5 I LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE NELLA PROSPETTIVA CONTABILE NAZIONALE E INTERNAZIONALE
IL CASO DELLA ASTALDI S.P.A.
1 L’IMPATTO DEGLI IAS/IFRS SUL SIGNIFICATO
ECONOMICO-AZIENDALE DEL BILANCIO
CIVILISTICO
SOMMARIO: 1.1 Il ruolo del bilancio d’esercizio nella tradizione italiana e l’adozione degli
IAS/IFRS; 1.2 Breve analisi comparativa: il modello di bilancio d’esercizio secondo i principi
contabili nazionali e internazionali
1.1 Il ruolo del bilancio d’esercizio nella tradizione italiana e l’adozione
degli IAS/IFRS
1
Lo scopo del presente capitolo è di proporre al lettore un quadro generale dei
cambiamenti generati dall’adozione dei principi contabili internazionali
(IAS/IFRS) nell’impianto di bilancio italiano.
La dottrina economico-aziendale italiana ha attribuito al bilancio d’esercizio
molteplici significati; ad oggi, pur con tutti i suoi limiti, il bilancio d’esercizio può
ritenersi certamente uno dei più utili strumenti per indagare le situazioni
patrimonial-finanziarie e gli andamenti economici delle aziende.
Alcuni tra i più autorevoli studiosi
2
lo hanno definito: rendiconto, sistema di
valori e strumento di informazione.
Ad evidenza, secondo Alberto Ceccherelli “l’espressione bilancio … ha finito
per assorbire, in relazione alla funzione dimostrativa assunta dal saldo, il
significato … di procedimento di valutazione del saldo, e quindi di determinazione
del risultato” ovvero “il bilancio può assumere funzioni di rendiconto”
3
.
1
I principi contabili internazionali (IAS/IFRS) rappresentano regole di carattere tecnico-convenzionale che
sovrintendono il processo di elaborazione del bilancio legale, essi prestano un contributo in termini di criteri di
valutazione, modelli di misurazione, dettami di quantificazione delle singole poste nonché metodologie di
rappresentazione delle operazioni contabili dell’esercizio. Essi possono distinguersi fondamentalmente in virtù
della matrice che li contraddistingue, a seconda degli ambiti territoriali nella cui tradizione contabile si sono
incardinati nel tempo, ciò confluisce pure in organi emananti diversi: da un lato gli Stati Uniti d’America ed il
mondo anglosassone che adottano gli US GAAP, dall’altro l’Europa continentale che adotta gli IAS/IFRS.
Questi ultimi, oggetto di approfondimento nel presente lavoro, sono predisposti dall’International Accounting
Standard Board (IASB), ente di natura privata frutto di un accordo tra le maggiori associazioni professionali
operanti in diversi Stati (oggi può contare sull’adesione degli standard setters di oltre cento Paesi) che ha dato
seguito dal 2001 al precedente International Accounting Standard Committee (IASC), nato nel 1973. I principi
emanati prima del 2001 hanno mantenuto la precedente denominazione (IAS) mentre quelli predisposti dallo IASB
hanno adottato una nuova numerazione e denominazione (IFRS).
2
Tra i principali studiosi della dottrina economico-aziendale che hanno attribuito al bilancio d’esercizio i
significati summenzionati si ricordano ALBERTO CECCHERELLI, LORENZO DE MINICO, DOMENICO
AMODEO e PIETRO ONIDA.
3
Cfr. CECCHERELLI A., Il linguaggio dei bilanci, Le Monnier, Firenze, 1968, pag. 3.
L’IMPATTO DEGLI IAS/IFRS SUL SIGNIFICATO ECONOMICO-AZIENDALE DEL BILANCIO CIVILISTICO
8
recepiti gli IAS/IFRS, procedimento di omologazione meglio noto come
endorsement).
Ad oggi, in definitiva, si osserva un quadro di riferimento sostanzialmente
mutato, in cui i principi contabili nazionali OIC hanno subito un netto
ridimensionamento, sebbene permanga la loro validità per la redazione dei bilanci
delle imprese che non applicano i principi emanati dallo IASB.
1.2 Breve analisi comparativa: il modello di bilancio d’esercizio secondo i
principi contabili nazionali e internazionali
Il presente paragrafo esporrà un breve confronto del modello di bilancio
d’esercizio secondo i principi contabili nazionali e internazionali, ovverosia il
primo una rappresentazione del bilancio redatto secondo le disposizioni civilistiche
e i principi contabili nazionali che, indubitabilmente, esprime evidenza di una
configurazione di reddito e di capitale differente rispetto a quella prodotta dal
bilancio imperniato sui principi contabili internazionali.
Con riferimento al primo, si possono rilevare le seguenti caratteristiche:
◊ il contesto in cui si inserisce il bilancio del sistema contabile italiano è
costituito per lo più da piccole e medie imprese a ristretta base
azionaria;
◊ la principale finalità informativa del bilancio consiste nell’evidenziare
il reddito prodotto durante l’esercizio, quindi l’impostazione di fondo
del bilancio è quella di offrire informazioni sul passato della gestione,
dalle quali il lettore potrà ottenere utili elementi per il futuro
4
;
◊ l’intero impianto di bilancio è incentrato sul criterio della prudenza e
della continuità, il che si sostanzia nell’ancoraggio al costo storico
quale parametro di riferimento oggettivo che mira a valutare i diversi
cespiti al valore più antico (e solo raramente permette l’adozione del
valore corrente, purché come alternativa e a condizione che sia minore
4
Per approfondimenti si consulti l’articolo di BIANCHI M. T. e DI SIENA M., Il significato economico-aziendale
del bilancio secondo gli Ias, pubblicato sulla rivista telematica Fiscooggi, in www.fiscooggi.it.
39
alternativo rispetto al metodo della percentuale di completamento, e come tale da
applicarsi in modo costante lungo l’intera durata della commessa, e non
provvisoriamente come disposto dallo IAS 11.
Recuperando l’esempio 1, si mostra l’impatto sugli schemi di bilancio prodotti
dall’applicazione del criterio della commessa completata.
La rappresentazione nel bilancio d’esercizio redatto secondo i principi contabili
nazionali (OIC):
La rappresentazione nel bilancio d’esercizio redatto secondo i principi contabili
internazionali (IAS/IFRS):
VOCE ESERCIZIO
IL BILANCIO SECONDO GLI OIC n n+1 n+2
Stato Patrimoniale:
Attivo
C.I) Rimanenze
C.I.3) Lavori in corso su ordinazione
C.II) Crediti
C.1) Crediti verso clienti
Passivo
D) Debiti
D.6) Acconti
Conto Economico:
A.1) Ricavi delle vendite e delle prestaz.
A.3) Variaz. dei lavori in corso su ord.
B) Costi della produzione
C) Proventi e oneri finanziari
23) Utile d’esercizio (margine)
3.600.000
-
1.150.000
-
3.600.000
3.600.000
-
-
10.800.000
250.000
1.400.000
-
6.480.000
6.480.000
-
-
-
-
1.000.000
18.000.000
-10.080.000
4.320.000
-
3.600.000
APPENDICE
ALLEGATO 1 – COMPARAZIONE DELLE MODALITÁ APPLICATIVE DEL
CRITERIO DELLA PERCENTUALE DI COMPLETAMENTO
Errore. Il segnalibro non è
definito.
METODI DI CALCOLO DELLA % DI
COMPLETAMENTO
TRATTI PECULIARI
COSTO SOSTENUTO (cost-to-cost)
Si tratta del metodo più utilizzato. Consiste
nel calcolare il quoziente tra i costi
sostenuti alla data di chiusura dell’esercizio
e i costi totali stimati per l’intera opera. I
ricavi da attribuire all’esercizio sono frutto
del prodotto tra la percentuale individuata e
i ricavi totali di commessa.
MISURAZIONI FISICHE
Tale metodo necessita della rilevazione
delle quantità prodotte e, della valutazione
sulla base dei corrispettivi pattuiti. Tuttavia
la conoscenza o determinabilità dei prezzi
per ciascuna opera o lavorazione
costituisce “condicio sine qua non” per
l’applicazione del medesimo metodo.
UNITÁ CONSEGNATE
Prevede una distinzione tra le unità
consegnate o anche solo accettate e i
prodotti in corso di lavorazione o finiti: i
primi debbono valutarsi ai prezzi
contrattuali; gli altri invece al costo di
produzione, dunque devono classificarsi tra
le rimanenze di magazzino.
ORE LAVORATE
La percentuale di ricavi da attribuire
all’esercizio è individuata nel quoziente tra
la durata dei lavori eseguiti e i tempi di
esecuzione totali previsti.
ALLEGATO 2 - I LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE:
UNA SINTESI COMPARATIVA DEGLI ASPETTI PRINCIPALI
Errore. Il segnalibro non è definito.
CODICE CIVILE OIC IAS/IFRS SINTESI DIFFERENZE
N
O
Z
I
O
N
E
Il Codice Civile, pur
prevedendo numerosi
riferimenti alla
tematica in oggetto,
non prevede alcuna
definizione di “lavori
in corso su
ordinazione”
Contratti di durata
normalmente ultrannuale per la
realizzazione di un’opera o di
un complesso di opere o la
fornitura di beni o di servizi
non di serie che insieme
formino un unico progetto,
eseguite su ordinazione del
committente, secondo le
specifiche tecniche da questi
richieste
(OIC 23 § A.I.a)
Contratto stipulato
specificamente per la
costruzione di un bene o di
una combinazione di beni
strettamente correlati o
interdipendenti per ciò che
riguarda la loro
progettazione, tecnologia e
funzione o la loro
utilizzazione finale
(IAS 11 § 3)
La nozione di “lavori in corso su
ordinazione” è piuttosto simile,
tuttavia, i principi contabili
internazionali prevedono
l’obbligo di considerare
separatamente le commesse
acquisite unitariamente ma
differenti sotto il profilo
economico a differenza di quelli
nazionali che ne prevedono una
mera facoltà. I primi inoltre
specificano anche la necessità di
trattare i gruppi di commesse alla
stregua delle singole commesse
(IAS 11 § 7,9)
V
A
L
U
T
A
Z
I
O
N
E
I lavori in corso su
ordinazione possono
essere iscritti sulla
base dei corrispettivi
maturati con
ragionevole certezza
(Art. 2426 punto 11
del C.C.), essi tuttavia
essendo ricompresi tra
le rimanenze possono
essere valutati,
alternativamente, al
minore tra costo e
mercato (Art. 2426
punto 9 del C.C.)
Due sono le possibili modalità
di valutazione:
* secondo il criterio della
percentuale di
completamento (criterio
preferito nelle
commesse ultrannuali);
* secondo il criterio della
commessa completata
(indifferente al
precedente nel caso di
commesse a breve
termine).
Nel secondo caso si fa
riferimento al metodo del
costo previsto per le
rimanenze di magazzino
(OIC 23§ C, D, E)
È consentito solamente il
criterio della percentuale di
completamento, purché il
risultato della commessa
possa essere stimato con
attendibilità.
Solo qualora non sussista
tale condizione si potrà
applicare il cost recovery
method (criterio della
commessa completata) e
solamente sino alla
ricostituzione della
condizione summenzionata
IAS § 32)
I criteri stabiliti dal Codice Civile
sono i medesimi dell’OIC 23,
tuttavia quest’ultimo espone una
chiara preferenza per il criterio
della percentuale di
completamento (nel caso di
commesse a lungo termine) in
ordine ad un maggior rispetto del
principio di competenza
economica. Lo IAS 11 differisce
sostanzialmente dal principio
nazionale n. 23 in quanto
consente unicamente il primo
metodo, l’applicazione del
secondo, infatti, è permessa solo
nel caso il risultato di commessa
non possa essere stimato con
attendibilità
R
A
P
P
R
E
S
E
N
T
A
Z
I
O
N
E
I
N
B
I
L
A
N
C
I
O
Il valore delle opere e
dei servizi nella voce
C.I.3 dell’Attivo dello
Stato Patrimoniale, i
corrispettivi di
commessa nella voce
A.1 del CE, il valore
della produzione
seguita nell’esercizio
al netto di quella
portata a ricavo in
A.3 del CE, mentre i
costi di commessa
sono rilevati nella
classe B del CE
secondo competenza
Oltre alle disposizioni del
Codice Civile sono previste le
seguenti prescrizioni:
* le rimanenze di
materiali e gli
anticipi a fornitori
tra le rimanenze
nella voce C.I.3
dello Stato
Patrimoniale;
* gli anticipi da
committenti nella
voce D.6 del
Passivo;
* gli acconti/fatturato
di rata
alternativamente
nella voce D.6 del
Passivo, o tra i ricavi
in Conto Economico.
I “lavori in corso su
ordinazione” non vengono
considerati quali rimanenze
in Stato Patrimoniale bensì
essi sono configurati come
ricavi maturati di
competenza in relazione allo
stato di avanzamento
dell’attività di commessa,
essendo lo IAS 11 basato sul
criterio della percentuale di
completamento.
L’ammontare lordo dovuto
dai committenti = [(costi
sostenuti + margini rilevati)
– (perdite attese +
fatturazione ad avanzamento
lavori)]
Le differenze in ordine ai riflessi
sulla collocazione in bilancio
provenienti dalle commesse a
lungo termine (tra OIC e
IAS/IFRS) sono notevoli.
La differenza metodologica dei
due standard prevede: nel primo
un’iscrizione tra le rimanenze ad
eccezione del caso in cui si
applichi il criterio della
commessa completata ed i lavori
siano accettati ovvero nei casi in
cui gli acconti possono rilevarsi
tra i ricavi; nel secondo invece si
potrà avere solo l’iscrizione tra i
ricavi in funzione
dell’avanzamento lavori.