5
l'attenzione in modo approfondito sulle problematiche che i soggetti coinvolti
nel leveraged buy out devono appianare in ogni singolo passo dell'operazione.
Un’operazione di LBO coinvolge sempre, sia direttamente sia
indirettamente, numerosi soggetti, quali i venditori, gli acquirenti (e tra questi
gli investitori privati, quelli industriali e quelli finanziari, nonché il
management),i consulenti, le società finanziarie e le banche commerciali.
Se è vero che uno degli elementi che ne ha comportato il successo nella
realtà economica americana ed in quella inglese, è proprio il fatto che,
normalmente, tutti i soggetti partecipanti realizzano elevati guadagni, è
importante precisare che, allo stesso tempo, il conseguimento dei guadagni non
è funzionalmente e strutturalmente connesso con il semplice ricorso a questa
tecnica finanziaria. Esso dipende dalla correttezza delle scelte operate dagli
investitori finanziari e dalle banche finanziatrici, con particolare riferimento
all’individuazione della società oggetto di possibile acquisizione ed alla
formulazione di un’adeguata struttura finanziaria che consenta ai finanziatori
ed al finanziato, la società acquirente, di massimizzare i ritorni. L’aspetto
prioritario di una struttura finanziaria è quello di prevedere, da un lato, il
reperimento di mezzi monetari idonei sufficienti per pagare il prezzo
d’acquisto e, dall’altro, la sopravvivenza, una volta terminata l’operazione,
della società acquirente. Occorre osservare che non esiste e non può esistere
una struttura finanziaria tipo, adatta e utilizzabile per ogni operazione di LBO.
La struttura finanziaria tipica di un LBO prevede tre fonti di finanziamento,
capitale azionario, debito senior e debito subordinato, per ogni delle quali sono
approfondite caratteristiche e peculiarità.
Fondamentale in questo tipo di operazioni risulta essere il ruolo svolto
dagli intermediari finanziari. In un’operazione di LBO possiamo avere
intermediari finanziari che offrono un servizio finanziario di origination,
consistente nella progettazione dell’intera operazione con i relativi strumenti
finanziari. Essi apportano di solito anche capitale di rischio o intermediari
finanziari che conferiscono solo capitale di debito, nelle diverse forme
tecniche.
6
Il presente lavoro pone poi l’attenzione sul contesto normativo italiano
che per tanti anni è stato da freno al diffondersi dei buy out nel nostro paese.
prima dell’entrata in vigore del D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 non vi era una
definizione codicistica dell’operazione anzi vi era una diatriba dottrinale e
giurisprudenziale, piuttosto accesa, in ordine alla liceità o meno
dell’operazione in relazione all’art. 2357, all’art. 2358 c.c.. Il dibattito sulla
liceità di tali operazioni non si è arrestato fino a che il Governo, intervenendo
opportunamente con la riforma del diritto societario su delega del Parlamento
(L.366/2001), ha trovato una soluzione definitiva al problema chiarendo gli
ambiti all’interno dei quali possa essere considerato legittimo l’istituto del
leveraged buy out.
Il terzo capitolo mette sotto la lente d’ingrandimento il mercato italiano
del LBO sia dal un punto di vista delle dimensioni che delle caratteristiche. Il
mercato italiano, dal punto di vista dimensionale, si presenta in continua
espansione grazie alla normativa di maggiore favore che si innesta su un
tessuto industriale composto principalmente da piccole e medie imprese a
conduzione familiare che possono trovare nel LBO una possibilità di sviluppo.
Il mercato viene, poi, analizzato nelle sue peculiarità per quanto riguarda
operatori e raccolta, utilizzo della leva finanziaria, deal origination, settore di
appartenenza delle target ,distribuzione geografica delle operazioni e
disinvestimenti
L’ultima parte è dedicata alla trattazione del caso Autostrade S.p.A..
L’operazione descritta ha rappresentato un caso esemplare, permettendo di
creare valore per tutti gli azionisti della società. Cosa non scontata poiché
molte operazioni di leveraged si sono, al contrario, trasformate in clamorosi
insuccessi con grave pregiudizio anche degli incolpevoli soci di minoranza.
7
CAPITOLO I
Il leveraged buy out: definizione e struttura e struttura
1.1 Che cos’è un LBO ?
Il “leveraged buy out”
1
(“LBO”) costituisce una tecnica finanziaria nata
negli Stati Uniti negli anni settanta ,come evoluzione del cd. “going private”
2
,
e successivamente diffusasi anche in Europa per la realizzazione di operazioni
di acquisizione con ingenti quote di capitali fornite da terzi.
Genericamente,con l’utilizzo della terminologia leveraged buy-out si
individua tutta quella serie di operazioni finalizzate all’acquisizione di una
società(società target o società bersaglio) o dei soli cespiti di essa, con fondi
derivanti prevalentemente da capitale di debito, il cui rimborso è garantito dagli
attivi patrimoniali dell’impresa acquisita ed è sostenuto dai cash flow da essa
generati, oltre che da eventuale dismissione di attività non strategiche da essa
possedute.
l’espressione LBO unifica in una medesima categoria quella molteplicità
di operazioni che sono unitariamente considerabili proprio per la ricorrenza di
una caratteristica comune rappresentata dallo sfruttamento dell’effetto leva
finanziaria .La nozione di leva finanziaria (leverage) si riferisce all’effetto
moltiplicativo sul reddito aziendale che si manifesta quando, in presenza di
stabili elementi di costo, si possono ottenere diversi livelli di profitto. L’effetto
moltiplicativo positivo si verifica quando fondi, presi a prestito a un certo tasso
1
Con riferimento al significato etimologico di leveraged buy out: il termine leverage, che
indica il rapporto d’indebitamento, viene usato in Italia facendo ricorso al concetto di leva
finanziaria per indicare, laddove esiste un divario positivo fra rendimento lordo dei mezzi
investiti e costo del denaro, economicamente all’impresa conviene accrescere , nella propria
struttura finanziaria, il peso dell’indebitamento; il termine buy out fa riferimento al soggetto,
che ha una relazione con la società o perché fa parte del management o in quanto esponente
della proprietà, pone in essere un’operazione di “rilevazione dall’interno”.
2
Operazione mediante la quale pochi investitori privati compravano le azioni di una public
company, al fine di trasformare la società in una private corporation mediante la
concentrazione delle azioni in un numero ristrette di persone.
8
di interesse, vengono impiegati in investimenti che generano tassi di
rendimento superiori agli interessi pagati, per cui il rendimento del capitale
proprio aumenta con l’aumentare dell’indice d’indebitamento.
Una caratteristica comune ad ogni operazione di LBO è rappresentata
dalla ristrutturazione proprietaria dell’impresa target. Infatti uno degli obiettivi
delle operazioni di LBO è proprio quello di andare ad incidere profondamente
sulla struttura proprietaria delle imprese coinvolte, ma a differenza delle altre
operazioni di M&A, presentano alcune peculiarità proprie. In primo luogo, tali
operazioni prevedono di norma la costituzione di una “società veicolo”
(denominata anche special purpose vehicle, new company o semplicemente
NewCo) per la realizzazione del passaggio di proprietà; è proprio la NewCo
che, dopo essere stata capitalizzata dai soggetti interessati a realizzare
l’acquisizione (soggetti proponenti) e dai patner industriali e finanziari
coinvolti dai proponenti, lancerà l’offerta all’azienda acquisenda (impresa
target), attraverso un OPA nel caso la target sia un’ impresa quotata, o
attraverso una trattativa privata in caso contrario; in secondo luogo, c’è da
sottolineare come l’equity raccolto dalla NewCo rappresenta soltanto una parte
minoritaria del totale delle risorse finanziarie necessarie al completamento
dell’operazione. La maggior parte dei capitali, infatti, viene erogata a titolo di
capitale di debito da un pool di banche e intermediari finanziari. Ciò implica
che tali operazioni sono caratterizzate da una rischiosità intrinseca
strutturalmente più elevata, a causa di un elevato ricorso all’indebitamento,
rispetto a quanto avviene normalmente nel mercato della ricollocazione
proprietaria delle imprese; in terzo luogo, essendo la NewCo una “scatola
vuota” contenente almeno nella fase iniziale esclusivamente i capitali di rischio
raccolti dai proponenti, ci si renderà conto che il capitale di debito, necessario
per raggiungere l’ammontare necessario all’acquisizione della società target,
viene erogato in funzione soprattutto della capacità di generazione prospettica
di cash flow da parte della stessa. Appare evidente, che la scelta della società
target debba essere ben ponderata dai soggetti acquirenti poiché è in capo ad
9
essa che graverà l’onere del rimborso dei finanziamenti accesi per la
realizzazione dell’acquisizione. In effetti,come verrà spiegato in seguito, non
tutte le aziende che possono essere oggetto di operazioni di M&A sono delle
buone candidate per un leveraged buy out.
10
1.2 Le diverse tipologie tecniche di realizzazione
Dal punto di vista tecnico-giuridico si possono distinguere:
- Tecnica del “cash merger ”(o KKR); questa prima modalità
operativa nota come “merger” o KKR ( Kohlberg Kravis Roberts ) dal
nome della banca d’affari statunitense che per prima si è specializzata in
tali operazioni, è senz’altro la più diffusa e prevede che la NewCo
acquisisca la totalità (o la maggioranza qualificata) del capitale azionario
della target; successivamente, la NewCo procede ad una fusione per
incorporazione della target (forward merger);nel caso, meno frequente, di
fusione della NewCo nella target si parla di riverse merger.
- Tecnica “asset sale” (o Oppenheimer); Una seconda e
alternativa modalità tecnica operativa è quella denominata “asset sale”o
Oppenheimer
3
; essa prevede l’acquisto di alcuni asset o rami di azienda
della società target, i quali vengono a costituire la garanzia per i
finanziatori dell’operazione. Queste attività vengono poi di norma
incorporate nella NewCo. Il vantaggio principale connesso a questa
modalità operativa consiste nel fatto che si evita l’assunzione di
responsabilità sugli impegni della società venditrice. La scelta delle
attività da acquisire, si basa logicamente sull’analisi delle unità di
business che hanno maggiori possibilità di sviluppo.
Le operazioni di LBO possono essere:
- di tipo “amichevole”, quando avvengono in pieno accordo con
il venditore ;
- di tipo ostile,se, pur mancando l’assenso della società target al
trasferimento della proprietà, quest’ultima è una public company, vale a
dire una società quotata con assetto proprietario contendibile.
3
dal nome della banca d’affari che per prima ha cominciato a porre in essere tale tecnica di
intervento
11
Rispetto al criterio classificatorio dei soggetti promotori di LBO,
distinguiamo:
- leveraged buy out ( LBO):in senso stretto, si tratta della
categoria tipica e generica di tali operazioni, nelle quali, da un lato, vi è
una significativa presenza di intermediari finanziari e investitori
istituzionali nella compagine azionaria della newco e, dall’altro, non è
ravvisabile nella newco stesa una presenza significativa di quei soggetti
caratterizzanti le altre varianti di LBO. L’intervento degli investitori
istituzionali, come società di venture capital e di private equity è di
fondamentale importanza per l’impresa, poiché essi offrono oltre ai mezzi
necessari anche la loro esperienza professionale, le competenze tecnico
manageriali ed una rete di contatti con altri investitori e istituzioni
finanziarie;
- management buy out(MBO):è un’operazione di acquisizione
nella quale il gruppo di investitori che mira a rilevare la società target
sono un gruppo di managers della stessa target di sicura e provata capacità
che intendono assumersi nuove responsabilità imprenditoriali acquisendo,
attraverso un operazione di LBO, l’azienda in cui lavorano. In questo caso
l’operazione dovrebbe essere indicata con il termine leveraged
management buy out(LMBO) e non semplicemente MBO. Tra le due
forme esistono infatti delle differenze. Nel caso in cui il MBO è classico
l’elemento essenziale è costituito dal nuovo soggetto imprenditoriale e
non dalla leva finanziaria, cioè lo sfruttamento del leverage della target
(tipico delle operazione di LBO) che può anche mancare;
- management buy in(MBI): la parte acquirente è costituita da
managers esterni all’azienda ,anche se probabilmente operanti presso
aziende fornitrici o concorrenti e, perciò, in grado di valutare le
prospettive economiche e finanziarie dell’azienda target;
- buy-out management buy in(B.I.M.B.O.): in questo caso il
nucleo di soggetti proponenti è composto di alcuni managers operanti
all’interno della società target, i quali sono stati capaci di coinvolgere
12
nell’iniziativa alter risorse manageriali di provenienza esterna;
- family buy out(FBO): promotori di acquisizioni aziendali
mediante il ricorso preponderante al capitale di credito è parte della
famiglia proprietaria della società target che opera già all’interno
dell’azienda pur non possedendo quote rilevanti del capitale azionario. Il
FBO si presta a risolvere casi di successioni nell’assetto proprietario e di
trasferimenti generazionali comportando generalmente l’eliminazione di
soci ormai passivi a vantaggio di chi ha in realtà la guida operativa
dell’azienda oppure di liquidazione di soci non più desiderosi di
proseguire nell’attività imprenditoriale;
- workers buy out(WBO): in caso, tipico soprattutto nei mercati
anglosassoni, l’acquisto dell’azienda viene realizzato dai dipendenti della
target attraverso l’intervento dei fondi pensione e l’utilizzo di employee
stock ownership plans
4
, fondi d’investimento ai quali aderiscono i
dipendenti di una società allo scopo dell’acquisto della società stessa (il
lavoratore che aderisce al fondo non può cedere ad altri la propria quota
fintanto che non vada in pensione o lasci l’azienda);
- corporate buy out(CBO): rappresenta l’acquisizione d’impresa
effettuata all’interno di un medesimo gruppo societario. Tali operazioni
vengono poste in essere all’interno di gruppi societari al fine di
razionalizzare la struttura del gruppo in genere riducendo il numero delle
società che vi partecipano, attraverso l’eliminazione di quelle che hanno
conseguito le loro finalità o che hanno trovato difficoltà a conseguirle.
L’operazione si attua mediante fusioni di due o più società con cui si
riorganizzano anche gli assetti proprietari del gruppo;
- fiscal buy out(FI.BO): si tratta di un’operazione posta in essere
al preciso scopo di creare uno scudo fiscale attraverso la riduzione
dell’incidenza delle imposte dirette sul reddito imponibile dell’acquirente.
E’ un operazione finanziaria con lo specifico intento elusivo (soprattutto
4
Piano di partecipazione azionaria dei dipendenti
13
quando vi è identità fra soci della NewCo e quelli della target) tanto è vero
che, a differenza delle altre operazioni di LBO, in questo non si procede
quasi mai alla creazione di una NewCo, dato che la principale
motivazione alla base di un FI.BO è proprio quella di produrre un
risparmio d’imposta in capo all’acquirente. Più che un’operazione in
quanto tale dunque questa operazione assume dei connotati che ben
possono evidenziarsi all’interno di quasi tutte le forme di LBO. Tuttavia,
quest’ultima configurazione ha subito un sostanziale mutamento dovuto
alla nuova disciplina introdotta nel Tuir con particolare riferimento alla
Thin Capitalisation.
Così se in linea teorica la distinzione fra le diverse operazioni di LBO è
piuttosto marcata, si può osservare come nella pratica è difficile ritrovare
ognuna delle suddette operazioni nella propria versione “pura”. In particolare
capita spesso che un LBO in senso stretto divenga un operazione di MBO e
viceversa. La realizzazione di un buy out da parte di un intermediario
specializzato richiede infatti che i manager dell’impresa siano stimolati da
un’elevata motivazione che può essere massimizzata coinvolgendo il
management nella proprietà d’impresa; specularmene, l’acquisizione di
un’impresa di dimensioni non trascurabili da parte del management esige
apporti di capitale di rischio e di debito maggiori di quanto i manager
dispongano.