5
Princess �
2
nel quale si sono ripercorse, attraverso racconti e immagini, le pi�
importanti tappe della vita di Diana, una vita che � stata spesso paragonata a
una favola. Proprio i giornalisti, che negli anni avevano costruito un�
immagine di Diana molto simile a un personaggio fiabesco, hanno, poi,
dovuto concludere quella favola in un modo del tutto inaspettato.
Fin dal suo ingresso sulla scena pubblica, avvenuto il 29 luglio 1981 in
occasione del suo matrimonio con l� erede al trono del Regno Unito, Diana �
stata sempre al centro dell� attenzione della stampa la quale si � interessata
alla sua storia e ha cominciato a seguire ogni sua mossa e a raccontare ogni
particolare della sua vita.
Diana nasce il 1� luglio 1961 in una famiglia dell� antica nobilt�: il padre �
Lord Edward ottavo Conte di Spencer, ricco proprietario terriero, noto nell�
alta societ� come Johnny; la madre � Lady Frances Roche discendente dei
baroni di Fermoy
3
. Alla terzogenita della famiglia Spencer viene dato il nome
Diana legato alla mitologia dell� antica Roma: la dea Diana era la dea della
luce, come rivela il suo nome che contiene la medesima radice della parola �
dies �
4
. Secondo un� antica interpretazione poich� Giano - detto anche Janus
1
P. Mancini, La principessa nel paese dei mass-media , Roma, Editori Riuniti, 1998, pag. 17
2
The Times 1-9-1997, � La Principessa del Popolo �. Parole del Primo Ministro britannico Tony Blair nel
discorso di cordoglio alla nazione.
3
A. Morton, Diana: her True Story , London, Michael O� Mara Book Limited, 1992, pag. 21
4
M. Gislon, Dizionario di mitologia, Bologna, Zanichelli, 1997, pag. 80
6
o Dianus - era il dio della luce e rappresentava quindi il sole, la dea Diana, in
quanto donna, rappresentava la luna. Anche nella mitologia greca Artemide,
corrispettivo della dea romana, era accostata alla luna poich� sorella gemella
di Apollo, il dio del sole. Sempre secondo la tradizione greca fu la stessa
Diana ad aiutare la madre a partorire il fratello e per questo divenne
protettrice del parto, delle donne e dei figli
5
. La leggenda racconta inoltre
che, viste le sofferenze della madre in occasione del travaglio, decise di fare
voto di castit�. Ecco quindi molti racconti di una dea Diana non toccata dall�
amore e estremamente vendicativa con i giovani che osavano insidiarla:
famoso � il mito di Atteone trasformato in un cervo poich� aveva spiato la
dea mentre stava facendo il bagno
6
. Era una dea crudele anche con le
fanciulle che si credevano pi� belle di lei: dotata di un carattere intransigente
e vanitoso, Diana non sopportava di essere contrariata.
Ma soprattutto Diana era la protettrice dei boschi, della caccia e della
selvaggina
7
: sempre rappresentata con l� arco e le frecce, accompagnata da
cervi e a volte da un carro viene spesso immaginata in boschi, foreste e
regioni incolte. Il suo culto nacque nei pressi del Lago di Nemi sulla cui
sponda settentrionale, proprio dove ora sorge l�omonimo villaggio, si ergeva
5
A. Ferrari, Mitologia greca-latina, Torino, UTET, 1999, pag. 229
6
M. Gislon, Op. cit., pag. 81
7
M. Stapledon, Mitologia greca e romana, Milano, Mondadori, 1979, pag. 92
7
il sacro bosco e il santuario di Diana Nemorensis. La leggenda attorno al lago
e al bosco, conosciuti anche con il nome di Arici, racconta che nel recinto del
santuario di Nemi cresceva un albero da cui non era lecito spezzare alcun
ramo. Soltanto uno schiavo fuggitivo poteva coglierne uno ottenendo il diritto
di battersi con il sacerdote, e, se lo uccideva, regnava in sua vece con il titolo
di re del bosco, rex nemorensis
8
. Un altro centro di culto sorse a Dianium,
oggi Denia, nella Spagna Terraconese; anche sul monte Algido, uno sperone
dei colli Albani, coperto nell� antichit� da una foresta di querce, era venerata
la dea
9
e, infine, un tempio fu costruito sul monte Tifata, vicino a Capua, il
cui nome significa � boschetto di lecci � a conferma della relazione tra la dea
e i boschi
10
. Non � un caso che la principessa sia stata poi sepolta nella tenuta
degli Spencer ad Althorp proprio su un isolotto al centro di un laghetto
artificiale. Diana � la prima componente della famiglia Spencer a non essere
seppellita nella cappella di famiglia, ma si � preferito farla riposare all� ombra
di due querce quasi a voler tenere in vita il mito della � Signora del Lago� .
Secondo il resoconto dei biografi, negli anni della sua giovinezza Diana
Spencer conduce una vita normale come una qualsiasi ragazza di buona
famiglia. Ma il 24 febbraio 1981, il giorno in cui viene annunciato il
8
J.G. Frazer, Il ramo d� oro ( The Golden Bough ), Torino, Boringhieri, 1964, vol. 1, pag. 8
9
Ibidem, pag. 259
10
A. Ferrari, Op. cit., pag. 230
8
fidanzamento con il Principe del Galles, la sua esistenza cambia
completamente. Come ricorda Andrew Morton, biografo della famiglia reale
che ha pubblicato nel 1992 il suo best-seller Diana, her true Story, il giorno
precedente alla diffusione della notizia del fidanzamento, l� addetto stampa
della famiglia reale suggerisce alla giovane Diana di andare a divertirsi con le
sue amiche poich� quella sarebbe stata l� ultima volta che avrebbe potuto
girare per le strade della sua citt� senza una scorta di guardie del corpo e
senza essere seguita da giornalisti e fotografi.
Da quel momento, infatti, tutti gli aspetti della vita privata di Diana diventano
oggetto di curiosit� da parte del pubblico e i mass-media cominciano a
indagare nel suo passato andando a intervistare i parenti e gli amici e a
controllare ogni suo spostamento nella speranza di trovare � scoop � e notizie
interessanti
11
. Nei giornali pubblicati in quel periodo si ricostruisce la storia
di una giovane aristocratica che riesce a conquistare il cuore dell� erede al
trono britannico da tempo indicato dalla stampa come il miglior partito d�
Europa.
Appena fa il suo ingresso sulla scena pubblica i giornalisti paragonano la
timida fidanzata del Principe del Galles a Cenerentola
12
. L� eroina di Perrault
� una giovane e sfortunata orfanella che dopo aver subito ingiustizie di ogni
11
P. Mancini, Op. cit., pag. 35
9
genere riesce ad andare al ballo durante il quale l�erede al trono sceglier� la
sua sposa e, dopo altre avventure, riesce a conquistare il suo � principe
azzurro �. Allo stesso modo, a Diana si attribuisce un� infanzia difficile a
causa del divorzio dei suoi genitori che l� aveva profondamente turbata, e si
mette in luce che, appena adolescente divideva a Londra un appartamento con
alcune coetanee e si guadagnava da vivere facendo la maestra d� asilo, fino al
� fatale incontro � con il principe Charles. Il paragone tra la Cenerentola della
favola e Lady Diana pu� non coincidere nei fatti, ma, nella fantasia collettiva
della gente funziona egregiamente.
Il � Royal Wedding �, celebrato il 29 luglio 1981 � l� apoteosi di questa prima
consacrazione. Seguito da 750 milioni di telespettatori di tutto il mondo, esso
viene descritto come � il matrimonio del secolo �. Con una vera e propria
propaganda filo-monarchica, la stampa invita il popolo inglese a partecipare a
quel momento di giubilo, dedicando pagine e pagine alla preparazione e alla
descrizione della cerimonia
13
. Diana, grazie alla sua giovane et� e non
comune bellezza, incarna perfettamente la � Fairytale Princess�. Dal
momento in cui si presenta nella Cattedrale di S. Paul, la sposa entra nel
cuore di tutti gli inglesi come documentano le parole usate dal tabloid The
12
Ibidem, pag. 30
13
O. Palusci, �La rappresentazione della monarchia nella stampa inglese� in L. Giancristoforo e
O.Palusci: �Dalla Cina a Buckingham Palace�, Pescara, Libreria dell�Universit�, 1983, pag. 103
10
Daily Star del 30 luglio 1981: DIANA CAPTURED A PRINCE AND
CONQUERED A NATION
14
.
I giornalisti cercano di costruire un personaggio gradito al pubblico usando il
paragone con la favola di Cenerentola, sottolineando l� aspetto romantico
dell� innamoramento dei due principi e pubblicando le fotografie del volto
della neo principessa riuscendo cos� a incuriosire e interessare i lettori. Diana
diventa presto il centro dell� attenzione della stampa; come lei stessa ha
ricordato � The media attention started to focus very much on me (...) the
media were everywhere and here was a fairy story that everybody wanted to
work �
15
Diana, quindi, non viene pi� descritta come una persona, ma come un
personaggio; di volta in volta i mass-media la paragonano a una o pi� figure
stereotipate che accrescono la sua notoriet� in tutto il mondo. Il susseguirsi
degli eventi impone, infatti, alcune rettifiche. Se all� inizio Diana piace
perch� � una principessa timida e spaventata, con il passare degli anni si
trasforma in moglie tradita e donna infelice e sola. Presentata dai giornalisti
come una vittima intrappolata in un matrimonio infelice e mal sopportata da
una famiglia reale chiusa e distante, Diana riconquista la simpatia del
14
Ibidem, pag. 115, � Diana ha catturato un principe e conquistato una nazione �.
15
BBC Panorama Interview, pag. 2, 4, � L� attenzione dei media cominci� a concentrarsi molto su di me.
I media erano dappertutto e l� c� era una favola che ognuno voleva raccontare �.
11
pubblico. Ci� che soprattutto piace ai lettori di quotidiani e riviste � il senso
di piet� che la timida principessa ispira e anche la possibilit� di condividere i
suoi problemi che la accomunano a molta gente
16
.
Innumerevoli servizi fotografici illustrano, per anni, la sua vita: non viene
tralasciato nessun particolare, dal vestito, agli accessori fino alla pettinatura,
Diana � studiata, criticata e imitata in tutto ci� che fa. La stampa non si lascia
scappare indiscrezioni su eventuali crisi mostrando impietosamente fotografie
di lacrime e malumori; ogni espressione del suo viso viene interpretata dai
giornalisti per scrivere un articolo su di lei. Ben presto fotografie che
ritraggono la principessa vistosamente magra ispirano articoli ansiosi
riguardo la sua salute. Solo pi� tardi, nell� intervista rilasciata alla BBC nel
1995, la stessa Diana ammetter� che la difficile situazione del suo
matrimonio l� aveva portata per un certo periodo a gravi disturbi alimentari: �
Yes, I had bulimia for a number of years �
17
e a due tentativi di suicidio: � I
did inflict upon myself. I didn�t like myself, I was ashamed because I
couldn�t cope with all the pressures �
18
.
Descritta in vario modo come una � donna in crisi �, Diana appare per�,
attraverso i mezzi di comunicazione, una madre tenera, una donna forte,
16
P. Mancini, Op. cit., pag. 63
17
BBC Panorama Interview, pag. 6, � Si, ho sofferto di bulimia per alcuni anni �.
12
piena di fascino e di successo, sempre sorridente e elegantissima ad ogni
evento mondano. E� una moglie tradita che si vendica tradendo a sua volta: a
quel punto le sue diverse vicende sentimentali riempiono fino allo spasimo le
pagine dei giornali popolari.
Da un lato Diana sembra vittima dell� attenzione dei giornalisti che non le
hanno mai dato tregua e che addirittura l� hanno pi� volte spaventata: �The
most dounting aspect was the media attention �
19
; come ella stessa ha
affermato, non ha mai capito perch� la gente fosse cos� interessata a lei: � It
took a long time to understand why people were so interested in me �
20
e
precisa con falsa modestia: � I wasn�t particularly flattered by the media
attention �
21
. Dall� altro lato, per�, Diana � stata perfettamente capace di
gestire la propria immagine e di sfruttare i mass-media per i suoi obiettivi.
Infatti si � rivelata capacissima di guadagnarsi le simpatie dei sudditi e ha
utilizzato il suo carisma per portare avanti la sua battaglia contro le mine
antiuomo e con la sua presenza � riuscita ad attirare l� attenzione pubblica su
18
BBC Panorama Interview, pag. 5, � Ho infierito sul mio corpo. Non mi piacevo, mi vergognavo perch�
non riuscivo ad affrontare tutte le pressioni �.
19
BBC Panorama Interview, pag. 1, � L� aspetto pi� scoraggiante era l� attenzione dei media �.
20
BBC Panorama Interview, pag. 2, � Ci volle molto tempo per capire perch� la gente fosse cos�
interessata a me �.
21
BBC Panorama Interview, pag. 3, � Non sono mai stata particolarmente lusingata dall� attenzione dei
media �.
13
problemi seri e difficili quali ad esempio il tema scottante dell� AIDS
22
.
Questa sua capacit� di usare i mass-media per i suoi scopi mette,
inevitabilmente, in cattiva luce Charles e la monarchia; se Diana � cos�
affettuosa e attenta agli altri, Charles, avendola lasciata, � descritto ora dai
giornalisti come un marito freddo e distante e un padre insensibile e poco
presente. Allo stesso modo la Famiglia Reale, che non ha mai accettato la
giovane principessa, viene vista come rigida e all� antica, incapace di
avvicinarsi ai sudditi come, invece, fa Diana.
Per il giornalismo anglosassone, particolarmente attento a fatti di cronaca e
agli scoop scandalistici, la principessa Diana diventa una fonte di notizie
interessante: unisce vita mondana a ruolo istituzionale, impersonifica la
vittima in quanto tradita e ignorata dal marito e dalla Famiglia Reale; ma allo
stesso tempo sa difendersi bene: bella e sensuale, ma anche fragile e insicura,
� capace di dare scandalo e contemporaneamente di essere esempio di grande
generosit� e compassione
23
. Tutte queste caratteristiche hanno fatto di Lady
Diana il personaggio mediatico dell� ultima parte del secolo.
Non solo il giornalismo si � occupato della sua vita: anche la televisione
dedica ampio spazio alle vicende pubbliche e private della principessa. Il 20
Novembre 1995 Diana appare sul piccolo schermo per farsi intervistare nel
22
A. Morton, Op. cit., pag. 126
14
famoso programma televisivo serale della BBC � Panorama �. In questa
occasione la principessa racconta la � vera storia � del suo matrimonio � I
desperately loved my husband �
24
e l�effetto che la relazione tra suo marito e
Camilla Parker-Bowles ebbe su di lei: � Pretty devastating�
25
. Infine, spiega
con amara ironia la situazione del suo matrimonio usando una frase rimasta
celebre: � There were three of us in this marriage, so it was a bit crowded �
26
.
L�intervista costituisce un grande evento: non era mai successo che un
membro della famiglia reale parlasse apertamente della sua vita privata
davanti a 21 milioni di telespettatori.
La vita di Diana Spencer � stata anche raccontata in numerose biografie;
sicuramente la pi� famosa � stata la gi� citata Diana, her true story
27
. Il
libro, che � stato un best-seller in tutto il mondo, ha rivelato la crisi
matrimoniale dei principi del Galles, i disturbi alimentari di Diana e ha
suscitato grande scalpore poich� l� autore ha dichiarato di aver ricevuto tutte
le informazioni direttamente da Diana. Ovviamente Buckingham Palace ha
negato qualsiasi collaborazione tra la Principessa del Galles e l� autore di una
23
P. Mancini, Op. cit., pag. 55
24
BBC Panorama Interview, pag.1, � Amavo disperatamente mio marito �.
25
BBC Panorama Interview, pag. 10, � Piuttosto devastante �.
26
BBC Panorama Interview, pag. 11, � C� erano tre di noi in questo matrimonio, perci� era un po�
affollato �.
27
A. Morton, Op. cit.
15
biografia non autorizzata, ma il libro ha avuto successo anche grazie al
Sunday Times che lo ha pubblicato in anteprima a puntate contribuendo alla
sua diffusione. Nel 1995 appare Princess in Love
28
, un� altra biografia
scandalosa che raccontava i particolari della relazione extraconiugale tra la
principessa e il capitano delle guardie reali James Hewitt il quale ha venduto
il suo racconto ai vari giornali; persino Mary Clarke, baby-sitter degli
Spencer, ha scritto un memoriale raccontando i particolari inediti, di fatto non
troppo interessanti, dell� infanzia di Diana
29
. Le biografie sono aumentate
soprattutto nei mesi seguenti la scomparsa della principessa. Tra settembre e
ottobre 1997 una ventina di nuovi libri sono stati pubblicati tra cui la
controversa nuova versione del best-seller di Morton che ha aggiunto un
epilogo alla storia della vita di Lady Diana
30
.
.2 I giornali in Gran Bretagna
Anche dopo la morte, Diana � rimasta al centro dell� attenzione pubblica
inglese che si � sempre concentrata su ci� che avveniva all�interno della Gran
Bretagna. Non � un caso che solo il 15% della tiratura dei quotidiani
nazionali riguardi i giornali di qualit� - Times, Financial Times, Guardian e
Daily Telegraph- mentre il restante 85% � costituito da giornali popolari e da
28
A.Pasternak, Princess in Love, London, Bloomsbury, 1995
29
M. Clarke, Diana, once Upon a Time, London, Sidwick & Jackson, 1994
30
A. Morton, Diana 1961-1997, London, Michael O� Mara Book Limited, 1997
16
tabloid
31
. I � populars � - Daily Mail, Daily Express - e i tabloid - The Sun,
The Mirror - rappresentano perfettamente un certo modello di stampa
sensazionalistica poich� si occupano principalmente di scandali e notizie di
cronaca utilizzando titoli a grandi caratteri e frasi a effetto
32
. Riducono
ovviamente lo spazio dedicato agli esteri e al dibattito sulla politica interna
privilegiando la cronaca nera, rosa o scandalistica
33
, ospitando rubriche fisse,
previsioni del tempo, oroscopi, giochi enigmistici e concludendo con lo sport
che spesso arriva a occupare fino al 50% dello spazio totale
34
.
La concorrenza tra i quotidiani nazionali � spietata; ecco quindi la necessit�
di sfidarsi proponendo di volta in volta inserti, omaggi e �free-sheet �: oltre
alla tradizionale guida ai programmi televisivi regalata settimanalmente, i
giornali offrono anche ai loro lettori approfondimenti sulla politica, sulla
finanza o sull� economia. Questo avviene soprattutto nei quotidiani
domenicali, la versione festiva dei quotidiani, come il Sunday Times, il News
of the World, corrispettivo del vendutissimo Sun, il Sunday Mirror a cui si
aggiungono The People e The Observer che non hanno un corrispettivo nei
giornalieri.
31
S. Magistretti, No comment: l� organizzazione del consenso nella stampa inglese, Milano; Il
Saggiatore; 1978, pag. 36
32
G. Faustini, Le tecniche del linguaggio del giornalismo, Roma, N.I.S., 1995, pag. 92
33
M. Furlan, Il giornale senza segreti: guida alla lettura tra le righe, Milano, Edizioni Paoline, 1996,
pag. 55
17
Il giornalismo anglosassone ha alle spalle una storia antica e varie vicende
nel corso dei decenni lo hanno portato a essere quello che � ai giorni nostri.
La storia del giornalismo inglese moderno pu� essere riportata al 1870, anno
in cui � stato approvato � The Education Act �, la legge sull� istruzione
elementare che ha allargato la gamma di lettori dei giornali. I nuovi clienti,
provenienti dalla piccola borghesia e dalla classe operaia, hanno bisogno di
un giornalismo di facile lettura, pi� popolare e che si avvicini maggiormente
ai loro interessi. La � popular press � abbandona gli articoli di politica interna
o internazionale e pubblica soprattutto storielle divertenti e curiose, fatti di
cronaca e estratti di altre pubblicazioni
35
.
Il primo quotidiano del pomeriggio definito � animato, leggibile e
stimolante
36
� � The Star e nasce nel 1888. Nel 1896 arriva anche The Daily
Mail e nel giro di pochi mesi riesce a catturare 1 milione di lettori
37
poich�,
contenendo il suo prezzo a solo mezzo penny, si rivolge anche a un pubblico
di classe sociale non elevata
38
. Questo nuovo quotidiano si mette al centro del
panorama giornalistico inglese che comprende, tra gli altri, The Daily Mirror,
The Observer, The Daily Telegraph e The Times. I nuovi � popular papers � -
34
S. Magistretti, Op. cit., pag. 5
35
R. Williams, The Long Revolution, Westport, Greenwood Press, 1975, pag. 172
36
M. Olmi, I giornali degli altri, Roma, Bulzoni, 1990, pag. 18
37
Ibidem, pag. 19
38
R. Williams, Op. cit., pag. 173
18
Daily Mirror, Daily Mail - superano in tiratura i � quality papers � - Daily
Telegraph, Times - i quali, nonostante abbiano una maggiore influenza sui
cosiddetti lettori di � cultura elevata �, non riescono mai pi� a ottenere il
primato di vendite. L� interesse che il pubblico dimostra nei confronti dei
giornali cresce di anno in anno, infatti, se nel 1820 la percentuale dei lettori
rispetto alla popolazione � solo del 3%, nel 1880 sale al 12%.
39
Maggiore � la tiratura, maggiori sono gli introiti provenienti da vendite e
pubblicit�; nel giro di pochi anni � praticamente impossibile per i piccoli
quotidiani sopravvivere e contrastare i grandi gruppi editoriali quali il Daily
Mail Group, il Daily Mirror Group e London Express Newspapers che
possiedono la maggior parte delle testate
40
. Fino agli anni Quaranta le vendite
dei quotidiani sono un po� altalenanti: se i due conflitti mondiali da un lato
accendono l� interesse dei lettori e contribuiscono a un� impennata nelle
vendite, a lungo andare la crisi derivante dai conflitti si fa sentire e,
soprattutto durante la seconda guerra, il razionamento della carta per un certo
periodo frena l� attivit� giornalistica
41
.
39
Ibidem, pag. 167
40
S. Magistretti, Op. cit., pag. 175
41
M. Olmi, Op. cit., pag. 28