Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 1 -
Capitolo 1
LA QUALITÀ IN AMBITO SANITARIO
1.1 - Definizione di qualità
Con il termine “qualità” viene comunemente definita una caratteristica,
un valore o una proprietà attribuita ad un oggetto o ad una persona. Non
è possibile definire in maniera obiettiva e univoca la qualità poiché il
concetto stesso può essere scisso in una componente oggettiva, legata
agli aspetti tecnici del prodotto che devono soddisfare i bisogni
dell’utente, e in una soggettiva, legata agli aspetti che ne devono
soddisfare le attese e i desideri. Da ciò si evince la marcata relatività del
concetto di qualità, che può avere diverse accezioni in rapporto ai
molteplici aspetti che l’oggetto in questione può presentare e che
l’utilizzatore, o utente finale, può attendersi. La definizi one di qualità
può quindi dipendere dalla natura del prodotto, dal contesto di
riferimento, dai bisogni al momento della valutazione, dalle aspettative,
ecc.
Secondo la definizione ufficiale della Norma ISO 8402 (anno 1986): “La
qualità è l’insieme delle proprietà e delle caratteristiche del prodotto che
gli conferisce l’attitudine a soddisfare i bisogni espressi o impliciti dei
clienti”. La qualità non è un attributo del prodotto o del servizio, ma è
relativa all’uso dello stesso e può considerarsi come il “ livello di
corrispondenza tra le aspettative del cliente e il prodotto/servizio offerto:
più le aspettative e il prodotto/servizio si sovrappongono, più questi
saranno giudicati prodotti/servizi di qualità”.
1
1
www.qualitiamo.it
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 2 -
Da un punto di vista prettamente aziendale “ogni organizzazione traduce
il concetto in una sua propria definizione operativa, conseguente ai suoi
obiettivi strategici. Significa essere in empatia con il cliente, definendo il
livello di qualità da lui richiesto e percepito, traducendolo in termini
aziendali. Significa sorvegliare che l’output aziendale risponda
continuamente alla soddisfazione del cliente. Qualità è anche la via più
redditizia per aumentare la produttività, cioè un fattore di produzione
supplementare che fa aumentare la redditività e liminando la fabbrica
nera (attività a non valore aggiunto che consumano risorse senza
generare valore)”
2
La qualità può essere valutata in base a diversi aspetti tra i quali:
.
• prestazioni;
• affidabilità;
• durata;
• manutentabilità;
• funzionalità;
• conformità alle norme;
di conseguenza r appresenta il punto d’incontro tra diverse esigenze
quali:
a) efficienza (il contenimento dei costi e dei tempi): indica i risultati
ottenuti in rapporto alle risorse impiegate, siano esse materiali,
finanziarie e temporali; misura l’output. Nello specifico può
intendersi come rapporto tra i risultati ottenibili con l’utilizzo di
un determinato “volume” di risorse e quelli che si otterrebbero
riducendo al minimo il budget di spesa. Si comprende come tale
parametro misuri la capacità di effettuare il maggior numero di
2
C. Pacchi, F. Berti, A. Di Stefano, G. Natalucci, M. Scarpetta – Qualità in organizzazioni sanitarie,
Franco Angeli Editore, 2002
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 3 -
prestazioni con le stesse risorse o, viceversa, lo stesso numero di
prestazioni con un minor impiego di risorse;
b) efficacia (la qualità del prodotto/servizio) : “attiene al livello di
realizzazione degli obiettivi e costituisce uno strumento di
misurazione dell’outcome. Può essere definita come capacità di un
atto di produrre un particolare effetto, di raggiungere gli obiettivi
prefissati;
c) equità: riguarda l’accesso ai servizi e la loro capacità di evitare
discriminazioni, sia in riferimento ai costi di accesso, sia alle
modalità di erogazione;
d) soddisfazione: definisce in che misura il servizio risponde alle
aspettative dell’utenza. Si riferisce alla qualità percepita dal
cittadino, la cui soddisfazione è esito di un contest o organizzativo
improntato all’umanizzazione dei rapporti e alla personalizzazione
dei servizi;
e) appropriatezza: esprime la capacità del servizio di essere
“centrato” rispetto al bisogno che intende soddisfare. Serve per
verificare la congruenza qualitativa e quantitativa tra il sistema
delle risorse (umane ed economiche) e il sistema della domanda e
quindi valutare la fase di processo;
f) accessibilità: consiste nella disponibilità effettiva del servizio per
tutti gli utenti, con l’abbattimento o almeno la riduzione delle
distanze e delle barriere, da quelle fisiche e architettoniche a
quelle di tipo psicologico-culturale”
3
In definitiva “la qualità è uno degli strumenti principe per il management
e ogni buon manager dovrebbe conoscerne a fondo i principi e utilizzarli
.
3
C. Corposanto – La valutazione della qualità in sanità. Alcune riflessioni teoriche – Pubblicazione
su “Difesa Sociale” vol. LXXXV, n. 1-2 (2006), pp. 11-32
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 4 -
per trasmettere ai propri collaboratori una maggiore attenzione ai bisogni
del cliente, per sviluppare una coscienza di prevenzione e per aggiungere
valore alle proprie attività”
4
.
1.2 - La qualità in sanità
Il continuo processo di aziendali zzazione del servizio sanitario ha
inevitabilmente portato all’ introduzione del concetto “qualità” anche in
questo ambito: ciò implica che ogni atto, ogni procedura, ogni processo
possa, e debba, essere migliorato.
Tra le tante definizioni date dall’OMS al termine “qualità” quella ancora
valida per tutte le latitudini è sicuramente : “capacità di soddisfare i
bisogni dei pazienti secondo le conoscenze professionali più avanzate del
momento in funzione delle risorse disponibili”.
Vista così, la qualità non rappresenta un onere in più per gli operatori,
ma uno strumento di cambiamento orientato a qualificare e gratificare
ulteriormente il servizio e la singola professionalità: uno strumento non
soltanto di crescita professionale, ma anche , e principalmente, portatore
di risultati concreti e valutabili di miglioramento.
Il concetto di Qualità si è rapidamente evoluto nell'ultimo decennio, e da
un'interpretazione prettamente ispettiva e di “verifica” dei prodotti, si è
passati all'elaborazione di un modello, definito “Miglioramento Continuo
della Qualità”, fondamentalmente basato su un concetto di qualità
“dinamico”, che riguarda gli aspetti collegati all'erogazione delle
prestazioni.
4
www.qualitiamo.com
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 5 -
Un concetto multidimensionale al quale devono contribuire, per essere
tale, tutt i gli operatori e nel quale il cittadino non è considerato
l'“oggetto”, ma il soggetto attivo delle prestazioni, interlocutore nelle
proposte e nella valutazione del miglioramento.
Qualità è pertanto un lavoro sistematico tendente ad individuare i punti
di forza e le eventua li criticità del sistema azienda e ad attivare idonee
soluzioni, superando le logiche di parte e proponendo regole, criteri e
circuiti razionali e quanto più possibile condivisi tra tutte le componenti
che entrano in gioco nei problemi e nelle soluzioni.
Un lavoro sistematico, trasparente, controllabile e valutabile da parte di
tutti, che sappia elaborare soluzioni opportune e praticabili, nell’ottica
della massima efficacia al minore costo possibile, mettendo in primo
piano i diritti e i bisogni di salute del cittadino/utente.
Diversi sono gli approcci da tenere in considerazione in ambito di qualità
sanitaria, in particolare quelli inerenti la formazione professionale e
l’organizzazione aziendale, la tutela dei diritti dei cittadini/ute nti e la
valutazione delle politiche pubbliche. Si può quindi parlare di “sistema
qualità” nel momento in cui gli approcci sopra indicati, s iano ben
integrati in un “unicum” di procedure e strumenti.
Infatti, l’applicazione della qualità nel sistema aziendale sanitario, non è
intesa come un’azione puntuale, definita e doverosa ma come un
processo che deve coinvolgere progressivamente tutti i livelli e tutti i
settori della struttura, inclusi gli operatori. Questo processo deve avere la
principale caratteristica di essere costante nel tempo.
Un buon progetto di qualità adottato da un ente sanitario deve:
a) contribuire a sviluppare un contesto aziendale motivato e orientato
verso il miglioramento continuo della qualità, che ponga come
elementi centrali l’ottimiz zazione dell’uso delle risorse e il
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 6 -
soddisfacimento dei bisogni e delle domande di salute del
cittadino utente, attraverso la rimozione delle resistenze culturali,
l’aggiornamento e l’informazione continui, la formazione degli
operatori, l’integrazione con altri enti;
b) supportare il management nella stesura e nella realizzazione dei
piani di miglioramento;
c) promuovere la qualità e supportare i servizi nell’impianto e nello
sviluppo dei programmi di miglioramento qualitativo, con
particolare riferimento ai seguenti ambiti: analisi delle proprietà,
definizione di obiettivi valutabili e dotati di indicatori, sviluppo
dei processi, valutazione, analisi dei modelli organizzativi dei
servizi, messa a punto di profili di assistenza, ecc.;
d) sviluppare la funzione di ricerca e documentazione;
e) facilitare lo scambio di esperienze tra e con diversi servizi.
In ambito di qualità sanitaria un elemento importante è sicuramente la
soddisfazione del cliente. In quest’ottica, però, il concetto di qualità si
limita all’osservazione dei soli utenti che beneficiano del servizio
erogato. In sanità, invece, la qualità deve tenere in considerazione tutti
coloro che potenzialmente potrebbero usufruire del determinato servizio.
Gli utenti finali non sono gli unici protagonisti che vengon o inclusi nella
valutazione qualitativa di una struttura sanitaria. Ad essi vanno affiancati
i professionisti che, a più titoli, erogano i servizi agli utenti e il
management che, in una nuova dimensione sempre più competitiva, deve
ricercare nuovi parame tri necessari alla valutazione delle performance
aziendali.
La qualità ha, dunque, molteplici aspetti che se ben coordinati
costituiscono un sistema. Seguendo la classificazione di Donabedian,
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 7 -
questi aspetti possono suddividersi in tre assi: struttura, processo ed
esito.
La struttura (qualità organizzativa) è un asse che comprende le risorse di
cui si dispone (edifici, attrezzature, personale, ecc) e l’organizzazione
delle stesse.
Il processo (qualità professionale) è legato al comportamento degli
operatori e può essere suddiviso in:
• volume di prestazioni o prodotto;
• tempestività della risposta alla richiesta di prestazioni;
• appropriatezza;
• correttezza tecnica nell’erogazione della prestazione;
• continuità dell’assistenza;
• processi manageriali;
• processi di formazione del personale.
L’esito (qualità percepita) fornisce indicazioni sulle modifiche
intervenute in seguito alle prestazioni, sia in te rmini positivi che
negativi. È inteso, quindi, non solo come risultato finale di un processo
unidirezionale volto a lla soluzione di un problema di salute, ma anche
come studio del cambiamento in termini di conoscenza della malattia e
come miglioramento dello stato di salute e variazione nel livello di
soddisfazione intervenuti sull’utente oggetto della prestazione.
In sostanza sono tre gli obiettivi a cui un’organizzazione sanitaria
orientata alla qualità deve puntare:
1. Qualità dell’utente (o percepita): soddisfazione dell’utente, anche
prescindendo dalle sue aspettative. L’utente, infatti, non
necessariamente esperto di sanità, apprezza generalmente non solo
le prestazioni che producano un miglioramento della salute, ma è
attento anche ad altri aspetti del servizio erogato, come ad
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 8 -
esempio il tempo di a ttesa, la facilità degli adempimenti
amministrativi, la comprensibilità e la completezza delle
informazioni ricevute, ecc. Recentemente l’OMS ha definito otto
sottodimensioni della qualità percepita o responsiveness:
a) autonomia (coinvolgimento nelle scelte e possibilità di
ottenere informazioni su trattamenti ed esami alter nativi
rispetto a quelli proposti);
b) possibilità di scelta (dei professionisti da cui farsi curare);
c) comunicazione (chiarezza delle informazioni ricevute e
possibilità di fare domande);
d) confidenzialità (delle informazioni personali);
e) dignità (essere trattati con cortesia e rispetto, rispetto della
privacy del corpo o sua non esposizione);
f) comfort ambientale (pulizia, spazi);
g) prontezza di accesso (tempi per arrivare, tempi di attesa);
h) accesso ai familiari e alla rete di sostengo (facilità di visita
da parte di parenti e amici).
2. Qualità del professionista (o professionale): “Ѐ l’aspetto più legato
alle competenze degli operatori appartenenti alle varie professioni.
È importante che l’organizzazione investa su questa dimensione
della qualità nel medio-l ungo periodo, al fine di creare team
competenti, motivati e consapevoli, che abbiano la possibilità di
aggiornarsi costantemente attraverso l’accesso alla bibliografia
(informatica, riviste più autorevoli nei vari campi) e di utilizzare
attrezzature moderne e funzionanti”
5
5
C. Calamandrei, C. Orlandi – La dirigenza infermieristica. Manuale per la formazione
dell’infermiere con funzioni manageriali – Mc Graw Hill Edizioni - 2009
;
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 9 -
3. Qualità del management (o gestionale): è il settore più interessato
al buon uso delle risorse disponibili, quindi all’efficienza.
Abbraccia sia i vertici aziendali, responsabili della
programmazione e del bilancio, ma anche i dipartiment i e le
singole unità operative, responsabili dell’erogazione dei servizi in
tempi utili e attraverso l’impiego coerente del personale e delle
risorse.
Dalla correlazione di questi tre elementi può essere graficamente
estrapolato un ipotetico triangolo della qualità.
Fig. 1.1: Il triangolo della qualità
Di seguito si riporta una tabella in cui sono indicate le dimensioni della
qualità in ambito sanitario:
Qualità
percepita
Qualità
professionale
Qualità
gestionale
Cittadino
Management
Professionista
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 10 -
Sicurezza
Il grado in cui i rischi di un potenziale intervento
sono evitati o minimizzati e l’ambiente è privo di
pericoli
Competenza
Il grado in cui le conoscenze di un individuo sono
appropriate al trattamento o al servizio che fornisce
Accettabilità
Il grado in cui i trattamenti e i servizi forniti
incontrano le attese dei clienti, della collettività, dei
professionisti sanitari e di chi governa - e paga -
nella consapevolezza che, ove esistano interessi in
competizione o in conflitto, i bisogni del
cliente/paziente sono prevalenti
Appropriatezza
Il grado con cui viene fornito il trattamento o il
servizio corretto e corrispondente ai bisogni del
paziente/cliente, sulla base di standard prestabiliti,
dato lo stato attuale della conoscenza
Efficacia
Il grado in cui i trattamenti/servizi, le azioni o gli
interventi raggiungono il risultato desiderato
Efficienza
Il grado in cui si raggiunge il risultato desiderato
con un uso di risorse che minimizzi gli sforzi, i costi
o gli sprechi
Accessibilità
La possibilità per il cliente/paziente di ottenere il
trattamento/servizio nel posto giusto, al momento
giusto e corrispondente ai suoi bisogni
Conitunuità
Il grado con cui il trattamento di cui il paziente ha
bisogno è offerto in modo coordinato e senza
interruzioni tra professionisti, nell’ambito di una o
più organizzazioni e nel tempo
Tab. 1.1: le dimensioni della qualità in sanità
6
6
La qualità nella sanità – Elefanti, Brusoni, Mallarini - EGEA
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 11 -
1.3 - Normativa
In una nuova ottica che mira all’ampliamento dei diritti e delle garanzie
del paziente/utente e all’umanizzazione e personalizzazione del servizio
sanitario si è reso necessario adottare sistemi di controllo della qualità
regolamentati da diversi riferimenti normativi.
La gestione per la qualità è regolata, a livello internazionale, da
un’associazione mondiale di organismi nazionali di normazione, meglio
conosciuto col nome di In ternational Organization for Standardization
(ISO), che provvede all’elaborazione di norme specifiche.
Le norme approvate a livello ISO vengono recepite dal corrispondente
organismo europeo (CEN – Comitato Europeo di Normazione) e poi
applicate dai vari enti membri a livello nazionale.
L’organismo italiano è l’UNI (ente nazionale italiano di unificazione).
Le normative in materia di sistemi di qualità sono rappresentate dal
gruppo ISO 9000 e definiscono i requisiti per l'implementazione di un
sistema di gestione della qualità con l’obiettivo di:
• indirizzare i processi aziendali;
• migliorare l'efficacia e l'efficienza nella realizzazione del prodotto
e nell'erogazione del servizio;
• ottenere ed incrementare la soddisfazione dell’utente.
Di seguito si riportano le norme riconducibili alla serie ISO 9000:
• ISO 9000 “Sistemi di gestione per la qualità - Fondamenti e
vocabolario” emanata nel 2000 e revisionata nel 2005 (ISO
9000:2005) è stata recepita nello stesso anno dall'UNI (UNI EN
ISO 9000:2005) e contiene le definizioni ed i principi
fondamentali dei sistemi di gestione per la qualità e della loro
organizzazione;
Capitolo 1 La qualità in ambito sanitario
- 12 -
• ISO 9001 “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti” redatta
nel 1987, revisionata sostanzialmente nel 2000 e nel 2008 (ISO
9001:2008) è stata recepita nello stesso anno dall'UNI (UNI EN
ISO 9001:2008) e stabilisce i requisiti essenziali di un sistema di
gestione per la qualità per una organizzazione;
• ISO 9004 “Gestire un'organizzazione per il successo durevole -
L'approccio della gestione per la qualità ” emanata nel 1994 e
revisionata nel 2000 e nel 2009 (ISO 9004:2009) è stata recepita
nello stesso anno dall' UNI (UNI EN ISO 9004:2009). Tale
documento definisce le linee guida per favorire , in una
organizzazione, il conseguimento del successo durevole per mezzo
della gestione per la qualità.
Le norme della serie ISO 9000 sono universali e la loro applicabilità
prescinde dalla dimensione o dal settore dell’attività, che può essere
un'azienda o qualsiasi altro tipo di organizzazione.
L’applicazione delle suddette norme in a mbito sanitario tende a
coniugare gli aspetti tipici e caratteristici della qualità manageriale,
indicati nelle norme ISO, con quelli di natura prettamente attinenti alle
organizzazioni clinico-ospedaliere.
1.3.1 - Accreditamento
Argomento principale che accomuna gran parte delle norme che
regolano la qualità in sanità è sicuramente l’ accreditamento delle
strutture sanitarie del settore privato . L’accreditamento può essere
definito come concessione amministrativa di un servizio pubblico. Per
effetto di tale atto un soggetto privato viene ammesso a prestare servizi
di diagnosi e cura in nome e per conto del Servizio Sanitario Nazionale,