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Introduzione
L’avvento di Internet e delle nuove tecnologie informatiche, hanno stravolto e
riorganizzato vari aspetti della vita personale, relazionale e sociale dell’uomo,
eliminando le barriere spazio-temporali, rivoluzionando,
di conseguenza, le diverse
modalità di interazione, socializzazione e di informazione. Questa evoluzione epocale
viene chiamata “Era digitale” e la sua popolazione viene rappresentata dalla “Net
generation”, di cui fanno parte soprattutto i giovani.
La crescente e rapida diffusione di queste nuove tecnologie, data soprattutto
dalla semplice accessibilità, ha cambiato e continua progressivamente a cambiare il
comportamento umano, influenzandolo dal punto di vista psicologico e relazionale,
coinvolgendo quindi la percezione del sé e degli altri.
Questo nuovo mondo, orientato al miglioramento della vita umana, usato non
correttamente può portare a dei riscontri negativi, che possono condurre l’individuo
verso diverse problematiche, relative alla sfera sociale e personale. In questa sede, nello
specifico, verranno presentate le differenti modalità in cui si presentano le condotte di
abuso di internet, con particolare attenzione al fenomeno dell’Internet Addiction
Disorder (IAD).
In questa tesi, verranno introdotti in primo luogo, gli aspetti generali delle “New
Addiction”, ovvero le dipendenze senza sostanza, con particolare riguardo verso il
fenomeno della Dipendenza da Internet, quale nucleo centrale della ricerca. Il concetto
di Internet Addiction verrà illustrato attraverso la spiegazione dei suoi aspetti generali,
la sua definizione e le sue caratteristiche e tipologie, inoltre, verranno mostrati i
principali modelli teorici di riferimento e il dibattito sull’introduzione nel DSM. Nei
capitoli successivi saranno introdotti gli aspetti eziologici legati alla dipendenza da
internet e i meccanismi neurobiologici coinvolti. In seguito saranno presentati i
principali sistemi di valutazione utilizzati per individuare la presenza di Internet
Addiction e il suo eventuale livello di gravità. Proseguendo verrà inserita una
spiegazione in merito all’impatto epidemiologico della dipendenza da internet e
verranno mostrati dei dati relativi al fenomeno della comorbidità, cioè la coesistenza di
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più patologie. L’ultima parte della tesi si contraddistingue attraverso una revisione
sistematica dei dati presenti in letteratura, relativi agli effetti provocati dall’abuso di
internet, considerando i fattori di rischio e di protezione associati al fenomeno.
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1.Aspetti generali dell’Internet Addiction Disorder IAD
1.1 Le New Addictions
La diffusione di internet e delle nuove tecnologie, grazie alla loro semplicità in
termini di utilizzo, hanno spianato terreno fertile allo sviluppo di nuove forme di dipendenza,
chiamate, nello specifico, “New Addiction”. Queste nuove dipendenze non sono legate
all’utilizzo e abuso di sostanze psicoattive, quali droga o alcool, il soggetto bensì presenta
un incessante bisogno di compiere determinate azioni, comportamenti al fine di alleviare
ansia, paura o preoccupazione, alterando la propria consapevolezza ed entrando in contatto
con una realtà alterata. Si parla, pertanto, di dipendenze comportamentali.
L’OMS (organizzazione mondiale della sanità) nel 2004 ha definito la dipendenza
come: “la condizione psichica e talvolta fisica, derivante dall’interazione tra un organismo
vivente e una sostanza tossica, e caratterizzata da risposte comportamentali e da altre
reazioni, che implicano sempre un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo
continuativo e periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta evitare il
malessere della sua privazione”. Le New Addiction sostituiscono l’oggetto della
“tossicodipendenza”, quale la sostanza, con il comportamento. Ogni forma di addiction è
caratterizzata da determinati aspetti specifici, ma nel loro insieme sembrerebbero
manifestare le medesime finalità, ovvero, il desiderio di evasione dalla realtà quotidiana a
favore di una illusoria, il rinunciare alla sofferenza psichica ricercando stati emotivi
piacevoli talvolta euforici, l’introdursi in un mondo fittizio che annulla ogni forma di
coscienza alterando in questo modo la consapevolezza del sé e dell’ambiente circostante.
Dal punto di vista semantico, in lingua inglese vi è una distinzione tra due termini
addiction e dependance, nonostante in lingua italiana convergono in un'unica parola
dipendenza. Con il termine addiction si intende una dipendenza psicologica generale,
attraverso cui il soggetto viene spinto alla ricerca della sostanza o dell’oggetto da cui
dipende, senza il quale non potrebbe più identificarsi; con il termine dependence, invece, ci
si riferisce alla dipendenza fisica o chimica, ovvero quando l’organismo necessita di
determinate sostanze per poter funzionare.
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Tra le dipendenze comportamentali abbiamo:
Dipendenza da internet (IAD)
Dipendenza dal gioco d’azzardo
Dipendenza da smartphone
Shopping compulsivo
Dipendenza da videogiochi
Dipendenze affettive/sessuali
Dipendenza dal lavoro
Molte ricerche ci mostrano come i fenomeni di dipendenza si schierino lungo un
continuum che va dal normale al patologico e quali siano le fasi che caratterizzano tutto il
processo.
I comportamenti di dipendenza, inoltre, presentano fenomeni di tolleranza, craving e
compulsività. Studi empirici nel campo delle neuroscienze hanno riscontrato come i circuiti
neuronali, coinvolti nel rinforzo della gratificazione, siano implicati nella dipendenza
comportamentale. La Canadian Medial Association, per quanto riguarda la dipendenza da
internet (IAD), sostiene che questa: “è reale quanto l’alcolismo: provoca, come le altre
patologie da dipendenza, problemi sociali, desiderio incontrollabile, sintomi astinenziali,
isolamento sociale, problemi coniugali e prestazionali, difficoltà economiche e lavorative”.
Il concetto di dipendenza è stato, dunque, nel corso del tempo, rivalutato, inteso come
un problema della mente, una condizione che causa squilibri e cambiamenti nella struttura e
nelle funzioni mentali, causato non solo da sostanze chimiche ma anche da fattori
comportamentali. Questa nuova visione della dipendenza ha aperto le porte ad un nuovo
oggetto di studio, fomentando largo interesse da parte della comunità scientifica.
1.2 Introduzione nel DSM-V
Nell’ultimo decennio, nel panorama scientifico, si è acceso un lungo dibattito sulla
possibilità di considerare le dipendenze senza sostanza alla pari delle dipendenze da
sostanza, in particolare, molti ricercatori hanno richiesto l’inclusione della dipendenza da
internet all’interno del DSM, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, dell’
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American Psychiatric Association (APA), un sistema nosografico, utilizzato dai clinici e
ricercatori di tutto il mondo, per diagnosticare e classificare i disturbi mentali. L’ultima
versione, il DSM-V, è stata pubblicata a maggio 2013, in cui sono state apportate diverse
modifiche: nei disturbi da sostanze è scomparsa la distinzione tra abuso e dipendenza a
favore del concetto di “dipendenza comportamentale” in cui è stato inserito il gioco
d’azzardo (gambling disorder) come unico comportamento di dipendenza da non sostanza,
in quanto nel gioco d’azzardo la patologia è dovuta all’attivazione del “brain reward system”
(ricompensa cerebrale), ovvero gli effetti che producono le condotte di abuso: il Rewarding
(gratificazione) e il Reinforcing (ripetizione e rinforzo). Il gioco d’azzardo patologico,
pertanto, è stato spostato nel DSM-V, dalla sezione del mancato controllo degli impulsi a
quello delle dipendenze. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V),
pur rilevando che «La letteratura risente […] della mancanza di una definizione standard
da cui far derivare i dati di prevalenza», ritiene che «Il disturbo da gioco su Internet ha
un’importanza significativa per la sanità pubblica e ricerche ulteriori potranno infine
condurre all’evidenza che il disturbo da gioco su Internet (a cui ci si riferisce comunemente
come disturbo da uso di Internet, dipendenza da Internet o dipendenza da giochi) merita di
essere considerato un disturbo a sé stante». Il manuale continua asserendo che «Il disturbo
da gioco su Internet è una modalità di eccessivo e prolungato gioco su Internet che risulta
in un insieme di sintomi cognitivi e comportamentali, tra cui la progressiva perdita di
controllo sul gioco, la tolleranza e i sintomi di astinenza analoghi ai sintomi presenti nei
disturbi da uso di sostanze». Tuttavia, l’inclusione dell’Internet Addiction Disorder non è
stata inserita all’interno di questa categoria, a causa dell’insufficienza di fonti che possano
stabilire i criteri necessari per l’inserimento nel DSM, tuttavia questa diagnosi è stata inserita
in appendice, con lo scopo di promuovere studi sull’argomento. L’IAD, pertanto, non viene
considerato come uno specifico disturbo psichiatrico ma bensì come un sintomo psicologico
che si collega a differenti quadri clinici, infatti, come in generale in tutte le dipendenze
comportamentali, è fondamentale la valutazione della condotta di abuso dei soggetti,
considerando le eventuali variabili psicologiche e psicosociali preesistenti o la presenza di
psicopatologie. Un problema legato a qualunque manuale diagnostico, risiede nello stabilire
le soglie della malattia, se queste si presentano particolarmente basse si rischia di classificare
come disturbi anche condizioni minori, viceversa, se queste si presentano troppo alte, si
rischia di escludere come patologiche, condizioni che in realtà avrebbero bisogno di
assistenza.