2
La complessit� del covered warrant ha necessariamente richiesto una
pi� approfondita competenza finanziaria da parte degli investitori, che
hanno la possibilit� di migliorare il rendimento complessivo dei propri
investimenti solo se adeguatamente preparati, poich� una insufficiente
capacit� di interpretare i dati economici pu� essere causa di perdite
notevoli.
Inoltre, lo scenario internazionale � caratterizzato dal fenomeno della
globalizzazione dei mercati, che ha spostato l�attenzione degli
investitori verso tipologie di investimento e mercati alternativi, con lo
scopo di diversificare l�asset allocation del proprio portafoglio ed
ottimizzare il profilo rischio/rendimento.
Il covered warrant � lo strumento ideale per creare un paniere di titoli
differenziato, poich� consente di controllare una quantit�
considerevole di sottostante, con un modico investimento; questo
permette ai piccoli risparmiatori di investire in vari mercati e su un
maggior numero di titoli, senza dover disporre di capitali
consistenti, come sarebbe necessario per il comparto azionario.
L�affermazione di tale strumento � testimoniata, sia dal numero
crescente di prodotti, sia dall�entrata sul mercato di nuovi emittenti,
attratti da un mercato in forte crescita e che presenta dei margini di
espansione notevoli.
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I LO STRUMENTO FINANZIARIO
1 ORIGINI DEL COVERED WARRANT
La nascita del covered warrant avviene negli anni ottanta grazie alla
Citibank, istituzione finanziaria che crea questo nuovo strumento
finanziario combinando le caratteristiche dei warrant e delle opzioni.
Il covered warrant � il risultato di �manipolazioni� di warrant esistenti,
emessi da societ� quotate sui propri titoli; manipolazioni che
consistevano nel ridenominare i warrant in valute diverse o nel
proporre date di esercizio differenti.
Le prime emissioni di covered warrant ad hoc avvennero verso la fine
degli anni�80 sul mercato tedesco e su quello svizzero. Queste
emissioni avevano come riferimento sia titoli azionari ma anche indici
di borsa, in particolare Dax e S&P 500, cambi valutari, come
Dollaro/Marco e Dollaro/Yen, e tassi di interesse. Inoltre vennero
emessi anche covered warrant put, mentre i warrant emessi da societ�
quotate sono , per ovvie ragioni, solo di tipo put.
Per comprendere meglio lo strumento covered warrant bisogna
analizzare quali sono le caratteristiche dei warrant e delle opzioni.
I warrant sono strumenti emessi da societ� quotate che cercano
capitale sul mercato e rappresentano un diritto ad acquistare azioni
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della societ� emittente. Questo strumento nato negli anni �80 � ancora
utilizzato in sede d�emissione di un prestito obbligazionario o in caso
d�aumento di capitale.
Le opzioni sono dei contratti che consentono la cessione, da parte di
un venditore ad un acquirente, del diritto di acquistare o vendere una
data quantit� di un certo strumento finanziario ad un prezzo prefissato,
entro una certa data o a una certa data.
Il covered warrant � uno strumento ibrido che presenta delle
caratteristiche tipiche delle opzioni, infatti � uno strumento di mercato
secondario e l�attivit� sottostante � una attivit� presente sul mercato,
ma nello stesso tempo presenta elementi non standardizzati tipici del
warrant come: la scelta del sottostante, che � a discrezione
dell�emittente, la durata superiore all�anno, la quotazione e la
liquidazione diretta da parte dell�emittente.
L�apparizione del covered warrant sul mercato italiano avviene per la
prima volta nel 1992 grazie alla Citibank che emise un warrant call e
put sul cambio Dollaro/Lire. Gli investitori istituzionali, a cui era
rivolta l�offerta, accolsero in modo entusiastico questa nuova
opportunit� di investimento, superando anche le migliori aspettative.
L�aumento quantitativo � stato accompagnato dall�aumento degli
emittenti presenti sul mercato infatti alla Citibank si sono affiancati
ben tredici emittenti alcuni dei quali sono banche di caratura mondiale
come Soci�t� G�n�rale, BPN, Goldman Sachs, UBS, Deutsche Bank
ed Unicredito.
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2 CARATTERISTICHE DEL COVERED WARRANT
Il warrant � un opzione cartolarizzata, cio� incorporata in un titolo
negoziabile ufficialmente quotato, che attribuisce il diritto di
comprare/vendere una determinata quantit� di un�attivit� finanziaria o
di una merce (chiamata sottostante) ad un prezzo prefissato (strike
price), entro una certa data (tipo americano) o a una certa data (tipo
europeo) oppure, di incassare una somma di denaro determinata come
differenza tra il prezzo di liquidazione dell�attivit� sottostante e il
prezzo di esercizio per un covered warrant call, o nel caso di un
covered warrant put come la differenza tra il prezzo di esercizio e il
prezzo di liquidazione dell�attivit� sottostante.
La definizione del covered warrant necessita di un approfondimento,
in quanto il diritto che lo strumento attribuisce � una facolt� e non un
obbligo, spetta quindi al possessore la decisione di esercitare o meno il
warrant stesso a seconda della convenienza.
Con i covered warrant l�investitore ha la possibilit� di assumere
posizioni speculative o di coprire investimenti in essere, e di costruire
strategie e posizioni di investimento attinenti al profilo di rischio
desiderato; quindi � l�investitore a decidere quanto rischio � disposto
ad assumersi.
I covered warrant sono emessi da istituzioni finanziarie che assumono
il ruolo di controparte (market-maker) in caso di compravendita. Ogni
emittente svolge per i propri covered warrant attivit� di market maker,
impegnandosi a quotare in via continuativa un prezzo di acquisto e un
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prezzo di vendita per determinati quantitativi di titoli. L�esistenza del
market maker assicura che gli ordini in acquisto ed in vendita possano
sempre essere eseguiti a prezzi competitivi e senza ritardi,
contribuendo pertanto alla liquidit� del mercato.
2.1 IL SOTTOSTANTE
Rappresenta il bene materiale o l�attivit� finanziaria di riferimento del
covered warrant, per entrambe deve essere possibile rilevare prezzi
ufficiali.
I beni materiali sono le materie prime che presentano una quotazione
ufficiale. Petrolio e oro sono le uniche sulle quali sono stati emessi
covered warrant perch� presentano la caratteristica di avere un prezzo
ufficiale a livello mondiale.
Le attivit� finanziarie oggetto di warrant sono molteplici: titoli
azionari, basket di azioni, titoli di stato, indici di borsa e tassi di
cambio.
Il valore del covered warrant dipende dalle caratteristiche e
dall�andamento di un�altra attivit� finanziaria, ovvero il sottostante di
riferimento, infatti un aumento nel valore corrente del sottostante
determina un apprezzamento dei covered warrant call e un
deprezzamento dei covered warrant put, nel caso in cui il prezzo del
sottostante decresca vi sar� una diminuzione nel valore del covered
warrant call ed un apprezzamento del covered warrant put.
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2.2 LO STRIKE PRICE
Lo strike price rappresenta il prezzo di esercizio ovvero il prezzo al
quale il sottoscrittore ha il diritto di comprare o vendere l�attivit�
sottostante.
Il prezzo di esercizio � un elemento standard del contratto, ed �
modificabile solo in circostanze straordinarie, come nel caso di
covered warrant su azioni quando, operazioni di fusione, scissione e
aumenti di capitale permettono un aggiustamento del prezzo di
esercizio, al fine di lasciare inalterata la posizione finanziaria
dell�investitore.
Lo strike price deve essere continuamente confrontato con il prezzo
del sottostante per poter scegliere il momento pi� opportuno nel quale
vendere il warrant; in questa scelta bisogna tenere in considerazione
anche il premio perch� solo cos� la valutazione degli effettivi risultati �
completa.
2.3 IL PREMIO
Il premio consiste nel prezzo pagato per acquistare un warrant.
Rappresenta la massima perdita che un investitore pu� realizzare nel
caso in cui il warrant non venisse esercitato a scadenza.
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2.4 LA SCADENZA
Rappresenta la data limite entro la quale il covered warrant deve
essere esercitato.
La scadenza deve essere compresa tra uno e cinque anni, tuttavia la
maggioranza di covered warrant � emessa con scadenze comprese fra
un anno e diciotto mesi.
In borsa � possibile trovare warrant con scadenze comprese fra
diciotto mesi e pochi giorni; quelli che presentano scadenze molto
vicine, sono i warrant pi� rischiosi poich� perdono velocemente il loro
valore.
Il giorno di scadenza del covered warrant deve coincidere con l�ultimo
giorno lavorativo della settimana; questo obbligo � stato introdotto
nell�ottobre 2000 da parte della Borsa Italiana per regolamentare un
mercato nel quale la presenza di molteplici scadenze differenti creava
confusione.
2.5 IL MULTIPLO
Il multiplo (nominale o moltiplicatore) rappresenta la quantit� di
sottostante che il warrant permette di acquistare o vendere. Indica cio�
quante unit� di sottostante sono controllate da un unico contratto.
Con il nuovo regolamento di Borsa entrato in vigore nell�ottobre
2000, il multiplo deve essere 0,1 per i covered warrant su azioni e
9
0,0001 per i covered warrant che presentino indici della Borsa Italiana
come sottostante.
2.6 LO STILE
Lo stile si riferisce al momento in cui � possibile esercitare il warrant.
I warrant di stile europeo sono esercitabili solo alla scadenza mentre i
warrant di stile americano sono esercitabili in ogni momento prima
della scadenza.
La maggioranza dei covered warrant sono di stile americano
consentendo quindi all�investitore una maggiore flessibilit� e libert� di
scelta sul momento da lui ritenuto pi� opportuno.
Lo stile � una caratteristica poco significativa del covered warrant
poich� � uno strumento che difficilmente viene esercitato n� alla
scadenza n� prima, infatti si preferisce rivenderlo sul mercato; questo
� sempre possibile grazie alla presenza del market maker.
3 TIPOLOGIE DI COVERED WARRANTS
La principale distinzione � fra covered warrant di tipo call e covered
warrant di tipo put.
Un covered warrant di tipo call conferisce il diritto ad acquistare il
sottostante a condizioni prestabilite, mentre un covered warrant di tipo
put conferisce il diritto a vendere.
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L�investitore che sottoscrive un warrant call presenta delle aspettative
rialziste sul valore del sottostante, mentre il portatore di un warrant put
ha delle aspettative.
Un ulteriore classificazione pu� essere fatta in base al sottostante del
warrant, esistono cos� cinque categorie :
- warrant su cambi o su valute;
- warrant su tassi di interesse;
- warrant su materie prime;
- warrant su indici di borsa;
- warrant azionari.
Le ultime due classi si dividono, inoltre, in base al mercato in cui sono
quotati i titoli azionari; abbiamo cos� warrant su azioni italiane,
warrant su azioni europee, warrant su azioni americane e warrant su
azioni giapponesi.
Analizzando il mercato si vede come vi sia la contemporanea presenza
di vari covered warrant sullo stesso sottostante con diverse scadenze,
diversi strike price e diversi emittenti. Questo determina una sempre
maggiore variet� di opportunit�, in particolare per gli strumenti che
hanno come sottostante azioni delle societ� a maggior
capitalizzazione, in Italia quelle che compongono l�indice MIB30,
cio� quelle su cui si concentrano i maggiori scambi.
Le diverse scadenze sono determinate anche da emissioni successive
che si sovrappongono a quegli strumenti non ancora a scadenza.
11
4 L’ESERCIZIO DELLO STRUMENTO FINANZIARIO
Esercitare un warrant significa far valere il diritto che si � acquistato;
per un warrant call significa acquistare il sottostante al prezzo
d�esercizio mentre per un warrant put significa venderlo.
Qualora l�attivit� sottostante sia costituita da azioni italiane quotate in
borsa o da titoli di Stato negoziati su mercati regolamentati, la
modalit� di liquidazione dei covered warrant, a seguito di esercizio
anticipato o a scadenza, pu� avvenire, coerentemente con quanto
indicato nel prospetto di quotazione, mediante consegna fisica del
sottostante, oppure attraverso la liquidazione di un differenziale in lire
pari alla differenza, se positiva, tra il valore corrente del sottostante e
lo strike price per i covered warrant call, viceversa per i put.
Per tutte le altre categorie di attivit� sottostanti � consentita
esclusivamente la modalit� di liquidazione monetaria.
In realt� tutti i covered warrant prevedono l�esercizio tramite
liquidazione del differenziale, in questo modo si caratterizzano per la
loro praticit� ed evidenziano lo scopo speculativo dello strumento.
Attualmente per la maggioranza dei covered warrant l�esercizio non �
automatico, quindi l�investitore deve segnalare al proprio
intermediario la volont� di esercitare il diritto incorporato. Dopo la
scadenza l�investitore, da un punto di vista strettamente legale, non
potrebbe vantare alcun diritto; ma in pratica, per i covered warrant
senza esercizio automatico, il consiglio � di provare a chiedere il
12
pagamento del differenziale all�emittente anche dopo tale termine,
infatti raramente sar� negato.
Tuttavia nel settembre 2000 Unicredito ha lanciato, per prima, dei
nuovi covered warrant con esercizio automatico, sollevando
l�investitore dall�onere della comunicazione, che spesso non era
effettuata per semplice dimenticanza. Con questa novit� Unicredito ha
voluto rispondere ad un�esigenza che si � resa sempre pi� evidente, a
causa dell�aumento della dimensione del mercato e del numero di
investitori che utilizzano questi prodotti. Inoltre, da ottobre, il nuovo
regolamento di borsa ha posto come condizione per l�emissione dei
covered warrant, l�obbligatoriet� dell�esercizio automatico qualora lo
strumento sia in the money; al possessore di covered warrant �
comunque concessa la facolt� di rinuncia, attraverso apposita
comunicazione all�emittente entro l�orario stabilito nelle Istruzioni.
La comunicazione della rinuncia all�esercizio del covered warrant a
scadenza deve essere effettuata entro le 8.30 del giorno di scadenza,
nel caso in cui l�attivit� sottostante sia costituita da azioni italiane
quotate in borsa, ovvero entro le ore 10.00 nel caso in cui l�attivit�
sottostante sia costituita da indici gestiti da Borsa Italiana.
L�emittente i covered warrant stabilisce le modalit� con le quali il
detentore del warrant comunica la volont� di effettuare l�esercizio,
nonch� i tempi e le modalit� con le quali si effettua la liquidazione
dell�attivit� sottostante a seguito dell�esercizio.
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Quindi per i covered warrant di nuova emissione � chiaramente
specificato, dalle istruzioni del regolamento
1
, il termine entro il quale
� possibile comunicare la propria rinuncia; al contrario, per gli
strumenti, emessi prima dell�entrata in vigore del nuovo regolamento
di Borsa
2
, il termine di comunicazione della volont� di esercitare era a
discrezione dell�emittente, non essendovi nessuna indicazione in
merito. Attraverso queste modifiche la Borsa Italiana ha voluto
semplificare la gestione dello strumento covered warrant e nello stesso
tempo ha omogeneizzato i termini di rinuncia, eliminando la
confusione che la molteplicit� di scadenze differenti causava.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il covered warrant non viene
tenuto fino a scadenza e tanto meno viene esercitato, infatti la
presenza di un mercato secondario, garantito dagli emittenti come
market maker, permette agli investitori di rivendere il warrant in
qualsiasi situazione.
La preferenza verso la rivendita del warrant, piuttosto che il suo
esercizio, � determinata dal fatto che quest�ultimo non consente di
monetizzare la componente valore del tempo, ma solamente il suo
valore intrinseco; infatti l�esercizio stesso determina l�estinzione del
diritto incorporato nel warrant. L�unico modo per incassare il valore di
mercato del warrant, che � composto dal valore intrinseco pi� il valore
del tempo, � rivendere il warrant stesso. Bisogna tuttavia specificare
1
�Istruzioni al regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.a.� in vigore
dall�11 ottobre 2000.
14
che solamente i warrant in the money incorporano nel loro prezzo
entrambe le due componenti di valore, mentre i warrant at the money e
out of the money incorporano solamente la componente valore del
tempo.
In caso di esercizio, il portatore riceve per ogni covered warrant call
un importo in Euro pari alla differenza, se positiva, fra il livello di
mercato del sottostante e lo strike price, moltiplicata per il multiplo,
mentre per ogni covered warrant put l�importo in Euro � pari alla
differenza, sempre se positiva, fra lo strike price e il livello di
riferimento del sottostante, moltiplicato per il multiplo. Per i covered
warrant su titoli denominati in divise diverse dall�Euro, il differenziale
viene convertito in Euro utilizzando il primo fixing della Banca
Centrale Europea, disponibile successivamente alla rilevazione del
livello di riferimento del sottostante; nell�utilizzo di tali strumenti
bisogna quindi tenere in considerazione il rischio di cambio.
Il prezzo del sottostante che viene utilizzato come prezzo spot viene
chiamato prezzo di liquidazione ed �, nel caso in cui l�attivit�
sottostante sia costituita da azioni italiane quotate in borsa, uguale al
prezzo di riferimento del sottostante il giorno precedente quello di
scadenza. Nel caso in cui l�attivit� sottostante sia costituita da indici
gestiti da Borsa Italiana, il prezzo di liquidazione � pari al valore
2
�Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.a.� in vigore dall�11 ottobre
2000.
15
dell�indice calcolato sui prezzi di apertura degli strumenti finanziari
che lo compongono nel giorno di scadenza.
5 VALORE DEL COVERED WARRANT
Il valore del covered warrant subisce variazioni a causa di una
molteplicit� di fattori:
a) livello corrente del sottostante;
b) prezzo di esercizio;
c) vita residua, cio� il tempo che manca alla scadenza del warrant;
d) tasso d�interesse di periodo;
e) rendimento atteso;
f) volatilit� attesa.
Tra questi assume particolare rilievo il livello corrente del sottostante
essendo il covered warrant uno strumento derivato.
La vita residua rappresenta la probabilit� che si verifichino le
condizioni per l�esercizio, infatti, pi� il covered warrant si avvicina a
scadenza, pi� le possibilit� di variazione del sottostante sono limitate e
quindi il valore complessivo del tempo diminuisce fino ad essere
uguale a zero alla scadenza.
Il tasso di interesse di periodo influenza, anche se in modo limitato, il
valore a termine del sottostante.