I Jova Beach Party: impatti sociali e ambientali del turismo dei grandi eventi

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Introduzione  
Partiamo sempre da un sogno per dar vita a qualcosa di nuovo e innovativo. 
Da piccoli ci è stato insegnato ad usare la nostra immaginazione e a sognare 
ad occhi aperti, e c'è chi lo fa anche da adulto. Sognare è un'attività consueta 
che tutti possiamo fare, ma trasformare i nostri sogni in realtà è un'altra cosa. 
Chi riesce a dar vita a ciò in cui crede deve affrontare grandi sfide con molto 
coraggio, capacità e intelligenza. Non tutti sono in grado di superare le 
difficoltà che si presentano lungo il percorso per realizzare i propri obiettivi, 
dal momento che richiedono un grande impegno e molta perseveranza. 
Dopo tutto, i desideri sono soltanto idee che devono essere perseguite per 
arrivare a diventare realtà.
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Il Jova Beach Party nasce proprio dal bisogno di Jovanotti di creare qualcosa 
di straordinario, fuori da ogni schema, che riuscisse ad attirare migliaia di 
persone per poter comunicare, con più facilità, un messaggio importante. 
Non è casuale che l'organizzazione di eventi rappresenti una strategia 
innovativa per comunicare direttamente con il pubblico. Grazie alla creazione 
e produzione di eventi di vario genere, è possibile raggiungere un vasto 
pubblico ed essere presenti in modo unico e distintivo. Inoltre, l'evento 
rappresenta un momento di esperienza diretta e coinvolgimento emotivo per 
il pubblico, il che lo rende un'ottima scelta per la comunicazione integrata. 
Alla base del presente elaborato vi è l’analisi della relazione tra la 
realizzazione di un grande evento e l’ambiente in cui si svolge, focalizzandosi 
sulla valutazione degli effetti, positivi e negativi, generati. 
La motivazione che mi ha spinto a trattare tale tematica si basa sul desiderio 
di comprendere quanto l’evento rispettasse l’obiettivo per cui è stato 
realizzato.  
Le finalità della seguente tesi di laurea sono duplici: in primo luogo si 
procede ad analizzare la differenza tra l’edizione 2019 e quella del 2022, 
 
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 L'inizio di Una Nuova Era. Leadership Forum, 2019. Visualizzato il 22 Aprile 2023: 
https://www.theleadershipforum.it/leadership-e-management/inizio-di-una-nuova-era/
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concentrandosi sulla città di Viareggio. In secondo luogo, viene valutato 
l’impatto esercitato dallo svolgimento del Jova Beach Party sul territorio 
ospitante, attraverso le polemiche che lo hanno colpito. 
La tesi è articolata in tre capitoli: nel primo capitolo viene fornita una 
definizione di che cos’è un grande evento, attraverso l’individuazione delle 
caratteristiche principali, la classificazione delle diverse tipologie e il loro 
utilizzo come strategia di marketing turistico. Nel secondo capitolo si procede 
alla descrizione dell’evento Jova Beach Party, seguendo con un’analisi sulle 
differenze delle due edizioni del tour tenutosi nella città di Viareggio. Nel 
terzo capitolo sono stati presentati i danni causati dal passaggio dell’evento, 
attraverso l’analisi di alcuni articoli sfavorevoli al suo svolgimento.
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Capitolo 1: Turismo e grandi eventi 
1.1 Definizione di Grande Evento 
Con l'inizio del nuovo millennio è cresciuto l'interesse per il tema dei grandi 
eventi, soprattutto in termini di effetti e benefici che generano sul territorio 
ospitante, ma non solo.  
Nonostante ci siano eventi che si verificano da molti anni, come le Olimpiadi, 
i campionati Mondiali di Calcio, EXPO, gli studiosi non sono riusciti a fornire 
una definizione universale di “grande evento”. Invece, ci sono state fornite un 
certo numero di connotazioni che questi eventi condividono.  
Queste caratteristiche possono includere: l'attirare una grande quantità di 
spettatori o partecipanti, avere un grande impatto economico sulle regioni 
circostanti e avere una prestigiosa reputazione internazionale. 
Alla fine degli anni '80, J.R. Brent Ritchie fornisce la seguente definizione di 
un grande evento: “un evento importante, organizzato una o più volte, di 
durata limitata, il quale serve ad accrescere la consapevolezza, l’immagine e 
l’economia di una meta turistica a breve e/o lungo termine.”
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.  
Gli eventi hanno sempre rappresentato un momento importante nella storia 
dell'umanità perché contribuiscono a mantenere vive le tradizioni e la cultura 
di una comunità. Infatti, essi assumono diverse forme e significati, come: 
celebrazioni tradizionali, eventi personali e locali, e anche eventi storici e 
religiosi.
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Gli stakeholders sono soggetti che hanno un ruolo cardinale all’interno di un 
evento, in quanto decretano il suo successo o il fallimento; è fondamentale 
 
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 J.R. Brent Ritchie, “The role and impact of Mega Events and attractions on National and 
Regional Tourism: a conceptual and methodological overview”, articolo, The Tourist Review, 
1987. Visualizzato il 20 marzo 2023. 
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 Melville Saayman, Martinette Kruger, Joffrey Erasmus, “Lessons in Managing the Visitor 
Experience at The Klein Karoo National Arts Festival”, The Journal of Applied Business 
Research, Volume 28, Numero 1, 2012.
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che si crei una rete tra di loro e che riescano a collaborare con figure quali: 
enti locali e la popolazione locale.  
Il pubblico che un evento riesce ad attrarre è uno degli elementi fondamentali 
che rendono grande un evento. Tuttavia, non tutti gli eventi hanno un numero 
valido di partecipanti; ogni tipo di evento di grandi dimensioni ha un ambito 
specifico, tenendo conto del target e/o dei flussi di visitatori a cui si rivolge.  
Tyrrell Marris si è esposto al riguardo, affermando che un grande evento per 
essere tale dovrebbe contare più di un milione di presenze e avere costi pari 
a 550 milioni di dollari.
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Al giorno d’oggi, con la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e dei 
social network, il concetto di pubblico negli eventi si è evoluto, passando 
dall'essere unicamente un pubblico fisico ad includere anche un pubblico 
virtuale; ovvero, persone che non sono presenti fisicamente sul luogo 
dell'evento ma lo seguono attraverso i media, la televisione, il computer e i 
dispositivi mobili. Questo pubblico virtuale ha un valore per il successo 
dell'evento stesso, sia in termini di partecipazione che di risultati economici 
diretti. 
È fondamentale che gli eventi abbiano una propria notorietà affinché 
riescano ad attrarre in primis un pubblico globale, non solo dell'area 
territoriale in cui si trova, acquistando importanza nello spazio mediatico. 
Se è vero che i grandi eventi devono avere una portata globale, è opportuno 
che siano collegati al luogo in cui si svolgono per permettere il rilancio del 
territorio, la sua cultura e i suoi prodotti. Legare gli eventi al livello locale può 
anche alimentare un senso di orgoglio per il proprio territorio, che 
contribuisce alla convivenza tra gli eventi, le loro strutture e la comunità 
locale.  
Durante la preparazione di un evento turistico, è fondamentale considerare la 
partecipazione della comunità locale per comprendere meglio la città in cui si 
svolge l'evento. I cittadini, infatti, possono fornire un contributo prezioso 
 
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 Marris, T., "The Role and impact of mega-events and attractions on regional and national 
tourism development resolutions", The Tourist Review, Vol. 42 No. 4, pp. 3-12, 1987.
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grazie alla loro conoscenza della cultura e delle tradizioni locali. Inoltre, 
coinvolgere la comunità nelle decisioni riguardanti i programmi turistici 
garantisce uno sviluppo armonioso e senza ostacoli. 
In conclusione, la pianificazione di un evento deve tenere conto di fattori 
quali:  
• Le caratteristiche della tematica scelta  
• L’immagine del luogo e la sua notorietà 
• Il contesto socio-territoriale in cui si organizza 
• Il target a cui si rivolge 
• Il numero di partecipanti coinvolti: sia diretta che attraverso i media 
• Collaborazione e impegno da parte degli stakeholders, pubblici e 
privati, dagli enti locali e, soprattutto, della comunità locale 
• Deve essere programmato in un periodo specifico, in modo tale da 
renderlo un appuntamento fisso 
• Ruolo dei mass media  
Tabella: Fattori discriminanti e caratteristiche degli Eventi 
 
 Fonte: Cherubini, Bonetti, Iasevoli, Resciniti, Il valore degli eventi. Valutare ex ante ed ex post gli effetti 
socioeconomici, esperienziali e territoriali, FrancoAngeli, 2009
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1.2 La classificazione dei grandi eventi 
Ci sono diverse metodologie per definire e classificare gli eventi in base alle 
loro caratteristiche. Una delle classificazioni più comuni è quella di Maurice 
Roche, che cerca di identificare quattro categorie principali di eventi: mega 
eventi, eventi speciali, eventi simbolici e comunitari. Ciascuna di queste 
categorie si differenzia in base al target di riferimento e all'interesse dei 
media.
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I mega eventi sono gli eventi più grandi e costosi, che coinvolgono un 
pubblico globale e che hanno un livello di prestigio e visibilità elevato. Questi 
eventi rappresentano solitamente occasioni per le città o i paesi ospitanti di 
promuoversi come luoghi turistici e di valorizzare la loro immagine in tutto il 
mondo. Tra i principali esempi di mega eventi possiamo citare i Giochi 
Olimpici e la Coppa del Mondo di Calcio. 
Gli eventi speciali, invece, sono occasioni creative e innovative per 
comunicare messaggi specifici o dare rilevanza a eventi importanti. Questi 
eventi sono progettati per creare emozione e coinvolgimento nel pubblico e 
possono assumere forme molto diverse, dalla presentazione di un prodotto 
alla celebrazione di un anniversario o di un'occasione importante. 
Gli eventi simbolici sono quelli che trasmettono un forte messaggio 
simbolico, la cui portata va al di là del singolo evento. Questi eventi hanno lo 
scopo di celebrare e promuovere ideali, valori o simboli di riferimento, come 
l'uguaglianza, la pace e la tolleranza. 
Infine, ci sono gli eventi comunitari, che sono organizzati per coinvolgere e 
unire una comunità di persone locali. Questi eventi possono assumere forme 
molto diverse e rappresentare una grande varietà di attività e occasioni, 
dall'organizzazione di una festa di quartiere alle celebrazioni per le festività 
religiose o culturali.  
 
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 Roche, M., “Mega-events and modernity: Olympics and expos in the growth of global 
culture”, articolo, Routledge, 2000.
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Esistono anche altre classificazioni di eventi che si basano sul contenuto, 
come gli eventi sportivi, culturali, artistici e di intrattenimento, oppure sulle 
dimensioni e sulla portata, come gli eventi nazionali, regionali e locali. 
Comunque, la classificazione di Roche fornisce un quadro utile e ampio per 
comprendere i diversi livelli e tipologie di eventi che vengono organizzati in 
tutto il mondo. 
 
1.3 Eventi come strategia di sviluppo turistico di una 
destinazione 
Negli ultimi anni c’è stato un massiccio ricorso, specialmente da parte degli 
enti locali e degli stakeholders, alla realizzazione di grandi eventi, dal 
momento che: possono attrarre un numero elevato di turisti, contribuire a 
elevare l'immagine della città, o del luogo che li ospita, e di produrre una 
rilevanza economica, sociale e ambientale. Questo permette di accettare la 
tendenza, di alcuni studiosi, nel classificarli come Hallmark events
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 (eventi di 
qualità), considerando che eventi del genere gravano, particolarmente, sul 
sistema urbano e sociale del luogo.  
Per questo, è importante individuare in anticipo l'eredità che un evento può 
lasciare, tenendo in considerazione simboli, valori, messaggi, operazioni 
dirette e indirette di marketing territoriale.
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Come accennato in precedenza, l'immagine di un luogo gioca un ruolo di 
primo piano sia in termini di turismo, sia in termini di attrazione di investimenti 
e capitale umano. Ogni territorio cerca di attrarre persone e capitali per 
 
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 Gli Hallmark events sono una tipologia di eventi che, secondo Richie e Béliveau (1974), si 
differenziano dagli altri per il loro valore e sono o potrebbero attribuirsi ad un territorio 
specifico. Come affermato da Hall (1989), tali eventi non devono essere obbligatoriamente di 
grandi dimensioni ma possono essere incluse manifestazioni come: sagre, festival, 
carnevale e feste folkloristiche.  
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 Ciaramella, A. “I grandi eventi come strumento di marketing territoriale. Il campo della 
cultura.”, tratto da: L. Baiardi, M. Morena, “Marketing Territoriale”, Il Sole 24 Ore, Milano, 
2009.