Il sistema, inoltre, necessita della precisa individuazione dei livelli di responsabilità intorno ai quali
si struttura la gerarchia dell’ente: in tal modo potranno essere monitorati i risultati di quantità e
qualità relativi ai servizi erogati.
E’ da evidenziare che nel settore pubblico non è facile valutare il costo dei servizi in quanto gli
stessi si riferiscono ad attività regolate da norme legislative vincolanti e non riconducibili a
valutazioni soggette a prezzi di mercato: pertanto, risulta particolarmente difficile individuare
indicatori di efficacia idonei a misurare il grado di soddisfacimento da parte dell’utenza, anche in
considerazione dell’estrema variabilità degli atti prodotti e della difficoltà di distinguere un prodotto
finale dai prodotti intermedi.
Tuttavia la ricerca economica recente ha dimostrato che è quasi sempre possibile individuare
coefficienti che misurino l’efficacia e l’efficienza di qualsiasi servizio reso dalle amministrazioni
pubbliche.
Per qualsiasi attività economica, il rapporto fra risorse utilizzate ed obiettivi raggiunti
costituisce la definizione di efficienza per quella attività; in altre parole, si può dire che
minore è il costo unitario del servizio erogato, maggiore è l’efficienza raggiunta
(naturalmente, a parità di qualità del servizio reso).
Anche nella Pubblica Amministrazione i concetti di responsabilità della gestione e di
individuazione degli obiettivi, risultano essere i punti di riferimento critici, del processo decisionale.
Un idoneo sistema di controllo che fornisca informazioni puntuali alla dirigenza consente, da un
lato, di migliorare la qualità delle decisioni e, dall’altro, di conseguire obiettivi di maggiore
efficienza/efficacia, abbassando i costi unitari dei servizi e distribuendo in modo razionale le
risorse necessarie.
La contabilità analitica strutturata per centri di costo è un importante strumento del controllo di
gestione solo se correlata ad un sistema di parametri. Così facendo la contabilità analitica dà la
possibilità di avere i costi totali dell’Ente anche nella loro articolazione, offre la possibilità di
confrontare i costi con quelli standard per meglio valutare l’efficienza delle risorse fisiche e
finanziarie utilizzate e permette alle procedure di controllo gestione di meglio verificare il
raggiungimento, dal punto di vista economico, degli obiettivi fissati.
3. PREMESSA DI BASE AL SISTEMA DI CONTROLLO GESTIONE.
Prima di procedere all’installazione di un sistema di controllo, è necessario indicare quali sono
requisiti minimi contabili che un ente deve possedere.
Il problema nasce dalle caratteristiche proprie della contabilità finanziaria pubblica che, essendo
incentrata sui concetti di impegno e accertamento, non è idonea a svolgere le funzioni della
contabilità economico – patrimoniale, tipica, questa, delle aziende a economia di mercato.
In sostanza, la contabilità finanziaria non si svolge secondo i concetti di costo e ricavi, rilevati per
competenza di periodo (l’esercizio annuale o di periodo quale mese, trimestre, ecc.).
Questo problema è ben noto ai legislatori dei decreti richiamati sopra, tanto è vero che questi
provvedimenti prevedono che sia installata, accanto alla tradizionale contabilità dell’ente pubblico,
anche la contabilità di tipo economico – patrimoniale.
Ma la contabilità economica patrimoniale, di per sé, non è sufficiente per il controllo di gestione: è
necessario effettuare un ulteriore passo, che è costituito dalla contabilità analitica.
Quali le differenze tra la contabilità economico – patrimoniale (detta anche contabilità generale) e la
contabilità analitica, se entrambe trattano costi e ricavi (ammesso che nell’ente pubblico ve ne
siano) per competenza di periodo?
La principale differenza sta nel fatto che la contabilità generale è orientata a fornire un risultato
economico e di stato patrimoniale che deve essere noto all’esterno, mentre la contabilità analitica è
orientata al controllo della gestione interna all’azienda, fornendo agli amministratori aziendali
quelle spaccature di costi e ricavi che consentono il processo decisionale.
Mentre fino a qualche decennio fa, le tre contabilità, finanziaria, generale, analitica si svolgevano
indipendentemente l’una dall’altra (con difficoltà di quadrature tra l’una e l’altra), attualmente,
l’utilizzo di un software di tipo ERP (enterprise resources planning), quale appunto SAP R/3 rende
possibile quella che ha preso il nome di contabilità integrata: ciò, semplicemente significa
gestione unitaria del dato finanziario, economico e gestionale o, in altre parole ancora, che le
informazioni di carattere economico, finanziario e gestionale sono trattate una sola volta, attraverso
un piano dei conti unico.
4. OBIETTIVI E STRUMENTI DEL CONTROLLO DIREZIONALE IN UN ENTE
PUBBLICO
Alla luce, quindi, delle esigenze di controllo poste dalle leggi citate, oltre che da una corretta
modalità di gestione della cosa pubblica, gli obbiettivi cui un moderno sistema di Controllo deve
mirare in un ente pubblico possono essere così riassunti:
IN SEDE DI BUDGET IN SEDE DI REPORT
• PREVISIONI ECONOMICO
/ CONTABILI PER CENTRO
DI RESPONSABILITA’
• CONSUNTIVO
ECONOMICO / CONTABILI
PER CENTRO DI
RESPONSABILITA’
• PREVISIONI DI
PRODUZIONE (quantità /
linea di servizio)
• CONSUNTIVO DI
PRODUZIONE (quantità /
linea di servizio)
• PREVISIONI DI EFFICACIA
(qualità)
• CONSUNTIVO DI
EFFICACIA (qualità)
• PREVISIONI DEL COSTO
DEI SERVIZI EROGATI
• CONSUNTIVO DEL COSTO
DEI SERVIZI EROGATI
Gli obiettivi citati sono in linea con la evoluzione culturale che punta al passaggio da una gestione
per meri adempimenti ad una gestione orientata al risultato e con il cambiamento della normativa
orientata ad ottenere realizzazioni in termini di:
1) EFFICIENZA = Razionalizzazione ottimale nella distribuzione e nell’utilizzo delle risorse
2) EFFICACIA = Miglioramento della qualità del servizio.
Ma le modalità aziendali con le quali poter operare tali importanti cambiamenti presuppongono una
formazione mirata al coinvolgimento e alla qualità intesi come
COINVOLGIMENTO = Condivisione sul cambiamento degli obiettivi
QUALITA’ = Responsabilizzazione del risultato
Lo stesso sistema decisionale degli enti pubblici dovrà orientarsi al
CAMBIAMENTO = il Dirigente Pubblico che diventa Manager
ECONOMICITA’ = Gestione di tipo imprenditoriale
4.1. Strumenti organizzativi del cambiamento
In qualunque azienda, la realizzazione del cambiamento strategico di approccio al mercato o
all’utenza può avvenire appropriate tecniche organizzative, che, in linea generale, possono essere
indicate in:
• Reingegnerizzazione dei processi
• Informatizzazione dei processi amministrativi
• Sistemi di contabilità e controllo innovativi (Contabilità Integrata)
• Progetti Interdirezionali, che coinvolgano direzioni e divisioni diverse verso obiettivi
comuni
• Gruppi di lavoro polifunzionali
• Supporti professionali esterni mirati all’identità di linguaggio manageriale
• Capacità decisionale di tipo trasversale
• Continuità e completezza dei Gruppi di lavoro mirata alla realizzazione ed alla operatività
dei progetti di cambiamento
Degli argomenti sopra citati prenderemo in particolare considerazione quello che ha un diretto
impatto sul Controllo di Gestione: la CONTABILITA’ INTEGRATA.
4.2. La Contabilità Integrata
Costituiscono la Contabilità Integrata i sistemi di:
• Contabilità Generale
• Contabilità Analitica
• Controllo di Gestione
• Sistema premiante per obiettivi
La caratteristica della Nuova Contabilità è quella di essere basata su una architettura integrata con
tutte le funzioni aziendali (vedi tabelle allegate):
• Pianificazione e Budget
• Produzione e sistema premiante
• Contabilità Finanziaria
• Contabilità Economico – Patrimoniale
• Acquisti e Magazzini
• Procedure Amministrative di Gestione.
4.3. LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA: BILANCIO DI PREVISIONE E BUDGET
GESTIONALE
BILANCIO DI PREVISIONE
INPDAP Gestioni
“696”
DIR. CENTRALI SEDI
U.O. U.O. U.O. U.O. ecc. U.O. U.O. U.O. U.O. ecc.
Attribuzione/Impegni/Consuntivi Attribuzione/Impegni/Consuntivi
V A L I D A Z I O N E
V A L I D A Z I O N E
DIR. CENTRALI SEDI
LINEA ATTIVITA’ MAP LINEA ATTIVITA’ MAP
IN REALIZZAZIONE “PREVIDENZA”
“CREDITO”
“ecc.”
PREVISIONI
PRODUZIONE
PER LINEA ATTIVITA’
B
U
D
G
E
T
CAPITOLI DI “FUNZIONAMENTO
COSTO DIRETTO DI PRODOTTO/EFFICIENZA
“COSTO
PIENO DI
PRODOTTO”
S
A
P
R
3
I
N
T
E
G
R
A
T
O
Mediante il sistema di pianificazione integrata di SAP / R3, il bilancio di previsione previsto
dalla legge 696, tipico degli enti pubblici non economici, viene integrato col budget gestionale,
tipico degli enti economici, basato sul controllo dei costi (costi di funzionamento e costi dei
prodotti e linee di attività).
L’ARCHITETTURA CONTABILE INTEGRATA
CONTABILITA’ FINANZIARIA
Contabilità analitica
e controllo di gestione
• Centri di costo
• Commesse
• Attività
• Prodotti
Gestione
del
personale
Produzione
Sistema
Premiante
Linee di servizi
Come illustrato nella tabella di sopra, il sistema integrato alimenta la Contabilità Analitica nello stesso momento in cui alimenta la Contabilità
Finanziaria, relativamente ai dati della:
• la gestione del Personale (scambio dei i dati di costo del personale)
• la gestione della Produzione (scambio dei dati fisico - quantitativi della produzione) e annesso sistema Premiante.
In sostanza, qualsiasi dato immesso in un punto del sistema integrato viene reso disponibile a tutti i moduli interessati.
I SISTEMI CONTABILI SONO STRETTAMENTE COLLEGATI AL SISTEMA DEGLI ACQUISTI
E DEI MAGAZZINI (MM)
FI
MM
Contabilita’
Contabilità Finanziaria
Pubblica
Acquisti - Magazzini
Dati pianificati
CO
Contabilità analitica
e
controllo di gestione
• Centri di costo
• Commesse
• Attività
• Prodotti
LE FUNZIONI SVOLTE DAL MODULO DI CONTABILITA’ PUBLICA
Contabilita’ Finanziaria
Pubblica
• Bilancio di Previsione
• Contabilità finanziaria
• Gestione d’esercizio
• Rendiconto Finanziario
• Informativa Istituzionale
LE FNZIONI SVOLTE DAL MODULO DI CONTROLLING
Contabilità analitica
e
controllo di gestione
• Centri di costo
C
• Processo di
Pianificazione/Budget
• Contabilità Analitica
• Controllo di Gestione
• Analisi costi per
Prodotto/Attività/Centro
di Responsabilità
• Basi qualitative e
quantitative per un
sistema premiante
• Reportistica Gestionale
CO
LE FUNZIONI SVOLTE DAL MODULO DI CONTABILITA’ ECONOMICO - PATRIMONIALE
Contabilità
economico/patrimoniale
• Dati Economico Patrimoniali
• Gestione Anagrafiche
• Adempimenti Civilistico/Fiscali
• Analisi dei flussi di Cassa
• Informativa Istituzionale
• Reportistica gestionale
LE FUNZIONI SVOLTE DAL MODULO ACQUISTI E MAGAZZINI
Acquisti -Magazzini
• Gestione autorizzazioni amministrative
• Gestione Iter di gara
• Anagrafiche materiali
• Analisi fornitori
• Integrazione dati nel controllo di gestione
• Reportistica gestionale
MM