Introduzione
Come direbbe Liala,
ti amo disperatamente.
Umberto Eco
“C'est donc un amoureux qui parle et qui dit.” È dunque un innamorato
1
che parla e che dice. Così inizia Fragments d'un discours amoureux, di Roland
Barthes. È dunque un innamorato che parla e che dice, esternando il proprio
amore e cercando di condensarlo in parole. Ma le parole sono pericolose,
possono ferire o fare sorridere, incuriosire o tramutarsi in uno sbadiglio. E,
soprattutto, corrono costantemente il rischio di apparire (ed essere) riduttive e
scialbe, rispetto al significante peso della realtà: il pericolo della banalità. Così
scriveva Umberto Eco nelle “Postille a Il nome della rosa”, articolo pubblicato su
Alfabeta nel 1983:
La risposta postmoderna al moderno consiste nel riconoscere che il passato, visto
che non può essere distrutto, perché la sua distruzione porta al silenzio, deve
essere rivisitato: con ironia, in modo non innocente. Penso all'atteggiamento
1Roland Barthes, Fragments d'un discours amoureux, Paris, Éditions du seuil, 1977, p. 13.
5
postmoderno come a quello di chi ami una donna, molto colta, e che sappia che
non può dirle “ti amo disperatamente”, perché lui sa che lei sa (e lei sa che lui sa)
che queste frasi le ha già scritte Liala. Tuttavia c'è una soluzione. Potrà dire: “Come
direbbe Liala, ti amo disperatamente”. A questo punto, avendone evitata la falsa
innocenza, avendo detto chiaramente che non si può più parlare in modo
innocente, costui avrà però detto alla donna ciò che voleva dirle: che la ama, ma
che la ama in un'epoca di innocenza perduta. Se la donna sta al gioco, avrà ricevuto
una dichiarazione d'amore egualmente. Nessuno dei due interlocutori si sentirà
innocente, entrambi avranno accettato la sfida del passato, del già detto che non si
può eliminare, entrambi giocheranno coscientemente e con piacere al gioco
2
dell'ironia. Ma entrambi saranno riusciti ancora una volta a parlare d'amore.
Innocenza, rivisitazione del passato, ironia. Questi gli argomenti che
verranno affrontati nella presente dissertazione. Attraverso il confronto di sei
opere di narrativa: The French Lieutenant's Woman (1969) di John Fowles,
Bloody Chamber (1979) di Angela Carter, Possession: a romance (1990) di A. S.
Byatt, Sexing the Cherry (1989), Written on the Body (1992) e The PowerBook (2000),
di Jeanette Winterson. Come è evidente, si tratta di opere molto diverse tra di
loro e appartenenti a contesti differenti, ma con un comune denominatore: il
parlare d'amore.
Tutte le opere, inoltre, sono caratterizzate da tecniche narrative legate al
postmodernismo. Quest'ultimo è stato una corrente letteraria geograficamente e
temporalmente ben delimitabile (l'America degli anni Sessanta) e lontana dagli
autori presi in esame. Ciononostante, in tutte le opere sono rintracciabili
influenze, dirette o soffuse, con il postmodernismo, sia per quanto riguarda la
struttura formale, sia – soprattutto – per quanto riguarda le tematiche
affrontate.
Il primo capitolo della dissertazione sarà incentrato sull'evoluzione del
2Umberto Eco, Postille a Il nome della rosa, Milano, Bompiani, 1984, pp. 38-39. Articolo
originariamente apparso su Alfabeta, n. 49, giugno 1983.
e6
Th
concetto di amore romantico nella contemporaneità. Anthony Giddens, Eva
Illouz e Zygmunt Bauman sono alcuni tra i più importanti studiosi che si sono
occupati delle trasformazioni economiche e culturali della società cosiddetta
postmoderna, e tra i loro ambiti di studio rientra anche l'evoluzione che il
concetto di amore ha subito negli ultimi decenni. Partendo da alcuni passaggi
particolarmente significativi delle loro opere, si cercherà di osservare in che
modo abbia reagito a tali cambiamenti la narrativa che dell'amore si occupa. I
capitoli successivi affrontano, quindi, le opere narrative oggetto d'analisi.
Verranno prese in esame alcune delle principali tematiche postmoderniste: le
strutture narrative, il concetto di identità, la riscrittura, il rapporto tra realtà e
finzione. Per ogni tema, le opere di Angela Carter, John Fowles, A. S. Byatt e
Jeanette Winterson verranno messe a confronto, cercando di evidenziarne i
punti in comune e gli aspetti originali, le similitudini e le differenze. Va
osservato che il taglio comparatistico che tale metodo di lavoro implica è
motivato dalle caratteristiche stesse delle opere in esame: per ognuna delle
tematiche affrontate non verranno confrontate tutte le opere,
indiscriminatamente, ma solamente quelle maggiormente pertinenti.
Storie d'amore postmoderne, si è detto, e lo stesso termine racchiude in sé
un doppio significato. Storie d'amore di un'epoca postmoderna e, al contempo,
storie d'amore raccontate con tecniche narrative postmoderniste. Un doppio
significato che racchiude l'argomento stesso della presente dissertazione:
osservare il modo in cui, nei romanzi presi in esame, le tecniche postmoderniste
concorrono alla narrazione della storia d'amore.
Se è vero, come afferma Umberto Eco, che non è più possibile dire
semplicemente “Io ti amo”, sorge la necessità di pronunciare la stessa frase in
un modo nuovo e originale. Rinunciando all'innocenza per una rilettura e
riscrittura consapevole, senza dimenticare il passato, ma giocandoci con ironia e
leggerezza.
7
Al modo di pronunciare “Io ti amo”, è dedicata questa tesi. È quindi da
queste tre parole, che partiremo. È dunque un innamorato che parla e che dice:
“Io ti amo”.
8
Capitolo 1
Le storie d'amore
nella postmodernità
We are the species that demands
to be lied to, in the nicest ways.
Joyce Carol Oates
1.1 L'amore nella postmodernità
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da grandi mutamenti economici
e sociali, che hanno trasformato radicalmente la società in cui viviamo.
Un'analisi sociologica di queste trasformazioni non può non tenere conto della
sfera privata degli individui, come sottolineano i sociologi James J. Dowd e
Nicole R. Pallotta:
9
It is a truism that we live in a time of global economic transformation, rapid social
change, and cultural disarray. The effects of such change on the lives and character
of human beings have been the object of study of sociologists from Fromm,
Riesman, and Marcuse to Lasch, Bellah, Hochschild, and Sennett, among others.
There is general agreement among these varied authors that the rationalization and
demystification of the world that has proceeded apace throughout the twentieth
century has not been contained within the public sphere of commerce and
contracts but has moved inexorably into the private realms of love and intimacy as
3
well.
Dalla Scuola di Francoforte in poi, sia in ambito sociologico che
economico, sono sempre più gli studiosi che si interessano alla sfera psicologica
e privata degli individui, considerandola un fattore determinante per l'analisi
delle trasformazioni socioeconomiche che sono avvenute e continuano ad
avvenire nelle società industriali avanzate. Anthony Giddens, Eva Illouz e
Zygmunt Bauman sono alcuni tra i più importanti studiosi che negli ultimi anni
si sono occupati dell'argomento. Tre studiosi di formazione e ambiti molto
diversi tra loro, ma accomunati da un particolare interesse per la linea di
contatto tra sfera pubblica e sfera privata, tra trasformazioni socioeconomiche e
cambiamenti individuali. Prenderemo ora in esame alcuni dei loro contributi,
facendo riferimento ad alcuni passaggi particolarmente significativi in relazione
all'argomento di questa dissertazione.
Anthony Giddens è uno dei più importanti pensatori ad aver analizzato le
trasformazioni culturali e sociali avvenute negli ultimi decenni. Nonostante i
suoi campi d'indagine privilegiati siano l'economia e la politica, Giddens è
convinto che uno degli ambiti più importanti di trasformazione culturale sia la
3James J. Dowd and Nicole R. Pallotta, “The end of romance: the demystification of love in
the postmodern age”, in Sociological Perspectives, vol. 43, n. 4, 2000, University of California
Press, p. 549.
10
sfera dell'intimità. Il suo saggio del 1992 The transformation of intimacy: sexuality,
4
love, and eroticism in modern societies cerca di analizzare la relazione tra la società
contemporanea e le sfere private dell'amore e della sessualità. Utilizzando le
teorie di Foucault e Reich, e facendo riferimento alle trasformazioni economiche
avvenute negli ultimi decenni, Giddens arriva a sostenere un ruolo di primo
piano della sfera privata in relazione ai cambiamenti socio-culturali. Nel
contesto di questa dissertazione, risulta particolarmente interessante il modo in
cui lo studioso affronta la trasformazione del concetto di “amore romantico”.
Anthony Giddens distingue innanzitutto tra due tipi di amore: “amore
passione” e “amore romantico”. L'amore passione – il cui termine viene ripreso
da Stendhal, ma abbandonando il significato originario, come precisa lo stesso
Giddens – è il coinvolgimento emotivo con l'altro, fortemente associato al
coinvolgimento sessuale. L'amore passione è un fenomeno tendenzialmente
universale, presente nelle culture più diverse, come ha osservato Bronislaw
5
Malinowski. L'amore romantico è, invece, un fenomeno storicamente
delimitato e fortemente influenzato dalla cultura. Secondo Giddens, l'amore
romantico si delinea in modo netto solamente nella seconda metà del XVIII
secolo, parallelamente ai cambiamenti sociali che stavano avvenendo in quegli
anni. L'amore romantico sarebbe, quindi, fortemente connesso all'Illuminismo e
più in generale alle tendenze libertarie che caratterizzavano la vita sociale di
quegli anni, andando a inserirsi direttamente “nei legami emergenti fra libertà e
6
autorealizzazione”. L'amore romantico appare strettamente collegato alla
4Anthony Giddens, La trasformazione dell'intimità: sessualità, amore ed erotismo nelle società
, Bologna, Il mulino, 1995.
5Significativa la seguente osservazione di Malinowski a proposito degli abitanti delle isole
Trobiand, citata da Giddens:
“Come per l'europeo, per il melanesiano l'amore è una passione che tormenta più o meno
intensamente l'anima e il corpo, può portare a molte difficoltà, scandali o tragedie e più
raramente illumina la vita e allarga il cuore colmandolo di gioia.”
Bronislaw Malinowski, La vita sessuale dei selvaggi nella Melanesia nord-occidentale, Milano,
Feltrinelli, 1981, p. 69.
6Anthony Giddens, La trasformazione dell'intimità: sessualità, amore ed erotismo nelle società
e
11
modern
maggior libertà individuale, all'accresciuta mobilità sociale e alla mutata
condizione femminile:
La nascita del paradigma dell'amore romantico può essere vista in relazione a una
serie di fenomeni che influirono sulle donne a partire dalla fine del Settecento. Uno
di essi […] fu la creazione del focolare domestico. Il secondo fu il mutamento dei
rapporti fra genitori e figli; il terzo è stato definito l'invenzione della maternità.
7
Tutti e tre sono strettamente collegati al mutamento della condizione femminile.
Amore romantico come riflesso di un relativo aumento del potere delle
donne nella società, quindi. È bene precisare, come fa lo stesso Giddens, che il
ruolo della donna appare ancora fortemente subordinato a quello dell'uomo
nelle società europee del diciottesimo secolo, ma all'interno di questa struttura
gerarchica si iniziano a delineare alcuni spazi – più mentali che pratici, in ogni
caso – di indipendenza. Una trasformazione quindi intimamente
contraddittoria: da un lato più indipendenza, dall'altro più subordinazione. Il
concetto di focolare domestico ne è un simbolo significativo: la donna viene
relegata tra le mura domestiche, ma all'interno di quelle mura acquisisce più
libertà e autonomia:
Gli ideali dell'amore romantico si combinavano alla perfezione con la
subordinazione della donna fra le mure domestiche e la sua relativa separazione
dal mondo esterno. Ma lo sviluppo di questi ideali fu anche una manifestazione
del potere delle donne, una affermazione contraddittoria di autonomia di fronte
8
alle privazioni sopportate.
Anthony Giddens cerca quindi di analizzare le caratteristiche dell'amore
moderne, cit., p. 50.
7Ibid., p. 52.
8Ibid., p. 53.
12
romantico. Esso è visto come naturalmente proiettato verso il futuro,
configurandosi come un mezzo capace di innalzare l'individuo dalla
contemporaneità per proiettarlo nella storia:
L'amore romantico stacca [gli individui] dal più vasto contesto sociale in modo
diverso: fornendo loro un percorso vitale di lunga durata orientato verso un futuro
preannunciato e tuttavia malleabile. […] L'amore romantico si proietta in due
direzioni: da una parte afferra l'altro e lo idealizza. Dall'altro prefigura un percorso
per uno sviluppo futuro. Sebbene la maggior parte degli studiosi si sia concentrata
sulla prima di queste caratteristiche, la seconda è almeno altrettanto importante e
9
in un certo senso ne è il fondamento.
L'amore romantico, inoltre, non è solamente proiettato verso il futuro, ma
si propone come mezzo di controllo di quel futuro. Grazie a esso l'individuo ha
la possibilità di indirizzare la propria vita in una direzione piuttosto che in
un'altra:
Una storia d'amore romantica non era più, come avveniva generalmente in
precedenza, una combinazione irreale di circostanze nell'ambito della finzione.
Essa diventava invece una strada possibile per il controllo del futuro e al tempo
stesso una forma di sicurezza psicologica per tutti coloro le cui vite ne erano
10
coinvolte.
La storia d'amore appare quindi come portatrice di ordine in una realtà
altrimenti caotica. Essa diventa una modalità privilegiata di creazione di
continuità, una possibilità di ordinare la storia in una linea narrativa:
L'amore romantico ha introdotto l'idea del racconto all'interno della vita
dell'individuo. Il racconto di una storia è uno dei significati implicati nel termine
9Ibid., p. 55.
10Ibid., p. 52.
13
romantico, ma la storia in questione è fortemente individualizzata, integrando l'io e
11
l'altro in una narrazione privata senza alcun riferimento ai processi sociali esterni.
È interessante notare come in questo passaggio Giddens sottolinei la
capacità dell'amore romantico di creare ordine, di delineare una storia,
collegando avvenimenti separati. In altri termini, l'amore romantico permette
alla vita dell'individuo di assumere la forma del racconto. L'utilizzo del termine
“romance” nell'accezione di storia acquisisce quindi un significato suggestivo.
La storia d'amore romantica sarebbe in grado, secondo Giddens, di
riconfigurare la propria vita in una struttura narrativa coerente. Storia d'amore
romantica, quindi, come mezzo privilegiato di creazione di storia, di narrativa,
come interfaccia con la realtà esterna.
Un'altra importante studiosa che si è occupata dell'argomento è Eva Illouz,
sociologa di origini marocchine che ha studiato in Francia e negli Stati Uniti,
insegnando in seguito a Berlino e Tel Aviv. Al centro della sua ricerca sono la
cultura popolare, la società dei consumi, e la psicologia delle emozioni. In
particolare, il suo campo di studio privilegiato è il rapporto tra organizzazione
sociale e produzione culturale. Il suo saggio Consuming the romantic utopia: love
12
and the cultural contradictions of capitalism, pubblicato nel 1997, si è occupato del
rapporto tra relazioni amorose e contemporaneità, cercando di indagare the
forms and the mechanisms through which romantic emotions intersect with the
13
culture, the economy, the social organization of advanced capitalism.
Nella prima sezione del suo studio Eva Illouz propone un'analisi delle
trasformazioni avvenute al concetto di amore romantico negli anni '30 e '40 del
11Ibid., p. 49.
12Eva Illouz, Consuming the romantic utopia: love and the cultural contradictions of capitalism,
Berkeley and Los Angeles, University of California Press, 1997.
13Ibid., p. 1.
«»14
Novecento. Il saggio prende in esame pubblicità, romanzi, film e molti altri
prodotti culturali dell'epoca, andando a delineare un progressivo cambiamento
del concetto di amore con l'avvento della cultura di massa. Con la
secolarizzazione delle società industriali avanzate, secondo Illouz, l'amore
romantico subentra alla religione come ideale utopico: «Romantic value became
a value in and of itself. Mass culture turned it into one of the most pervasive
14
mythologies of contemporary American life», diventando, così, un luogo di
esperienza sacra all'interno della nostra epoca secolarizzata e relativista.
L'amore romantico afferma il privilegio dei sentimenti sugli interessi
economici, e «projects an aura of transgression and both promises and demands
15
a better world». Amore come utopia, quindi. Ma Eva Illouz prosegue la sua
analisi affermando che le possibilità utopiche dell'amore si sono intrecciate
sempre più con la natura consumistica delle società contemporanee. L'amore
romantico «has been ambiguously incorporated into the culture of consumer
16
capitalism», e, come conseguenza di questo, «the inequalities constitutive of
17
the market have been transferred to the romantic bond itself». In sostanza,
l'amore e la cultura consumistica si uniscono in quella che la sociologa definisce
18
la «political economy of romance». L'utopia romantica tende, quindi, a essere
sempre più associata ai prodotti di consumo:
In the early years of this century courtship and marriage, romance and love
became increasingly tied to new markets for leisure and personal commodities.
[…] The possibility of romance came to depend on the correct, external mise-en-
scene: theaters, dance halls, restaurants, setting seen in movies and advertising
19
images.
14Ibid., p. 30.
15Ibid., p. 9.
16Ibid., p. 22.
17Ibid.
18Ibid., p. 66.
19Ibid., p. 77.
15
I prodotti di consumo, a loro volta, diventano i generatori stessi dell'utopia
romantica, generando così un circolo vizioso in cui ideali romantici assoluti
vanno ad alimentare e sono a loro volta alimentati da prodotti materiali
consumistici. Significativamente, Illouz chiude la prima sezione del suo saggio
con la considerazione che le caratteristiche dell'amore romantico nel periodo
precedente alla Seconda Guerra Mondiale anticipano quelle che poi
diventeranno le caratteristiche strutturali dell'amore nella postmodernità:
This new “romantic political economy” […] foreshadowed the reconfigured
relations of the cultural and economic that characterize post-World War II
postmodern culture. As many authors now recognize, postmodern culture is
characterized by the fantastic outgrowth of the cultural sphere vis-à-vis the
economic one – not because the former has overridden the latter, but because the
zone of control exerted by capitalism moved from production to the sphere of
culture via the threefold articulation of consumption, leisure, and mass media.
Postmodern romance is thus firmly located in the discourse and institutions that
20
have been designed by the cultural entrepreneurs of capitalism.
Il saggio di Illouz prosegue quindi andando a esaminare il modo in cui
questa nuova “romantic political economy” va a inserirsi nella struttura sociale
della società americana. Viene così delineata una differenza tra il concetto di
amore romantico diffuso nella upper-middle-class e nella middle-class e quello
diffuso nella working-class, pur ammettendo un certo margine di influenza
reciproco, puntualizza Illouz. L'amore romantico appare legato, quindi, alla
stratificazione sociale:
Romantic love thus became closely associated not only with the consumption of
leisure goods but also with forms of “positional” consumption, aimed at
20Ibid., p. 78.
16
21
displaying status in a competitive system of social stratification.
La parte centrale di Consuming the romantic utopia, ovvero la sezione “All
that is romantic melts into air: love as a postmodern condition”, è sicuramente
quella più interessante nell'ambito di questa dissertazione. In questa sezione
Eva Illouz si affida, oltre che all'analisi di prodotti culturali come pubblicità,
libri e film, a strumenti d'indagine dal taglio più sociologico, come questionari e
interviste. La sociologa va a osservare in che modo l'immaginario dei singoli sia
influenzato dalla cultura popolare, arrivando a sostenere che l'ideale di amore
romantico contemporaneo sia fortemente influenzato dai prodotti culturali di
consumo. Eva Illouz sostiene così un'interdipendenza tra sfera economica e
sfera culturale, supporting the postmodern idea that our cultural experience
and social relationships have become thoroughly enmeshed with the goods and
22
meanings of the sphere of consumption. La relazione tra ideali romantici e
prodotti culturali è così a doppio senso, dal momento che entrambi si
influenzano reciprocamente. Ed è in questa linea di congiunzione, tra sfera
economica e sfera culturale, che risiede la contraddizione – e specificità –
dell'amore contemporaneo: ovvero l'apparire contemporaneamente come
simbolo dell'utopia e del consumismo, l'essere contemporaneamente proiettato
verso l'esterno e rivolto verso l'interno della società contemporanea.
Questa caratteristica ambigua e contraddittoria dell'amore romantico ci
porta a un terzo importante studioso che si è occupato della postmodernità: il
sociologo Zygmunt Bauman. Partendo da un approccio prettamente
sociologico, Bauman ha analizzato i cambiamenti che hanno interessato le
società capitalistiche avanzate duranti gli ultimi decenni. Il suo approccio
21Ibid., p. 71.
22Ibid., p. 151.
«»17
risulta particolarmente interessante in questo ambito in quanto cerca di mettere
in relazione i mutamenti economici con quelli culturali. Da questo punto di
vista la sua concezione si riallaccia a correnti di pensiero come la Scuola di
Francoforte – in particolare il pensiero di Herbert Marcuse – che tendono a non
separare la sfera economica da quella culturale e a considerarle interdipendenti,
superando la dipendenza unilaterale tra struttura sociale e sovrastruttura,
23
proposta, al contrario, da Marx. Con Liquid love: on the frailty of human bonds,
pubblicato nel 2003, Bauman affronta il tema delle relazioni amorose nella
società contemporanea. Il sociologo polacco, facendo riferimento al suo concetto
di modernità liquida, cerca di interpretare i mutamenti che stanno avvenendo
nel campo delle relazioni sentimentali, dedicando il libro ai “rischi e alle
24
angosce del vivere insieme, e in disparte, nel nostro mondo liquido-moderno”.
Il concetto di liquidità è stato utilizzato da Bauman a partire dalla fine degli
anni '90 per definire la società contemporanea, ed è stato ripreso e ampliato nei
2526
suoi successivi lavori, come Liquid modernity (2000), Liquid life (2005), e Liquid
27
(2006). Secondo Bauman la società ottocentesca era caratterizzata, a ogni
livello, da strutture solide: stati-nazioni robusti, sistemi di diritto almeno
teoricamente onnicomprensivi, sistemi burocratici forti, stratificazione sociale in
classi ben definite, scarsa mobilità sociale, modo di produzione standardizzato.
Con la seconda metà del Novecento molte di queste caratteristiche vengono a
poco a poco intaccate, se non completamente demolite. I sociologi parlano
sempre più di globalizzazione, crisi degli stati-nazione, deregolamentazione
economica, delocalizzazione. Le società contemporanee, afferma Bauman, sono
caratterizzate da un crescente livello di fluidità. Le strutture sociali, politiche ed
economiche appaiono sempre più temporanee e disponibili a cambiare in breve
23Zygmunt Bauman, Amore liquido: sulla fragilità dei legami affettivi, Roma, Laterza, 2004.
24Ibid., p. XII.
25Zygmunt Bauman, Modernità liquida, Roma, Laterza, 2002.
26Zygmunt Bauman, Vita liquida, Roma, Laterza, 2006.
27Zygmunt Bauman, Paura liquida, Roma, Laterza, 2008.
18
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