l�incontro tra cinema e �Generazione del �27�. Le opere scelte
sono analizzate sia dal punto di vista tematico che da quello
strutturale, per mostrare i risultati cui gli artisti giunsero
seguendo ognuno le proprie inclinazioni ed il propri slanci
emotivi.
Differenze e similitudini riscontrate tra i testi poetici
analizzati occupano la parte conclusiva del lavoro.
Un�apposita appendice raccoglie infine tutte le opere
sottoposte ad analisi.
1 IL CINEMA: UN NUOVO LINGUAGGIO
1.1 L’arrivée d’un train en la gare de Ciotat: Avvento e
diffusione del cinema
Il 28 dicembre 1895, in una piccola sala del Grand Caf�
di Parigi, il Salon Indien, al 14 del Boulevard Des Capucines, i
fratelli Lumi�re presentavano al mondo una nuova invenzione:
il cinema
1
.
In quello stesso anno, sulla fine di un secolo che
rappresent� una svolta per l�intera umanit�, si registrano eventi
politici cruciali: nell�Africa del Sud si combatte la guerra dei
Boeri, in Asia si combatte la guerra Cino-giapponese, gli Italiani,
riprendendo l�espansione coloniale in Abissinia, nel mese di
dicembre subiscono una dura sconfitta sull�Amba Alagi, ed in
Francia � appena scoppiato l�Affaire Dreyfus. Per la Spagna sar�
l�anno che dar� inizio al suo declino politico e sociale negli
ultimi possedimenti coloniali; in marzo, infatti, iniziano le guerre
d�indipendenza cubane, che finiranno tre anni pi� tardi con la
1 Per le informazioni relative agli esordi del cinema cfr. Rom�n Gubern,
Historia del cine, Lumen, Barcellona, 1980, e Gianni Rondolino, Storia del
cinema, UTET, Torino, 1995.
perdita definitiva dell�influenza spagnola sulle sue antiche
colonie americane
2
.
Il pubblico che assistette a quella prima proiezione rimase
molto impressionato dalle immagini riprodotte sulla parete, che
non rappresentavano altro che scene di vita quotidiana, tratte da
avvenimenti semplici e prosaici tra cui ad esempio la Sortie des
usines Lumière à Lyon, e che in fondo, poco potevano riflettere la
grandezza e le potenzialit� di quella nuova invenzione. Tuttavia
l�aver mostrato proprio quelle immagini aument� la portata
dell�impatto sul pubblico, in quanto esse ritraevano quello stesso
pubblico che quella stessa sera del 28 dicembre 1895 si trovava
in sala e che si sarebbe poi accalcato davanti al Grand Caf� nei
giorni successivi, per assistere al prodigio.
Il cortometraggio che raccolse maggiore successo fu
quello dell�arrivo del treno alla stazione di Lione, L’arrivée d’un
train en la gare de Ciotat. I motivi di questo successo erano
molteplici e di diversa portata: l�impressione che il treno sarebbe
entrato nella sala spinse istintivamente il pubblico alla fuga;
2
Per gli avvenimenti storici e sociali europei cfr. A. Giardina, G.
Sabbatucci, V. Vidotto, Manuale di storia 3. L’età contemporanea, Laterza, Bari,
1996.
inoltre, sebbene girato con camera fissa, questo breve filmato
offriva un saggio delle diverse possibili inquadrature che si
hanno anche oggi nel cinema moderno. Per rendere in modo
efficace e completo il movimento del treno, infatti, si partiva da
un piano generale per mostrarne l�arrivo con una inquadratura
in primo piano; con questa scelta poi, il progresso poteva
mostrare e riaffermare se stesso: il treno era anch�esso
un�invenzione recente e molte aree non ne erano ancora state
toccate; in ultimo, ma estremamente importante, la scelta del
treno sembrava anche riaffermare l�essenza dinamica del
cinema.
La nuova invenzione cre� immediatamente un�industria.
La grande curiosit� che muoveva il pubblico a recarsi al
cinematografo e la sete di immagini determinarono, infatti, una
forte e continua richiesta di nuovi filmati. Per fare fronte a
queste esigenze i Lumi�re cominciarono a cercare nuovi spunti,
mandarono alcuni operatori inizialmente in giro per la Francia,
poi per l�Europa infine per il mondo, in modo cos� da poter
mostrare al mondo quelle terre lontane che per molti
rimanevano ancora un mistero. Dall�esigenza narrativa di questi
reportage nacque poi il montaggio dei pezzi di pellicola, in poco
tempo il cinema scopr� la maggior parte delle sue potenzialit�. E
se � vero che il cinema di oggi ha sicuramente pi� mezzi rispetto
al momento del suo esordio, tuttavia la spinta creativa maggiore
l�ha avuta proprio in quei primi anni di vita, a conferma di ci�
basti considerare che nel 1897 si avevano gi� 358 titoli.
Mentre l�intento dei fratelli Lumi�re era quello di fare del
cinema uno strumento da utilizzare per l�investigazione sociale,
iniziarono ben presto a circolare i primi cortometraggi comici e,
nel frattempo, il film che mostrava l�incoronazione dello Zar
Nicola II apr� una nuova strada alle possibilit� del cinema: a
partire da questo momento il cinematografo si propone anche
come documento storico, i grandi avvenimenti vengono filmati
e proposti nelle sale cinematografiche. In questa direzione esso
dar� molti frutti, soprattutto nel �900 e ad opera dei regimi
totalitari: un esempio � l�uso che ne fece Mussolini durante la
sua dittatura con i cinegiornali d�attualit� che venivano prodotti
da un apposito ente statale, l�Istituto Luce, e proiettati
obbligatoriamente nelle sale cinematografiche all�inizio di ogni
spettacolo. I cinegiornali, infatti, furono uno dei pi� importanti
strumenti di propaganda di massa di cui disponesse il fascismo:
sia perch� raggiungevano un pubblico valutabile in parecchi
milioni di persone, sia perch� fornivano delle immagini capaci di
attirare l�attenzione popolare ed illustrare i trionfi del fascismo e
del suo capo. Il cinema si presta perfettamente agli scopi di un
regime che in larga misura affidava il suo successo alla forza
dell�immagine ed alla sua capacit� di persuasione. Mussolini,
infatti, mostrando solo una parte della realt� sociale e politica di
quegli anni, riesce ad accattivare le masse, a regalare un sogno di
benessere, sicurezza e potenza. Malgrado l�uso pilotato che egli
fece di questo strumento, oggi, dopo 50 anni, ci � possibile
conoscere la realt� e la cultura di quegli anni e mantenere viva la
nostra memoria storica nel tempo, nei secoli, cos� come fra
cento anni, sempre attraverso le immagini, sar� possibile
conoscere la realt�, la vita, la cultura e le idee della societ� di
questa fine millennio.
Per capire il grande ed immediato successo che ebbe
l�invenzione del cinema, � necessario tenere presente il
momento storico ed il luogo in cui nasce. Esso � figlio di una
classe sociale, la borghesia, che � nata dalla rivoluzione e che sta
prendendo coscienza del suo potere e dei suoi caratteri, quali
per esempio una mentalit� prettamente pragmatica e incline alla
concretezza. Il momento � quello del pieno successo e della
conseguente diffusione delle idee del realismo, del positivismo e
dell�impressionismo: il cinema pot� soddisfare sia le esigenze di
questa classe sociale che quelle di queste correnti filosofico-
scientifiche. Il cinema pot� dare un grande slancio alla nascente
�cultura di massa�, i media, infatti potevano essere usati non
solo come veicolo di propaganda, ma anche di penetrazione di
modelli di comportamento borghese tra le classi popolari, di
uniformazione accelerata dei costumi e delle mentalit� tra masse
provenienti dalle aree pi� diverse. Attraverso il cinema si
potevano divulgare messaggi ideologici e visioni del mondo:
basta pensare al ruolo svolto dalla cinematografia statunitense
nel diffondere in tutto il mondo i valori tipici della societ�
americana (il coraggio fisico, la tecnica, l�ascesa individuale).
Quello che era nato in fondo come uno spettacolo da
baraccone, che mirava soprattutto a suscitare la meraviglia degli
spettatori, conobbe quindi fin dall�inizio una rapida evoluzione
che lo trasform� da un lato in mezzo di riproduzione della realt�
e di documentazione (l�idea dei reportage dei fratelli Lumi�re
aveva portato alla nascita dei cinegiornali che svolgevano una
funzione complementare a quella dei notiziari radiofonici),
dall�altro in strumento di narrazione drammatica, alternativo al
teatro e alla narrativa stampata.
Lo sviluppo del cinema non solo cambi� radicalmente i
modi di concepire e di occupare il tempo libero, ma ebbe effetti
rivoluzionari in tutti i settori dell�attivit� umana. Il cinema era
capace di trasformare in spettacolo di massa qualsiasi
manifestazione della vita sociale: la creazione artistica come la
competizione sportiva (da questo momento in poi lo sport
perde definitivamente il suo carattere di attivit� dilettantistica
fine a se stessa per trasformarsi in esibizione essenzialmente
destinata al pubblico), la cultura come la politica.
Il cinema quindi, fu gi� dai suoi primi giorni (ed � tuttora)
certamente arte narrativa basata sulla riproduzione grafica del
movimento o un mezzo di informazione e diffusione, ma era
(ed �) anche arte, spettacolo, veicolo ideologico, fabbrica di miti,
strumento di conoscenza, documento storico dell�epoca e della
societ� in cui nasce ed in cui si sviluppa nel tempo, e per molti
fu, e continua ad essere soprattutto un mezzo attraverso cui
creare (anche solo per brevi momenti) una realt� diversa, pi�
bella o pi� brutta poco importa, ma comunque diversa.
1.2 �Se hizo tela maravillosa�
3
: avvento del cinema in
Spagna
Nell�aprile del 1896, Alexander Promio, amico di fiducia
dei Lumi�re, giunge a Madrid con l�intento di organizzare i
primi spettacoli divulgativi
4
. Come prima cosa Promio decide di
procurarsi caratteristiche scene locali da aggiungere alle
immagini gi� numerose del Catalogo Lumi�re: un paio di vedute
del Porto di Barcellona, alcune vedute urbane di Madrid,
esercizi militari e scene tratte dai combattimenti con i tori, la
scelta di queste ultime era dettata dalla naturale esigenza di
incuriosire e richiamare un vasto pubblico. La prima proiezione
viene organizzata il 15 maggio 1896 in una sala improvvisata al
numero 34 della Carrera de San Jer�nimo a Madrid.
Il panorama che si trova davanti Alexander Promio �
molto diverso da quello francese; la Spagna vive un momento
socio-politico-economico particolarmente deprimente: essa
conserva ancora molti tratti arcaici, mostra soprattutto una forte
arretratezza nell�impianto sociale e politico. Per la societ� che
3
Pedro Salinas, "Cinemat�grafo", (Seguro Azar), in Aventura poética,
edizione a c. di L. David Stixrude, Ediciones C�tedra, Madrid 1996, pp. 82-
84.
4
Riguardo all�avvento del cinema in Spagna cfr. Rom�n Gubern, Historia
del cine español, C�tedra, Madrid, 1995.
accoglie Promio � ancora forte la memoria dei traumi prodotti
dalla violenta eliminazione della Repubblica, che era stata
proclamata l�11 febbraio 1873, fondata per la prima volta su basi
progressiste. Porta ancora le ferite lasciate dalla lunga e cruenta
guerra carlista, � ancora inoltre nitido e vivo il ricordo della
fame patita 14 anni prima. Quella spagnola � una societ� che da
soli sei anni ha introdotto il suffragio universale, che vive
governata da una monarchia costituzionale, in cui tuttavia tutte
le prerogative rimangono affidate al re.
I futuri spettatori trascorrono la loro esistenza con la
paura costante di possibili conflitti coloniali, che non fanno
altro che aggravare la situazione economica di un paese che non
� riuscito a tenere il passo con il resto dell�Europa nel processo
di industrializzazione. Essi vivono immersi in un clima politico
�caldo�, in cui � frequentissimo il rischio di sollevazioni militari,
e la loro paura � giustificata dal fatto che il pronunciamiento
sembrava essere riconosciuto in Spagna come l�unico mezzo
efficace per risolvere le questioni di carattere politico. I gravi
problemi politici che soffocano la Spagna hanno ovviamente
notevoli ripercussioni sul piano sociale, pochi anni prima c�era
stata una sanguinosa rivolta in Andalusia, i salari inoltre sono
molto bassi e determinano una bassa scala dei consumi. I
sostentamenti industriali provengono, almeno fino al 1911,
prevalentemente dal capitale straniero, la Spagna importa molti
dei prodotti di consumo, ma esporta pochissimo; alla fine del
secolo inoltre l�indice di natalit� � del 77% (quello europeo �
dell�81%); la massa contadina copre il 68% della popolazione
mentre i lavoratori industriali coprono solo il 16% della
popolazione; una legislazione che regoli il lavoro e tuteli i
lavoratori viene varata solo nel 1900.
I trenta anni in cui nasce e si sviluppa il cinema muto
spagnolo sono segnati anche dalle difficolt� che vengono dalle
colonie marocchine. In sintesi, la societ� spagnola che vive a
cavallo tra i due secoli soffre a causa di un equilibrio molto
precario, � segnata quindi da continue agitazioni operaie e
contadine, feroci repressioni, disastri bellici, settimane e giornate
tragiche, scioperi generali, campagne anticlericali, assassini di
uomini politici, mentre avviene tutto questo la borghesia si
arricchisce ad un ritmo accelerato sugli sforzi della classe
lavoratrice. La situazione si stabilizza nel 1923 con la dittatura di
stampo prevalentemente mussoliniano di Primo De Rivera, ma
sar� solo una pausa prima della seconda Repubblica e della
lunga e cruenta guerra civile (1936/1939), provocata
dall�insurrezione di cinque capi militari di tendenze politiche
conservatrici e fasciste, la cui conclusione determin� la fine della
seconda Repubblica e l�inizio della lunghissima dittatura di
Francisco Franco (1939/1975).
5
In realt�, nella penisola iberica, proprio pochi giorni
prima della proiezione organizzata da Alexander Promio con il
cinematografo Lumi�re, aveva gi� avuto luogo uno spettacolo di
immagini animate registrate su un supporto di celluloide e
consumate collettivamente mediante un�entrata a pagamento
(quello che oggi intendiamo come cinema), per mezzo di un
altro sistema differente ed in una cornice ben diversa: l�11
maggio, grazie all�organizzazione di un certo Erwin Rousby,
mediante un apparato chiamato Animat�grafo, lo spettacolo si
tenne all�interno del circo Parish.
A partire dal maggio 1896 quindi, il cinema si presenta
anche con altre forme e in tutta la penisola: a Barcellona il
precario Animat�grafo; in giugno a Saragozza e Lisbona; in
luglio a Madrid, Valenza, Santander; in agosto a Bilbao, San
5
Per la storia di Spagna di questo periodo cfr. Raymond Carr, España: de
la Restauración a la democracia, 1875-1980, Ariel, Barcellona, 1991.
Sebasti�n, Murcia; in settembre La Coru�a, Valladolid, Siviglia;
in ottobre Pamplona; in novembre a Vitoria, Alicante ed in
Andalusia. Gli apparecchi usati sono differenti l�uno dall�altro ed
hanno diverse denominazioni, come ad esempio: il
Cronofot�grafo di Gaumont-Demeny, il Kinet�grafo di Meli�s-
Reulos, l�Ecnet�grafo di Path�, il Vitascopio di Edison,
l�Animat�grafo di Paul ed infine, quello che riscosse il maggiore
successo, il Cinematografo di Lumi�re. Sempre grazie ad un
collaboratore di questi ultimi, Boula, presto si iniziano a girare i
primi �film� spagnoli; l�intento � ancora quello di presentare
filmati con temi che gli spettatori possano riconoscere come
propri e sentire vicini, sono scelti quindi da avvenimenti della
vita spagnola quotidiana, in modo cos� da assicurare una certa
fedelt� di pubblico. I primi titoli sono: Salida de misa de doce del
Pilar de Zaragoza (dell�11 ottobre) e Saludos (del 18 ottobre),
entrambi di Eduardo Jimeno e presentati a Saragozza; Llegada de
un tren de Teruel a Segorbe, proiettata a Valenza il 23 ottobre; �Seis
actualidades�, che presentavano scene di vita madrilena,
proiettate l�11 novembre; pi� due �scene tipiche� il Baile de
Labradores ed Ejecución de una paella, filmate dal francese Eug�ne
Lix, ed esibite a Valenza il 17 dicembre.