113
“TARDO BRONZO ”
“White Painted VI Ware”
Argilla omogenea, color camoscio (con variazioni sul giallo, grigio e verde) e contenente
una quantità più o meno elevata di mica e pietrisco (nera, bianca o marrone)
74
.
L’ingubbiatura è beige o con altre tonalità quali giallo, bianco e grigio. Le forme più
frequenti sono le seguenti:
hemispherical bowl con ansa orizzontale, con bugna forata, base rotonda e bugne non
forate sull’orlo,
hemispherical bowl with side-spout con orlo estroflesso e wishbone handles,
hemispherical tripod bowl or Pyxis con due anse forate verticalmente sotto l’orlo,
jar con corpo carenato, biconico o piriforme, orlo estroflesso, base ad anello, collo corto e
cilindrico e anse sulla spalla,
jug globulare o piriforme con ansa verticale dall’orlo o dal collo alla spalla, beccuccio
stretto, corpo, base piatta e collo alto, stretto e affusolato,
tankard con ansa dall’orlo alla spalla o dalla parte inferiore dell’orlo alla spalla, beccuccio
circolare, corpo globulare o carenato, base piatta, collo affusolato, orlo estroflesso o piatto,
teapot con corpo globulare od ovale, ansa dall’orlo alla spalla, collo concavo o affusolato,
orlo estroflesso e base piatta,
teapot with strainer-mouth caratterizzata da corpo globulare, base piatta, collo largo, corto
o affusolato, orlo estroflesso e ansa dall’orlo alla spalla,
bottle con corpo cilindrico o concavo, ansa dall’orlo alla spalla o dal collo alla spalla,
beccuccio circolare o stretto, e bugne o figurine sulla spalla,
bottle with side-spout con corpo cilindrico, ansa piatta dall’orlo alla spalla,
flask con corpo lenticolare, collo affusolato o concavo, beccuccio stretto e anse dal collo
alla spalla,
74
Åström P., 1972 pag. 53
114
amphora con corpo globulare, anse verticali e bugne biforcute alla base del collo,
horn-shaped vase (feeding-bottle?) con beccuccio circolare e ansa verticale sulla spalla.
La decorazione dipinta in vernice nera o marrone opaco consiste in linee curve, a zig-zag,
rettilinee, oblique, larghe e in motivi a losanghe, incrociati e tratteggiati. La maggior parte
di questi motivi si rifanno a quelli della White Painted V Ware sia pure con alcune
variazioni.
“Monochrome ware”
Questa classe ceramica è difficilmente distinguibile dalla Red Polished V e dalla Coarse
Monochrome Ware perché probabilmente sia la Monochrome che la Coarse Monochrome
derivano dalla Red Polished IV e V
75
. Argilla ben cotta, a volte di aspetto metallico, dal
colore grigio, porpora o grigio-marrone; l’ingubbiatura è rosso chiaro o scuro, rosso
mattone, marrone, marrone-rossastro o marrone tendente al grigio. Le forme più comuni
sono le seguenti:
shallow bowl caratterizzato da una notevole varietà di forme, da emisferico a carenato, e
diversi tipi di orli e di basi,
shallow bowl with side-spouted caratterizzato da corpo emisferico, ansa orizzontale o
wishbone handles, base piatta o rotonda, orlo estroflesso o concavo,
deep bowl or Krater con corpo globulare o piriforme, spalla pronunciata o carenata, base
ad anello, orlo estroflesso o piatto e ansa orizzontale biforcuta,
wide bowl dal corpo emisferico o cilindrico, base rotonda o piatta, wishbone handles e orlo
piegato verso l’interno,
wide bowl with side-spout con corpo irregolarmente emisferico, base rotonda o piatta,
beccuccio a ponte e ansa ad anello,
strainer con corpo emisferico che presenta ventisei fori con lungo manico forato in
prossimità della sommità,
75
Åström P., 1972 pag. 91
115
cup con corpo piccolo e conico con lati convessi, base ad anello e bugna ad anello
perforata orizzontalmente nell’orlo,
jug con corpo ovoidale o globulare, collo alto, stretto o affusolato, ansa leggermente
sollevata che va dall’orlo o dal collo alla spalla, beccuccio stretto, base rotonda o piatta,
jug with side-spout con corpo globulare, collo concavo e largo, orlo estroflesso, ansa che
va dall’orlo alla spalla e beccuccio tubolare sulla spalla,
tankard caratterizzato da corpo tozzo, collo cilindrico e ansa modellata per la presa col
pollice.
Non presenta decorazione dipinta, ma nella Proto Monochrome Ware sono state rinvenute
tracce di incisioni e rilievi (soprattutto anse e bugne).
“Bichrome hand-made ware”
Classe ceramica color camoscio, camoscio pallido, giallo o giallo grigiastro, dalla
consistenza un po’ ruvida, porosa o morbida con presenze di mica e pietrisco.
L’ingubbiatura è opaca, camoscio lucido o bianco-grigio, mentre la decorazione è di base
rossa e nera ma può variare sul marrone, rosso-marrone, lilla-marrone o lilla
76
. Le forme
più comunemente attestate sono le seguenti:
shallow bowl con ansa sull’orlo,
deep bowl con orlo estroflesso e di piccole dimensioni,
wide bowl,
cup con corpo cilindrico, con gambo corto e concavo e carenato, orlo estroflesso e base
piatta,
jug con corpo globulare o a forma di sacco, beccuccio rotondo o stretto e ansa che va
dall’orlo alla spalla,
tankard con corpo carenato, collo alto piegato verso l’alto, orlo estroflesso e ansa
modellata per la presa col pollice.
76
Åström P., 1972 pag. 112
116
La decorazione dipinta consiste in linee rettilinee, ondulate, oblique, a zig-zag, a triangoli
e a rettangoli incrociati.
“Base ring”
Ceramica caratterizzata dall’argilla ben depurata e dalla consistenza dura e metallica,
anche se a volte è “soft”
77
. Sono talora presenti tracce di mica, sabbia e pietrisco. Il colore
dell’argilla varia dal marrone, al marrone scuro, al rosso-marrone, al grigio-marrone o al
grigio; mentre l’ingubbiatura varia dal rosso al rosso-marrone, grigio-marrone, marrone-
nero o nero.
Le forme più attestate sono le seguenti:
bowl con corpo emisferico, conico o largo e profondo, base ad anello, orlo estroflesso,
bande a rilievo sul corpo e wishbone handles,
krater con corpo semi globulare, alto e conico o anforoide, spalla carenata, collo alto e
affusolato, orlo estroflesso e decorazioni a rilievo sul collo e sulla spalla,
necked jar o deep bowl che presenta corpo tozzo carenato, collo largo, due bugne forate
sotto l’orlo e base ad anello,
pithoid jar con corpo conico ed esteso,
jar con orlo estroflesso o piatto, base rotonda o piatta e collo corto,
jug con corpo piriforme o globulare, ansa alta dall’orlo alla spalla, ansa dall’orlo alla
spalla, oppure con tre ansa dall’orlo alla spalla o dal collo alla spalla, beccuccio stretto,
collo stretto, largo o affusolato con decorazione a rilievo semplice, orizzontale, verticale,
curva o con spirali,
tankard con ansa alta che va dall’orlo alla spalla o modellata per la presa col pollice
dall’orlo alla spalla, beccuccio circolare, orlo piatto, collo affusolato o concavo, corpo
globulare e spalla più o meno carenata,
side-spouted strainer in tankard-form che presenta corpo globulare o piriforme, ansa
dall’orlo alla spalla od orizzontale sulla spalla, base ad anello,
77
Åström P., 1972 pag. 137
117
spindle bottle con corpo conico affusolato, ansa dal collo alla spalla, orlo piatto ed
estroflesso, decorazione incisa e base ad anello,
lentoid flask con o senza bugna appuntita o forata sui lati, collo stretto e affusolato e ansa
che va da metà collo alla spalla.
La decorazione consiste in bande o motivi decorativi a rilievo e incisioni
78
.
“Base ring II ware”
Questa classe ceramica è in genere più grossolana della Base Ring I Ware, anche se alcuni
bowls sono di qualità abbastanza buona. L’argilla, contenente tracce di quarzo, mica e
sabbia, è di color grigio, a volte con variazioni sul rosso, marrone, marrone chiaro,
camoscio o camoscio-grigio. L’ingubbiatura è opaca o leggermente lucida e va dal rosso-
marrone, marrone-nero, camoscio fino al grigio-nero
79
.
Le forme più comuni sono le seguenti:
bowl con corpo grossomodo emisferico, orlo dritto, collo concavo, spalla rotonda, base ad
anello e rilievo decorativo,
wide bowl con corpo emisferico, ansa con foro sotto la spalla, orlo estroflesso, gambo alto
e conico e base ad anello,
krater con corpo con doppia carenatura, collo affusolato, orlo estroflesso, bugne verticali
che vanno dal collo alla spalla e base ad anello estroflessa,
strainer con corpo globulare/piriforme, collo concavo o estroflesso, ansa piatta che va
dall’orlo alla spalla, beccuccio tubolare, base ad anello e decorazione dipinta,
pithoid jar con corpo conico, biconico, globulare o piriforme, collo corto, stretto o
concavo, orlo piatto ed estroflesso e ansa sulla spalla,
squat jar,
78
Åström P., 1972 pag. 171 Fig. 39
79
Åström P., 1972 pag. 173
118
basket with vertical handle che presenta corpo piccolo, ovoidale o globulare, collo corto,
base piatta e piccola e una bugna su ogni ansa ad imitazione di un rivetto,
stemmed cup con corpo conico, collo dritto, stelo cilindrico con fasce ondulate,
jug con corpo biconico, piriforme o conico, ansa rialzata dall’orlo alla spalla o dal collo
alla spalla, beccuccio rotondo, collo corto o largo e ansa ad anello,
tankard con corpo piriforme, ansa rialzata dall’orlo alla spalla modellata o no per la presa
col pollice, beccuccio rotondo, orlo piatto, collo corto e largo e base ad anello estroflessa,
side-spouted strainer in tankard-form con corpo globulare o piriforme, ansa dall’orlo alla
spalla, collo affusolato, orlo estroflesso e base ad anello conica,
spindle bottle con corpo conico affusolato, ansa dal collo alla spalla, collo semplice, orlo
piatto ed estroflesso, base compatta con o senza decorazione dipinta,
lentoid flask con una bugna appuntita sull’orlo, collo stretto e affusolato, orlo estroflesso o
piatto e ansa da metà collo alla spalla,
rhyton con corpo conico, spalla rotonda, collo cilindrico-concavo, orlo piatto, ansa
verticale sull’ansa e protome a forma di testa di toro nella parte opposta dell’ansa.
La decorazione consiste in linee incise, a rilievo o decorative con rilievi o, meno
frequentemente, decorazioni o incisioni. I motivi decorativi principali sono quelli a zig-
zag, con linee curve orizzontali o oblique, ad incrocio e a gruppi di tre-quattro linee in
vernice bianca.
“Red lustrous wheel-made ware”
Ceramica ben depurata, di color rosso molto acceso, che varia dalla tonalità rosso mattone
al camoscio-rosa, rosso-marrone, rosso-giallastro o arancione. Contiene tracce di mica e
pietrisco
80
. Il colore dell’ingubbiatura è principalmente rosso, ma anche rosso marrone,
marrone chiaro, marrone-camoscio, giallo-rosso o giallo-rosso scuro.
La forme più comuni sono le seguenti:
80
Åström P., 1972 pag. 198
119
wide bowl con base ad anello e due bugne sotto l’orlo,
big conical bowl,
jar con corpo conico o globulare, orlo concavo ed estroflesso o rettilineo e conico, base ad
anello e due anse verticali sulla spalla,
jug con ansa dalla parte inferiore dell’orlo alla spalla o dal collo alla spalla, beccuccio
stretto, orizzontale o circolare, corpo affusolato, collo alto e stretto e base appuntita,
tankard,
spindle bottle con ansa dalla parte superiore del collo fino alla spalla, beccuccio orizzontale
e rotondo, collo stretto e affusolato con strisce nella giunzione con l’ansa, orlo piatto e
carenato, base ad anello e spalla larga,
flask con corpo lenticolare, ansa verticale dal collo alla spalla, collo alto, stretto, cilindrico
o affusolato e orlo angolare.
La decorazione a rilievo raramente è presente e di solito consiste in strisce orizzontali sulla
parte superiore del collo alla giunzione con l’ansa.
“Proto White Slip ware”
Ceramica caratterizzata da argilla dal colore rosso acceso presenta tracce di pietrisco
bianco e nero; ingubbiatura arancione
81
. La forme attestate sono:
bowl con corpo emisferico, base rotonda o piatta e ansa rialzata sull’orlo e jug con base
rotonda, beccuccio e ansa dalla sezione rotonda.
La decorazione dipinta con vernice arancione consiste in linee parallele (di solito tre),
decorazioni ornamentali, linee incrociate, losanghe, quadrati e triangoli.
81
Åström P., 1972 pag. 432
120
“White Slip I ware”
Ceramica realizzata a mano di ottima qualità. La denominazione deriva dalla sua
ingubbiatura bianca usata per coprire l’argilla spesso grossolana
82
. La superficie si presenta
levigata e lucidata e la decorazione dipinta è realizzata con vernice arancione, bruna o nera.
Le forme più frequenti sono le seguenti:
milk bowl caratterizzata da un corpo emisferico con base arrotondata e wishbone handles,
bowl,
jug con corpo emisferico o cilindrico, base piatta, collo tubolare, orlo estroflesso e ansa da
metà collo alla spalla,
juglet con base piatta, orlo estroflesso e foro per la sospensione,
krater con beccuccio tubolare e ansa ad anello,
tankard.
La decorazione dipinta consiste in semplici fasce orizzontali e verticali, bande ondulate,
riquadri, scacchiere e losanghe.
82
Åström P., 1972 pag. 436
121
B) ATTESTAZIONI PIÙ ANTICHE (MC)
“TELL EL DAB'A”
Il sito di Tell el-Dab’a, identificato con l’antica Avaris, sorge nel Delta orientale del
Nilo, lungo le rive dell’antico ramo pelusiaco, in una posizione strategica per il controllo
delle vie fluviali dette “acqua di Ra” che consentivano l’accesso orientale all’Egitto
83
. Il
centro assunse un’importanza straordinaria nella storia e nell’archeologia del secondo
periodo intermedio, poiché divenne la capitale degli Hyksos. Dal 1966 è stato oggetto di
campagne di scavo da parte dell’Istituto austriaco dirette da M. Bietak, a seguito delle
quali, nel 1992, all’interno di in un grande edificio, furono scoperti i frammenti di affreschi
di stile minoico, che presentavano raffigurazioni di giovani atleti che volteggiavano su tori,
analogamente a quanto risulta dalle pitture parietali del palazzo di Cnosso
84
. Questa
scoperta cha reso chiaro che degli artigiani minoici (o di formazione artistica minoica)
erano attivi in Egitto in quanto temi, tecnica utilizzata e resa della figura umana in questi
affreschi sono tipicamente egei. I dipinti risalgono al regno di Thutmosi III e la regina
Hatshepsut.
Sulla base dello studio del materiale ceramico, il sito è stato datato alla fine del primo
periodo intermedio-inizi XII dinastia e rimase attivo fino agli inizi della XVIII dinastia. Lo
studio è stato condotto essenzialmente sulla base del rinvenimento della ceramica Proto
White Slip, considerata fossile guida per la cronologia cipriota.
La seguente tabella mostra la successione stratigrafica del sito e a questa si può fare
riferimento per definire la cronologia degli strati in cui i singoli pezzi ciprioti catalogati
sono stati rinvenuti:
83
MaGuire L. C., 2009 pag. 17
84
Bresciani E., 1998 pag. 63
122
La prima fase di occupazione del sito è stata individuata nell’area di ‘E zbet Rushdi,
fondazione Herakleopolitana e può essere attribuita ad uno dei re Khety. A questa segue
l’occupazione da parte di Amenemhet I e la nuova installazione urbana lungo la riva
sudorientale del Nilo del ramo Pelusio. La città continuò la sua espansione verso est corso
del regno degli ultimi sovrani della XII dinastia, quando iniziò probabilmente ad ospitare
una grande comunità di genti di origine cananea, forse soldati, seguiti da dignitari,
mercanti ed artigiani al servizio della monarchia egiziana
85
. Alla XII dinastia risalgono le
statue della regina Nefrusobek e del re Hornedjheryotef, trovate negli scavi di Habachi nel
1954.
85
M.W. Bietak, 1999
123
Al periodo della XIII dinastia è assegnabile il ritrovamento di un edificio a carattere
palaziale, in cui risiedevano probabilmente i funzionari di origine asiatica, che
soprintendevano al commercio con le altre aree del Mediterraneo orientale. La prima fase
di crisi che coinvolse l’insediamento probabilmente a causa di un mutamento socio-
politico marcato sia dalla struttura del palazzo, che venne murato, sia da una statua,
volutamente danneggiata, di un alto funzionario, proveniente dalla necropoli accanto al
palazzo.
Dopo un periodo di crisi, il sito mostrò alcuni segni di ripresa durante il regno di
Nehesy, sovrano della XIV dinastia, primo monarca a portare il titolo di “amato di Seth;
signo re di Av aris ” , che indica il ruolo di dio dinastico di Seth e conferma l’importanza
come capitale di Avaris (Tell el-Dab’a ) nel culto sincretico di Seth-Baal-Hadad (Habachi,
1954).
Dopo un ulteriore abbandono, corrispondente alla fine della monarchia Hyksos, segue un
livello a cui appartengono un complesso di magazzini e silos oltre ad un piccolo palazzo
datati alla XVIII Dinastia. A Tell el-Dab’a sono venute alla luce alcune iscrizioni dei
sovrani Hyksos, presenti in elementi architettonici di spoglio, riutilizzati nel Nuovo Regno.
In seguito, il sito cadde nel totale abbandono.
La prima ceramica cipriota rinvenuta nel sito e le successive classi ceramiche cipriote
trovano ottimi paralleli nelle sequenze di Kalavassos, Toumba Tou Skourou, Palaepaphos-
Teratsoudhia, Enkomi e Maroni a Cipro.
Sulla base delle importazioni appartenenti ad arco di tempo molto ampio K. Eriksson ha
proposto di suddividere il periodo dei contatti tra Cipro e l’Egitto nel Tardo Bronzo in
quattro fasi
86
:
1. Fase di contatti tra gli Hyksos e Cipro nel MCIII-TCIA:1, a cui risale la ceramica di
Tell el-Yahudiya;
2. Fase di contatti tra l’Egitto e Cipro durante la prima parte della XVIII Dinastia/
TCIA:2-B;
3. Fase di contatti tra le due aree nel periodo di Thutmosi III/TCIB;
4. Fase di contatti tra Cipro e l’Egitto nel periodo el-Amarna /TCII.
86
Eriksson K. O., 2000
124
La cronologia della ceramica cipriota rinvenuta a Tell el Dab’a indica che i suoi rapporti
con Cipro si sono sviluppati nelle prime due fasi distinte dalla Eriksson. Nella prima fase la
cultura cipriota, che è caratterizzata da un notevole sviluppo a seguito dello sfruttamento
dei giacimenti di rame, risente di forti influenze Hyksos, come risulterebbe
dall’architettura funeraria e militare, ma soprattutto dalla diffusione sull’isola,
particolarmente ad Enkomi, della ceramica di “Tell el Yahudiya”, e dallo sviluppo di una
produzione locale a Toumba Tou Skourou e Maroni. I diversi livelli di distruzione presenti
nei principali siti ciprioti del periodo lasciano ipotizzare degli sconvolgimenti connessi
con i cambiamento degli equilibri politici nel Mediterraneo orientale
87
.
La seconda fase corrisponde alla scomparsa della ceramica di Tell el-Yahudiya dai siti
ciprioti, la comparsa a Toumba tou Skourou di ceramiche cretesi d’importazione del TMIA
e lo sviluppo delle ceramiche locali W.S. I, B.R. I e Red Lustrous Wheelmade Ware.
Secondo la Eriksson quest’ultima classe ceramica, per la sua sequenza ininterrotta tra il
TCIA:2 ed il TCIIIB, costituisce il miglior fossile guida di questo periodo, raggiungendo
l’apice della sua diffusione in Egitto durante il regno di Thutmosi III.
Oggetti Ciprioti trovati a Tell el-Dab’a:
CAT. N° 1
Forma: Frammento di brocca, con corpo globulare, ansa verticale, base rotonda e collo
largo. Decorazione dipinta con linee orizzontali sul collo e verticali e a zig-zag sul corpo.
Stile: W.P.P.L.S.
Provenienza: A/I-g/4 Tomba 1 Periodo/strato: E/1
Bibliografia: Maguire 2009, 94 DAB 1, fig. 26
CAT. N° 2
Forma: Frammento di una brocca.
Stile: W.P.P.L.S.
87
K.O. Eriksson, 2003