3
INTRODUZIONE
Questo percorso di studi magistrale è stato interessante e fruttuoso e ha permesso
di approfondire ulteriormente le materie trattate nel triennio. Un evento ha scosso
il normale svolgimento di questi due anni, la Pandemia da Covid -19 che ha
stravolto completamente le nostre vite. Mai prima di questo momento la
tecnologia era stata così importante, in pandemia invece è diventata unico mezzo
di comunicazione con i nostri amici, i professori e colleghi di università a causa
dei ripetuti lockdown.
Questo evento inatteso mi ha portato a fare enormi riflessioni sull’uso della
tecnologia le conseguenze positive e negative che essa ha sulla vita di tutti noi.
L’argomento della mia tesi verte infatti sull’uso delle nuove tecnologie che
rappresentano il collegamento tra il Villaggio globale di Marshall McLuhan e la
Modernità liquida di Zygmunt Bauman, tema trattato nella materia “Immaginari
dell’Era digitale” del professore Guerino Nuccio Bovalino.
Nel primo capitolo si parlerà del concetto di villaggio globale concepito dal
sociologo visionario Marshall McLuhan partendo dalla nascita di Internet e dei
moderni mass media che hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare
apportando enormi cambiamenti. Si parlerà di Marshall McLuhan, delle correnti
che hanno influito sulla sua formazione e si sono rivelate determinanti per la
scrittura della sua opera più importante “Gli Strumenti del Comunicare” dove
viene coniata l’espressione “The Medium is the Message” per spiegare l’enorme
potere comunicativo dei media e dove egli analizza la storia umana ed individua
tre ere: era tribale, meccanica ed elettrica e parla di media caldi e media freddi
come la televisione il cellulare ed il telegrafo. Si parlerà in modo più specifico
del “villaggio globale”, termine individuato da McLuhan per definire l’era della
globalizzazione e verranno trattate le tappe storiche che hanno portato all’attuale
fase di globalizzazione.
Nell’ultimo paragrafo del primo capitolo si parlerà della nascita dei social
network e del loro impatto sulla cultura di massa come gli effetti positivi che
hanno avuto sulla globalizzazione. Tra i social analizzati ci saranno Linkedin,
MySpace, Facebook, YouTube, Twitter, WhatsApp, Instagram, Telegram e
TikTok.
4
Nel secondo capitolo si parlerà della Modernità Liquida di Zygmunt Bauman
partendo da una piccola biografia sul sociologo e si esporranno le influenze di
autorevoli personaggi come Simmel e Gramsci e dell’importante ruolo rivestito
da costoro nella formazione del suo pensiero. Si tratterà poi del suo libro cult
,“Modernità Liquida”, dove si sofferma sulle conseguenze negative che la
globalizzazione e le tecnologie hanno apportato sulla società umana come le
dipendenze da internet che si manifestano in diversi modi condizionando la psiche
umana con gravi conseguenze per la salute dei soggetti colpiti. Successivamente si
andrà alle origini della Silicon Valley situata in California e nota in tutto il mondo
per essere la sede dei grandi colossi del web, partendo dalla sua fondazione fino
ad arrivare a oggi grazie all’aiuto fornito dal sito internet ufficiale che tratta della
storia della Silicon Valley. Con l’ausilio del libro di Anna Weiner “La Valle
Oscura” si capirà come agiscono le aziende situate nella Valley e le situazioni di
degrado che affliggono le grandi città segnate da paesaggi con grattacieli simbolo
del potere delle aziende fino ad arrivare alle baraccopoli per i senza tetto. Si farà
luce sui big data cioè la mole di informazioni che sono poi elaborate dalle aziende
e su cui basano i propri algoritmi per manipolare coloro che si avventurano su
internet. Nell’ultimo paragrafo del secondo capitolo verrà descritta l’importanza
della tecnologia in precisi eventi storici come la Primavera Araba dove i social
venivano utilizzati per accordarsi nell’organizzazione delle proteste ed infine
l’uso dei social in politica, i meccanismi usati “sporchi” e “puliti” durante le
campagne elettorali e un’analisi sull’utilizzo dei social da parte dei politici
italiani.
Nel terzo capitolo verrà descritta l’importanza della tecnologia in precisi eventi
storici come la Primavera Araba dove i social venivano utilizzati per accordarsi
nell’organizzazione delle proteste. L’uso dei social in politica, i meccanismi usati
“sporchi” e “puliti” durante le campagne elettorali e un’analisi sull’utilizzo dei
social da parte dei politici italiani, infine nell’ultimo paragrafo del terzo capitolo
si parlerà dell’uso dei social network da parte delle organizzazioni terroristiche
partendo da Al Qaeda fino all’ISIS.
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CAPITOLO 1: IL VILLAGGIO GLOBALE DI MCLUHAN
1.1 L’AVVENTO DI INTERNET E DEI SOCIAL MEDIA
La storia dell’uomo è scandita da scoperte ed invenzioni, alcune rivelatesi
determinanti per la costruzione del mondo moderno: l’invenzione
dell’automobile, la scoperta degli antibiotici, la scoperta dei vaccini e molti
altri.
Queste sono solo alcune che hanno portato l’uomo a raggiungere elevati
standard di agiatezza e hanno permesso al mondo di entrare nella fase della
modernità.
In particolar modo è l’avvento di Internet l’evento che ha permesso di
abbattere tutte le barriere spazio-temporali che prima ostacolavano e
rallentavano le comunicazioni da un capo all’altro del mondo.
1
Nasce nel 1960, in piena “Guerra Fredda” tra USA e URSS, chiamata cosi per
distinguerla dalle guerre “calde” (prima e seconda guerra mondiale) dove vi
era l’uso delle armi da combattimento. Dagli anni 60’ in poi è l’uso della
tecnologia a farla da padrone sia nella “corsa allo spazio”, culminata il 20
luglio del 1969 con l’allunaggio dell’americano Neil Armstrong che fu il
primo uomo a mettere piede sulla Luna, sia nel miglioramento delle tecniche
di spionaggio per reperire informazioni dall’una e dall’altra parte in
“conflitto”.
2
Il progresso tecnologico fu quindi il campo di battaglia: poiché
era troppo forte il timore di uno scoppio di una guerra nucleare, bisognava
trovare nuove e alternative forme di comunicazione. Fu questa la base di
partenza per il progetto di un programma militare del Ministero della Difesa
degli Stati Uniti denominato ARPA che aveva come scopo la creazione di una
rete comunicativa tra diverse parti del mondo che non potesse essere distrutta
in caso di bombardamento nucleare.
3
1
https://www.sapere.it/sapere/strumenti/domande-risposte/scienza-tecnologia/nascita-internet.html
2
https://www.wired.it/internet/web/2016/04/29/vera-storia-internet/
3
https://www.aranzulla.it/che-cosa-internet-1023826.html
6
Figura 1Le università collegate dal sistema ARPANET
Il battesimo di ARPA avvenne quando riuscì a collegare tra loro quattro
Università con l’aiuto di un computer e di una linea telefonica: questa piccola rete
di comunicazione fu chiamata ARPANET.
Lo sviluppo di questa nuova forma di comunicazione subì l’influenza degli ideali
del ’68 dove si era alla costante ricerca di nuove idee. Furono tre le intuizioni che
vennero riportate:
• Ridondanza: In caso di guasto di un elemento, gli altri elementi
possono svolgere la funzione dell’altro.
4
• Architettura Policefala: non esiste un unico nodo centrale ma diversi
nodi che permettono la funzionalità ad esempio in caso di censura.
5
• Il Meta Standard: attraverso il codice “html” si ha la possibilità di
inserire gli stessi contenuti su piattaforme differenti.
6
Con il passare degli anni si è assistito al suo consolidamento grazie ad una
serie di computer comunicanti tra di loro, i cosiddetti “server”. Arrivati al
1991 presso il CERN di Ginevra lo scienziato informatico Tim Berners- Lee
creò il world wide web
7
, reso disponibile nel 1993.
4
https://www.treccani.it/vocabolario/ridondanza/
5
Ibidem
6
Centorrino, M. Romeo, A “Sociologia Dei Digital Media”, FrancoAngeli, 2012, p.37
7
https://www.wired.it/internet/web/2019/03/11/internet-world-wide-web-storia/
7
Figura 2 Internet
Il world wide web non va però confuso con internet: Internet rappresenta la
base delle comunicazioni che avvengono online mentre il world wide web è
costituito da una mole di informazioni, dati etc., presenti nelle pagine web
8
.
Senza dubbio internet è stata l’invenzione più importante del XX secolo,
poiché non annulla i media tradizionali ma li ingloba dentro la sua realtà:
stampa, radio, televisione e cinema. Mark Poster
9
affermò a tal riguardo:
Intenet supera i limiti dei modelli della stampa e del sistema radiotelevisivo in quanto:
permette le conversazioni da molti a molti; rende simultaneamente possibile la ricezione,
l’elaborazione e la redistribuzione di oggetti culturali; comporta la dislocazione comunicativa
rispetto ai confini nazionali e alle relazioni spaziali territorializzate tipiche della modernità;
fornisce un contatto globale istantaneo e immette il soggetto moderno/tardo moderno in una
rete interconnessa.
10
L’avvento di Internet ha fatto in modo che si sviluppasse un campo di studio
interdisciplinare: gli “Internet Studies” che secondo Simone Tosoni
11
possono
essere divisi in 3 fasi:
• Nella prima fase che va dagli anni 70 all’inizio degli anni 90, si parla di
“Web 1.0”, la rete è vista come un canale comunicativo dove i messaggi
sono trasmessi secondo un approccio sperimentale.
• Nella seconda fase che coincide agli anni 90 si parla di “Web 2.0” la rete è
luogo, si diffonde il termine di cyberspazio, mondo virtuale dove è
possibile relazionarsi.
8
https://www.treccani.it/enciclopedia/internet_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
9
E’ stato professore emerito di storia e studi cinematografici e sui media
10
Sociologia dei Digital Media, op. cit., p. 41.
11
Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Sociologia dei Processi Culturali e
Comunicativi.
8
• La terza fase che corrisponde al “Web 3.0” ha visto la rete entrare
prepotentemente nella nostra vita quotidiana. Ne fanno parte i social
media.
12
La storia dell’uomo ha sempre vissuto processi di sviluppo che hanno cambiato il
destino stesso dell’umanità eventi come la rivoluzione industriale o la rivoluzione
francese sono state cruciali per la sua evoluzione. Tuttavia, queste sono avvenute
nell’era pre-moderna; se pensiamo invece ad una rivoluzione che è stata
protagonista negli ultimi trent’anni del XX secolo, dobbiamo menzionare la
“Rivoluzione Digitale” (conseguente alla nascita di Internet) che ha segnato il
passaggio dalla tecnologia elettronica analogica alla tecnologia elettronica
digitale. Essa ha cambiato per sempre la nostra vita quotidiana, poiché una delle
forme di accesso al mondo è diventata la realtà virtuale la quale ha portato
all’affermazione dei “Nuovi Media”
13
che possiedono determinate caratteristiche,
ad esempio:
• Digitalizzazione: dove le informazioni vengono scambiati ed inviati
• Multimedialità: le trasmissioni di dati attraverso vari canali sensoriali
• Ipertestualità: l’affermarsi dell’e-book
• Interattività: muoversi attraverso i vari social network attraverso la scelta
dei link.
Figura 3 La Rivoluzione Digitale
12
Sociologia dei Digital Media, op. cit., p. 57.
13
Ibidem
9
I Nuovi Media divennero campo di studio per numerosi sociologi che cercavano
di carpirne i segreti. Tra questi il più importante fu il sociologo canadese Marshall
McLuhan.
1.2 MARSHALL MCLUHAN: IL SOCIOLOGO VISIONARIO
Marshall McLuhan è nato nel 1911 a Edmonton in Canada e ha studiato lingua e
letteratura inglese nell’Università di Manitoba e poi all’Università di
Cambridge.
14
Insieme ad altri studiosi nord-americani è considerato tra i
precursori del campo di studi denominato “ecologia dei media”. Gli studiosi
appartenenti a questa corrente affermavano che lo sviluppo dei media, le modalità
di informazione e i codici di comunicazione giocavano un ruolo di primo piano
nelle vicende umane.
15
Un altro settore di studi che influenzò il pensiero di
McLuhan fu il “determinismo tecnologico”: secondo questa corrente di pensiero
lo sviluppo tecnologico è alla base del mutamento sociale.
Un’innovazione tecnologica, dunque, riesce a manifestare tutto il suo potenziale
di trasformazione solamente se l’ambiente socioculturale è in grado di
accoglierla.
16
D'altro canto non va dimenticato che le innovazioni tecnologiche non nascono dal
nulla, ma sono spesso il frutto di ricerche individuali e collettive il cui indirizzo è
14
https://www.filosofico.net/mcluhan.htm
15
https://media-ecology.wildapricot.org/What-Is-Media-Ecology.
16
https://mondoglobale.wordpress.com/2016/06/06/determinismi-tecnologici-e-sociali/
Figura 4 Il Sociologo Marshall McLuhan
10
fortemente influenzato dal contesto sociale e culturale, e il cui finanziamento è di
norma il risultato di precise scelte economiche e politiche.
McLuhan nella sua maggiore opera “Gli Strumenti del Comunicare” coniò
l’espressione: “The Medium Is the Message”.
17
Sostenendo con questa frase che il mezzo stesso di comunicazione è la
comunicazione in sé.
Figura 5 The Medium is the Message
È inoltre possibile distinguere i media per numero di canali sensoriali impegnati
durante il loro impiego e livello di definizione o di “intensità” con cui sono
costruiti i messaggi. Basandosi su questa teoria individuò due grandi categorie di
media:
• Media Caldi: quando la comunicazione trasmette una quantità elevata di dati
estremamente dettagliati su un unico canale (per esempio: fotografia, radio,
cinema, telegrafo). Il pubblico in presenza di un medium caldo non deve riempire
gli spazi vuoti, grazie alla mole di informazioni veicolati.
• Media Freddi: quando coinvolgono diversi canali sensoriali con un messaggio a
bassa “intensità” (per McLuhan la televisione, il telefono etc.),
18
Il pubblico
quando ha di fronte un media freddo deve partecipare attivamente a causa della
scarsità di informazioni presenti.
17
McLuhan, M. “Gli Strumenti del Comunicare” Il Saggiatore, 2015, p. 34.
18
Ivi, p.43.