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Prima dell’inizio dell’incarico del Dott. Cusimano, un appartenente ai GIS
21
rivelò ad uno degli avvocati della famiglia Biondo che dalle foto si
evidenzierebbe il segno di un particolare “colpo”, il quale lascia la minima
traccia possibile e viene inflitto per far perdere immediatamente conoscenza.
Il Cusimano riesce ad evidenziare questa traccia utilizzando un sofisticato
software in 3D, dimostrando che vi risulta una compatibilità con un oggetto
rivenuto sulla scena del crimine, ovvero un posacenere in pietra azzurra. Il
suddetto oggetto era menzionato nei rapporti della Polizia Nazionale
spagnola, specificando che al momento del rinvenimento fosse senza cenere
o cicche, alquanto strano considerando che fossero presenti diversi pacchetti
di sigarette.
Il Dott. Cusimano afferma che Mario Biondo sia stato appeso alla libreria
successivamente al suo decesso, in quanto i pantaloni del pigiama e gli slip
indossati dal defunto erano chiaramente abbassati e questo abbassamento è
certamente dovuto ad uno sfregamento con il pavimento o con qualcos’altro
che lo ha provocato, perché quegli indumenti non sarebbero mai scesi per
l’impiccamento. Concludendo che la libreria giustifica la presenza di almeno
altre due persone di buona corporatura, secondo le loro ricostruzioni, al
momento del decesso di Mario.
CAPITOLO DUE: COS’È SUCCESSO A MARIO?
2.1 Le discrepanze
2.1.1 Vilma Graciela
Vilma Graciela è la governante della coppia italo-spagnola al momento
dell’accaduto. Come riportato nel rapporto della polizia spagnola, la donna è
stata la prima persona ad essere contattata dalla conduttrice spagnola, in
seguito alla chiamata che quest’ultima ha ricevuto dagli studi di Masterchef
per segnalare l’assenza del marito sul posto di lavoro. Vilma è in possesso
21
Gruppo di Intervento Speciale appartenente all’Arma dei Carabinieri
42
delle chiavi, giunge all’appartamento poco prima delle 17:00. Quando la
donna stava entrando varcando la porta, era in linea con Raquel, e poco dopo
si sente gridare la seguente frase: “il signorino (Mario – N.D.R) è appeso in
salotto!”. Immediatamente la vedova interrompe la telefonata con la Sig.
Graciela e quest’ultima, in preda alla paura e allo shock, chiude
immediatamente la porta, scende in strada e incontra un’auto della Polizia
Municipale, raccontando quanto appena visto.
La prima discrepanza riscontrabile è proprio in queste dichiarazioni, perché
quando la donna viene interrogata dai magistrati italiani, la sua versione
cambia. Racconta di essere arrivata all’appartamento di Calle Magdalena alle
16:30 e che una volta scesa in strada, abbia chiesto ad un passante di chiamare
la polizia con il suo telefono. Il passante viene identificato e gli viene posta
la domanda riguardo l’orario in cui Vilma gli avrebbe chiesto di contattare le
autorità, e risponde che si sia trattato di un lasso di tempo compreso tra le
12:00 e le 14:00, sicuramente non più tardi. Una volta resa pubblica la
testimonianza del passante, Vilma Graciela cambia di nuovo la propria
versione, dicendo che forse la chiamata ricevuta da Raquel, sarebbe avvenuta
intorno alle 14:45. Il quotidiano spagnolo ABC, a partire dal 31/05/2013,
riporta la notizia di quanto riferito dalla governante, ovvero che il cadavere
“del marito di Raquel Sanchez Silva è stato ritrovato senza vita in camera da
letto”.
2.1.2 L’arrivo di Raquel a Madrid
Raquel, secondo quanto affermato da lei stessa, si trovava a Plasencia quella
notte. Quando viene avvertita della tragedia, parte immediatamente dalla sua
città natale per dirigersi alla capitale spagnola. L’orario che viene dichiarato
dalla conduttrice, durante una delle rogatorie internazionali, è più o meno le
20:00, confermato anche da suo cugino Enrique, che l’avrebbe accompagnata
e il suo manager Guillermo. Sull’ora di arrivo di Raquel a Calle Magdalena,
sembra esserci qualche dubbio seguendo delle testimonianze. La prima
testimonianza arriva da Heidi Tomás Hoss, la vicina di casa della coppia, la
43
quale durante una rogatoria internazionale, afferma di essere arrivata a casa
intorno alle 17:00, descrivendo una situazione caotica all’esterno del palazzo
con giornalisti, fotografi e ambulanza. Dopo cinque minuti dal suo arrivo,
sarebbe arrivata Raquel, spostando quindi l’orario dell’arrivo della
conduttrice tra le 17:00 e le 18:00.
C’è un altro testimone che confermerebbe la versione della vicina, ovvero un
negoziante di Calle Magdalena. Il commerciante afferma di aver visto che era
presente l’auto di Raquel e l’ambulanza intorno alle 17:00, orario di apertura
del negozio. Il fatto che la conduttrice sia partita con la sua macchina viene
confermato da suo cugino Enrique, il quale guidò da Plasencia fino a Madrid.
2.1.3 I tweet
Come già noto, gli orari riguardo il rinvenimento del cadavere, l’arrivo della
governante presso l’appartamento e le dichiarazioni di Raquel non quadrano.
A gettare ancora più ombra su questo tema è un tweet scritto da Jorge Javier
Vazquez, un conduttore televisivo spagnolo. Il presentatore catalano twitta un
messaggio di cordoglio per la morte di Mario, ben tre ore prima, alle 14:08
del 30 maggio 2013, che la Polizia Municipale entrasse in casa e trovasse il
giovane impiccato in salotto.
Questo tweet viene posto all’attenzione di Raquel, durante un interrogatorio,
da parte dei giudici italiani e la conduttrice risponde:
È impossibile. È impossibile. È impossibile. Non è possibile. Sarà un problema di
Twitter perché questo non è possibile. Jorge Javier Vazquez mi ha chiamata al
telefono mentre ero in macchina e ha iniziato una conversazione molto strana e
spiego perché strana. Perché Jorge non sapeva, cioè la televisione, la Polizia, e non
so chi altri hanno fatto trapelare le notizie molto velocemente. Quindi lui mi ha
chiamata per dirmi: “Raquel, come stai?” senza sapere se io sapevo o se me
l’avevano detto, perché lui non sapeva che mi stavano portando a Madrid senza dirmi
nulla per non farmi scioccare. Non capisco la storia di Twitter, dopo rutto il mio
Twitter non c’è. Jorge non mi ha mandato nulla di tutto ciò.
Gentili P., 2018, Morte di un bravo ragazzo. L’incredibile storia di Mario Biondo,
Sovera Edizioni, Roma
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Il GIP Ferrara mostra alla vedova non solo lo screenshot del tweet scritto da
Vazquez, ma anche altri, sempre di condoglianze, tutti tra le 14:00 e le 15:00
del 30 maggio. Raquel continua a negare se pur di fronte all’evidenza e il GIP
Ferrara le spiega che anche se continua a negare, loro hanno in mano i tabulati
di Twitter. In seguito a questa frase, la conduttrice risponde che ciò che i
giudici italiani le hanno mostrato non è altro che un pezzo di carta con un
orario stampato sopra, facendo perdere la pazienza al Procuratore della
Repubblica.
2.2 Le prove
2.2.1 Le analisi sul cadavere
Raquel Sanchez Silvia, come sostiene più volte, afferma agli inquirenti che,
quando conosce Mario sul set del programma spagnolo “Supervivientes”
22
due anni prima, era solito far uso di cocaina, aggiungendo che avendo
entrambi il desiderio di volere un figlio, Mario ne aveva limitato l’uso e che
l’ultima volta era stata non meno di tre settimane prima della morte.
Le prime analisi tossicologiche sul cadavere del cameraman vengono
effettuate a Madrid, infatti Raquel domanda al dottore se fossero stati
rinvenuti resti di alcol, droga o altre sostanze psicotrope o stupefacente. Il
medico risponde negativamente alla domanda posta dalla conduttrice, ma
continua dicendo che dalle prime analisi sembra che il defunto risulti positivo
ai test sulla cocaina, concludendo che è necessario attendere il risultato del
test tossicologico per essere più precisi e sicuri.
Non è possibile escludere che Mario non abbia mai fatto uso delle suddette
sostanze, considerando il mondo dove lavorava, ovvero quello dello
spettacolo, dove è risaputo che esse sono molto diffuse. Ascoltando le persone
che lo conoscevano: familiari, amici e colleghi, tutti concordavano sulla
persona di Mario: solare, affabile e scherzoso e non presentava tutti i sintomi
connessi al consumo di cocaina come irritabilità, insonnia, stati d’ansia,
sindromi depressive e paranoia. È anche vero che Mario di solito aveva degli
22
Versione spagnola del programma “L’Isola dei famosi”
45
attacchi d’ira, fattore che potrebbe giocare un ruolo importante nel verificarsi
della sua morte, ma tutte le persone a lui vicine concordano sul fatto che ciò
facesse parte della personalità del giovane, già da prima della presunta
assunzione di cocaina.
Le analisi tossicologiche dell’anatomopatologo madrileno sono le prime che
vengono compiute in seguito al decesso ed è possibile definirle come
incomplete, in quanto vengono analizzati solo il sangue e l’urina, senza
prendere in considerazione altri due elementi ritenuti importanti per avere un
quadro più completo anche a livello temporale: i succhi gastrici e i capelli.
Gli altri due elementi vengono esaminati in Italia dai Dottori Procaccianti,
Milone e Iuvara, i quali rilevano delle mancanze, anomalie e falsità
nell’esecuzione degli esami autoptici spagnoli, andando così a sfociare in un
presunto falso ideologico da parte del medico legale spagnolo.
Per avere la situazione chiara, si ritiene necessario porre all’attenzione le
analisi compiute dal medico legale madrileno su un campione di sangue
prelevato dal cadavere del cameraman palermitano.
Nella prima tabella riportata in basso è possibile prendere visione delle
sostanze rinvenute nel sangue, mentre nella seconda sono riportati i risultati
dell’urina con i relativi valori:
Tabella n. 1
SOSTANZE VALORI
Alcool etilico 0,56 g/L
Benzoilecgonina 1,8 mg/L
Cocaina 0,1 mg/L
Etilbenzoilecgonina <0,1 mg/L
Fonte: Gentili P., 2018, Morte di un bravo ragazzo. L’incredibile storia di Mario Biondo,
Sovera Edizioni, Roma
Nelle analisi del sangue vengono anche riscontrati: metilecgonina, fenacetina
e paracetamolo (impurità, adulteranti e diluenti associati alla cocaina);
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Tabella n. 2
SOSTANZE VALORI / RISULTATO
Alcool Etilico 0,80 g/L
Benzoilecgonina Positivo
Cocaina Positivo
Etilbenzoilecgonina Positivo
Fonte: Gentili P., 2018, Morte di un bravo ragazzo. L’incredibile storia di Mario Biondo,
Sovera Edizioni, Roma
Invece nelle analisi delle urine, oltre alle sostanze rinvenute nel sangue, viene
rilevata anche la presenza di norcocaina.
Iniziando dal valore dell’alcool etilico, esso è di poco superiore al limite di
alcolemia
23
per guidare in Italia e, considerando l’età e il fisico di Mario,
corrisponde al consumo di due lattine di birra a bassa fermentazione, con un
contenuto alcolico del 3-5% per volume. Proseguendo, è presente la cocaina
e i suoi principali metaboliti: benzoilecgonina ed etilbenzoilecgonina.
La benzoilecgonina è un metabolita inattivo, si ritrova nelle urine umane e
costituisce circa il 32-49% del metabolismo della cocaina;
l’etilbenzoilecgonina, comunemente chiamato cocaetilene, è l’estere etilico
della benzoilecgonina. L’etilbenzoilecgonina viene prodotto dal fegato
quando nel sangue sono presenti l’etanolo e la cocaina.
Un parametro fondamentale per stimare quanto l’organismo impieghi per
eliminare la droga è il tempo di dimezzamento (T1/2). Il T1/2 della cocaina
può variare in base diversi fattori:
- La modalità con la quale viene assunta: per via orale è pari circa a 54 minuti,
mentre per via nasale circa 78 minuti;
- Differenze nei livelli di colinesterasi
23
Il limite in Italia è pari a 0,5 g/L
47
- Dosaggio di cocaina
Una piccola parte dello stupefacente viene eliminata attraverso la minzione,
generalmente intorno al 10% e in base al dosaggio assunto, per esempio 1.5
mg/Kg per inalazione, può rimanere nelle urine dalle 8 alle 12 ore. La
benzoilecgonina è dosabile a partire da quattro ore dopo l’assunzione della
cocaina, rilevabile nelle urine fino ad otto giorni.
Considerando il quantitativo molto basso di cocaina rinvenuto nel cadavere e
l’emivita nell’organismo, di circa un’ora, l’assunzione deve essere avvenuta
immediatamente prima del decesso. Anche l’assunzione dell’alcool deve
essere avvenuta quasi nello stesso momento della coca, perché com’è
possibile riscontrare dalla tabella 1, il valore dell’etilbenzoilecgonina è molto
basso, quindi il fegato non ha avuto il tempo necessario per produrla.
Mentre per il sangue, ad ogni sostanza è stato riportato il rispettivo valore, per
gli esami dell’urine si nota solo il valore dell’alcool etilico, invece per gli altri
elementi sono la positività. Questo fattore risulta alquanto insolito, perché
considerando le procedure e le tecnologie utilizzate universalmente, queste
analisi possono quantificare le sostanze presenti.
Attorno a queste analisi si avvolge un mistero allarmante: quando il Prof.
Procaccianti esegue la seconda autopsia in Italia, si accorge che la vescica di
Mario è completamente intatta, con urina al suo interno e le mucose che non
presentano alcuna lesione, quindi al Prof. Iuvara sorge la domanda su come
sia stato possibile analizzare la sostanza senza aprire la vescica.
Come già riportato in precedenza, in Spagna non sono stati effettuati due
esami fondamentali per decretare con certezza la presenza dello stupefacente
nel corpo del cameraman: l’analisi della matrice capillare e dei succhi gastrici.
L’analisi della matrice capillare è in grado di fornire informazioni importanti
riguardo l’assunzione di stupefacenti da parte di un individuo: se e da quanto
tempo se ne fa uso. Tutto ciò accade perché, in seguito all’assunzione dello
stupefacente, i suoi metaboliti si legano stabilmente ai capelli e più essi sono
lunghi, come nel caso di Mario al momento della morte, più il risultato sarà
accurato. L’esame viene eseguito in Italia dal Dott. Procaccianti, il quale
48
afferma: la presenza di cocaina è sotto i valori di cut-off
24
e i metaboliti sono
assenti. Considerando la lunghezza dei capelli, si può affermare con assoluta
certezza che il giovane non facesse uso di cocaina da almeno un anno, se non
di più, prima della sua morte.
Un criterio che può fornire un’informazione chiave, come l’orario della
morte, è dato dallo stomaco.
Per quanto riguarda lo stomaco di Mario, secondo quanto dichiarato nella
prima autopsia spagnola, si legge che esso è stato trovato vuoto, quindi con
la digestione della cena già avvenuta. Invece, quando il cadavere del giovane
viene sottoposto alla seconda autopsia, quella italiana, lo stomaco è stato
trovato intatto, quindi senza che nessuno ci abbia messo mani prima e
andando ad analizzarlo, si rinviene al suo interno della carne.
2.2.2 Analisi informatica sui dispositivi elettronici
Nell’appartamento di Madrid vi erano due computer: uno fisso (che veniva
utilizzato da entrambi) e uno portatile di Mario, e su entrambi sono state
svolte delle analisi riportate in una Relazione di Consulenza Tecnica – Proc.
Pen. Nr. 17536/2013, da un perito del Tribunale di Palermo.
La perizia tecnica rivela che siano state effettuate delle ricerche su dei siti
porno, mirate al rinvenimento di materiale riguardante la moglie:
• raquel sanchez silva porno – Google
• svariate ricerche di raquel sanchez silva porno
• raquel sanchez silvia desnuda – Cerca con Google
Nel computer viene trovato un video porno, dove la protagonista di chiama
Raquel, ma indossa una maschera, quindi non è possibile scoprirne l’identità.
Da questa analisi della Procura, si legge che il 2 giugno 2013 alle ore 00:07 è
stata aperta l’e-mail dal computer di casa e poi al Macbook, ma Raquel
24
Soglia di sensibilità inferiore dell’analizzatore.
49
dichiarò poi, di essere tornata nell’appartamento il 4 giugno. La domanda su
cui ci si interroga è chi sia stato ad accendere il computer tra l’1 e il 2 giugno.
Nella relazione viene riportato anche un cambio password dell’ID Apple di
Mario, il giorno seguente alla sua morte alle 14:41:
È stato tentato l’accesso a questo ID da parte del Consulente, ma lo stesso è risultato
disabilitato. L’utilizzo della funzione di recupero passowrd tramite e-mail ha dato
esito negatvio. La password associata al predetto ID è stata modificata giorno 31
Maggio 2013, come si presuppone dalla e-mail di richiesta recupero password qui
riprodotta, e sono stati associati all’ID altro o altri indirizzi e-mail.
www.iene.mediaset.it
Mentre questa password viene cambiata, la famiglia Biondo e Raquel si
trovano all’istituto di medicinale legale.
Continuando con quanto emerge dalla perizia, dal computer risultano
eliminati 996 GB di materiale e che fosse stato installato un software di
controllo remoto
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in data 14 giugno 2013.
Lo stesso giorno, alle ore 10:05, viene rilevata una connessione effettuata a
una rete wifi denominata “maatinternational”, azienda dove lavora Enrique
Sanchez, il cugino di Raquel, facendo affermare alla donna che il materiale
cancellato dal computer di Mario, fosse stato effettuato con l’aiuto del cugino,
un tecnico informatico.
Infine, il 12 luglio 2013 viene effettuata una connessione ad una rete wifi
chiamata “PSALVADOR”, la quale era familiare ad Enrique, in quanto è la
rete di casa sua.
Quindi, il computer è stato toccato da una persona molto abile, in quanto è
stato cancellato materiale che non si è mai potuto recuperare.
2.2.3 L’orario della morte
L’orario della morte del giovane è sempre stato un mistero, perché fin da
subito si sono presentati dei pareri contrastanti riguardo l’argomento.
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Programma che permette di controllare il computer a distanza