Il giornalismo locale online fiorentino: professioni, strumenti, pubblici e modelli
I
INTRODUZIONE
Questa tesi tratta dei cambiamenti che la rivoluzione digitale ed in particolare internet hanno
provocato nel mondo dell’informazione e nella professione giornalistica. In particolare, la
riflessione più importante riguarderà come questi cambiamenti hanno inciso sull’informazione
locale online, attraverso interviste ad alcuni direttori di giornali nativi digitali. L’interesse dei
journalism studies rispetto ai vari mutamenti avvenuti negli ultimi decenni in seno al
giornalismo ha fatto maturare l’idea di approfondire le varie tematiche che riguardano il new
journalism e i suoi confini.
Negli ultimi venticinque anni i cambiamenti sono molteplici e riguardano molti aspetti: le nuove
professioni, i nuovi strumenti, l’interazione con il pubblico dei lettori e i nuovi modelli di
business per andare incontro a nuove esigenze organizzative ed economiche.
Con l’affacciarsi delle tecnologie digitali all’interno del campo giornalistico entrano in gioco
nuove figure professionali che contribuiscono a dare nuova linfa ad un giornalismo che dagli
anni Novanta ha iniziato a subire una crisi quasi irreversibile.
All’interno delle redazioni entrano a far parte web editor, webmaster e tutta una serie di figure
tecniche che prima erano completamente slegate dall’attività giornalistica e che, nonostante la
diffidenza iniziale, diventano protagoniste della rivoluzione dell’informazione digitale. La
rivoluzione digitale ha però innescato anche un altro processo molto importante che vede
l’informazione non più basarsi su un modello verticale nel quale il lettore è un attore passivo,
ma su un modello puramente orizzontale. In questo modello il cittadino, purché abbia una rete
di contatti, può iniziare un’attività di informazione facendo concorrenza gratuita ai media
mainstream. Si tratta del cosiddetto Citizen Journalism.
Tutte queste nuove figure e competenze convergono sempre di più poiché ormai anche ogni
giornalista deve conoscere tutti gli elementi e strumenti utili a navigare e gestire il web.
Cambia fortemente la cultura giornalistica, che allarga i suoi confini e si trasforma in quello
che Splendore chiama Giornalismo Ibrido.
All’interno del campo giornalistico, quindi non solo spuntano nuovi professionisti, ma anche
nuove tecnologie e strumenti che permettono di pubblicare i propri contenuti online.
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Questi strumenti danno la possibilità di creare un sito, di indicizzarlo meglio all’interno dei
risultati di ricerca e di distribuirlo efficacemente in tutti i canali social che negli ultimi anni
sono nati. Su internet e sui social network ogni giorno navigano milioni di persone, e ciò fa
capire l’importanza di aver una presenza forte nel mondo della navigazione online.
I Social Network diventano un nuovo strumento non solo per distribuire i vari contenuti creati,
ma anche per avere un contatto più diretto con i propri lettori.
I lettori, infatti, come abbiamo specificato prima possono essere fornitori di notizie, ma possono
anche commentare e condividere le notizie in tutti gli spazi disponibili. Questo diventerà un
elemento fondamentale che cambierà anche l’impostazione di scrittura di un articolo a partire
proprio dal titolo, che se ben scritto, può attirare in modo più efficace l’attenzione o l’occhio.
Dunque, l’attenzione del lettore diventa importante anche perché l’economia di un giornale
online dipende quasi esclusivamente dai ricavi pubblicitari che derivano, appunto, da un
maggior engagement all’interno del sito. Ciò cambia anche radicalmente l’impostazione
organizzativa e i modelli di business in grado di andare incontro a nuove esigenze economiche
che non possono contare, come per il giornalismo cartaceo, sulle vendite in edicola, peraltro,
sempre più scarse.
In questo elaborato si cercherà di individuare le caratteristiche che contraddistinguono un
giornale online. Il lavoro è suddiviso in tre capitoli ognuno dei quali affronta diverse tematiche
legate da un filo rosso.
Il primo capitolo ha un carattere prettamente teorico. Inizialmente chiarisce i concetti della
professione giornalistica per poi affrontare altri temi. Innanzitutto, gli sviluppi digitali del
giornalismo, con l’avvento del World Wide Web, dei social media ed infine dei social network.
In particolare, negli ultimi due paragrafi del capitolo viene descritta in maniera approfondita la
crisi del giornalismo tradizionale soprattutto dopo il sexgate, l’ingresso improvviso in campo
giornalistico di nuove figure precedentemente estranee o inesistenti e la diffusione dei primi
blog online che diventano importanti opinion maker alla stregua dei media mainstream, che
devono battersi contro concorrenti di cui non conoscono perfettamente mezzi e metodi. Tutto
questo allargherà i caratteri del giornalismo portando all’interno delle redazioni anche nuovi
valori professionali.
Nel secondo capitolo si descrive l’evoluzione organizzativa delle redazioni giornalistiche
online, che da rigide diventano fluide.
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Nell’era digitale the content is the king e a questo concetto sarà dedicato un intero paragrafo.
All’interno di quest’ultimo sono esposte tutte le tecniche per costruire al meglio un qualsiasi
contenuto da un punto di vista digitale. I contenuti possono essere complessi e semplici e la
loro efficacia dipenderà esclusivamente dalle varie tecniche digitali utili, dalla titolazione alla
costruzione del testo con elementi multimediali, ad attrarre più visitatori all’interno del sito.
Non tutti i contenuti però sono di qualità. Infatti, non sono poche quelle volte in cui ci si imbatte
in notizie che puntano solamente ad indirizzare il lettore all’interno del sito, questo è possibile
attraverso le tecniche di clickbaiting.
Il clickbaiting è legato al tema delle fake news ed è importante, per una redazione, attrezzarsi
nel modo adeguato a non incappare in fonti di poca affidabilità. A tal proposito si sono
sviluppate diverse associazioni che operano su internet e che ogni giorno segnalano le notizie
non veritiere.
Gli utenti/lettori diventano i nuovi protagonisti attivi dell’informazione. Un tempo era quasi
impossibile contattare direttamente una redazione, oggi invece è indispensabile per la redazione
stare a stretto contatto con i propri lettori. Dare a loro la possibilità di commentare in diretta le
notizie, coinvolgerli e renderli partecipi dell’attività della redazione.
Alla fine del secondo capitolo sono illustrati tutti gli strumenti che permettono di distribuire al
meglio le notizie e come esse possono essere ottimizzate nei vari motori di ricerca, ma esistono
diversi tools in grado di misurare l’efficacia di un post, da diversi punti di vista, ma anche di
individuare nicchie di argomenti su cui è importante investire. Infatti, l’online darà nuova linfa
a quello che è il giornalismo locale o iper-locale.
Il capitolo terzo analizza le caratteristiche peculiari del giornalismo locale approfondendo varie
dinamiche che si innescano in Italia ed in particolare in Toscana.
La Toscana risulta infatti una delle regioni che utilizza più di tutte internet per informarsi e
conseguentemente fa un importante utilizzo delle testate locali, per le quali c’è grande fiducia
da parte dei cittadini.
Alla fine del capitolo viene effettuata un’analisi qualitativa di quattro interviste fatte a i Direttori
di giornali nativi digitali diffusi nella provincia di Firenze.
Nell’analisi di queste interviste si cercherà di individuare se tutti quei cambiamenti
professionali, valoriali e di nuovi tools, descritti nei capitoli precedenti, caratterizzano
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effettivamente anche le testate iper-locali.
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Capitolo 1 – L’evoluzione della professione giornalistica
con l’avvento dei media digitali
Prima di addentrarci nel complesso mondo della professione giornalistica online e
dell’organizzazione delle redazioni giornalistiche al tempo dei media digitali è opportuno fare
un breve excursus dei concetti teorici del giornalismo.
Descrivere il giornalismo non è molto facile, dacché le definizioni possono essere molteplici.
Infatti, The Worlds of Journalism Study ha elaborato dei principi (Blobaum ,2014) che possono
essere riassunti e tradotti nel seguente elenco:
1) Il giornalismo è orientato a ciò che è reale.
2) Il giornalismo fornisce informazioni tempestive e pertinenti.
3) Il giornalismo richiede onestà intellettuale.
4) Il giornalismo richiede indipendenza.
5) Il giornalismo è un servizio pubblico.
Ma la caratteristica principale che accomuna tutti questi elementi appena descritti è l’attività di
selezione. Il giornalismo seleziona ciò che avviene nella nostra realtà e sceglie ciò che è più
rilevante e significativo. Possiamo definire questa attività come un atto comunicativo che
avviene tra un emittente ed un ricevente che dialogano o si rapportano all’interno di un
determinato contesto. La selezione, però, non è da considerarsi come un processo che riduce i
contenuti informativi, ma bensì li ricostruisce attraverso la negoziazione giornalistica che
dipende totalmente dalla strategia comunicativa adottata. Per strategia comunicativa si intende
la valutazione da parte dell’emittente “delle condizioni in cui avviene la sua interazione, che
non è totalmente definita dall’emittente stesso, ma deve tenere in debito conto il contesto e il
destinatario.” (Sorrentino & Bianda, 2017, p. 20).
Le strategie comunicative dipendono da come gli attori coinvolti decidono di interpretare le
varie situazioni. Questo è collegabile al concetto di frame, ovvero quel processo che serve per
interpretare o attribuire significati a determinate circostanze. Questo pacchetto interpretativo
può essere in continuo mutamento in base alle interpretazioni a fatti o avvenimenti date dai