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Introduzione
Nella scelta del tema della tesi, il progetto del laboratorio di sintesi finale, di cui
tale scritto è parte integrante, ha avuto un’importanza fondamentale. L’elaborato
finale e la discussione infatti non sono limitati solo alla stesura degli
approfondimenti e del testo, ma comprendono, come parte integrante lo stesso
progetto architettonico. I due elementi sono strettamente correlati e dipendenti.
Infatti come riportato nelle indicazioni del Presidente del corso di laurea nel sito
ufficiale:
L'esame di laurea rappresenta la sintesi dell'attività didattica svolta nel corso dei
5 anni. Esso consiste nella discussione:
- del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale;
- di una tesi elaborata sotto la guida di un relatore, che potrà avere
carattere progettuale o teorico sperimentale.
L'approfondimento e/o la ricerca specialistica saranno propri della tesi che, a
partire dal lavoro prodotto, potrà particolareggiare sia aspetti di base sia aspetti
applicativi ed esecutivi, sia la definizione formale della sintesi operata. Il lavoro
di tesi consisterà di realizzare specifici approfondimenti disciplinari. A partire da
una sorta di unico corso integrato che istruisce una più ampia visione politecnica,
saranno individuati approfondimenti progettuali affidati a docenti in grado di
rappresentare il rapporto tra la specificità dell'area e la complessità
dell'intervento.
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Per quanto riguarda le modalità di esecuzione della Tesi di laurea lo stesso sito
riporta:
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Dal sito ufficiale della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”,
Corso di Laurea Magistrale in Architettura 5UE, indirizzo:
http://www.magisarch5ue.unina.it/laurea.htm
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Com’è noto la prova finale è fatta di due parti:
1. il resoconto sintetico del Laboratorio di Sintesi finale
2. la tesi di laurea che è sviluppata con un relatore ed è finalizzata ad uno
specifico approfondimento disciplinare.
Nell’ambito del laboratorio di sintesi finale, il tema del progetto è stato la
progettazione di un museo del mare, nell’ambito del quale ho presentato l’edificio
che aveva la funzione di museo con annessi uffici. Nelle sale espositive ho
previsto che fossero esposti reperti legati in qualsivoglia maniera proprio al tema
del mare: anfore, ancore, antichi testi e codici marinari, cartografie storiche,
piccole reperti di navi, piccole imbarcazioni antiche, oggetti e suppellettili da
cabina, timoni, reperti di archeologia marina, ecc. Il luogo su cui sorge l’edificio è
il molo dell’Immacolatella Vecchia situato nell’ area portuale di Napoli. Ho
ritenuto opportuno scegliere questa posizione perché si ha una magnifica visione
del golfo e del porto stesso, inoltre ho proposto un progetto di riqualificazione
dell’intera area portuale dal punto di vista funzionale, sociale ed economico.
Lungo il molo scelto come sede del progetto c’è la chiesa dell’Immacolatella
vecchia, antico edificio costruito dal napoletano Domenico Antonio Vaccaro che,
assieme all’intera area, ha subito nel corso dei secoli, ed in particolare dalla fine
del milleottocento in poi, una trasformazione radicale e profonda. Attualmente è
universalmente riconosciuto che lo studio attento del luogo, delle sue
caratteristiche geologiche, morfologiche, gli interventi effettuati nel passato, le
sue trasformazioni, la sua storia sono un punto di partenza imprescindibile per
poter proporre un progetto architettonico di qualità. Conoscere il luogo dove si
progetta è essenziale per progettare bene e soprattutto per rispettare il luogo stesso
e creare un’opera quanto più possibile compatibile ecologicamente ma anche
materialmente con il paesaggio e con il luogo. Per questo motivo ho ritenuto
opportuno scegliere come tema della tesi di laurea proprio di interessarmi della
storia e delle trasformazioni che il molo dell’Immacolatella vecchia, il luogo dove
sorge l’edificio studio del laboratorio di sintesi finale, ha subito nel corso del
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tempo. La conoscenza del luogo è comunque un momento che si posiziona
temporalmente a monte del progetto. Tuttavia in ambito accademico è ovviamente
impensabile svolgere prima la tesi di un esame per cui i tempi mi hanno costretto
a regolarmi in questo modo. Credo che al di là di ciò, sia fondamentale che da
questo lavoro emerga comunque il concetto, studiare e capire il luogo dove si
progetta per poter fare un’architettura di qualità sotto ogni punto di vista. Un altro
elemento fondamentale che mi ha spinto ad indirizzarmi a questo tema è inoltre
un aspetto reale, quello relativo ai progetti previsti dal Comune e dalla Regione
proprio per il porto del capoluogo campano. In tali aree infatti sono previsti grandi
interventi, finanziati anche dalla comunità europea, che prevedono
l’ammodernamento delle struttura la costruzione di una nuova stazione delle
metropolitana, il cui progetto è firmato da Alvaro Siza, e altri interventi che
comprendono ovviamente anche il Molo dell’Immacolatella Vecchia. Ritengo
quindi che qualora si decidesse di avviare questi progetti, il mio lavora di laurea
potrebbe essere utile o comunque interessante per tutti coloro che si troveranno
poi a costruire e modificare il porto. Molti sono gli esempi a disposizione. Tra
questi ne ho valutati due principalmente perché, a mio giudizio, particolarmente
significativi ed emblematici, che sono la proposta di costruire un museo
dell’immigrazione (poiché storicamente dal Molo dell’Immacolatella si
imbarcavano gli emigranti per le Americhe) e i numerosi spunti progettuali offerti
dal progetto Nausicaa. Per quanto riguarda il primo progetto, da uno studi della
storia dell’Immacolatella vecchia da punti di vista nuovi e diversi, nello specifico
dai romanzi e dalla commedia, è emerso un aspetto importante e meritevole di
attenzione. Infatti gli emigranti del sud Italia, soprattutto provenienti dalla
Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, si imbarcavano per il Nuovo mondo proprio
da quest’area della città. Molti di loro conobbero solo questa parte di Napoli
poiché di li a poco si sarebbero imbarcati e non ebbero tempo, né forse la voglia,
di visitare la città. Questo aspetto che ha caratterizzato la storia d’Italia tra fine
ottocento ed inizio novecento meriterebbe più attenzione e l’idea di costruire qui a
Napoli, proprio sul Molo dell’Immacolatella Vecchia, un museo
dell’immigrazione è, secondo me, una proposta da prendere in considerazione e,
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anzi, vorrei vederla realizzata. Anche a New York hanno costruito un museo
dell’immigrazione per ricordare i propri padri, persone che venivano da lontano e
che speravano di avere una vita più dignitosa in America. Qualora quindi tale idea
fosse presa sul serio, e pare che alcune proposte siano già state avanzate, anche se
sono solo idee, ancora una volta questo lavoro di Tesi potrebbe tornare
estremamente utili per coloro che saranno chiamati poi ad intervenire. Non solo
infatti possono conoscere la storia del luogo, le sue architetture, le sue
trasformazioni, la fabbrica della Deputazione della Salute, etc., ma anche
approfondire la loro conoscenza sulla storia del Paese e soprattutto conoscere il
luogo da più punti di vista, alcuni nuovi ed estremamente originali. Tale lavoro di
Tesi ha quindi un potenziale davvero notevole e inoltre interessa particolarmente
anche me e la mia esperienza progettuale, poiché anche da parte mia può
comunque nascere la proposta per la costruzione di un nuovo edificio. Del resto lo
stesso Laboratorio di Sintesi Finale ci ha chiesto di realizzare un museo del mare
lungo il molo, adesso questo esercizio progettuale potrebbe avere una vocazione
molto più pratica e reale per realizzare un progetto utili alla città e realizzabile. Un
altro esempio eccezionale e chiaro è relativo al progetto Nausicaa
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per il quale è
stata indetta la gara internazionale bandita dalla holding pubblica Nausicaa s.p.a,
società pubblica costituita da regione Campania, Comune di Napoli ed Autorità
Portuale, con lo scopo di progettare e realizzare la riqualificazione urbanistica
dell'area monumentale del porto, area compresa tra l'Immacolatella Vecchia e
Molosiglio, completando l'integrazione fra città e porto. Nel piano di
riorganizzazione è prevista la realizzazione della “Piazza a mare”, area pedonale
del Molo Beverello, la creazione di sottopassi alla via Acton, i collegamenti
sotterranei fra la stazione della metropolitana di Napoli di Piazza Municipio e la
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Nausicaa s.p.a. concorso di progettazione per la qualificazione dell’area monumentale del Porto
di Napoli. In oggetto: concorso di progettazione, con due ipotesi, per la realizzazione della
riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale dell’area monumentale del porto di Napoli,
previsto in due fasi: fase a) concorso di idee con selezione di tre concorrenti per ciascuna ipotesi;
fase b) concorso di progettazione, progettazione preliminare interventi di pubblico interesse.
Previsto affidamento a trattativa privata progettazione definitiva ed esecutiva, s.i.a. e c.s.p., con
requisiti minimi capacità tecnico – finanziaria previsti dal disciplinare di gara, cap. II, art. 1.
Importo complessivo stimato per l’intervento di euro 82.465.000,00 di cui importo per interventi
di pubblico interesse, oggetto del progetto preliminare (seconda fase), euro 49.479.000,00: classi e
categorie ex art. 14.
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Stazione Marittima. L’importanza di questo lavoro è confermato anche dal fatto
che sono stati presentati numerosi progetti e tra l’altro scelto anche quello
vincitore del concorso
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. Tuttavia l’inizio dei lavori ancora non è previsto né si sa
se mai partiranno. Tale aspetto tuttavia non pregiudica in alcun modo l’utilità che
questo lavoro di Tesi comunque avrà in futuro, poiché probabilmente si dovranno
rivedere ulteriormente i progetti stessi apportando eventualmente modifiche. In tal
modo però gli architetti che vi interverranno, saranno notevolmente agevolati,
poiché potranno conoscere semplicemente e con immediatezza le trasformazione
che il molo dell’Immacolatella Vecchia ha subito con dovizia di particolari e
grande attenzione; inoltre possono apprendere da questa tesi anche le principali
trasformazioni che hanno interessante la restante area portuale. Questo perché, pur
chiarendo che il tema principale del testo sono le trasformazioni subite nel corso
della storia da parte del molo, della Fabbrica della Deputazione della Salute
(l’edificio dell’Immacolatella), la distruzione del Ponte Nuovo e il cambiamento
radicale subito, la trasformazione di questo luogo non è separabile da quelle del
resto del porto. Gli interventi sull’Immacolatella sono stati eseguiti
contemporaneamente e in conformità ad interventi su altre parti del porto. I
borboni nel settecento hanno effettuato una serie di interventi su tutta la zona.
Queste azioni sono collegate le une alle altre, l’area portuale è mutata e si è voluta
coerentemente con ogni singola parte e in maniera uniforme. Quindi lo studio
della storia dell’Immacolatella, del Molo e del perduto Ponte Nuovo non sono
prescindibili da quelle del molo del Mandracchio, del fortino di San Gennaro,
della costruzione in epoca più recente della stazione Marittima. Lo stesso assetto
urbanistico, con la costruzione della via Marina e di nuove strade, aveva lo scopo
di servire tutta l’area portuale e non solo un unico elemento, singolo o separato
dal resto, anche perché tale singolarità non era comunque presente né
riscontrabile. Quindi l’aver dedicato la tesi alle trasformazioni subite dall’area
oggetto dell’esame del laboratorio di sintesi finale, non significa che non abbia
tenuto conto di una porzione di porto assai più grande del molo
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Martedì 5 luglio alle ore 10.00 nella sala conferenze della Stazione Marittima del Porto di Napoli,
è stato presentato il progetto vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione dell'Area
Storico Monumentale del Porto di Napoli.
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dell’Immacolatella vecchia, anzi numerosi sono i riferimenti nei capitoli
successivi alle trasformazioni e alla storia dell’intera area. Non solo, gli stessi dati
raccolti sono relativa all’intera area portuale, ai suoi edifici, alle strade interne che
la percorrono ecc.
Posso quindi concludere dicendo che dal laboratorio di sintesi finale e dalla
possibilità che questo lavoro possa essere utile per i futuri e reali interventi che
riguarderanno in futuro (si spera non troppo lontano, anche se non ci sono dati
ufficiale né confermati di inizio dei lavori) l’area portuale di Napoli, tra cui in
primis la costruzione di un museo dell’immigrazione ed il progetto Nausicaa di
cui ho parlato in precedenza, ho scelto il tema della mia Tesi di Laurea. Mentre lo
sviluppo del tema per la sua complessità, per la relazione con il contesto, per una
coerenza e completezza generale dell’opera, ha riguardato in maniera
approfondita le trasformazioni subite da tutta l’area portuale della città, dal molo
dell’Immacolatella vecchia, dalla fabbrica della Deputazione della Salute e dal
Ponte Nuovo, ha anche trattato in maniera altrettanto interessante e con buona
dovizia di particolari l’intera area portuale; perché imprescindibile, coerente con il
contesto e dunque inseparabile per una comprensione completa e chiara delle
trasformazioni che hanno riguardato l’oggetto studio della Tesi di Laurea.