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NOTA PRELIMINARE
In capo all’ordinamento giuridico, per tutto quanto viene
riflesso nei rapporti di cui la disciplina privatistica si occupa, sorge e
permane il dovere, senza riserve, di fornire la tutela degli interessati
attraverso la disciplina più adeguata. In proposito, è di considerevole
interesse affrontare una tematica, quale quella oggetto della presente
tesi, che, senza dubbio, si presta a più e più interrogativi su quale
natura debbasi riconoscere al rapporto che si pone in essere tra gli
operatori del Network Marketing. Ciò in considerazione del fatto che
ci si trova di fronte ad un rapporto mai preso in esame, fino ad oggi, in
seno al nostro ordinamento giuridico.
Dalla sua nascita negli Stati Uniti d’America, durante la prima
metà del secolo scorso, il Network Marketing ha fatto tanta carriera.
In data odierna se ne può parlare come di un evento planetario,
considerando che è presente in tutti i continenti, fuorché quello
antartico, ed è conosciuto, bene o male, in tutti i Paesi del mondo. Ha
saputo distinguersi, da subito, come acuto strumento di riforma
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dell’imprenditoria e, quindi, come innovazione dell’impresa
1
. È la
natura stessa della sua formula, però, che ha consentito, a personaggi
dai propositi truffaldini, di arricchirsi, inquinandone il ritratto, ideando
sistemi dalle vistose analogie (a proposito delle famose catene di
Sant’Antonio o del Paid to surf). Non che ad individui del genere
possa negarsi la qualità di imprenditore che, come specifica il
Campobasso
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, appunto, non attiene alla liceità o illiceità dell’attività
svolta per la produzione di nuova ricchezza. A ciò, naturalmente,
consegue l’applicazione di quel principio generale dell’ordinamento
secondo cui da un comportamento illecito non possono mai derivare
effetti favorevoli per il suo autore.
L’espansione economica, in parallelo a quella territoriale e
logistica, del Network Marketing, viene, dunque, costeggiata dalla
pratica di altri meccanismi illusori ed effimeri. Nonostante con questi
ultimi non abbia da spartire alcunché, è sufficiente fare una ricerca su
Internet, seppur sommaria, per accedere a una moltitudine di blog e
forum che ammoniscono di tenersene alla larga. Ecco, allora, una di
quelle tante opportunità per porsi e porre la fatidica domanda: perché?
1
Esposizione nella presente tesi: cfr. sul piano concettuale il Capitolo Primo e sul piano pratico la
Appendice.
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Campobasso G. F. – Manuale di Diritto Commerciale, Torino, UTET
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Dando per scontata la buona fede dei detrattori, il più delle
volte le voci che corrono lo presentano come una maschera del Multi
Level Marketing (in Italia, Marketing Multilivello), che ha solamente
modificato il suo nome. Perché? Il motivo è elementare: oramai la sua
immagine è compromessa; e a seguire:
· per via della sua vera struttura, e cioè a piramide, che si prende gioco
dell’inesperienza altrui;
· perché le propagande dei guadagni altissimi sono specchietti per le
allodole, per essere gli stessi realizzati solo da chi sta al vertice.
Quando, invece, riferimenti alle strutture piramidali ed a simili
degenerazioni non ne vengono fatti, si può attingere una serie di
testimonianze di chi non raccomanda il Network Marketing, perché ha
toccato con mano la realtà in cui prospera e ne è rimasto scottato. Per
me è una nuova occasione per saperne di più e, così, ricompare la mia
domanda abituale: perché? Quanti ci sono passati lo sanno: si viene
plagiati; e appresso:
· è un susseguirsi di seminari che hanno a che fare più con lo sviluppo
di un certo atteggiamento mentale che con la realizzazione di veri
guadagni;
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· in questo modo si rende l’uditorio degli iscritti dipendente dal
sistema, il quale, incentrato sui seminari, relega la vendita ai propri
margini: la leadership effettivamente riconosciuta è degli ex
venditori passati al livello di oratori che non si occupano più della
difficoltà nel commercializzare i prodotti/servizi al di fuori della
propria cerchia famigliare.
Ricapitolando, non è raro che del Network Marketing si venga
informati de auditu con una approssimazione alquanto per difetto.
Non trascurando nulla di quanto appreso nei modi di cui sopra, sono
parecchi i dubbi che vengono a galla. Il primo dei più insistenti spinge
a chiedersi: «Perché, informandosi sul Network Marketing ci si può
imbattere in rimandi alle strutture a piramide, mentre informandosi su
queste ultime non ci si imbatte in rimandi ai sistemi di Network
Marketing?». Il secondo attende una risposta a ciò: «Perché, se le
organizzazioni che sfruttano il Network Marketing sono solite
circonvenire chi si avvicina loro, da tempo esercitano indisturbate,
data la visibilità tanto accentuata che hanno?». Questi interrogativi, e
non solo, suggeriscono la via della specificità e, dopo accurate
ricerche sull’intero settore e uno studio minuzioso del loro frutto, si
può riscontrare che, di sovente, il Network Marketing è
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semplicisticamente oggetto di diffamazione. In primo luogo, la sua
struttura è ad albero e non a piramide. In secondo luogo, la realtà in
cui prospera vuole motivare positivamente gli iscritti e non plagiarli.
Nel corso della trattazione del presente lavoro, con il quale il
mio iter universitario giunge a compimento, chi legge avrà modo di
verificare con oggettività le conclusioni affermative cui addivengo. La
legalità di tale fattispecie imprenditoriale e la legittimità dell’esercizio
che le è proprio saranno senz’altro caldeggiate. Non prescindendo da
quelli che sono i suoi connotati prettamente di stampo commerciale,
dal punto di vista economico, finanziario ed organizzativo da un lato e
da quello giuridico dall’altro lato, emergerà, altresì, l’elemento della
condotta individuale di chi lo esercita (il c.d. networker). È questa
ultima, infatti, piuttosto della tipologia stessa del sistema, a decretarne
la notorietà, tendente non tanto alla approvazione popolare quanto alla
condanna dei profani.
Dal campo visivo del Diritto Commerciale, di cui la mia tesi
ha scelto di avvalersi, si considera l’inquadramento di una attività
economica, esercitata professionalmente ed organizzata al fine della
produzione o dello scambio di beni o di servizi, ispirata al Network
Marketing. Ciò come antefatto, dapprima storico ed economico dipoi,
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atto a configurare una ben determinata fattispecie contrattuale. Il tutto
in relazione all’attendibile esperienza della multinazionale più longeva
entro l’ambito in questione, vale a dire la Amway Corporation. Perché
proprio lei? È facile rispondere: (1) perché è a lei che si deve l’ascesa
del Networking ad evento planetario e (2) perché chi scrive testimonia
la realtà che rappresenta, in quanto da quattro anni ne è un Incaricato.
Quando si parla di realtà ci si trova, immancabilmente, davanti
a più di una alternativa. Previo accordo sul concetto che, infatti, ne
esprima l’accezione di interesse, coloro che vi si confrontano possono
tratteggiarne i risvolti precipui: e famigliari, e individuali, e sessuali, e
sociali, e lavorativi, e giuridici, e scientifici, e virtuali, etc.; così, per
l’essere umano, diversi limiti si sanciscono dai ragionamenti sulla
funzione assolta da ognuno di quei risvolti nella loro vita. È pur vero
che tutti i limiti derivano dalla nostra attuale idea di realtà, che cambia
nella misura in cui innalziamo la soglia del possibile. Ne è il vessillo
la realtà Amway, che è una realtà di successo, come attestano tutti i
riconoscimenti avuti in ogni Paese ove è presente. Colui il quale vi
accede, è messo nelle stesse condizioni di chiunque già vi si trova, con
uguali mezzi a disposizione e medesimo supporto. Saranno i propri
meriti, costantemente promossi dalla motivazione personale, a fargli
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ottenere lo stesso successo di chi lo ha già ottenuto; chiaramente, in
funzione degli obiettivi che si è prefisso. Ecco, dunque, riaffiorare
l’elemento della condotta di ogni singolo networker, in questo caso
dell’Incaricato Amway.
Dei novatori della tecnologia, specialmente nell’ultimo secolo,
si è perso il conto. Di quelli del Diritto, al contrario, si è pressoché
arrestato, e non certo per latitanza di intelligenza. Senza ripetermi sul
suo intervento polivalente nella vita di tutti, la i sulla quale metto il
punto è questa: il linguaggio tecnico, i brocardi, i principi, le
definizioni e tutto quel che lo caratterizza e gli compete, lo rendono
talmente completo da non offrire spiragli per aspiranti novatori. Si dà
il caso, però, che l’argomento della mia tesi costituisca una sua lacuna.
La panoramica che questo mio lavoro esibisce, mette in luce la
portata del Network Marketing su tre fronti:
I. come è nato e cosa ne ha determinato la crescita esponenziale;
II. perché prendere Amway a modello, anche per il Legislatore;
III. come non confondersi nella mappatura sua e dei suoi degeneri.
Andiamo, quindi, per ordine, onde si possa ragionevolmente
offrire suggerimenti, o quantomeno spunti, per istituzionalizzare il, sì,
rivoluzionario modo di fare impresa con il Network Marketing.