INTRODUZIONE
“Il segreto della moneta è l’impalpabilità del suo fondamento”, così scrive
Elémire Zolla in “Verità segrete esposte in evidenza”.
Dall’età del baratto ad oggi, il denaro ha assunto varie forme ed ha modificato
non solo la sua forma, ma soprattutto la sua sostanza ed il suo significato per
giungere alla straordinaria fluidità che, oggi, è la caratteristica fondamentale delle
valute utilizzate, le quali sono il vero e proprio tessuto connettivo della comunità.
La moneta, ormai, gestisce le transazioni di tutti i giorni trainando l’economia,
rispettando ed adempiendo a particolari funzioni quali l’essere un mezzo di
pagamento, un’unità di conto e una riserva di valore. Oltre a tali funzioni, la
moneta viene detenuta anche per motivi transativi, precauzionali e speculativi ed
è regolata da una banca centrale insieme con altre istituzioni finanziarie.
Tutte le basi monetarie attuali possono essere raggruppate in due categorie: la
moneta “merce” e la moneta “fiat”.
La moneta “merce”
1
consiste in un bene commercialmente utile, che ha altri usi
oltre a essere un mezzo di scambio, inoltre deve essere spontaneamente scarso in
modo tale da assumere un valore positivo, che sia uguale al suo costo marginale
di produzione.
Per monete “fiat”
2
, invece, si intendono le banconote cartacee e i depositi presso
la banca centrale prontamente convertibili in contante, utili solo come bene di
scambio in quanto il loro valore è superiore al costo marginale di produzione, che
è prossimo allo zero. Pertanto la sua “scarsità” necessita di essere pianificata.
1 Per moneta merce si intende uno strumento di pagamento rappresentato da un bene dotato di
valore intrinseco proprio, cioè indipendente dal suo utilizzo come strumento di pagamento. Tra i
beni usati come mezzo di scambio una notevolissima diffusione l'hanno avuta i metalli preziosi,
anche se solo in un secondo momento tali metalli sono stati effettivamente coniati.
2 Nel linguaggio economico, la moneta fiat è la moneta cartacea inconvertibile, generalmente
accettata come mezzo di pagamento in quanto dichiarata a corso legale (detto anche forzoso)
dallo Stato che la emette, indipendentemente dal suo valore intrinseco.
(http://www.treccani.it/enciclopedia/)
3
Milton Friedman
3
ha assunto l'inadeguatezza di questa dicotomia tradizionale
sostenendo che rappresenta solo la metà delle possibili basi monetarie, come
illustrato nella seguente immagine:
Utilizzo non monetario?
Scarsità: Sì No
Assoluta Merce Merce di sintesi
Contingente Beni di Coase Fiat
Riguardo ai beni di Coase, l'enunciato del teorema sostiene che se i costi di
negoziazione e transazione sono nulli, la contrattazione tra agenti economici
porterà a soluzioni efficienti da un punto di vista sociale anche in presenza di
esternalità ed a prescindere da chi detenga inizialmente i diritti legali. Quindi , in
assenza di costi di transazione, tutti i modi in cui un governo può allocare
inizialmente delle proprietà sono ugualmente efficienti, perché le parti
contratteranno privatamente per correggere ogni esternalità.
Secondo l'economista, invece, la moneta è troppo importante per essere lasciata
in balia dei banchieri centrali, così ha sviluppato l’idea della moneta “merce di
sintesi”: tali monete sono composte da oggetti i quali, pur essendo privi di valore
non monetario, sono in modo assoluto scarsi. Ciononostante risulta riproducibile
solamente ad un costo marginale di produzione che risulti positivo e crescente.
Le caratteristiche di questa moneta sono che la sua gestione può essere lasciata
sia ai banchieri centrali che alle forze della natura, in quanto l’offerta è
determinata da vincoli creati artificialmente dalle risorse.
In questo modo la moneta merce di sintesi è priva dello svantaggio dei costi
marginali, come avviene per la moneta “merce”, ma non essendoci usi alternativi
a quello monetario il suo potere d’acquisto non può essere alterato e l’offerta di
3 Milton Friedman, nato il 31 luglio 1912 a Brooklyn e morto il 16 novembre 2006 a San
Francisco, è stato un economista statunitense ed esponente principale della scuola di Chicago. Il
suo pensiero ed i suoi studi hanno influenzato molte teorie economiche, soprattutto in campo
monetario. Fondatore del pensiero monetarista, è stato insignito del Premio Nobel per
l'economia nel 1976.
4
questa moneta non è soggetta a modificazioni causate dalle manovre della
politica.
Da quando Friedman ha proposto queste nuova regola monetaria, gli
avanzamenti della tecnologia informatica non hanno semplicemente reso la sua
versione di una moneta di merce di sintesi possibile, ma ne hanno creata una vera
e propria, detta cyber-currency, il cui stock totale cresce automaticamente,
sebbene ad un ritmo destinato a tendere a zero, trasformandola in una moneta di
sintesi anelastica. Tale moneta, il Bitcoin (BTC, simbolo ฿), è stato introdotto nel
2009.
La definizione legale di moneta elettronica è “un valore monetario rappresentato
da un credito nei confronti dell'emittente che sia memorizzato su un dispositivo
elettronico, emesso previa ricezione di fondi di valore non inferiore al valore
monetario emesso e accettato come mezzo di pagamento da soggetti diversi
dall'emittente" (art. 55, lett. h ter della Legge n. 39 del 1 marzo 2002, attuativa
della Direttiva 2000/46/CE).
L’attenzione verso questo nuovo mercato ha avvicinato molti investitori da tutti
gli Stati del mondo, principalmente per merito dell'effetto virale di internet.
Già dagli anni Novanta, in realtà, sono stati numerosi i tentativi di varare nuove
monete elettroniche come i fagioli Beenz o l’e-Glod
4
, ma secondo Umberto
Rapetto, ex ufficiale della Guardia di Finanza, la principale differenza con le
precedenti forme di moneta virtuale è che “il fenomeno bitcoin è apparso in un
4 Beenz è un'azienda che propone un modello economico basato sull'utilizzo di questa moneta
virtuale (i beenz), che consente agli utenti di venire ricompensati per le loro interazioni: a chi
visita un sito affiliato alla Beenz.com viene regalato un "soldo", a chi riempie un questionario ne
danno 20, a chi recluta cinque amici 500. Teoricamente con questi fagioli Beenz si può
comprare di tutto, in pratica però non è così facile, considerando che per acquistare un orsetto di
peluche occorrono circa 2.500 "fagioli" e per un buon pallone da calcio 6.700.
E-gold, invece, è un sistema di pagamento virtuale che consente di usare l’oro come moneta per
acquistare beni e servizi. Una volta aperto un conto, scelta la propria username e password si è
identificati all’interno del sistema. Dal proprio conto è possibile ricevere pagamenti
internazionali, spedire o ricevere denaro oppure fare acquisti. Per convertire i propri fondi in
E-gold, o prelevarli, occorre rivolgersi a uno dei tanti uffici di cambio virtuali.
5
momento storico di maggiore maturità dell’utenza”.
Un articolo pubblicato sull’Economist cerca di far comprendere al meglio il
funzionamento dei bitcoin, paragonandoli ai “giganteschi dischi di pietra dipinta
usati, fino all’inizio del XX secolo, dalle persone di Yap, un isola nell’Oceano
Pacifico, come moneta per grosse spese: ad esempio per la dote della figlia.
Essendo molto pesanti, raramente venivano spostati una volta spesi e perciò
semplicemente cambiavano proprietario. Ogni cambiamento di proprietà era
tramandato oralmente, ma ciò permetteva ad ogni abitante dell’isola di conoscere
il proprietario di ogni pietra e rendere difficile che la pietra venisse spesa due
volte”.
Anche i bitcoin, infatti, quando sono trasferiti non si muovono fisicamente ed è
più facile immaginarli come voci in un grande registro, la “Blockchain”
5
, che
contiene lo storico delle transazioni di ogni bitcoin in circolazione. Essa è tenuta
aggiornata con l’aiuto della crittografia ed un'enorme potenza computazionale,
fornita da una rete globale di decine di migliaia di computer.
Certamente, una delle caratteristiche più interessanti della valuta virtuale è quella
di essere interscambiabile con il denaro corrente tramite appositi servizi di
cambio e, inoltre, l’intero sistema è controllato e supervisionato dall’insieme dei
suoi utenti attraverso una struttura peer-to-peer
6
. I dati necessari per utilizzare i
propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma
di “portafoglio” digitale o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni
simili a una banca.
Sembrerebbe il trionfo di un’economia democratica (o più semplicemente che
sottrae forza al potere delle banche tradizionali), regolata dal basso e partecipata.
5 La Blockchain è un registro pubblico delle transazioni Bitcoin in ordine cronologico. È
utilizzata per verificare la provenienza delle transazioni bitcoin e per prevenire il double
spending.
6 Per peer-to-peer si intendono i sistemi che funzionano come un collettivo organizzato
permettendo ad ogni individuo di interagire direttamente con gli altri. Nel caso di Bitcoin, la
rete è costruita in modo che ogni utente trasmetta le transazioni degli altri utenti.
6
Il mercato dei bitcoin ad oggi è, da un lato, in una fase di massimo sviluppo
perché la sua conoscenza si sta espandendo e il suo utilizzo si sta concretizzando,
ma dall’altro è ancora parzialmente frenato non solo dall’assenza di una precisa
regolamentazione, ma addirittura dalla mancanza di un giudizio sulla legalità di
tale mercato.
In Italia, sul fronte della regolamentazione dell’uso dei bitcoin, Sergio
Boccadutri, deputato alla Camera, è stato fra i pochi a depositare un
emendamento, il 17 gennaio 2014, per chiedere una norma che inquadrasse
giuridicamente i bitcoin. Il testo dell’emendamento definisce il Bitcoin come “la
criptovaluta elettronica complementare utilizzata a mezzo scambio senza finalità
di riserva di valore sulle reti di comunicazione elettronica”.
In realtà, però, l’avvocato esperto di digitale Guido Scorza sostiene che i vari
Paesi dell’Unione Europea non hanno la possibilità di introdurre una nuova
moneta, ma decisioni simili devono essere prese da Bruxelles.
La mancanza di regolamentazione, l’incertezza e i dubbi su questa nuova moneta
ricordano ciò che era Internet negli anni Ottanta: un piccolo e inospitale posto per
tecnici informatici e studenti universitari, ma computer e internet in pochi
decenni hanno toccato ogni aspetto della vita di tutti: dagli uffici agli smartphone.
Internet è una risorsa per tutti: la facilità del World Wide Web (sigla www),
inventato da Tim Berners-Lee, permette di navigare e usufruire di un insieme
vastissimo di contenuti collegati tra loro attraverso legami (link) e di ulteriori
servizi accessibili a tutto il mondo.
E Bitcoin? Può trasformare il mondo come ha fatto il Web?
Ha provato a rispondere Richard Brown, Executive Architect for Banking and
Financial Markets di IBM
7
, sostenendo che “ la moneta elettronica cambierà il
7 IBM è l'acronimo di International Business Machines Corporation, un'azienda statunitense
tra le maggiori al mondo nel settore informatico. IBM produce e commercializza hardware e
software, offre infrastrutture, servizi di hosting e consulenza in settori che spaziano dai
mainframe alle nanotecnologie.
7
mondo, e sarà sempre più forte nel prossimo futuro, in particolare in nazioni dove
l’accesso al sistema bancario è inesistente”.
Nella trattazione della mia tesi sosterrò quest'idea di cambiamento che potrebbe
realmente investire la nostra società, cambiarla e, forse, migliorarla. Mostrerò
come questo fenomeno è nato, qual è stata ad oggi la sua evoluzione e le
ottimistiche aspettative future, il suo funzionamento, i suoi punti di forza e le
critiche che gli vengono mosse.
Non mancherò di soffermarmi sui difetti presenti nel protocollo di questa nuova
moneta, che vengono spesso utilizzati da chi è contrario a tale sistema per
dimostrare le debolezze e le criticità di Bitcoin.
8