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delinea il profilo della società, attraverso la storia, le strategie e le prospettive
per lo sviluppo futuro.
Il terzo capitolo descrive i metodi di riclassificazione dello stato patrimoniale e
del conto economico applicandoli ai bilanci Sabaf; mentre, il quarto capitolo,
dopo aver esposto i principali indici utili per l‟analisi patrimoniale finanziaria
ed economica d‟impresa, presenta detti indicatori sulla base dei precedenti
bilanci riclassificati.
L‟ultima parte, infine, riporta un giudizio globale sull‟andamento economico e
sull‟attuale struttura della società attraverso una valutazione analitica dei
singoli indici e tenterà di definire i limiti di significatività incontrati nell‟analisi
di tali indicatori.
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IL BILANCIO D’ESERCIZIO E LE ANALISI DI BILANCIO
1.1 IL RUOLO INFORMATIVO DEL BILANCIO D‟ESERCIZIO
La valutazione circa la capacità di un‟impresa di generare valore per gli
stakeholders passa necessariamente da un‟attenta analisi dei documenti
contabili di sintesi dell‟andamento gestionale d‟impresa. E‟ proprio il bilancio
d’esercizio ad essere utilizzato come mezzo principale per formulare giudizi
sullo stato e sull‟andamento economico-finanziario di un‟azienda.
Questo, infatti, è volto a soddisfare le esigenze conoscitive circa la gestione
aziendale dei diversi soggetti interni ed esterni, i cui interessi confluiscono
nell‟impresa; quali la direzione aziendale (amministratori e loro stretti
collaboratori), i detentori del capitale di rischio (gruppo di controllo e
minoranze varie), i creditori (obbligazionisti, istituti di credito, fornitori), il
personale dipendente, l‟amministrazione finanziaria dello Stato e i terzi vari.
Il bilancio è nato probabilmente come puro strumento di quadratura e
riprova del lavoro contabile svolto durante l‟esercizio, ed è diventato via via
uno strumento di conoscenza: uno strumento cioè di comunicazione, di
motivazione, di valutazione e di pianificazione. E‟ un sistema di valori
eterogeneo nella composizione e nella derivazione, ma è, anche, eterogeneo
nelle finalità; infatti, il bilancio d‟esercizio è diverso dal bilancio di
liquidazione, dal bilancio fiscale o dai bilanci preventivi.
I valori del bilancio d‟esercizio sono oggetto di varie elaborazioni allo
scopo di approfondire le conoscenze sull‟assetto aziendale e sulla
funzionalità economica-finanziaria della gestione.
Queste elaborazioni sono dette analisi di bilancio e costituiscono una
componente assai significativa del sistema informativo aziendale. Attraverso
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le analisi si svolge un processo a ritroso volto a capire i fatti d‟impresa per
formulare giudizi sull‟economicità aziendale; il bilancio, infatti, è visto come lo
“specchio” della fisionomia dell‟impresa.
Il grado di espressività delle analisi di bilancio è strettamente legato al
grado di trasparenza ed attendibilità dei bilanci presi in esame. L‟utilizzazione
del bilancio d‟esercizio presuppone, quindi, una serie di accertamenti
preliminari volti a verificare l‟attendibilità e la significatività dei valori accolti
nei prospetti di conto economico e stato patrimoniale.
Prima di un‟analisi economico-finanziaria è indispensabile passare per una
fase di interpretazione, che consiste nel comprendere correttamente i passi
tecnici compiuti per costruire il bilancio e nell‟accertare il grado di esattezza e
di credibilità dei valori indicati.
Interpretare il bilancio di esercizio significa, quindi, mettere in atto un
processo caratterizzato dalle seguenti fasi:
ξ individuazione dei criteri utilizzati nella redazione del bilancio
d‟esercizio;
ξ accertamento del grado di attendibilità dei valori; questo
presuppone un procedimento di revisione teso a verificare la
rispondenza tra fenomeni d‟azienda, rilevazioni contabili e valori di
bilancio e ad accertare la corretta applicazione dei criteri di
valutazione in relazione alle finalità perseguite con il bilancio;
ξ valutazione del grado di significatività, ossia se il bilancio presenta
una classificazione dei valori tale da essere sufficiente per trarre
giudizi significativi sulla gestione d‟impresa.
Altro problema che sorge in sede interpretativa riguarda l‟erosione del
metro monetario connesso al fenomeno inflazionistico. Il bilancio d‟esercizio,
che si fonda sulla moneta a valore corrente e sul criterio del “costo storico”,
diventa tanto meno espressivo quanto più elevato è il tasso di inflazione. Se
durante l‟analisi non si valuta correttamente il fenomeno, si rischia di arrivare
a dei risultati contraddittori o in ogni caso non significativi.
L‟oggetto delle analisi è la stima dello “stato di salute” dell‟impresa dal
punto di vista economico-finanziario; in particolare, si tratta di giungere alla
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formulazione di giudizi sulla situazione economica e sulla situazione
finanziaria dell‟impresa in funzionamento.
Per giudizio di situazione economica si intende l‟accertamento della capacità
dell‟impresa di produrre un reddito positivo; mentre per giudizio di situazione
finanziaria si verifica se l‟impresa sarà capace di far fronte tempestivamente
ed economicamente ai suoi impegni finanziari. Quest‟ultimo giudizio viene
sviluppato su due piani: solvibilità a breve o liquidità, quando esso riguarda
tempi ragionevolmente brevi; solvibilità a lungo, nel caso di tempi lunghi.
Per la valutazione di questi giudizi bisogna avvalersi di altre informazioni
interne ed esterne all‟impresa, oltre a quelle di bilancio, per poter
comprendere a pieno come si svilupperà la dinamica economico-finanziaria
futura.
Gli scopi operativi perseguiti con le analisi di bilancio possono essere
molteplici in relazioni alle specifiche circostanze che fanno sorgere il bisogno
di conoscere l‟andamento e la situazione economica e finanziaria di
un‟impresa, e in relazione ai diversi utilizzatori dell‟informativa di bilancio.
Dapprima possiamo individuare un‟esigenza che si manifesta all‟interno
dell‟impresa – analisi interne - in sede di programmazione e di pianificazione;
in questo caso l‟utilizzo è periodico e si manifesta sia al momento di
definizione del programma e del piano, sia in fase di controllo dei risultati
conseguiti.
Anche in vista di un intervento organizzativo o di indirizzo strategico le analisi
sono necessarie per comprendere lo stato economico-finanziario d‟impresa;
in questi casi risulta naturale collegare il modello economico-finanziario
sotteso al bilancio e alle sue analisi, con il modello organizzativo e con quello
strategico al fine di ricercare la sua evoluzione trascorsa e il prevedibile
andamento economico-finanziario futuro. Le esigenze interne all‟azienda
conducono ad analisi complesse ed estremamente coordinate, ma queste
possono essere articolate in giudizi elementari che sono di estrema utilità
pratica.
L‟impresa, oltre che indagare sulla sua gestione, avverte l‟esigenza di
conoscere le prestazioni e i comportamenti degli altri soggetti con le quali
entra in contatto durante la sua attività – analisi esterne.
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Sono, così, molto diffuse le analisi di bilancio per valutare l‟affidabilità delle
imprese clienti, la solidità delle imprese fornitrici, i punti di forza e di
debolezza delle imprese concorrenti. In questo caso l‟azienda non potrà
utilizzare altri dati aziendali diversi da quelli forniti dai bilanci, dalle relazioni
degli amministratori e dei sindaci.
Un altro importante comparto in cui le analisi di bilancio svolgono un ruolo
primario è il settore del credito: tale metodologia è utilizzata sia per la
valutazione del fido nelle operazioni di credito a breve, sia per le istruttorie
svolte nella concessione del credito a medio termine. Inoltre, con la prossima
introduzione dei principi di Basilea 2, si conferirà maggior peso alle analisi di
bilancio nelle valutazioni del merito del credito, poiché le banche, per
economizzare il loro capitale investito, dovranno apprezzare la capacità
dell‟azienda di generare flussi di cassa in grado di rimborsare i finanziamenti
richiesti.
Numerosi altri possono essere gli utilizzatori delle analisi di bilancio: dal
management dell‟impresa, alla Amministrazione Fiscale, agli studiosi e agli
analisti finanziari, e a quanti altri hanno interesse a conoscere lo stato di
salute dell‟impresa.
Nasce, così, la necessità di trovare strumenti contabili e gestionali che
siano in grado di raggiungere l‟obiettivo di integrare l‟informativa di bilancio.
Sul piano operativo, le principali tecniche di analisi che vengono attuate sono
le seguenti:
ξ analisi per indici;
ξ analisi per flussi.
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1.2 LA TECNICA DI ANALISI PER INDICI
Gli indici di bilancio sono spesso considerati sinonimo di analisi di bilancio
e in tale veste sono utilizzati per esprimere giudizi e fornire valutazioni sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un‟impresa.
L‟analisi di bilancio per indici si basa sul confronto delle voci dello stato
patrimoniale con quelle del conto economico allo scopo di ottenere valori
significativi da cui si possano trarre indicazioni utili per esprimere un giudizio
sulla struttura dell‟azienda, sulla sua capacità di remunerare i capitali in essa
impiegati nonché sulla sua attitudine alla sopravvivenza.
L‟analisi di bilancio per indici è dunque una particolare metodologia di analisi,
mediante la quale i dati del bilancio sono convertiti da valori assoluti in valori
relativi.
Essa permette di rendere omogenee le grandezze contenute nei bilanci di
esercizio allo scopo di:
ξ individuare l‟evoluzione o il trend nel corso del periodo oggetto
dell‟esame aziendale;
ξ porre a confronto le previsioni con i consuntivi (raffronto tra budget
e bilancio);
ξ confrontare i risultati ottenuti in passato dalla stessa impresa
oppure con altre imprese operanti nello stesso settore di attività
(confronti con altre aziende).
Tramite questa metodologia è possibile esprimere giudizi su alcuni aspetti
della gestione aziendale e più in particolare:
ξ liquidità, intesa come capacità dell‟azienda di generare flussi di
entrate monetarie in misura sufficiente da coprire i fabbisogni;
ξ solidità, intesa come capacità dell‟azienda di mantenere una
struttura finanziaria e patrimoniale capace di fronteggiare le
mutevoli condizioni interne ed esterne;
ξ redditività, intesa come capacità della direzione aziendale a
trasformare il fatturato, le risorse impiegate e il capitale investito in
profitto;
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ξ efficienza operativa, intesa come capacità della direzione
aziendale di gestire le risorse a disposizione in maniera
profittevole.
L‟analisi di bilancio per indici si effettua non solo con l‟utilizzo di rapporti
ma anche con sottrazioni e percentuali. Utilizzando i rapporti si ottengono
indici-quozienti, vale a dire un rapporto tra due valori o quantità; utilizzando,
invece, le sottrazioni lo stesso ottiene indici-differenze, mentre con le
percentuali si confrontano valori omogenei sulla base comune fatta uguale a
cento.
Non bisogna, però, limitarsi alla mera interpretazione del singolo indice,
ma si deve procedere a confrontarli tra loro e ad individuare le correlazioni
esistenti. Solo nella fase successiva si potrà, pertanto, essere in grado di
esprimere giudizi sul reale stato di salute dell‟impresa analizzata.
La tecnica dell‟analisi di bilancio per indici, inoltre, assume un‟importanza
strategica se gli indicatori sono esaminati nel tempo e nello spazio: nel primo
caso si confronterà gli indici ricavati da almeno tre bilanci predisposti alla
stessa data, così da poter valutare il trend; nel secondo caso si confronterà
gli indici dell‟impresa analizzata con quelli di una o più altre imprese di
dimensioni analoghe ed operanti nello stesso settore.
Pertanto, in sede di valutazione delle performance aziendali, si potranno
attivare le seguenti analisi:
ξ analisi temporale, vale a dire l‟esame dell‟andamento nel tempo
degli indici;
ξ analisi spaziale, vale a dire il confronto tra gli indici dell‟impresa
analizzata con quelli di altre aziende dello stesso settore;
ξ analisi comparativa raffrontando gli indici dell‟impresa con indici
standard che sono considerati come ottimali e come obiettivi da
raggiungere.
Per qualsiasi azienda si possono esaminare anche centinaia di indici, è
tuttavia consigliabile scegliere solo quelli più significativi, più utilizzati nella
pratica e più idonei a tenere sotto controllo le diverse aree gestionali e gli
equilibri finanziari.
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1.3 I LIMITI DELLA TECNICA DI ANALISI PER INDICI
L‟analisi di bilancio per indici deve consentire una valutazione delle
performance aziendali oggettive e puntuali. Affinché tale indagine risulti
significativa occorre che le analisi di bilancio siano oggettive ed assolute; non
devono, perciò, prescindere da valutazioni o da congetture soggettive.
Il grado di significatività è, quindi, legato all‟attendibilità e alla trasparenza dei
bilanci oggetto di elaborazione; questi derivano direttamente dal sistema
contabile in atto nell‟azienda, dai giudizi di valore e dalle considerazioni
politiche, perciò risentono in modo diretto dell‟impostazione della contabilità e
dei principi contabili in uso presso l‟azienda stessa o degli obblighi legislativi
vigenti nel Paese. Vi è, inoltre, un problema di accertamento della veridicità
del bilancio, che conduce direttamente nella zona dei “controlli
amministrativi”, delle revisioni o verifiche contabili e dell‟auditing.
La causa principale dei limiti di espressività del bilancio d‟esercizio è
costituita dal fatto che l‟azienda è un organismo complesso, che comprende
elementi eterogenei come denaro e valori assimilati, impianti, macchinari e
fabbricati, beni immateriali, politiche, organizzazione, penetrazione sul
mercato, posizionamento rispetto alla concorrenza, fino alle risorse umane,
alle tecnologie, ai valori sociali, agli aspetti ecologici.
La contabilità, e di conseguenza il bilancio, non può considerare tutti questi
elementi e di quelli che considera assume certi valori secondo determinati e
opinabili criteri.
Il bilancio, inoltre, è uno strumento sintetico che fornisce una
rappresentazione statica della gestione aziendale in un determinato
momento (di solito la data di chiusura dell‟esercizio), anche se, un‟impresa in
attività è in continuo dinamismo.
Esso, quindi, fotografa l‟istante della gestione aziendale solo alla data della
sua formazione; per questo motivo l‟analisi svolta sulla base di un solo
esercizio può essere distorsiva e assai limitativa. Per ovviare a questo limite
deve essere eseguito un giudizio attraverso il raffronto degli indici di una
serie consecutiva di bilanci, ossia si deve svolgere un‟analisi temporale.
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I dati derivanti dai prospetti di bilancio sono consuntivi, riportano effetti di
eventi già accaduti e passati. Molto spesso, invece, per gli stakeholders è più
importante prevedere il futuro sviluppo economico-finanziario dell‟impresa,
valutare le sue potenzialità di crescita ed i suoi limiti, piuttosto che analizzare
l‟andamento trascorso.
Per poter fare proiezioni sul futuro dell‟azienda è indispensabile, però,
basarsi su dati inerenti alle situazioni economiche e finanziarie precedenti;
ecco che, in questo caso, gli indici utilizzati nell‟analisi di bilancio risultano
essere una buona base informativa, assieme ad un‟approfondita conoscenza
del settore e del mercato in cui l‟azienda opera.
Un ulteriore limite all‟analisi di bilancio per indici è costituito dal fatto che i
bilanci predisposti dalle aziende non sempre sono rappresentazioni dei reali
valori aziendali; infatti, lo stato patrimoniale non riporta il valore di mercato di
molte attività, basti pensare al valore delle immobilizzazioni acquisite al
termine di contratti di leasing al prezzo di riscatto, queste non rispecchiano la
realtà del loro valore, oppure il valore degli ammortamenti non esprimono la
reale perdita di valore o l‟usura avvenuta nel periodo.
In generale si dovrà attentamente tenere in considerazione:
ξ eventuali fenomeni inflativi; molti dati nello stato patrimoniale sono
valutati al costo storico, e questi possono rendere non confrontabili
valori di bilancio non più omogenei da un anno all‟altro a causa del
modificato potere di acquisto della moneta;
ξ presenza di elementi straordinari, quali fusioni, conferimenti di
azienda, scissioni ecc.; in tal caso la comparazione dei bilanci
perde di significatività, dato che questi prospetti di bilancio sono
costruiti con valori di natura puramente straordinaria;
ξ unificazione contabile da un punto di vista formale e sostanziale; i
criteri di valutazione utilizzati devono essere costanti nel tempo, la
divisione e la denominazione dei conti deve essere sempre la
stessa e l‟intervallo temporale di riferimento uguale.
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Si deve, infine, sottolineare come la predisposizione dei bilanci richieda
sempre un certo periodo di tempo e quindi essi costituiscono
rappresentazioni numeriche a posteriori rispetto al periodo in cui si procede
all‟analisi dell‟azienda, permettendo di ottenere risultati solo probabili ma privi
del requisito della certezza.
Si dovrà pertanto formulare un giudizio critico dei dati estrapolati dall‟utilizzo
della tecnica di analisi di bilancio per indici tenendo nella giusta
considerazione i limiti sopra indicati.