatto turistico, è una scelta strategica molto importante. Un’eventuale
coincidenza con manifestazioni di grande interesse o con alte stagionalità turistiche, può
comportare un problema di eccessive presenze, con conseguenti disservizi ed un
presumibile deterioramento ambientale.
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DI TRAPANI G., SIMEON M. I.[2011], “Mega eventi e creazione di valore per il territorio: un’analisi delle
Esposizioni Universali e Internazionali”, Sinergie n. 34/2011
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BONETTI E., CERCOLA R., IZZO F. [2012], Eventi e strategie di marketing territoriale. I network, gli attori
e le dinamiche relazionali, Franco Angeli: Milano
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La durata di un evento può variare da alcune ore (ad esempio, per iniziative
benefiche dedicate a raccolta fondi), fino ad alcuni giorni o mesi (in caso di mostre
temporanee).
Un ulteriore gruppo di criteri di classificazione impiega variabili che
caratterizzano gli eventi dal punto di vista dei destinatari; tra queste rientrano fattori
quali la dimensione del bacino di attrazione, il numero dei visitatori, il livello di
attenzione da parte dei media, il target di riferimento
5
.
Per dimensioni del bacino di attrazione si intende l’ambito geografico di
provenienza dei visitatori
6
. Esse sono direttamente correlate all’importanza della
manifestazione, la quale può interessare un target mondiale, continentale, nazionale,
regionale, provinciale o locale.
Il numero di visitatori dipende dalla capacità di attrazione della manifestazione,
che determina le dimensioni del bacino d’utenza di riferimento. La previsione del
numero di partecipanti all’evento è necessaria per l’organizzazione di numerose
componenti finalizzate ad una adeguata accoglienza dei visitatori. In caso di
manifestazione ricorrente, può essere utile far riferimento a dati storici, per una
pronostico sulle presenze
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.
Il pubblico può assistere all’evento anche a distanza, tramite televisione, radio,
web e mobile. Il livello di attenzione da parte dei media può essere limitato a un ambito
locale, anche se molto spesso, soprattutto per quanto riguarda eventi di notevole
importanza, può varcare i confini nazionali.
Il target a cui l’evento si rivolge è la diretta conseguenza dei criteri di
segmentazione utilizzati. Facendo riferimento a criteri di segmentazione
monodimensionali, è utile considerare variabili socio-demografiche (distinguendo, ad
esempio fra giovani, anziani, famiglie con bambini e single); comportamentali
(distinguendo, in caso di eventi periodici, visitatori occasionali, i cosiddetti one visit
only, da quelli intenzionati a ripetere l’esperienza); geografiche (rivolgendosi a turisti,
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BONETTI E., CHERUBINI S., IASEVOLI G., RESCINITI R. [2012], Il valore degli eventi. Valutare ex ante ed
ex post gli effetti socio-economici, esperienziali e territoriali, Franco Angeli: Milano
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BONETTI E., CHERUBINI S., IASEVOLI G., RESCINITI R. [2012], ibd.
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A riguardo si veda FERRARI S. 2012 , Event Marketing. I grandi eventi e gli eventi speciali come
strumenti di marketing, CEDAM: Trento
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piuttosto che a residenti) e variabili connesse alle caratteristiche dei partecipanti
(suddividendo la domanda di eventi in due categorie: esperti e non esperti). Per quanto
riguarda i visitatori esperti, si fa riferimento ad addetti ai lavori, studiosi o persone che
hanno specifici interessi nel settore oggetto dell’evento. Essi sono solitamente visitatori
intenzionati a ritornare e richiedono servizi mirati, in quanto più informati ed esigenti.
Rappresentano comunemente una nicchia di mercato. I visitatori inesperti, invece, sono
molto più numerosi e meno esigenti. Rappresentano, quindi, un segmento di mercato
maggiormente interessante dal punto di vista economico
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.
Un’efficace segmentazione del mercato permette, oltre ad individuare uno o più
target di riferimento, di utilizzare forme di comunicazione mirate, creando, quindi,
un’offerta sempre più personalizzata. Essa può rappresentare, inoltre, una rilevante
opportunità dal punto di vista di marketing per le aziende che decidono di essere
coinvolte nell’organizzazione dell’evento.
Nell’ambito delle variabili riconducibili al sistema offerta, le componenti da
prendere in esame sono diverse; in primo luogo vi sono gli ambiti spaziali in cui
l’evento è distribuito, nella località in cui si svolge. Essi sono strettamente correlati al
numero di attrazioni che lo compongono, alle finalità, al programma ed al numero di
partecipanti previsto. A seconda dei casi e dell’esigenza degli stakeholders locali,
all’evento viene destinata una specifica area attrezzata, oppure viene adottata una
tipologia di distribuzione spaziale, per cui l’evento si tiene in più aree della stessa
località, o addirittura in località differenti.
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Un ulteriore elemento caratterizzante l’evento è rappresentato dalla sede in cui
l’evento ha luogo. Possiamo distinguere, quindi, eventi itineranti, come ad esempio
spettacoli teatrali o mostre temporanee, da eventi realizzati in un'unica località. La scelta
della sede può essere dettata da esigenze in termini di carattere funzionale (quali
problematiche di capienza, accessibilità, dotazione di servizi e infrastrutture) o da
decisioni riguardanti la coerenza con il tema della manifestazione.
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A riguardo si veda FERRARI S. 2012 , Event Marketing. I grandi eventi e gli eventi speciali come
strumenti di marketing, CEDAM: Trento e BONETTI E., CHERUBINI S., IASEVOLI G., RESCINITI R. [2012];
Il valore degli eventi. Valutare ex ante ed ex post gli effetti socio-economici, esperienziali e territoriali,
Franco Angeli: Milano
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BONETTI E., CERCOLA R., IZZO F. [2012], Eventi e strategie di marketing territoriale. I network, gli attori
e le dinamiche relazionali, Franco Angeli: Milano