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2.LA RETE DEL VALORE TRADIZIONALE
2.1.Il sistema di creazione del valore:
“Parolini(1996):un sistema di creazione del valore può essere definito come un insieme di
attività che compartecipano alla creazione di valore e sfociano in attività di consumo volte
a soddisfare determinati bisogni ; le attività vengono svolte impiegando sistemi di risorse
materiali, immateriali e umane; le attività sono legate le une alle altre da flussi di materiali,
informazione, risorse finanziarie e da relazioni di influenza; il governo delle diverse attività
può essere governato dal mercato, dalla gerarchia o dalle forme intermedie di
coordinamento(aggregati di imprese); nell’ambito di un sistema di creazione del valore
possono partecipare più attori economici (imprese, famiglie, enti pubblici, organizzazioni
senza scopo di lucro)che si fanno carico dello svolgimenti di una o più attività; gli
acquirenti finale possono svolgere attività di consumo e,anche; attività di creazione valore;
un attore economico può partecipare a più sistemi di creazione del valore.”
Questo approccio intende dunque adottare una prospettiva allargata e in particolare:
• Privilegia il punto di vista dell’acquirente finale : è lui in ultima istanza il beneficiario
del valore creato dal sistema nonché co-produttore dello stesso;
• Rivolge l’attenzione alle singole attività che conducono alla creazione del valore:
sono esse il punto di partenza, indipendentemente da come i diversi attori se le
ripartiscono. In altri termini non si deve dare per scontato “chi fa che cosa”;
• Abbandona la tradizionale concezione di filiera, dove la produzione avviene per fasi
sequenziali, per ampliarla in un sistema a rete appunto, dove l’ottica è sincronica e
multidirezonale.
2.2.Costruzione della rete del valore
La metodologia di costruzione della rete del valore è articolabile in quattro fasi
fondamentali:
1. Identificazione delle attività di consumo: questo primo passo è di fondamentale
importanza, poiché specifica il sistema di creazione del valore da porre sotto
esame. A tale scopo si adotta il punto di vista del consumatore finale di musica
registrata: quando si parla di valore creato, il riferimento è innanzitutto ai benefici
ricevuti e/o percepiti da quest’ultimo. Se poi si sottraggono i costi complessivi
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sostenuti dal sistema, si ottiene il valore netto creato dal sistema. In un contesto
tecnologico e sociale ( ossia precedente al periodo di transizione che stiamo
vivendo) gli elementi che costituiscono valore per l’acquirente di musica registrata
possono essere sintetizzati in:
• Un contenuto artistico-musicale che risponda ai gusti personali del
consumatore;
• Un supporto che assicuri un buon rapporto fra prezzi e vantaggi offerti;
• Una confezione che risponda a determinati requisiti estetici e informativi;
• Possibilità di pre-ascolto prima di rendere effettiva la decisone di acquisto
Sebbene siamo in un’epoca dove la differenziazione è sempre più basata sui
peripherals piuttosto che sul core, occorre sottolineare che nell’industria
discografica questo discorso deve essere ridimensionato. Ciò significa che
l’elemento fondamentale sarà sempre il primo citato, ossia il contenuto musicale:
sono la musica, le parole, l’interpretazione a costituire l’essenza del prodotto
discografico. Per il cliente finale l’unico marchio che conta è quello dell’artista: sono
lui e le sue canzoni l’elemento determinante delle scelte d’acquisto.
Tuttavia la scelta del supporto materiale, che ha dunque una funzione strumentale,
non è irrilevante, in quanto le differenti tipologie presenti sul mercato offrono
caratteristiche molto diverse in termini di: qualità del suono prodotto, flessibilità
nella sequenza di ascolto dei brani, conservazione e durata nel tempo del supporto,
disponibilità di hardware per la riproduzione.
Come visto in precedenza, la tipologia di supporto che più di tutte eccelle nelle
sopra citate caratteristiche è il CD.
2. Definizione delle attività di realizzazione, loro aggregazione in nodi e identificazione
dei flussi di beni
Le attività di realizzazione sono quelle direttamente finalizzate alla creazione fisica
dei beni e al loro trasferimento nel tempo e nello spazio. Tali attività devono essere
svolte ogni volta che viene prodotta un’unità aggiuntiva del bene.
Le singole attività possono poi essere raggruppate in nodi, ossia in aggregati di
attività economiche non separabili.
Infine è necessario individuare i collegamenti fra i diversi nodi rappresentativi dei
flussi fisici di beni.
Si analizzano ora i nodi di attività individuati:
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• Fabbricazione supporti: consiste nella stampa del cosiddetto substrato
circolare (il dischetto di 12 cm di base trasparente), che avviene attraverso al
fomatura della materia prima di policarbonato. Successivamente si passa
alla spruzzatura dello strato metallico che ne dona l’aspetto famigliare e infie
la laccatura che ne accresce la durata nel tempo.
• Serigrafia supporti: si era detto in precedenza che uno dei benefici ricercati
dal cliente finale consiste nella veste estetica del CD; ciò non vale solo per la
confezione, bensì anche per il supporto stesso. A questa esigenza risponde
un sistema di serigrafia completamente computerizzato. Alcuni sistemi sono
in grado di metallizzare e laccare il disco contestualmente.
• Replica supporti:i duplicati dei CD hanno origine tramite la pressione dello
stamper direttamente sul policarbonato, cui è aggiunto successivamente lo
strato riflettente e lo strato di lacca protettiva. L’elevato standard qualitativo
è garantito dall’altissima precisione delle macchine e dei dispositivi preposti
ai controlli di qualità: continui test sono effettuati non solo durante la
lavorazione, ma anche attraverso una campionatura sul materiale finito.
• Premastering / Mastering: attraverso il procedimento di premastering la
musica residente su un qualsiasi supporto fornito dalla casa di produzione
discografica viene trasferita su di un nuovo supporto per la fabbricazione del
master. Infatti per la duplicazione in serie dei CD occorre una matrice
predisposta a tale scopo. Tale matrice è costituita da uno stamper in nichel,
ricavato attraverso successivi bagni galvanici da un Glass Master. Lo
svolgimento di tale delicato processo deve avvenire in atmosfera controllata
per garantire l’assenza di polvere nell’area di lavoro, pertanto viene
effettuato da aziende specializzate, che successivamente consegnano lo
stamper alle aziende di replica di supporti.
• Fabbricazione custodie: anche la confezione del compact disc è uno degli
elementi che possono aggiungere valore, almeno per ciò che riguarda la
componente estetica, per il consumatore finale. La produzione delle custodie
può essere svolta da società specializzate piuttosto che dalle stesse
fabbriche di supporti digitali. In entrambi i casi è quasi sempre la casa
discografica a fornire le specifiche che devono essere rispettate nella
produzione , secondo il progetto creativo elaborato dalla direzione artistica.
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• Stampa della copertina: anche in questo caso l’azienda specializzata o
l’azienda di replica dei supporti realizzano la copertina, da intendersi
comprensiva del booket con le immagini e i testi delle canzoni, secondo le
indicazioni provenienti dalla direzione artistica
• Assemblaggio e imballaggio: come penultima fase delle proprie
operazioni, l’azienda di replica procede fuori linea all’assemblaggio delle
diverse parti. Il suo compito termina con l’imballaggio del prodotto finito.
• Stoccaggio presso la casa discografica: ci riferiamo qui alla fase di
stoccaggio del prodotto finito, pronto per essere distribuito. E’ la casa
discografica che si occupa del trasporto degli stock dai magazzini
dell’azienda di replica a quelli propri.
• Distribuzione alle aziende grossiste/ai gruppi d’acquisto/ai grossisti
clienti: solitamente le casa produttrici di ridotte dimensioni vendono i propri
prodotti solo a due categorie di intermediari: le aziende grossiste oppure i
gruppi d’acquisto, a loro volta fornitori dei grossisti frammentati e dispersi sul
territorio. Le case produttrici più importanti possono invece rivolgersi
direttamente anche a grossisti clienti quali i super/ipermercati e le catene
organizzate(Messaggerie Musicali, Media World)
• Vendita attraverso le aziende grossiste:normalmente ci troviamo di fronte
al sistema self-service, ossia il dettagliante si reca dal grossista e lì compra i
prodotti d’interesse. Tuttavia in alcuni casi la vendita può avvenire attraverso
agenti che si recano presso il dettagliante con un catalogo per raccoglierne
gli ordini. In ogni caso le categorie di dettaglianti riforniti dalle aziende
grossiste sono fondamentalmente tre: i piccoli negozi specializzati, canali
minori(bancarelle, stazioni di servizio,ecc.),catene organizzative.
• Vendita attraverso super/ipermercati:il fenomeno della grande
distribuzione è oramai in piena espansione e questo grazie a due ragioni
fondamentali. Innanzitutto i super/ipermercati praticano prezi di gran lunga
più bassi rispetto ai negozi specializzati, poiché il prodotto discografico incide
per una parte minima dei loro ricavi e quindi si possono anche sacrificare dei
margini sullo stesso. In secondo luogo molti clienti, in particolare adulti, sono
sempre più avvezzi a comprare CD nei luoghi in cui si fa la spesa dei beni di
prima necessità, per una semplice questione di comodità e prescindendo da