3
I n tro du zio n e
Il m ondo del la voro è i n conti nua evoluz i one e con esso a nche gli i ndi vi dui
e le orga ni z z a z i oni che ne fa nno pa rte. A l gi orno d’oggi si fa fa ti ca a non
pensa re solo a l propri o profi tto, m ettendo i n secondo pi a no la sa lute, si a
fi si ca si a psi cologi ca , a rreca ndo da nno i n pri m i s a noi stessi e poi a coloro
che ci ci rconda no, si a nella vi ta fa m i li a re si a nella vi ta la vora ti va .
Le emoz ioni , e di conseguenz a i l lavoro emotivo , gi oca no un ruolo
fonda m enta le nelle rela z i oni i nterpersona li e sono a lla ba se dei nostri
processi a da tti vi nei va ri contesti con cui i ntera gi a m o. Negli ulti m i decenni ,
la ri cerca si è foca li z z a ta sul benessere dei la vora tori , i n pa rti cola re sul
benessere psicologico , i n gra do di fa vori re un i ncontro posi ti vo tra m ente,
corpo e a m bi ente. P er ga ra nti re un corretto equi li bri o psi co-fi si co sui luoghi
di la voro, la regolaz ione delle emoz ioni e la loro gesti one sta nno a ssum endo
una notevole ri leva nz a , com e evi denz i a to da gli i nnum erevoli studi di
psi cologi e soci ologi . In contem pora nea a nche i l ruolo del formatore , com e
fi gura professi ona le, sta a ssum endo un va lore a ggi unto nei contesti
orga ni z z a ti vi com e m edi a tore per i l benessere, fa vorendo la sosteni bi li tà
dei luoghi di la voro e ga ra ntendo una soddi sfa z i one nei ra pporti
i nterpersona li la vora ti vi e l’i m plem enta z i one genera le del si stem a .
Il m otore della m i a ri cerca è quello di porta re l’i nteresse sul la to um a no,
psi cologi co e soci a le dei la vora tori . Questi sono sta ti consi dera ti per m olti
a nni solo com e m a cchi ne i n gra do di esegui re m ovi m enti ri peti ti vi , senz a
nessun i nteresse per i l loro vi ssuto em oti vo. La lettera tura di settore ci
m ostra però una si tua z i one di versa . A ttra verso questa ri cerca porto a va nti
i l m i o obi etti vo di m i gli ora re, nel pi ccolo, l’esperi enz a la vora ti va del futuro
a ttra verso la fi gura , che ri tengo fonda m enta le, del form a tore.
L’obi etti vo pri nci pa le è di fa r ri flettere su determ i na te questi oni , com e
l’i m porta nz a di espri m ere corretta m ente le propri e em oz i oni , sa perle
ri conoscere, regola rle e m ettere i n pri m o pi a no i l propri o benessere sul
luogo di la voro, a ttra verso l’a i uto del form a tore.
4
A ttra verso la lettera tura e i l contri buto di num erosi la vori sci enti fi ci di
psi cologi e soci ologi a ndrem o a d evi denz i a re i punti sa li enti dell’evoluz i one
del concetto di la voro em oti vo e benessere psi cologi co e la svolta soci a le che
ha porta to la com uni tà sci enti fi ca , sopra ttutto l’OMS, a d i nteressa rsi e a
m ettere i n pri m o pi a no questi elem enti .
La ri cerca a ndrà a d i nda ga re questi presupposti i n due m a croa ree. La pri m a ,
Il lavoro emotivo e il benessere psicologico sui luoghi di lavoro , dove
tra tterem o gli a spetti teori ci della ri cerca , deli nea ndone i punti chi a ve, ossi a
le emoz ioni come processi adattivi , ri percorrendo le teori e degli psi cologi
P lutchi k (2001) e Ekm a n (19 9 9 ); la defi ni z i one di lavoro emoz ionale ,
ci ta ndo la pri m a studi osa che ha coni a to i l term i ne H a chshi ld (19 83) ; la
ri leva nz a del concetto di benessere , e nello speci fi co quello psicologico e gli
studi della psi cologa Ryff (19 89 ), di com e esso si si a evoluto nel tem po e nei
di versi luoghi del m ondo, con ri feri m ento a llo studi o di Mi gla va cca e
Na ldi ni (2018) ed i nfi ne una ri flessi one su una pa rti cola re form a di
benessere, ossi a i l benessere organiz z ativo , ci ta ndo gli studi di Ma lz a ni
(2014 ) e le possi bi li minacce , com e lo stress, i l m obbi ng e i l burnout, che, se
non controlla ti , i nta cca no i l benessere psi cologi co degli i ndi vi dui e i l
benessere orga ni z z a ti vo.
La seconda pa rte del presente ela bora to, La regolaz ione emotiva: dalla
teoria alla strategia , si foca li z z erà sulla deli nea z i one: della teoria della
regolaz ione emotiva , ri percorrendo i l contri buto dei m a ssi m i esponenti
della ri cerca , Gross (2014 ) e Bri dges, Denha m e Ga ni ba n (2004 ), la
motivaz ione alla base di questo procedi m ento secondo gli studi degli
psi cologi Ri edi ger, Schm i edek, Wa gner e Li ndenberger (2009 ), i l modello
di Gross , ri percorrendo la regola z i one cogni ti va ed a utom a ti ca delle
em oz i oni (2007) e l’a nta goni sta della regola z i one delle em oz i oni , ossi a la
dissonanz a emotiva e la correla z i one con la tensi one psi cologi ca
(Brotheri dge e Lee, 19 9 8). Si a ffronterà i noltre i l tem a delle stra tegi e di
regola z i one, a ttra verso stra tegi e di regola z i one delle emoz ioni piacevoli
secondo gli studi di Neli s, Quoi dba ch, H a nsenne e Mi kola j cz a k (2011) e le
strategie disadattive o i neffi ca ci , com e l’evi ta m ento, la soppressi one e i l
5
controllo, la rum i na z i one e i l ri m ugi ni o, m esse i n a tto pri nci pa lm ente da
soggetti con di sturbi psi co-fi si ci (Gra tz , Rosentha l, Tull, &Lej uez , 2006 ;
Ca rver et a l., 19 89 ; Folkm a n & La z a rus, 19 80). Infi ne, nel terz o ca pi tolo
della seconda m a croa rea , si a ndrà a deli nea re i l ruolo del formatore , e le
sue decli na z i oni , com e supporto a ll’i nterno delle orga ni z z a z i oni , com e
mediatore per i l benessere psi cologi co e l’a utoconsa pevolez z a , o
mindfulness , per ga ra nti re la soddi sfa z i one nei ra pporti i nterpersona li
la vora ti vi e l’i m plem enta z i one del si stem a orga ni z z a ti vo.
La ri cerca si propone di a vva lora re l’i nteresse e l’esi genz a degli studi osi di
svi luppa re a rm oni a nei contesti di la voro a ttra verso la prom oz i one del
benessere psi cologi co e la regola z i one delle em oz i oni , i qua li ha nno a ssunto
e a ssum era nno una crescente ri leva nz a nei prossi m i decenni . Gra z i e a l
la voro dei form a tori e a l loro costa nte a ggi orna m ento, si a fferm erà la
necessi tà di un ca m bi a m ento nell’orga ni z z a z i one della rea ltà la vora ti va ,
con conseguenz e posi ti ve su tutti i li velli della sfera la vora ti va .
Gli a spetti fi na li della ri cerca ri gua rdera nno gli studi centra li di questo
a m bi to, e sa ra nno ri porta ti a pprofondi ta m ente nelle conclusi oni di questa
tesi .
7
CAP I : La v o ro e mo zio n a le : u n a n u o v a rich ie s ta
de l mo n do de l la v o ro
La ci ta z i one usa ta spesso per descri vere i l concetto di lavoro emoz ionale è
na scosta i n una nota nel li bro The Ma na ged H ea rt della soci ologa A rli e
H a chshi ld (19 83, p.7), nel qua le l’a utri ce di sti ngue i l la voro em oz i ona le da
quello correla to a i concetti : “Uso i l term i ne la voro em oz i ona le per i ndi ca re
la gesti one dei senti m enti per crea re un’a ppa renz a , sul volto e sul corpo,
pubbli ca m ente osserva bi le. Il la voro em oz i ona le è venduto per un sa la ri o e
perci ò ha un va lore di sca m bi o.”
Questa descri z i one deri va da ll’osserva re che le pra ti che di gesti one vengono
uti li z z a te da i la vora tori , che devono essere i n gra do di regola re a tti va m ente
le em oz i oni , gli sta ti d’a ni m o e le espressi oni fa cci a li con i cli enti , colleghi e
da tori di la voro, com e dei veri e propri a ttori di tea tro.
A lla ba se del la voro em oz i ona le trovi a m o, dunque, le emoz ioni .
1 .1 Le e mo zio n i co me pro ce ssi adattiv i
La di scussi one sulle em oz i oni è a ncora una questi one a perta . Nel corso del
secolo scorso, m olti psi cologi , soci ologi e fi losofi ha nno cerca to di da re una
defi ni z i one uni voca delle em oz i oni .
Nell’a ccez i one com une, ri teni a m o che le em oz i oni si a no un processo
persona le dell’ela bora z i one di un senti m ento o uno sta to d’a ni m o. Lo studi o
em pi ri co delle em oz i oni , a li vello psi cologi co, essendo un processo
soggetti vo, è m olto com plesso.
P er questo m oti vo prenderem o i n consi dera z i one la defi ni z i one delle
em oz i oni dello psi cologo Robert P lutchi k, che le defi ni sce com e “una ca tena
com plessa di eventi va ga m ente connessi che i ni z i a con uno sti m olo e i nclude
8
senti m enti , ca m bi a m enti psi cologi ci , i m pulsi a ll’a z i one e com porta m ento
speci fi co e di retto a un obbi etti vo” (P lutchi k, 2001).
Da questa defi ni z i one possi a m o ri conoscere le i nfluenz e della teoria
evoluz ionista di Cha rles Da rwi n, i l qua le ri teneva che i l processo di
evoluz i one si a ppli ca sse, non solo a lle strutture a na tom i che, m a a nche sulla
sfera psi cologi ca . Le em oz i oni non sono eventi i sola ti , sono connesse con gli
sti m oli dell’a m bi ente esterno, provoca ndo una rea z i one a d una pa rti cola re
si tua z i one e sti m ola ndo un’a z i one conseguente (Da rwi n, 1859 ).
Esse sono, dunque, un fenom eno com plesso, che si ba sa su a spetti bi ologi ci -
evoluz i oni sti ci e su a spetti psi cologi ci -cogni ti vi , i qua li i ncludono la
ri cez i one di i nput sensori a li , la va luta z i one, l’a cqui si z i one delle
i nform a z i oni e i l confronto tra gli schem i m enta li . Ogni nuova esperi enz a è
collega ta a d una rea z i one em oti va .
Com e a bbi a m o gi à deli nea to, le em oz i oni non sono eventi li nea ri , m a una
seri e di processi di feedback , ossi a sti m oli , proveni enti dell’a m bi ente, e,
dunque, ha nno la funz i one di ri porta re l’i ndi vi duo a d uno sta to di equi li bri o,
qua ndo eventi che a gi scono com e fa ttori sca tena nti conducono a squi li bri .
Le em oz i oni sono una ri sposta a gli sti m oli del m ondo che ci ci rconda e
tendono a d essere segui te da i m pulsi a ll’a z i one.
Queste ha nno, i noltre, “per defi ni z i one” una funz ione sociale m olto
ri leva nte i n qua nto fungono da regola tori nei processi soci a li , com e nella
com uni ca z i one o nella ri soluz i one di un confli tto.
P er qua nto ri gua rda , i nvece, la qua nti fi ca z i one delle em oz i oni , nel corso dei
secoli , da Ca rtesi o a d oggi , m olti studi osi ha nno proposto da 3 a 11 em oz i oni
pri m a ri e o ba si la ri . Non esi ste, tutt’oggi , però, un m odo i nequi voca bi le per
sta bi li re i l num ero preci so. P lutchi k, nel corso dei suoi studi , ha ela bora to i l
“m odello ci rcom plesso delle em oz i oni ” (19 80): quelle pri m a ri e possono
essere concettua li z z a te i n m odo a na logo a d una ruota dei colori , che
posi z i ona em oz i oni si m i li vi ci ne e opposte a 180° l’una da ll’a ltra , com e
com plem enta ri . A lla ba se di questo m odello, ci sono otto di m ensi oni
em oti ve di ba se, com e possi a m o vedere da lla Fi g. 1.
9
Fi g. 1: “Robert P lutchi k’s Wheel of Em oti ons” (2011)
A ltro psi cologo fortem ente i nfluenz a to da lla teori a evoluz i oni sti ca di
Da rwi n, fu P a ul Ekm a n (19 9 9 ). Egli defi nì i l concetto di “em oz i oni ba se”
dopo ri cerche effettua te su una tri bù i n P a pua Nuova Gui nea .
Ekm a n ri ti ene che esi sta no tre defi ni z i oni del term i ne ba se:
• che ci si a no una seri e di em oz i oni separate che di fferi scono l’un
l’a ltra , di venta ndo qui ndi uni che;
• che si si a no evolute , per i l loro va lore a da tti vo nell’a ffronta re i
com pi ti fonda m enta li della vi ta , com e la sopra vvi venz a e sono i n
10
gra do di m obi li ta re l’orga ni sm o a d a ffronta re ra pi da m ente
i ncontri i nterpersona li ;
• che si possa no unire per costi tui rne a ltre pi ù com plesse, a d
esem pi o m i scela ndo feli ci tà e di sprez z o si può a vere i l
com pi a ci m ento.
Ekm a n, i noltre, ha effettua to a lcuni esperi m enti m olto i m porta nti per
qua nto ri gua rda l’uni versa li tà e l’i nna ti sm o delle em oz i oni . Occupa ndosi di
culture i ndi gene, com e quelle della P a pua Nuova Gui nea , ha m ostra to a
gruppi di i ndi vi dui foto delle espressi oni fa cci a li di persone occi denta li
chi edendo a gli a utoctoni di ri conoscere qua li em oz i oni espri m essero. La
m a ggi or pa rte degli esperi m enti si conclusero con i l ri conosci m ento delle
em oz i oni , che Ekm a n chi a m a di ba se, le qua li sono:
• Ra bbi a
• P a ura
• Tri stez z a
• Feli ci tà
• Sorpresa
• Di sgusto
• Di sprez z o
Egli ri ti ene che le em oz i oni di ba se a bbi a m o delle ca ra tteri sti che speci fi che
che le di fferenz i a no da a ltri fenom eni a ffetti vi , com e sta ti d’a ni m o o tra tti
em oti vi .
Una delle loro ca ra tteri sti che è l’universalità : le a ree del cervello, che si
occupa no di ela bora re le i nform a z i oni ri cevute da gli orga ni di senso, i nvi a no
segna li a l nucleo fa cci a le, dura nte l’esperi enz a em oti va e ci ò è i ndi vi dua bi le
i n tutti gli i ndi vi dui di ogni cultura , com e gi à testi m oni a to da Ekm a n (Fi g.
2).