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Introduzione.
Dal 2000 ad oggi, i sistemi economici dei paesi industrializzati hanno subito
notevolissime trasformazioni.
La globalizzazione dei mercati ha posto le imprese grandi, medie e di piccole
dimensioni di fronte alla necessità di sviluppare forme di cooperazione transazionale.
All’integrazione di merci e servizi si è aggiunta quella di capitali, che sta diventando
sempre più importante. Le nuove tecnologie e la globalità del mercato, se da un lato
hanno reso la vita più difficile a centinaia di aziende, dall’altro hanno esaltato le
potenzialità di adattamento e di crescita di molte altre. Vince chi per primo riesce a
cogliere il cambiamento e ad adattarsi al nuovo scenario mondiale. I paesi europei, ad
esempio, hanno indubbiamente perduto posizioni di fronte alla crescita prepotente del
Giappone e dei paesi del sud-est asiatico.
Secondo molti opinion leaders, l’Europa era troppo frammentata
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nel cogliere il senso
e l’importanza delle grandi trasformazioni dello scenario mondiale. Un problema di
mentalità dunque, ma anche di mezzi tecnici, di diversità di sistemi normativi,
societari, fiscali, politici che di fatto impedivano piene e reali integrazioni.
Per questo motivo la Commissione dell’ Unione europea da anni sta compiendo sforzi
rilevanti per cercare di avvicinare le imprese e creare le condizioni economiche,
finanziarie e giuridiche per un più intenso scambio a livello intracomunitario.
Indubbiamente l’internazionalizzazione dei sistemi economici offre grandi
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RECONTA ERNST & YOUNG, Il Gruppo europeo d interesse economico, Problemi e tecniche di direzione,
amministrazione e revisione, FRANCO ANGELI.
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opportunità, nonostante il clima di costante incertezza, rischio, competizione.
I tempi si fanno più stretti, i costi aumentano, la specializzazione cresce
vertiginosamente.
Per rispondere a queste sfide le imprese negli ultimi tempi hanno percorso nuove
strade. Una di queste è la strategia delle alleanze che muta in modo profondo i
comportamenti delle imprese, la loro presenza sui mercati internazionali, lo schema
classico di competitività.
Cambiano anche i rapporti tra piccola e grande industria, che una volta erano di
semplice subfornitura, mentre oggi rappresentano una vera integrazione sinergica,
senza vincoli gestionali o tecnologici.
Tutti concordano nel ritenere il rafforzamento della cooperazione uno dei mezzi che
consentiranno alle piccole e medie imprese europee di trarre dalla dimensione
comunitaria il massimo beneficio.
Secondo la Commissione dell’ Unione europea la cooperazione tra piccole e medie
imprese ne favorirà l’espansione il rinnovamento e la conquista di nuovi mercati. Per
tale motivo alla cooperazione industriale europea è stata attribuita un’elevata priorità,
che conferma l’esigenza di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria
europea e di favorire lo sviluppo della sua competitività a livello internazionale.
La Commissione ha quindi varato una serie di iniziative miranti a favorire la
cooperazione: tra queste, il Gruppo europeo d’interesse economico (GEIE).
Il GEIE è un istituto di diritto commerciale europeo.
Esso si può definire come un organismo associativo di cooperazione transnazionale
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strutturato sulla base del diritto comunitario, ma in parte sottoposto alle legislazioni
nazionali, con finalità per certi aspetti analoghe a quello dello strumento consortile del
tipo italiano
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Il GEIE è disciplinato dal Regolamento CE n. 2137/85 del Consiglio delle Comunità
Europee del 25 luglio 1985, che è entrato in vigore negli Stati membri dal 1° luglio
1989, prevedendo l’emanazione, da parte dei singoli Paesi, dei conseguenti
provvedimenti attuativi. In Italia, il completamento della disciplina del GEIE si è
avuto con il d.lgs. 23 luglio 1991, n. 240, pertanto, fino all’entrata in vigore di tale
normativa, 6 agosto 1991 qualunque GEIE costituito in altro Stato dell’ UE poteva
legittimamente operare nel nostro paese, ma non vi poteva avere sede per mancanza di
una normativa ad hoc.
Il GEIE è un autonomo centro di imputazione di rapporti giuridici, ben distinto dai
soggetti che ne fanno parte; è un ente dotato di capacità giuridica in tutti gli Stati
membri, ha la possibilità di contrarre diritti e obblighi, stipulare contratti, stare in
giudizio e possedere un patrimonio proprio in conformità degli obiettivi dei suoi
membri. Va però detto che il gruppo può avere o meno personalità giuridica a
discrezione della legislazione dei singoli stati membri; in Italia, il d.lgs. n. 240/1991
non ha previsto la personalità giuridica, forse per evitare disparità di trattamento con i
consorzi con la conseguenza di attribuire la responsabilità illimitata dei soggetti che ne
fanno parte.
Fulcro centrale del GEIE, anche ai fini di un suo corretto inquadramento giuridico e
soprattutto fiscale, è la finalità propria di tale organismo: esso mira a incrementare e
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Con il contratto di Consorzio più imprenditori istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo
svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese. Viene regolato dagli artt. 2602 e s. Codice Civile.
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agevolare l’attività dei suoi membri, migliorandone e incrementandone i risultati,
mediante una cooperazione circoscritta ad alcuni settori delle rispettive attività.
Il gruppo non assume un ruolo direttivo, ma piuttosto un ruolo di coordinamento delle
attività cui gli viene affidata l’attuazione.
Uno degli aspetti più importanti, che caratterizza tale istituto, è appunto il suo carattere
ausiliario, esso infatti, non può in alcun modo perseguire profitti per se stesso, e
qualora realizzi utili questi verranno divisi tra i suoi membri e tassati di conseguenza;
le sue attività quindi, devono collegarsi alle attività economiche dei suoi membri, ma
non possono sostituirle.
È dunque uno strumento versatile, che può essere utilizzato nei settori più diversi
risultando un incentivo per le aziende europee, anche in funzione del fatto che,
permettendo l’aggregazione di più imprese, costituisce il presupposto per lo sviluppo
di nuove funzioni, complementari all’attività principale.
Non esistendo inoltre alcuna restrizione di tipo economico ed essendo possibile
operare in qualsiasi settore, dall’agricoltura al commercio, all’artigianato, ai servizi
professionali o di altra natura, tale strumento è il primo che si dimostra in grado di
coinvolgere al suo interno diverse e molteplici realtà dalla grande alla piccola e media
impresa, all’imprenditore persona fisica fino al libero professionista, sempreché non si
ledano i principi deontologici propri della specializzazione.
In tale prospettiva, non va passato sotto silenzio che l’attività del GEIE può rivelarsi
particolarmente importante, oltre che come ottimizzazione dei risultati, anche per poter
ripartire rischi e oneri particolarmente elevati e per poter usufruire di servizi più
efficienti. In tale ottica, il conseguimento di utili per i membri del gruppo diviene non
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già l’obiettivo principale, quanto una conseguenza dell’attività svolta. Inoltre, esso
può svolgere un ruolo importantissimo di supporto in operazioni di particolare
rilevanza: si pensi all’ipotesi di alcuni imprenditori raggruppati in un GEIE per poter
concorrere all’aggiudicazione di un appalto.
Il gruppo, avvalendosi della complementarietà dei servizi che la singola impresa da
sola non sarebbe in grado di assicurare e garantendo la suddivisione dei compiti e il
coordinamento degli stessi, può offrire al committente una prestazione migliore di
quella che fornirebbe il singolo appaltatore.
A tale proposito, di notevole interesse è la disposizione contenuta nell’art. 10 del d.lgs.
n. 240/1991, che estende al GEIE il trattamento dei raggruppamenti temporanei di
impresa e dei consorzi in materia di appalti pubblici e pubbliche forniture.
Un GEIE, dunque, potrà essere formato da società e altri soggetti di diritto pubblico e
privato, costituiti conformemente alla legislazione di uno Stato membro e aventi sede
nell’ Unione europea; possono farne parte anche persone fisiche che svolgono attività
agricola, industriale, commerciale, artigianale ovvero che forniscono servizi
professionali o di altra natura.
Un altro elemento di fondamentale importanza è il fatto che almeno due dei suoi
membri debbano appartenere a Stati diversi dell’ Unione europea. A tale proposito va
precisato che per le persone giuridiche si fa riferimento alla loro sede statutaria ed
effettiva, o meglio alla loro amministrazione centrale, mentre per le persone fisiche si
fa riferimento al luogo in cui svolgono la loro attività prescindendo dalla residenza.
Condizione necessaria è che l’attività da essi esercitata nell’ambito del GEIE sia stata
abitualmente svolta prima della creazione del gruppo.
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Il Gruppo Europeo d'Interesse Economico, è quindi una nuova forma di cooperazione
e partenariato europeo trasnazionale che consente ad istituzioni , enti privati, enti
pubblici e persone fisiche di esercitare in comune alcune attività ai fini della
partecipazione ai programmi dell' Unione europea.
Si tratta di un contratto tipico, la cui disciplina emana essenzialmente dal contratto
soprannominato e per altra parte da norme di fonte interna. Per quest’ultima ragione
risulta che in ciascun Paese dell’ Unione esistono GEIE con discipline parzialmente
differenti. La finalità di questa scelta sarebbe quella di armonizzare le varie
legislazioni ma non di unificarle in modo rigido.
Il GEIE si caratterizza come una struttura estremamente flessibile che consente, come
già accennato, di essere utilizzata per innumerevoli scopi: dalla ricerca
intracomunitaria alla commercializzazione dei prodotti, dalla produzione in comune
all’ esercizio di professioni liberali, etc.
Anche se non c’è scopo di lucro, può essere comunque caratterizzato dall’esercizio
di un’attività d’impresa. L’importante è che l’attività del gruppo sia collegata
all’attività economica dei partners, e che abbia rispetto a questa un carattere ausiliario.
Il GEIE si identifica come un’occasione d’integrazione economica dei risultati delle
attività dei partecipanti, aperta anche a soggetti che non sono istituzionalmente ed
esclusivamente operatori economici.
I partecipanti si associano per agevolare reciprocamente le singole attività economiche
al fine di migliorare ed incrementare i singoli risultati, un aspetto intrinseco infatti è
quello di essere una struttura ausiliare di sostegno e servizio alle attività dei singoli
membri.
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L’aspetto vantaggioso è che il GEIE è un legame che permette ai partecipanti di non
dover rinunciare alla propria individualità presentandosi come un istituto che
salvaguarda l’autonomia giuridica e permette la gestione individuale dei singoli
associati.
Il gruppo consente quindi ai suoi membri di ampliare e intensificare le loro attività.
Tale strumento di cooperazione permette infatti alle imprese di sviluppare in comune
attività che sarebbe troppo oneroso espletare individualmente, rendendole così più
efficienti.
La Commissione dell’ Unione europea , partendo dal presupposto che la cooperazione
tra piccole e medie imprese ne favorirà l’espansione, il rinnovamento e la conquista di
nuovi mercati, ha varato una serie di iniziative miranti appunto a favorire la
cooperazione.
Per citare qualche esempio, basti ricordare i progetti di ricerca e sviluppo, la
rappresentanza di interessi comuni, l'elaborazione di una banca dati o la formazione
del personale.
Il GEIE è attualmente l'unico veicolo che offre alle imprese un quadro per la
cooperazione direttamente legato all'ordinamento giuridico comunitario. Per questo
motivo e allo scopo di facilitarne l'utilizzazione, la Commissione continuerà a seguire
attentamente l'applicazione del Regolamento 2137/85, che ha istituito il Gruppo
Europeo di Interesse Economico.
Infine possiamo dire che in un mercato in costante evoluzione, il GEIE offre
l'opportunità alle imprese dell'Unione, in particolare alle PMI, di sviluppare il loro
potenziale riconoscendogli un ruolo essenziale nella realizzazione degli obiettivi in
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materia di crescita, di competitività e di cooperazione che formano parte delle priorità
dell'Unione europea , la Commissione considera infatti essenziale che tutti gli attori
interessati all'utilizzazione del GEIE, le imprese o gli organismi chiamati a contrattare
con il gruppo, prendano pienamente coscienza delle sue caratteristiche e potenzialità.