8
quest ultima sia come procedura e capacit di produ rre oggetti, sia come oggetti prodotti e
funzioni svolte.
Nella terminologia, quindi, tecnologia e tecnica appaiono spesso come sinonimi. Alcuni
tentativi di spiegare la differenza fra i due termini non hanno trovato esito piø felice di
quelli che li confondono. Per comprendere meglio, Ł necessario andare oltre il verbalismo
nebuloso di una certa letteratura e risalire fino alla concettualizzazione originale delle
scienze economiche; Ł a questo punto che la tecnica appare come una combinazione di
operazioni effettivamente utilizzabile nella produzione di una determinata merce, e la
tecnologia come la capacit , da un lato di creare ( o di scegliere) e dall altro di istallare, di
utilizzare e infine di perfezionare le diverse tecniche. Sotto questo aspetto la tecnica si
presenta come un insieme di procedimenti, la tecnologia come un insieme di conoscenze2.
Con il termine tecnologia non ci si riferisce quindi al complesso dei macchinari e delle
attrezzature fisiche utilizzate nei processi produttivi, ma si adotta il concetto di tecnologia
come conoscenza. In questo senso, ad esempio, Ł indirizzata la definizione di Bolognini,
secondo il quale la tecnologia deve essere intesa come l insieme delle necessarie
conoscenze tecniche ed organizzative (relazioni tra conoscenze tecniche), attraverso il cui
uso, chi le possiede (per esempio, individuo, impresa) realizza in tutto o in parte i suoi
obiettivi .
Tab. - 1.1 Principali definizioni di tecnologia adottate in letteratura
Autore Definizione tecnologia
Galbraith (1967) La tecnologia Ł l applicazione sistematica di conoscenza
scientifica a fini pratici.
Mansfield (1968) La tecnologia Ł l insieme di conoscenze riguardanti le
attivit industriali.
Baranson (1970) La tecnologia Ł intesa come la concezione del prodotto, le
tecniche di produzione e i sistemi di gestione al fine di
organizzare e di mettere in esecuzione i piani di
produzione.
Stewart (1973) La tecnologia Ł tutto ci che concerne o Ł implicato dalla
produzione nell economia.
Reuber (1973) Insieme di conoscenze della collettivit concernent i le arti
industriali
Cardwell (1976) Tecnologia definita come la contestualizzazione della
tecnica nell ambito delle conoscenze scientifiche.
2
Arghiri Emmanuel, Tecnologia appropriata o tecnologia sottosviluppata?, Il Mulino, Bologna, 1982.
9
Bolognani (1988)
L insieme delle necessarie conoscenze tecniche ed
organizzative, attraverso il cui uso, chi le possiede realizza
in tutto o in parte i suoi obiettivi.
Invernizzi,1988;
Bufera 1990
la tecnologia Ł composta di mezzi (software e know-how) e
di una speciale organizzazione (orgware)
Lowe (1995)
Una tecnologia Ł l insieme coerente e autosufficiente delle
necessarie conoscenze tecniche, organizzative e gestionali
che, mediante l uso di mezzi strumentali, consentono di
ottenere beni da collocare con successo sul mercato o
processi da utilizzare nell organizzazione stessa per
renderla piø efficiente.
Corti (2002) La tecnologia Ł l insieme omogeneo di conoscenze
tecniche, organizzative, gestionali, economiche,
commerciali, ambientali, culturali, legali, relazionali, ecc.
il cui uso insieme ad un opportuno ammontare di risorsa
finanziaria, consente a chi la possiede di realizzare una
innovazione.
Fontana & Carioli
(2003)
La tecnologia viene definita come l insieme delle tecniche,
delle procedure e dei compiti attraverso i quali si sviluppa
l attivit d impresa o come il complesso degli stru menti e
delle conoscenze che mediano tra input e output. Ma la
tecnologia si identifica anche nei processi mediante i quali
un organizzazione trasforma lavoro, capitale, materiali e
informazioni in prodotti e servizi di valore piø alto.
Fonte: Nostra elaborazione da fonti varie
La conoscenza tecnica, organizzativa e gestionale, Ł un concetto che include diversi tipi di
saperi: da un lato abbiamo saperi caratterizzati da un minimo di oggettivabilit ,
misurabilit , riproducibilit , visibilit , trasferi bilit , in altre parole, di esplicazione e
formalit ; dall altro lato invece abbiamo saperi ch e hanno una validit locale e temporanea,
perchØ mancano di un linguaggio che ne allarghi il campo di validit (sapere tacito, person
embodied). Questo tipo di sapere Ł spesso accumulato nelle comunit di ricerca, nelle
professioni e nelle organizzazioni sotto forma di routine e di esperienze dei propri membri.
La comunicazione di questo sapere avviene tramite rapporti interpersonali che si svolgono
secondo linguaggi, codici e simboli interni; questi ultimi non possono essere compresi
facilmente da chi Ł esterno all organizzazione e non condivide la dimensione tacita su
cui essi si basano.3
La conoscenza, quindi, pu essere inclusa:
• in manufatti, macchinari, impianti, ecc.;
3
Mazzei A. Paradigmi organizzativi per il trasferi mento tecnologico in Luberto G., Mazzei A., Palerm o V.
Ricciardi A (a cura di), Trasferimento tecnologico e innovazione finanziarie, Franco Angeli, 1995, Milano.
10
• in forme trasportabili (ad es. documentazione, pubblicazione, testi, brevetti, licenze,
know-how non brevettabile, ecc.);
• nel patrimonio di conoscenze ed esperienze della forza lavoro e delle organizzazioni,
cioŁ conoscenza del spere fare e del saper far fare.
Nei primi due casi classifichiamo la conoscenza come esplicita e dunque liberamente
trasferibile, nell ultimo caso invece la conoscenza non Ł solo esplicita ma Ł anche tacita4 e
quindi non trasferibile, a patto che non si decida di trasferire fisicamente chi la detiene
(Polanyi, 1966). Generalizzando possiamo quindi affermare che ogni tecnologia possiede
una componente esplicita (macchine, strumenti, utensili, manuali, processi), che si
identifica con il concetto di informazione, ed una componente tacita (cultura, abilit
nascoste, interazioni indirette e secondarie tra le parti, euristiche decisionali, rapporti
informali), che invece si identifica con il concetto di competenza.
In buona sostanza la tecnologia non ha che due modi di esistere:
l informazione
la competenza
Nel primo caso ha piena autonomia: ci significa ch e Ł sempre trasferibile, pu , quindi,
costituire fattore di produzione specifico se Ł coperta da un brevetto5; in caso contrario
diventa di dominio pubblico e circola liberamente attraverso i canali ordinari della
diffusione scientifica.
Invece nella seconda forma, quella della competenza, non possiede alcuna autonomia; Ł
incorporata nel fattore lavoro e pertanto Ł indissociabile da questo6.
4
Le conoscenze codificate (o generiche) possono essere trasmesse e comunicate attraverso codici o linguaggi
indipendentemente dal soggetto o dall organizzazione che le ha prodotte. Qualunque soggetto con adeguate
nozioni di base in una certa disciplina, pu appren dere e utilizzare un nuovo risultato. La scienza Ł un tipico
esempio di conoscenza codificata.
Le conoscenze tacite (esperienza, apprendimento) non hanno codici e linguaggi precisi. Non possono essere
trasferite se non attraverso i soggetti o le organizzazioni che le hanno prodotte.
Le conoscenze codificate, al contrario di quelle tacite, possono essere trasferite a basso costo e molto
rapidamente. Il soggetto che genera conoscenze (o innovazioni) codificate ha una elevata capacit di
impedire che altri soggetti possano avvalersi di quella conoscenze e impiegarla per fini economici.
L appropriabilit delle conoscenze tacite Ł invece molto bassa (Gambardella A., L impresa e la struttura di
impresa, Giappichelli, Torino 1993 ).
5
Il brevetto Ł un attestato rilasciato da organismo nazionale o internazionale a un inventore per tut elarne i
diritti di propriet relativi allo sfruttamento del l invenzione. Secondo la legge, il diritto al brevetto spetta
all autore dell invenzione. Il titolare del brevett o Ł colui che lo ha acquistato a qualsiasi titolo, sia perchØ lo
ha richiesto sia perchØ gli Ł stato ceduto. Un invenzione Ł brevettabile quando possiede i tre requisiti
fondamentali di novit , attivit inventiva e indust rialit .
6Arghiri Emmanuel, Tecnologia appropriata o tecnologia sottosviluppata?, Il Mulino, Bologna, 1982, op.cit.
p.31
11
Strettamente correlata poi alla tecnologia Ł l innovazione tecnologica definita
semplicemente come un idea creativa tradotta in qualcosa di pratico o piø completamente
come tutti quei cambiamenti che agiscono sull impresa, dal punto di vista delle tecnologie,
che sono dovuti a seguito di azioni interne o esterne7. Lo sviluppo della capacit innovativa
dipende in modo critico: a) dalla capacit di acced ere alle fonti esterne di conoscenza; b)
dalla capacit di riconoscere il valore delle infor mazioni, di assimilarle e applicarle a fini
commerciali o absorptive capacity. Tale absorptive capacity Ł costituita da skills,
linguaggi, saperi dei piø recenti sviluppi scientifico-tecnologici, ed Ł generata attraverso un
processo di apprendimento collettivo (Cohen e Levinthal, 1990). Essenzialmente la
capacit di assorbimento Ł un portato di investim enti in R&S, dell esperienza produttiva
e della formazione tecnica avanzata. Una parte di absorptive capacity pu essere
acquisita dall esterno (es. attraverso consulenze esterne). Ma c Ł una parte di conoscenza
tacita che pu essere acquisita solo tramite l espe rienza e l apprendimento by using e by
doing 8.
Nei settori emergenti il continuo processo di innovazione tecnologica determina
un alterazione tra miglioramenti di prestazioni e processi produttivi e tra possibili
improvvise risoluzioni di interi settori, attraverso anche i cosiddetti salti , cos come
definiti da Tushman e Anderson. Il progressivo cambiamento dell ambiente che circonda
l impresa, dovuto proprio all innovativit tecnolog ica, introduce il concetto di
cambiamento tecnologico. Il cambiamento tecnologic o Ł un processo cumulativo di
piccoli miglioramenti interrotti da salti in avanti. Questi ultimi offrono forti miglioramenti
nei rapporti tra prezzi e prestazioni di risultato rispetto alle tecnologie esistenti [ ] 9.
Schumpeter (1934) identificava le tre fasi del cambiamento in: i) invenzione; ii)
innovazione; iii) diffusione10. Invenzione e innovazione non necessariamente risultano
collegate, perchØ un invenzione o una serie di invenzioni possono anche non generare un
innovazione, la stessa infatti Ł soggetta anche a un processo di autoformazione. Invece, la
diffusione risulta essere strettamente interrelata con l innovazione. Piø essa ha peso e piø il
processo di diffusione diventa fondamentale. Una volta accettata dal mercato l innovazione
diventa subito lo strumento di formazione del vantaggio competitivo. Le imprese con piø
7Fontana F. / Carioli M. Economia e gestione delle imprese, Mcgraw-Hill, Milano, 2003, op.cit
8
Ibidem
9
Tushman e Anderson, 1986.
10
In base alla distinzione Schumpeteriana l invenzione consiste nella messa a punto di una conoscenza a
carattere prevalentemente scientifico. L innovazione, invece, consiste nella messa a punto di un nuovo modo
di agire direttamente nel sistema economico. La diffusione, infine, definisce l arco di tempo nel corso del
quale tutti i potenziali utilizzatori acquisiscono un bene nuovo o, quantomeno, considerano l ipotesi di far
ricorso ad un bene nuovo.
12
disponibilit di capitali, ovviamente dopo un atten ta valutazione dell investimento,
tenteranno di accaparrarsela, entrando sul mercato in concorrenza alle imprese gi
esistenti. Se tutte acquisteranno le nuove tecnologie, queste diventeranno tecnologie
dominanti. E ci porter al raggiungimento dello standard di settore e il vantaggio
competitivo tender a scendere, almeno fino all avv io di un nuovo ciclo di innovazione.11
1.2 Trasferimento tecnologico
In un economia basata sulla conoscenza e in cui la competitivit delle imprese dipende
sempre piø da risorse intangibili, prevalentemente da personal embodied, la tecnologia e
l innovazione assumono di conseguenza un ruolo strategico ai fini della competitivit delle
stesse. In un ambiente del genere la comprensione del trasferimento tecnologico (d ora in
poi TT) tra organizzazioni assume una certa rilevanza.
Cos come per il concetto di tecnologia, anche per quello di TT, essendo un concetto assai
ampio e con diverse accezioni12, Ł difficile pervenire ad una definizione canonica
(Bozeman, 2000): a tal proposito la letteratura Ł pervasa da accezioni di questo termine
(tabella 1.2) e la molteplicit delle stesse, nonch Ø la loro diversit , Ł da imputare ai diversi
ambiti di applicazione.
Tab. 1.2 Principali definizioni di trasferimento t ecnologico
Fonte Definizione: trasferimento tecnologico
Brooks (1966)
Il trasferimento di tecnologia Ł il processo attraverso il quale la
scienza e le tecnologie si diffondono in tutta l attivit umana.
Ogniqualvolta una conoscenza razionale sistematica, sviluppata
da un gruppo o da una istituzione, viene incorporata nel modo di
agire di altre istituzioni o gruppi abbiamo un trasferimento di
tecnologia. Con questa definizione si pu comprende re sia
l impiego tecnologico di una conoscenza scientifica di base, sia
l adattamento di una tecnologia esistente ad una nuova
utilizzazione. Il trasferimento di tecnologia differisce dal
normale trasferimento di informazioni scientifiche per il fatto
che perchØ avvenga effettivamente esso deve essere incorporato
11
Schumpeter J., Business cycles: is theoretical, historical, and statistical analysis of the capitalist process.
Mcgraw Hill. New york
12
Infatti il trasferimento tecnologico pu assumere svariate forme: trasferimento di know-how, di tecnologie
(cessione brevetto, accordo di licenza, joint-venture, accordo di produzione e accordo commerciale con
collaborazione tecnica, per ulteriore R&ST), di competenze da un soggetto ad un altro oppure da un settore
industriale ad un altro o, ancora, trasferimento di risultati dei progetti di ricerca al mercato.
13
in qualche tipo di operazione reale.
Leonard-Barton
(1990)
Il TT pu essere definito come il trasferimento del la conoscenza-
tecnologia da una fonte che possiede skill specialistici a dei
riceventi che non possiedono tale conoscenza nØ le capacit per
produrla.
Tornatzky e
Fleischer (1990)
Il TT Ł un processo di passaggio nelle mani degli utilizzatori di
prodotti che incorporano la conoscenza necessaria all uso
efficace ed efficiente dello stesso artefatto.
Levin 1993,
Kranzberg 1986
Il TT Ł fondamentalmente un processo complesso e spesso
costoso che implica l apprendimento. Il trasferimento non ha
luogo fin tanto che il recipient non comprende ed Ł in grado di
utilizzare la tecnologia.
Bessant & Rush,
1993
Processo interattivo e multidimensionale attraverso il quale la
tecnologia viene assorbita dall organizzazione nei confronti di
fonti esterne.
Rogers & GIbson
1994
Conversione applicativa di informazioni (innovazione
tecnologica). Movimento di innovazione tecnologica da
un organizzazione ad un altra.
Roessner 1994
Movimento di know-how, conoscenza tecnica, o tecnologia da
un organizzazione ad un altra.
Luberto, Mazzei,
Palermo, 1995
Insieme dei flussi di scambio di comunicazioni e di interazioni
che si verificano tra una certo ambito e uno altro/altri ambiti,
aventi per oggetto la tecnologia/conoscenza. Pu av venire a
diversi livelli.
Autio &
Laamanen 1995
Processo attivo durante il quale una tecnologia (informazione)
viene trasferite tra due entit che, a seconda del punto di vista
dell osservatore, possono essere paesi, imprese o individui. Il
meccanismo di TT Ł una specifica forma di interazione tra due o
piø entit sociali.
Dodgson &
Bessant 1996
Le modalit complesse attraverso le quali la conosc enza si
sposta da un individuo ad un altro individuo e da
un organizzazione a un altra organizzazione, rappre senta il
problema principale di un TT efficace.
Bozeman,
Kingsley, Coker,
1996
L utilizzo da parte di un organizzazione o istituto di una
tecnologia, cos come di un processo o prodotto, sia materiale sia
immateriale, sviluppato in un altra organizzazione o istituto.
Obasi & Topfer,
1997
L ampio set di processi che comprendono lo scambio di
tecnologia e di beni tra differenti stakeholders, che determinano
la diffusione della tecnologia al fine dell adattamento al
cambiamento ambientale.
Cariola & Coccia,
1999
Processo o flusso attivo, durante il quale avviene lo spostamento
di una tecnologia tra due entit distinte, sorgenti e fruitori, che di
volta in volta possono assumere identit differenti , attraverso
appositi canali di comunicazione e in un certo lasso di tempo.
Buratti Penco
(Kim), 2001
Ogni processo finalizzato a trasferire conoscenza da un donor a
uno o piø recipient.
14
Cowan, 2001
Processo tramite il quale, la tecnologia si sposta dal suo
detentore (persona o organizzazione che detiene la conoscenza)
ad un ricettore, attraverso uno o piø canali di trasferimento.
Perez & Sanchez
2002
Conversione applicativa di un informazione-conoscenza, che
coinvolge una fonte di tecnologia, che possiede competenze
tecniche specialistiche, e trasmissione ad un ricettore che non le
possiede e che non pu o non vuole produrre autonom amente la
tecnologia.
Federal Laboratory
Consortium
Il trasferimento di tecnologia Ł un processo attraverso il quale
conoscenze, capacit e metodi sviluppati grazie a f ondi statali
per la ricerca e lo sviluppo, sono utilizzati per soddisfare bisogni
ed esigenze pubbliche e private .
Fonte: Nostra elaborazione, fonti varie
In termini pragmatici, la tecnologia pu essere def inita come l elemento attraverso il quale
la scienza diventa applicazione concreta dalla quale si ottiene un prodotto vendibile sul
mercato. Se si guarda infatti al mondo della scienza e del commercio si nota chiaramente
come questi abbiano differenti, ma sovrapponibili obbiettivi. La sovrapposizione tra questi
mondi avviene proprio nell area tecnologica (figura 1). Area questa in cui la scienza
diventa applicata e il commercio sviluppa nuovi, migliori applicazioni. Questa natura
fondamentale della tecnologia fa s che la percentuale in base alla quale la tecnologia
cresce Ł direttamente proporzionale alla qualit dell interazione tra questi due mondi,
ovvero tra generazione di nuove idee e applicazione delle stesse.
Fig. 1 Il flusso del trasferimento tecnologico
Technology
Science Commerce
Ideas
Discoveries
Applications Products
Services