IL MARKETING DEGLI EVENTI PER LA PROMOZIONEDELLE DESTINAZIONI
TURISTICHE. LA MILLE MIGLIA
II
L’applicazione del marketing degli eventi non si limita infatti alla promozione territoriale
ma trova ampio spazio ormai anche nella comunicazione aziendale come parte integrante
delle relazioni pubbliche. Il caso preso in esame, la Mille Miglia, si inserisce bene in
questo contesto poiché, anche se la manifestazione non è nata con questo scopo, è stata nel
corso degli anni strumento di promozione e sviluppo del territorio. Questa competizione di
successo ogni anno attira flussi turistici notevoli e continua a promuovere non solo
l’immagine della città di Brescia, ma anche quella delle altre città che vengono attraversate
dalla manifestazione, rappresentando un metodo di comunicazione efficace anche per le
imprese che decidono di sponsorizzarla. Brescia in particolare però è legata all’evento da
un rapporto speciale in quanto, oltre ad essere tappa principale nonché la città che gli ha
dato vita, grazie all’internazionalità della manifestazione ha avuto la possibilità di
promuovere la propria immagine in tutto il mondo. Il perfetto “matrimonio d’interessi”,
come viene definito questo rapporto, continua tuttora, donando alla città fama e turismo.
Inoltre, questo genere di manifestazione si fa interprete della domanda di un turismo
sempre più esigente, che richiede eventi e luoghi esclusivi.
Oltre allo scopo principale di mostrare l’esistenza di questo rapporto speciale e di
quali benefici ne traggono la città e la comunità residente, un altro obiettivo è stato quello
di analizzare la manifestazione in sé, i suoi obiettivi, come si esplica e i vari attori coinvolti
nella sua realizzazione.
L’argomento del presente lavoro è l’approfondimento di un tema già trattato in
diversi testi, anche se in ambito italiano non è stato ampiamente sviluppato come in altri
paesi. Nell’ultimo capitolo dedicato alle Mille Miglia, viene inoltre trattato l’aspetto
organizzativo della manifestazione, un punto di vista non analizzato in alcun altro lavoro in
precedenza e che è stato possibile realizzare principalmente grazie alla collaborazione di
Costantino Franchi, Segretario del Comitato Organizzatore nonché principale
organizzatore. Una parte di questo capitolo è stata dedicata anche a Ferrara, prima tappa
della manifestazione, concentrandosi in particolare sul rapporto che esiste tra la città e
l’evento. Tale legame che si è rafforzato negli ultimi anni grazie al lavoro svolto con
successo dall’ente che si occupa dell’organizzazione della tappa, Studio Borsetti, che è
stato in grado di trasformare un semplice “punto d’arrivo”in un “evento nell’evento”.
Questo aspetto è stato sviluppato tramite la rielaborazione di un’intervista effettuata con
Nicola Borsetti, a cui si rivolge un particolare ringraziamento.
IL MARKETING DEGLI EVENTI PER LA PROMOZIONEDELLE DESTINAZIONI
TURISTICHE. LA MILLE MIGLIA
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Per il presente lavoro sono state utilizzate diverse fonti: libri, riviste specializzate,
siti internet e periodici. Per quanto riguarda la tipologia di tali fonti, esse afferiscono sia al
marketing degli eventi, sia al marketing territoriale, turistico e dei servizi. Tra queste ve ne
sono alcune specifiche che trattano la storia e i regolamenti della Mille Miglia. Si deve
inoltre ringraziare il Comune di Brescia e la Provincia per la collaborazione dimostrata e
per aver fornito alcune informazioni relative ai flussi turistici bresciani.
La presente tesi è articolata in due parti: la prima si occupa dei principi teorici che
stanno alla base della seconda, relativa al caso pratico della Mille Miglia. Nel primo
capitolo viene analizzata brevemente la nascita dell’event marketing e si cerca di darne una
definizione spiegandone le varie caratteristiche e le applicazioni, soffermandosi in
particolare sulla tipologia dei grandi eventi. Successivamente si mettono in evidenza le
differenze sostanziali tra le due maggiori applicazioni dell’event marketing, come
promotore turistico e come strumento di comunicazione aziendale, prestando particolare
attenzione al concetto di sponsorizzazione. Da entrambi i punti di vista vengono messi a
confronto i benefici e il concetto d’immagine. Poi si procede con una descrizione delle fasi
di realizzazione di un evento e la fase di valutazione della riuscita di esso a posteriori.
Il secondo capitolo è dedicato alla promozione delle destinazioni turistiche ed
utilizza concetti del marketing territoriale per cercare di spiegare l’utilità del marketing
degli eventi in questo contesto. Viene analizzato il concetto di territorio come destinazione
e di come il marketing diventa strumento di promozione turistica non solo a livello
nazionale, specificando le varie metodologie possibili e i ruoli dei vari attori coinvolti in
questo processo.
Nel terzo e ultimo capitolo, che da solo costituisce la seconda parte della tesi, viene
spiegato inizialmente cos’è una Mille Miglia e che tipo di manifestazione sia,
riassumendone in breve i punti principali del regolamento e i criteri di ammissione delle
auto storiche. Nei seguenti paragrafi vengono poi esplicati gli obiettivi principali, la
promozione e la sponsorizzazione dell’evento. Riprendendo poi il tema della promozione
turistica tramite gli eventi, si discute di che tipo di integrazione esista tra l’ente
organizzatore della manifestazione e gli attori locali, affermazione supportata anche
dall’analisi dei flussi turistici bresciani riferiti al periodo in questione. Infine viene
descritto come la città di Ferrara si organizza per accogliere la manifestazione, ottenendo
naturalmente un riscontro turistico positivo, e come lo Studio organizzatore ha acquisito
notorietà tramite essa, grazie al successo del proprio operato. In conclusione si evidenzia in
IL MARKETING DEGLI EVENTI PER LA PROMOZIONEDELLE DESTINAZIONI
TURISTICHE. LA MILLE MIGLIA
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modo più approfondito il legame esistente tra la città di Brescia e la Mille Miglia, che le ha
donato nel corso degli anni visibilità a livello internazionale e che tuttora costituisce una
nota positiva nell’immagine della destinazione turistica.
1
PARTE I
EVENT MARKETING
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CAPITOLO 1
Event Marketing
1.1 Cos’è l’event marketing?
L’evolversi dei consumi e dei bisogni umani è un procedimento iniziato da secoli
con lo svilupparsi della società ed è ancora in atto. Solo con l’avvento della società
industriale si comincia a parlare di organizzazione del tempo libero, grazie ad una
maggiore regolamentazione del lavoro ed alla conseguente maggiore disponibilità di tempo
da dedicare a sé stessi. In pochi decenni, i consumi legati al leasure, che inizialmente erano
destinati a pochi fortunati, sono diventati parte della vita quotidiana di molti.
L’introduzione di nuove tecnologie che hanno modificato i metodi e i tempi lavorativi, una
maggiore flessibilità delle nuove attività, nonché una maggiore porzione di reddito
dedicata ai quei consumi inizialmente considerati superflui, hanno creato la necessità di
sviluppare una più ampia scelta di attività da svolgere nel tempo libero. Attualmente,
considerando prevalentemente il mondo occidentale, l’importanza attribuita dal singolo
individuo alla qualità della vita, soprattutto in tali momenti, è tale da farci notare come non
sia più possibile scindere i consumi di beni o servizi per il soddisfacimento di bisogni
collegati allo svago da quelli primari. In questo contesto si è sviluppata negli scorsi
decenni l’entertainment industry, che sta acquistando un ruolo sempre più importante
nell’economia e che offre forme di svago sempre più differenziate e competitive. Una parte
di queste è rappresentata dagli eventi.
Una definizione di evento nell’ottica di marketing potrebbe essere:
“L’evento può essere definito come un prodotto che si concretizza nell’offerta di
una particolare esperienza di tempo libero creata dagli organizzatori per soddisfare una
necessità identificata in un determinato segmento di mercato”
1
.
Espresso più semplicemente, l’evento viene principalmente organizzato per
soddisfare un particolare bisogno delle persone nel loro tempo libero. Entrambe le
definizioni sono però riduttive. Gli eventi non devono essere considerati semplicemente
1
G. Gilberti, L’evento in strada, FrancoAngeli, Milano 2004, p. 98
EVENT MARKETING
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manifestazioni a scopo ricreativo. Sono parte integrante sia degli strumenti di
comunicazione delle aziende, sia dell’offerta turistica di una determinata area. Sempre più
imprese integrano nella loro filosofia di marketing il concetto del consumatore che
attribuisce sempre più valore alle attività svolte nel tempo libero. L’organizzazione di
eventi costituisce sicuramente una metodologia alternativa per mettere in contatto il
consumatore con l’impresa. Ma il suo utilizzo è anche più ampio. Oggi gli eventi vengono
anche considerati strumento di marketing territoriale e urbano: permettono di aumentare i
flussi turistici di una determinata area, migliorano l’immagine della località agli occhi dei
potenziali turisti, attirano investimenti e finanziamenti creando effetti economici
moltiplicativi, che aiutano a sviluppare l’area in questione. Nell’ambito culturale, inoltre,
gli eventi rispondono alle esigenze temporanee dei consumatori proponendo stimoli
originali e suscitando, attraverso momenti di aggregazione, il senso di appartenenza ad un
gruppo sociale. Diventano quindi strumento per raggiungere il benessere. Il marketing
degli eventi, sia come strumento di promozione turistica e territoriale, sia come strumento
di comunicazione aziendale, è nato negli anni ’80. L’affermazione non è del tutto corretta,
perché in realtà viene utilizzato da sempre per scopi commerciali nelle fiere e nei mercati
2
.
Il periodo considerato può invece essere definito come il decennio ufficiale in cui il
marketing degli eventi viene riconosciuto, perlomeno in Italia, come sciènza, e in cui
nascono le prime figure professionali di organizzatori di eventi.
Il successo degli eventi è legato alla loro dinamicità, intesa come capacità di
evolversi e di presentarsi in modo differente nei diversi luoghi e nei vari momenti in cui si
manifestano. Tramite essi vengono creati dei veri e propri “mondi dell’esperienza”, nei
quali spesso vengono collocati prodotti e servizi che offrono un plus di valori emozionali.
Ogni evento è un’esperienza unica e irripetibile, non ha mai le stesse caratteristiche, le
quali a loro volta dipendono da una serie di fattori tangibili e intangibili, quali la durata,
comunque limitata nel tempo, l’organizzazione, i partecipanti, la sede, la progettazione e le
emozioni suscitate. Per quanto si cerchi di ridurre ogni parte dell’evento a fasi
standardizzate, di modo che si possa raggiungere a un livello qualitativo della prestazione
più elevato, si deve ricordare che esso si esplica tramite le persone e le loro emozioni.
2
S. Ferrari, Event marketing: i grandi eventi e gli eventi speciali come strumenti di marketing, Cedam,
Padova 2002, p. 146
EVENT MARKETING
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Spesso intervengono una serie di variabili durante la sua realizzazione che dipendono dal
caso e quindi sono difficili da gestire, soprattutto quando ci si riferisce a eventi all’aperto e
posti in location normalmente a pubblico utilizzo. È per questo che buona parte della sua
riuscita dipende non solo dalla programmazione accurata degli organizzatori, ma anche
dalla loro bravura nel gestire gli imprevisti. Anche negli eventi, gli organizzatori possono
far leva sulle classiche variabili di marketing per cercare di migliorare la prestazione
offerta. Il prodotto è la leva più importante, dalla quale dipendono tutte le altre. Elemento
cruciale del prodotto/evento è il fattore umano: non può essere considerato semplicemente
aggiuntivo in quanto parte integrante e decisiva del corollario delle componenti collegate
ad un evento. Le risorse umane (lo staff, gli artisti, i partecipanti ecc.) contribuiscono alla
buona riuscita dell’evento e soprattutto alla soddisfazione del cliente. Uno degli scopi
dell’event manager sarà infatti quello di facilitare l’interazione con il pubblico e creare
quindi una situazione favorevole per il soddisfacimento del consumatore. Il
prodotto/evento diventa allora strumento di marketing-mix che favorisce l’incontro tra il
soddisfacimento delle esigenze di mercato e, contemporaneamente, quelle del pubblico,
sfruttando quelle particolari occasioni che gli permettono di emergere e di difendersi dalla
concorrenza. Una volta raggiunto un certo livello di popolarità, l’evento assume
personalità e accresce il suo valore intrinseco, differenziandosi dalla concorrenza. Un
evento ben riuscito, oltre a costituire un successo per l’azienda organizzatrice, ne accresce
la credibilità sul mercato; l’azienda verrà ricondotta a quella particolare occasione positiva
e questo diventa elemento intangibile di differenziazione, difficilmente imitabile. Oltre ad
accrescere il valore dell’azienda si deve ricordare che un evento di successo diviene tale
anche grazie alla storia e alle qualità positive dei suoi organizzatori, degli sponsor e dei
partner che ne permettono la realizzazione. E’quindi un processo di miglioramento
reciproco.
Sempre a causa della caratteristica dell’unicità, è difficile individuare con
precisione delle categorie definitive di classificazione degli eventi. In genere si tende a
classificarli sulla base della tipologia (vedi tabella a pagina seguente), anche se i criteri
utilizzati possono anche essere più precisi, tenendo in considerazione elementi come la
durata, il tipo di pubblico previsto, il tipo di location ecc.
EVENT MARKETING
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Tabella n° 1.1 – Tipologia di eventi
TIPOLOGIA EVENTI
CELEBRAZIONI Festival, carnevali, eventi religiosi,
commemorazioni…
ARTISTICI/DI INTRATTENIMENTO Concerti, altri spettacoli, mostre,
premiazioni artistiche…
D’AFFARI/COMMERCIALI Fiere, mercati, meeting, conferenze,
convegni…
COMPETIZIONI SPORTIVE Professionali e amatoriali
EDUCATIVI E SCIENTIFICI Seminari, workshop, congressi…
RICREATIVI Giochi, sport non competitivi,
passatempi…
POLITICI/CIVICI Inaugurazioni, visite di autorità,
cerimonie di investitura…
PRIVATI Celebrazioni personali, ed eventi
sociali…
Fonte: Ferrari, Event Marketing…, op. cit., p. 42
A volte, può accadere che un evento sia il risultato di un mix di diverse tipologie,
soprattutto quando è rivolto contemporaneamente a più target di riferimento. Si pensi agli
eventi che offrono sport, musica e spettacolo allo stesso tempo. Naturalmente ognuno deve
avere un tema di fondo che viene scelto sulla base degli obiettivi che si vogliono
raggiungere. Un’altra caratteristica degli eventi è che possono essere modificati durante lo
svolgimento proprio in funzione degli imprevisti, per esempio modificando la location in
caso di pioggia o la tempistica, invertendo l’esibizione di determinati artisti se uno di
questi è in ritardo.
In genere, nel momento della programmazione, si cerca di segmentare il mercato di
riferimento selezionando un determinato target, per individuare le caratteristiche che
l’evento dovrebbe avere al fine di soddisfare il pubblico, così da poter realizzare una
campagna di comunicazione più mirata. Una segmentazione non è però sempre possibile,
EVENT MARKETING
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specialmente per quei tipi di eventi per cui non si riesce a definire a priori il tipo di
pubblico che vi parteciperà e che riscontro avrà la manifestazione su di esso.
Fino ad ora si è parlato dell’evento come prodotto. La denominazione non è del
tutto corretta poiché, essendo costituito in buona parte da elementi intangibili, esso
potrebbe essere definito come un insieme di servizi. Facendo riferimento ad una
elaborazione di Kotler, anche se considerata solo parzialmente, all’interno di questo
pacchetto di servizi possiamo distinguere: core benefit, servizio generico e servizio
ampliato
3
. Il primo si riferisce al bisogno principale del pubblico da soddisfare tramite la
realizzazione dell’evento, per esempio creare un’emozione e far trascorrere del tempo
libero. Il servizio generico è il servizio di base che viene erogato e dipende dalle
caratteristiche dei suoi componenti, dalla bravura degli organizzatori, dalla funzionalità
degli impianti, dalla location ecc. Il servizio ampliato infine è costituito da elementi
accessori che servono a differenziare l’evento rispetto alla concorrenza. Sono questi gli
elementi su cui far leva per creare un vantaggio competitivo e che nella loro complessità
sono difficilmente imitabili. Alcuni esempi potrebbero essere dei punti di ristoro,
parcheggi, mezzi pubblici efficaci istituiti appositamente per l’occasione, servizi
commerciali ecc.
Prima di effettuare un’analisi delle possibili applicazioni di un evento, in termini
turistici ed aziendali, è importante fare una specificazione per quanto riguarda una
particolare tipologia di eventi, gli hallmark events o grandi eventi, che verrà poi presa in
analisi nel caso di questa tesi. Sia che abbiano un’impronta tradizionale, sia che siano
basati su un’idea più recente, essi sono caratterizzati da un’ampia dimensione, spesso
anche a carattere internazionale, che gli permette di attirare grandi flussi di visitatori, con i
conseguenti risvolti economici, e che permette di caratterizzare l’area in questione a tal
punto che l’evento stesso diventa elemento di differenziazione nei confronti delle aree
simili, rendendola competitiva. Nel caso di grandi eventi ripetuti costantemente, se di
successo, legano la loro immagine alla località a tal punto da diventarne inscindibili.
La situazione attuale, nonostante la maggior parte delle persone che non
appartengono al settore probabilmente non valuti quanto questa tipologia di marketing stia
avendo successo, è molto competitiva, anche se una saturazione del mercato è da
3
Ferrari, Event marketing…, op. cit., p. 79 ss.