VI
meno. Non è quindi sono una moda. E’ spesso e volentieri una necessità in
quanto gli utenti sempre di più si spostano (da casa ma soprattutto dal luogo
di lavoro) e vi è la pressante esigenza di essere sempre reperibili o di fornire
in tempo reale le informazioni richieste .
Le aziende produttrici attente a queste richieste del consumatore, si
adeguano sviluppando sofisticate manovre di marketing.
Obiettivo di questa ricerca è di esplorare i fattori che inducono il
consumatore nel cambio di generazione nel mercato italiano. Specifica
attenzione è data allo studio delle “resistenze” del consumatore al riguardo
investigando le sue abitudini ed i suoi comportamenti (disposizione ad
investire in nuovo hardware, esame dei costi, tempo richiesto
nell’apprendimento dell’ utilizzo del nuovo servizio
2
e così via)
La ricerca cerca altresì di tener conto delle motivazioni che
inducono il consumatore a cambiare operatore o tecnologia di utilizzo. I costi
del cambiamento l’affidabilità del servizio e l’immagine dell’azienda, se
gestiti propriamente possono fornire una posizione competitiva ai providers di
telefonia di terza generazione, rendendo più facile l’entrata del consumatore
nella nuova tecnologia. Come vedremo, se queste variabili non vengono
propriamente gestite si creeranno effetti economicamente dannosi tali da
2
Ranaweera, C. and Pradu, J. (2003) “ The Influence of Satisfaction, Trust and Switching Barriers on
Customer Retention the Continuous Purchasing Setting”, International Journal of Service Industry
Management, Vol. 14, No 4 pp 374-395
VII
scoraggiare nuovi utenti
3
.
Ai fini del presente lavoro si terranno distinti il mercato della
telefonia (in particolare quello della terza generazione) rispetto all’utenza di
internet, per quanto comune ad essi sia la tendenza, già accennata, di
identificare le due sfere.
Il metodo di ricerca è stato condotto su due livelli di fonti. La fonte primaria è
elaborata dallo studio dei consumatori attraverso l’utilizzo dei focus groups,
che l’autore stesso ha organizzato e diretto personalmente. La fonte
secondaria di dati deriva dalla raccolta di materiale tratte dalle biblioteche
dell’università di Oxford nonché dalle ricerche effettuate nei vari database
messi a disposizione dalle università o reperiti in rete.
Si ritiene che i risultati delle discussioni siano stati soddisfacenti rispetto ai
fini che si erano proposti e si è potuta verificare la conformità degli stessi se
comparati con quanto è emerso nelle fonti secondarie.
* * *
3
Keaveney, S.M. (1995) “Customer Switching Behaviour in the Service Industry: an Explanatory Study”,
Journal of Marketing, Vol. 59, pp71-82
VIII
RINGRAZIAMENTI III
PREFAZIONE V
CAPITOLO PRIMO 1
EVOLUZIONE E CONTESTO ATTUALE 1
1.1 STORIA DELLA TELEFONIA MOBILE
1.1.1 IL FLOP DEL DECT 5
1.2 LA STORIA DI INTERNET 6
1.2.1 L’INIZIO 7
1.2.2 LE PRIME NOVITÀ DI INTERNET 9
1.2.3 LA RIVOLUZIONE DEI PC 10
1.2.4 ACQUISTI ON LINE 13
1.3 TIPOLOGIA DEI SERVIZI DI TELEFONIA MOBILE 14
1.4 GLI STANDARD DI TELEFONIA GSM E UMTS 15
1.5 TIPOLOGIA DEI SERVIZI INTERNET 16
1.6 IL MERCATO DELLA TELEFONIA E DELLA BANDA LARGA MOBILE 17
1.7 VALORE DELLA RICERCA 19
1.8 FATTORI CHE IN GENERALE MOTIVANO LA SCELTA DEL CONSUMATORE 20
1.9 SCHEMA DELLA TESI 21
CAPITOLO SECONDO 24
MARKETING ENVIRONMENT 24
2.1 STRUMENTI DI ANALISI 24
2.1.1 SFERA POLITICA 25
2.1.2 SFERA ECONOMIA 27
2.1.3 SFERA SOCIALE 28
2.1.4 SFERA TECNOLOGIA 29
2.2 L’ANALISI DELLE CINQUE FORZE DI PORTER 30
2.2.1 CONCORRENTI DIRETTI 31
2.2.2 FORNITORI 31
2.2.3 CONSUMATORI 32
2.2.4 NUOVE AZIENDE EMERGENTI (H3G, VIRGIN, EASY MOBILE, RYANAIR) 33
2.2.5 POSSIBILI SOSTITUZIONI TECNOLOGICHE DELLA TELEFONIA MOBILE 34
CAPITOLO TERZO 36
MARKETING APPLICATO ALL’ODIERNO MERCATO TELEFONICO E SUE
POTENZIALITA’ 36
3.1 MARKETING 37
3.1.1 MARKETING MIX 38
3.2 MARKETING DEI SERVIZI 43
3.2.1 CARATTERISTICHE DEI SERVIZI 44
3.2.2 CLASSIFICAZIONE DEI SERVIZI 46
3.3 BRANDING SERVICES 49
3.4 CUSTOMER SATISFACTION E CUSTOMER LOYALTY 50
3.5 CUSTOMER RETENTION 52
IX
3.6 MODELLO DI DECISION MAKING NELL’UMTS 54
3.6.1 MODELLO ECONOMICO RAZIONALE 54
3.6.2 MODELLO NON ECONOMICO RAZIONALE 55
3.6.3 ESPLICITI 56
3.6.4 IMPLICITI 56
3.6.5 COMPARAZIONE TRA MODELLO IMPLICITO ED ESPLICITO 57
3.7 POSSIBILI FATTORI MOTIVANTI NELL’ACQUISTO 57
3.7.1 PREZZO 58
3.7.2 CONVENIENZA 58
3.7.3 NECESSITÀ 59
3.7.4 MODA E STATUS SYMBOL 59
3.7.5 SVAGO 59
3.7.6 OBBLIGO 60
3.7.7 QUALITÀ 60
3.9 PRIME INTERAZIONI TRA MOBILITÀ ED ECONOMIA 61
3.9.1 IL NUOVO MARKETING NELL’ECONOMIA DELLA MOBILITÀ 62
CAPITOLO QUARTO 68
METODOLOGIA 68
4.1 PROGETTAZIONE DELLA RICERCA 69
4.1.1 RICERCA SECONDARIA 69
4.1.2 PROGETTAZIONE DELLE RISORSE PRIMARIE 70
4.1.3 SELEZIONE DEI PARTECIPANTI 74
4.1.4 RUOLO DEL RICERCATORE 75
4.2 ATTIVITÀ DI RICERCA 76
4.2.1 ATTIVITÀ DI RICERCA SECONDARIA 77
4.2.2 ATTIVITÀ DI RICERCA PRIMARIA 78
4.3 VALUTAZIONE DELLA METODOLOGIA DELLA RICERCA PRIMARIA 79
CAPITOLO QUINTO 80
RICERCA SUL CONSUMATORE 80
5.1 RICERCA PRIMARIA 80
5.1.1 PERCEZIONE DELLA TECNOLOGIA 82
5.1.2 MOTIVAZIONE DELLA SCELTA 85
5.1.3 VISSUTO UMTS 88
5.1.4 ATTESE E PROSPETTIVE 89
5.2 RICERCA SECONDARIA 91
5.2.1 RICERCA SUL GSM E UMTS 91
5.2.2 RELAZIONI SOCIALI 92
5.2.3 EMOZIONI E CELLULARE 95
5.2.4 INTERFERENZE NELLA PRIVACY 97
CAPITOLO SESTO 105
PROSPETTIVE E STRATEGIE 105
6.1 UMTS E VANTAGGI COMPETITIVI 105
6.2 ANALISI SWOT DELL’UMTS 108
6.2.1 FORZE 109
X
6.2.2 DEBOLEZZE 111
6.2.3 OPPORTUNITÀ 112
6.2.4 MINACCE 113
6.3 STRUTTURA DELL’UMTS 115
6.3.1 LIVELLO STRATEGICO 117
6.3.2 LIVELLO INNOVATIVO 124
6.3.3. LIVELLO OPERATIVO 125
CAPITOLO SETTIMO 132
CONCLUSIONI 132
BIBLIOGRAFIA 135
SITOGRAFIA 140
APPENDICE A 141
APPENDICE B 142
APPENDICE C 147
APPENDICE D 149
1
CAPITOLO PRIMO
EVOLUZIONE E CONTESTO ATTUALE
Esaminiamo dunque lo sviluppo del mercato della telefonia mobile
dalla nascita sino ad oggi e successivamente la modalità di fruizione degli
attuali servizi e le relative differenze in termini di utenza. Per concludere si
darà contezza schematica della conduzione della ricerca effettuata.
1.1 Storia della telefonia mobile
Generalmente la telefonia mobile è identificata con il “telefonino” e
se ne fa risalire l’esordio intorno agli anni novanta
4
. Il lavoro tecnologico alle
sue spalle dura peraltro da quasi un secolo.
I primi esperimenti in questo campo risalgono ai primi anni venti
quando le forze militari statunitensi cercarono un sistema di comunicazione a
distanza. All’epoca, tenuto conto dei dati, dei tempi e delle tecnologie
disponibili, i collegamenti potevano essere solo unidirezionali e le
4
Euromonitor Report (2003) Cellular Communication Services In Italy.
Evoluzione e contesto attuale
2
comunicazioni vere e proprie si ebbero solo a partire dal 1935, quando venne
inventata la Modulazione di Frequenza. La diffusione di questo sistema fu
immediata: veniva assegnata una frequenza a chiunque ne domandasse sicché
che ben presto i canali radio disponibili finirono poiché la domanda fu
enorme
5
.
Ma l’intuizione che rivoluzionò il modo di concepire la telefonia
mobile si ebbe nel 1947, quando un ricercatore dei Bell Laboratories inventò
il concetto della “cella”. La tecnologia riguardava sostanzialmente la
divisione del territorio in tante celle e di dotare ognuna di esse di stazioni
radio operanti a certe frequenze in modo tale che fossero diverse da quelle
utilizzate dalle celle adiacenti
6
. Inoltre le stazioni dovevano operare a bassa
potenza per non interferire con quelle vicine. In questo modo celle non
adiacenti abbastanza distanti fra loro potevano riutilizzare le stesse frequenze:
questo permetteva dunque di supportare un numero maggiore di utenti.
quest’idea però ebbe bisogno di ben più di vent’anni di ricerche ed
esperimenti prima di produrre i risultati concreti che oggi conosciamo.
All’ inizio degli anni ottanta furono introdotti i primi servizi
commerciali di telefonia cellulare e le nazioni precursori furono: gli Stati
Uniti dove venne diffuso l’Advanced Mobile Phone Service (AMPS), l’
Europa nacquero il Nordic Mobile Telephone (NMT), sviluppato in
5
Rapport, S.T. (1996) “Cellular Radio and Personal Communication” N.J. Piscataway Vol 2
Evoluzione e contesto attuale
3
Scandinavia e il Total Access Communication System (TACS) nel Regno
Unito. In Italia il primo approccio risale agli anni settanta, riservato ad una
strettissima cerchia di persone. Successivamente, nel 1984, la SIP portò la
frequenza da 160 MHz a 450 MHz, riuscendo così a migliorare la qualità
della comunicazione
7
.
Si trattava comunque di apparecchi ad esclusivo uso veicolare, visto
il peso e le dimensioni decisamente eccessive e ancora non accessibili a tutti:
infatti installare un telefono radio mobile in auto costava all’incirca sei
milioni di lire di allora, per quanto mostrare la seconda “antennina” sulla
propria automobile diventò presto uno status symbol.
Solo nel 1990 ci fu l’avvento della telefonia cellulare di tipo
analogico, con l’adozione del sistema ETACS (Extended TACS).
Il sistema analogico presentò rapidamente le sue carenze: non si
potevano effettuare, infatti, comunicazioni tra due diversi paesi a causa dei
differenti sistemi adottati e soprattutto i terminali erano facilmente clonabili.
Queste esigenze portarono alla creazione nel 1982 del gruppo GSM
(Groupe Spécial Mobile), atto a sviluppare un sistema di comunicazione
cellulare comune per tutti i paesi europei. Tra le decisioni più importanti ci fu
quella di adottare la tecnologia digitale che superava i limiti di quella
6
Celle di rete mobile: http://en.wikipedia.org/wiki/Cellular_network Visitato il 27 aprile 2005
7
Aumentando la frequenza si riusciva a migliorare la qualità di comunicazione ritrovato su
http://www.apogeonline.com/
Evoluzione e contesto attuale
4
analogica e offriva molti più vantaggi: si pensi solo all’impossibilità di
clonare la carta SIM senza disporre dell’originale o allo scambio degli SMS,
possibili solo grazie a questa tecnologia.
Nel 1991 il sistema GSM, che nel frattempo aveva cambiato
significato in quello ancora oggi conosciuto di “Global System for Mobile
Communication”, venne lanciato in Europa, mentre in Italia partì in via
sperimentale solo nel 1992 e commercializzato nel 1995. Il successo del GSM
fu rapido e confermato negli anni a seguire a livello mondiale: oggi più di 160
nazioni lo hanno adottato come sistema di comunicazione cellulare
8
.
L’idea di poter raggiungere col telefono una persona e non più
soltanto un luogo appariva come un qualcosa di assolutamente innovativo.
Con il passare del tempo (anni, ma anche solo pochi mesi) gli apparecchi,
prima scomodi e pesanti da trasportare a causa delle grandi e poco longeve
batterie che li accompagnavano, riducevano pian piano le loro dimensioni e
aumentavano in autonomia.
Parallelamente sono calati i prezzi: il cellulare da bene di lusso si
trasforma in accessorio alla portata di tutte le tasche.
I grandi cambiamenti in questo nuovo universo non erano però
destinati a finire: per gli italiani sembrò una vera e propria rivoluzione quando
nel dicembre 1995 si affiancò alla Telecom un nuovo gestore della telefonia
8
Mouly, M. (1992) “The GSM System for mobile communication” Palaesau: Cell&Sys
Evoluzione e contesto attuale
5
mobile: si trattava di Omnitel, una neonata società del gruppo Olivetti. Dopo
anni di monopolio, veniva fornita la possibilità di scegliere con quale
operatore sottoscrivere il contratto
9
.
Attualmente in Italia le compagnie fornitrici sono quattro: Tim ex
Telecom, Vodafone che ha assorbito Omnitel, Wind inglobante Infostrada e 3,
precursore del servizio UMTS.
1.1.1 Il flop del DECT
Inizialmente la risposta all’allargamento del mercato da parte di
altre compagnie, indusse Telecom ha prospettare un’alternativa alla telefonia
mobile cellulare, inserendo sul mercato il servizio FIDO. Il servizio utilizzava
la tecnologia DECT di cui erano dotati i telefoni cordless di nuova
generazione ed in sostanza era possibile utilizzare il proprio telefono senza
fili anche se ci si trovava fuori casa purché all’interno della propria città.
Il sistema consentiva di ricevere ed effettuare telefonate quando la
base in casa era già impegnata in altra conversazione, utilizzando il medesimo
numero di telefono.
Il servizio non ebbe tuttavia successo, anche per il crescente sviluppo della
tecnologia mobile che offriva ben più ampie prospettive di utilizzo sicché il
9
Omnitel: http://www.cellulari.it/html/articolo.asp?IDarticolo=2022 Visitato il 27 Aprile 2005.
Evoluzione e contesto attuale
6
30 giugno 2001 FIDO fu disabilitato anche ai pochi che si erano abbonati
10
.
L’intuizione che invece rivoluzionò l’utilizzo del telefono cellulare
fu la carta prepagata: niente più canoni né anticipo conversazioni da pagare;
ricarica della carta facile e intuitiva.
L’utilizzo del telefono cellulare era ancora più accessibile e versatile.
Nel giro di un anno furono addirittura tre milioni le ricaricabili vendute da
TIM, il che suggerì ad Omnitel si adeguarsi proponendo anch’essa la stessa
alternativa. Ora tutti i gestori che entrano a far parte del mercato offrono
entrambe le soluzioni: abbonamento o ricaricabile a seconda delle esigenze
11
.
Oggi termini come “E-TACS”, “GSM” o “ricaricabile” sono entrati a
far parte del linguaggio comune, cui si aggiungono i nuovi termini “WAP”,
“UMTS” e “GPRS” .
1.2 La storia di Internet
Oggigiorno identifichiamo Internet con il World Wide Web
(WWW) e semplificando la descrizione, si può immaginarlo come
un’immensa rete mondiale di reti (chiamata dagli anglofobi “worldwide
network of network”) abilitando milioni di singoli computer a condividere
informazioni con gli altri e comunicare tra loro. Ogni persona che è connessa
10
Fido Dect: http://www.pianetacellulare.it/Sat/Dect.html Visitato il 12 Giugno 2005.
11
Prepagata: http://www.cellulari.it/html/articolo.asp?IDarticolo=2022 Visitato il 12 Giugno 2005.
Evoluzione e contesto attuale
7
ad internet può comunicare con altre e può commerciare, pubblicare idee,
vendere prodotti.
Diverse applicazioni crescono giornalmente e molti esperti di
mercato stanno sviluppando utili strumenti per migliorare il servizio offerto,
per facilitare la clientela novizia che si avvicina a questo tipo di mercato. Gli
esperti si occupano di migliorare la recettività e l’ergonomia d’internet
avvalendosi di strumenti grafici a sonori e non siamo anche molto distanti
dall’inserimento di nuove sfere sensoriali, quali il tatto e l’olfatto
12
.
Iniziò come un progetto del governo americano a scopi difensivi ed
è in continua crescita.
1.2.1 L’inizio
Nel 1957 l’Unione sovietica realizzò un importante progetto ovvero
quello di mettere in orbita dello Sputnik, l’evento indusse una rapida risposta
da parte degli Stati Uniti, che si sentivano minacciati nel loro primato
tecnologico, tanto che il Presidente dell’epoca Eisenhower decise di
finanziare il miglioramento delle comunicazioni in campo militare. Nel 1958
nacque il progetto dal nome ARPA (Advanced Research Projecs Agency).
I progetti spaziali dell’Unione sovietica progredirono al punto che
12
Reedy,J. and Schullo,S.e Zimmerman, K. (2000) “Electronic marketing : integrating electronic resources
into the marketing process” London: Harcourt College Publishers
Evoluzione e contesto attuale
8
nel 1961 portarono il primo uomo nello spazio (Yuri Gagarin). Il governo
Statunitense decise di abbandonare il finanziamento all’ARPA per dedicarsi
allo sviluppo aerospaziale fondando la NASA e in breve tempo lanciando
missioni Apollo
13
. La prima descrizione di interazione registrata attraverso il
Networking fu in una serie di appunti scritti da J.C.R. Licklider nell’agosto
del 1962 appena due mesi prima della crisi missilistica Cubana che piazzò una
base a novanta miglia dalla costa americana. Egli vide la possibilità di poter
connettere globalmente tutti i computer per poter scambiarsi più velocemente
i dati dagli stessi, questo venne chiamato “Galatic Network” Da lì a poco
venne subito creato un programma di studio e di ricerca chiamato D.A.R.P.A.
(Department of Defense Advanced Research Projects Agency) ed è da qui che
possiamo affermare che Internet abbia preso il via
14
.
Nel 1969, DARPA creò una rete di computer sperimentale chiamata
ARPANET la quale provvide a testare l’emergere delle tecnologia del
network. Il progetto originale metteva in comunicazione quattro università
(UCLA, Stanford Research Institute, University of California di Santa
Barbara, e l’University of Utha) abilitando cosi vari esperti e scienziati a
condividere informazioni attraverso lunghe distanze.
Nel 1973 venne scoperto da Bob Kahn (progettista dell’ARPA) il
modo di trasferire le informazioni in un modo più efficiente e trasparente; il
13
Steinbock, D. (2000) “The birth of Internet marketing communication” London: Quorum
Evoluzione e contesto attuale
9
relativo metodo venne nominato “Packets” in quanto consisteva
nell’impacchettare le varie informazioni in formato molto più leggero e agile
per il trasferimento via cavo.
Patron dell’idea dell’architettura grafica fu di Vinton Cerf
sviluppatore di una hotel lobby in San Francisco. Più tardi Cerf e Kahn
presentarono la loro idea di INWG (Internet Network Working Group) il
sistema di protocolli che ha sviluppato la ricerca più conosciuta come TCP/IP
(Trasmission Control Protocol / Internet Protocol), Questo sistema faceva (e
fa tuttora) funzionare il collegamento dei computer su internet e veniva
installato all’interno del Sistema Operativo UNIX , padre dei sistemi operativi
odierni.
1.2.2 Le prime novità di internet
Nel 1971 Ray Tomlinson di Bolt Beranek Newman inventò il primo
programma in grado di poter trasmettere messaggi attraverso il network. Il
suo originale programma derivava da due altri programmi in fase
sperimentale. Egli continuò a migliorare il programma di posta elettronica
fino al raggiungimento dell’utilizzazione del software per inviare e ricevere
posta. La prima e-mail venne scritta nell’anno 1972 e da li a pochi anni fu la
14
The Defence Advanced Research Projects Agency: http://www.darpa.mil/ visitato il 2 Maggio 2004