1. L'IDEA
9
8
«Amo del Dada è la
spontaneità, l’ironia
e il non prendersi
troppo sul serio...»
«Per molte persone non ha senso,
lo considerano stupido e forse
divertente. Ma questo è l’uso
sbagliato della parola.»
Perché lo hai scelto? Perché è stato così importante per te?
E’ stato importante per me scoprire quanto fosse profonda l’ideologia che sta
alla base di questo movimento, nonostante l’apparente e superficiale prima
impressione: dietro l’ironia c’era quella critica pungente alla società ipocrita.
Per molti il dada è qualcosa di assurdo insensato, è così?
Per molte persone non ha senso, qualcosa di stupido e forse divertente. Questo
è l’uso sbagliato della parola. Ancora oggi ci riesce difficile capire il dada
perché non è uno stile artistico in senso proprio, non ha caratteristiche unitarie,
il dada ha diverse facce perché ogni artista è diverso.
L’arte tradizionale il dada la trasforma in farsa!
In pratica, sì. Il dada propone un azione di disturbo il cui scopo è quello di
mettere in crisi il sistema, ritorcendo contro la società le cose a cui essa stessa
attribuiva un valore. Usando la follia e l’assurdo, i dada non si facevano beffe
solo dell’arte ma anche del suo pubblico, ” dei valori e dei dogmi della società.
Quando nasce l’idea?
Mentre studiavo Storia dell’Arte Moderna all’Accademia di
Belle Arti di Catania, alla triennale.
Perché proprio il Dada?
comics in inglese tradotto letteralmente sta per comico.
cosa c’è di più comico di un fumetto sul Dada?
Ma ... perché un cesso?
Di tanti eventi sul dada, perché proprio quello?
Perché è quello più provocatorio tra tutte le provocazioni:
ti costringe a pensare e a chiederti: “ehi un momento, ma
questa è arte?”
Cosa ti ha incuriosito del dada?
il fatto che ogni grande movimento della storia dell’arte
del XX secolo ha preso qualcosa dal dada. Non si è
davvero fatto niente di più radicale da allora. Che si tratti
di performance o di arte politica, molte forme artistiche
moderne hanno radici nel Dada.
Come vedi il Dada?
Come un bambino che chiede perché in continuazione, confondendoti le
idee e facendoti domande che ti fanno restare senza parole e perdere le tue
certezze.
Cosa ami di più di questa corrente/filosofia di pensiero?
La spontaneità, la provocazione, la verità, e soprattutto l’ironia e il non
prendersi troppo sul serio. Si divertivano e ridevano di se stessi. Vogliamo
parlare delle trovate geniali che si inventavano per attirare l’attenzione? Come
la diffusione di false notizie e messaggi sbalorditivi sui giornali!?
“il dada è diverso dalle altre correnti”... In cosa e perché? dove lo rivediamo
oggi il dada?
Ha fatto cose per la prima volta che non sarebbero state possibili prima
nell’arte. Il dada oggi lo ritroviamo anche nella cultura pop, a partire dalle
riviste musicali e dalle copertine dei dischi, fino ad arrivare ai video musicali.
Una sera lessi per caso il racconto di
Friedrick Glauser, scrittore di romanzi gialli
che ha vissuto un anno con i Dadaisti nel
1917. Il racconto era stato estratto da un libro
che poi ho comprato e letto tutto d’un fiato.
Mi resi conto sul serio che tutto quello che
avevo scoperto e studiato sul dada, per me
era diventato importante e personale: mi
ero innamorata del Dada.
2004, Take me out, videoclip del
gruppo indie rock scozzese Franz
Ferdinand: si ispira all’estetica dei
collage Dada berlinesi.
Avvertenze DaDa 1.2
11
10
Il dada è stato il primo movimento
artistico globale che ha creato la
propria rete attiva di contatti attraverso
le sue pubblicazioni e attraverso i
suoi esponenti è stato in grado di
andare oltre le frontiere geografiche e
attraverso i secoli: Tutti i movimenti più
eversivi, hanno avuto origine con il Dada.
1° MOVIMENTO
ARTISTICO GLOBALE
Per gli artisti che vivevano il dada
ogni giorno non era affatto tale,
anzi era pieno di significato,
profondamente necessario
per apportare la vita. Il
caso era il loro mezzo
di protesta contro
la regolarità e la
razionalità del
pensiero.
NON È SOLO CASO
INCOERENTE E PROVOCATORIO
È incoerente e più che libertario è
libertino. L’unica cosa che accomuna
le forme che dada ha assunto è
quello di provocare una reazione nello
spettatore e di instaurare un dialogo
con quest’ultimo.
Nel suo intento di rifiutare l’arte
canonica, l’arte fatta apposta per i
borghesi, c’era l’intenzione di restituire
la genuinità e la semplicità dell’arte.
“L’artista Dada voleva il borghese fuori
dai gangeri” Hans Richter.
NON È veramente
ANTIARTE
DADA È VITA!
“Quello che cercavamo era la
possibilità di fare dell’arte un
significativo strumento di vita.”
Hans Richter.
il dadaista non interpreta un
ruolo ma porta sulla scena se
stesso, al fine di creare una
totale fusione tra l’arte e vita.
DADA È COMICO
Gli artisti dada avevano una visione
totalmente sarcastica della vita, non
si prendono mai troppo sul serio,
Duchamp stesso faceva dell’auto
ironia il suo mantra e Hans Arp si
è soffiato il naso nella bandiera
nazionale.
Nella risata di scherno verso i
valori della società borghese e
dietro falsi ideali sdolcinati, c’era
il superamento di tuto quanto era
nobile e sacro per un borghese.
Il Dada propone un azione di disturbo il cui
scopo è quello di mettere in crisi il sistema,
ritorcendo contro la società le cose a cui
essa stessa attribuiva un valore.
È DISTURBANTE
È un modo di essere della mente! Il
Dada dichiara la nuova libertà dell’arte
si vogliono distruggere, così si dice in
un manifesto, i cassetti del cervello in
questo senso anche il nome dada era
tutto un programma.
RIVOLTA DEL
PENSIERO
Arte? E’ una
filosofia?
Un'assicurazione
contro gli
incendi?
Una religione di
stato?
O assolutamente
nulla, ovvero
tutto?
STILE DADA?
STILE... LIBERO!
Non è riconoscibile uno stile univoco
a livello iconografico. perché cambia
secondo i luoghi e a seconda
dell’artista. E’ più corretto parlare di
corrente di pensiero o movimento,
Ricercavano la libertà di creatività per
la quale utilizzavano tutti i materiali e
le forme disponibili.
CHE COS'È esattamente DADA?
Manifesto estratto da una
rivista dada del 1920
Il Dada è un argomento poco
discusso dal punto di vista
fumettistico...
13
12
Le personalità del dada
sono una più affascinante e
strampalata dell’altra...
La Biografia è un genere molto
trattato nel romanzo a fumetti. Un
genere che sta prendendo piede,
specie negli ultimi anni e sempre
più si tratta di grandi artisti /
celebrità del passato,
Impossibile non citare, anche
se non si tratta di artisti, ma di
personalità grandiose, “Garibaldi”
e “Alan Turing” “Nevermind” di
Tuono Pettinato della Rizzoli/
Lizard, che affrontano tale genere
in chiave comica.
Genere
Genere Info-teinment: intrattenimento e
informazione, che si fonde con il genere
del fantastico per la presenza di elementi
irrealistici e del mistery per via della
natura degli eventi in se.*
Attraverso l’umorismo si accennano le
origini del Dada, con la partecipazione
ordinaria di alcuni personaggi
protagonisti del Dada a New York e
l’apparizione straordinaria di protagonisti
del Dada a Europeo.
Non ho scelto di trattare l’argomento
in maniera convenzionale (la classica
biografia a fumetti) in quanto del
Dada tutto si può dire tranne che sia
convenzionale. Non riuscivo ad inserirlo
in un genere in particolare, in quanto
volevo ricostruirne la filosofia bizzarra,
il folle l’ambiente circostante, lo spirito
sovversivo dei così detti “soggettoni dada”
e il loro modo di vivere e pensare fuori
dagli schemi. Per tanto il fumetto non
parlerà solo di un artista in particolare: gli
Target
il Target di riferimento è piuttosto ampio, legato al genere umoristico: quel
genere di umorismo che può essere indirizzato a qualsiasi pubblico, escludendo
comunque la fascia di bambini troppo piccoli per comprenderne l’ironia. E’ tuttavia
presente un umorismo fatto di citazioni al mondo dell’internet e dei film cult: per
tanto si rivolge soprattutto a studenti del liceo ed universitari.
eventi del 1917 riguardanti Il Caso Richard
Mutt infatti da la possibilità di parlare di
numerose personalità. Il tutto raccontato
attraverso la spregiudicatezza, lo scandalo
e l’umorismo ma soprattutto attraverso
il non sense, principio fondamentale per
gli artisti Dada e il linguaggio del meta-
fumetto: Abbattimento dlla quarta parete,
balloon che assomigliano a collage
dada e che vengono lanciati addosso ai
personaggi. Non mancano le citazioni a
film, meme del mondo di internet.
*La doppia sparizione dell’orinatoio, che
fine abbia fatto, soprattutto chi sia il vero
autore di Fontana e in che modalità si sono
svolti gli eventi. sono tuttoggi elementi di
dibattito. Ho sffruttato questi misteri a mio
vantaggio giustificandoli attraverso l’ironia
e il non sense: l’orinatoio, dotato di poteri
e volontà propria, abbia deciso da solo
di migrare altrove, grazie alla sua aurea
potentissima e circondato da putti angelici.
Metafumetto e non-sense,
umorismo e mistery: su questi
elementi il narratore, un
orinatoio vecchio di 100 anni,
si basa per raccontare la sua
visione del Dada divertendosi
a scardinare l’ordine naturale
degli eventi.
Tuttavia, sebbene esistano
numerose case editrici che
affrontano la vita di grandi
artisti del passato, in base alle
mie ricerche quelle che ad oggi
hanno affrontato la vita di artisti
Dada sono ben poche!
Difficile da comprendere:
Sicuramente ci sono da tenere conto in primo luogo Che si tratta di un
movimento di pensiero filosofico rivoluzionario la cui tematica è difficile da
gestire: Affrontare il Dada significa affrontare un momento cruciale dell’arte,
oltre che trattarsi del primo movimento internazionale sviluppatosi nello
stesso momento sia a Zurigo che a New York.
I dadaisti mentono: Infine, si devono tenere presente le innumerevoli
fonti discordanti tra loro: si da il caso infatti che gli artisti Dada amassero
confondere date ed eventi storici, per il gusto di farlo, il che pur rientrando
perfettamente nella poetica del Dada, di certo non ha facilitato il lavoro di
ricostruzione nemmeno agli storici d’arte in un primo momento.
IL DADA... PERCHÉ NON SE NE PARLA?
1.4 Genere e Target
1.3 Mercato
CHESS: L’ORINATOIO NARRATORE
DI QUESTA STORIA
5 BUONI MOTIVI PER NON
LEGGERE QUESTO FUMETTO!
WARNING
15
14
ED È ANCHE IL NARRATORE!
IL PROTAGONISTA È
UN CESSO!
GRAFICA SELVAGGIA
E PROVOCATORIA!
TUTTI URLANO
IN QUESTO FUMETTO!
Questo fumetto prende
ispirazione dall’estetica
selvaggia e provocante dei
manifesti e collage dada,
(un modo per dire che con la
grafica ci ha litigato!) quindi
niente di insolito: Balloon che
cadono, balloon attaccati con
lo scotch, (e che poi cadono!)
oppure che vengono sbaattuti
in faccia. Attenzione: Le
urla ricordano vagamente le
lettere minatorie! Le vignette
potrebbero sgretolarsi e/o
prendere fuoco. Tuttavia alle
volte possono essere usate
come àncora di salvataggio!
AVANTI E INDIETRO, PLAY, PAUSA,
STOP! sono i simboli usati dal
narratore per spiegare, o fare voli
pindarici, su argomenti che non
interessano a nessuno!
Fountain, ovvero l’orinatoio che
fa da narratore in questa storia
(Chess per gli amici) ha una
personalità scanzonata, egocentrica,
menefreghista e teatrale, molto
teatrale! Si dimentica le cose e
pretende di aver ragione, così
come pretende di essere ascoltato
e racconta un mucchio di fesserie!
Insomma la feccia dell’umanità...
CHESS, IL NARRATORE, USA
IL TELECOMANDO!
COME SE NON BASTASSE!
CHESS... CANTA PURE!
W LA PROVOCAZIONE
W GRAFICA SELVAGGIA!
... E W IL COMIC SANS!
17
16
Obiettivi
INTRATTENIMENTO e INFORMAZIONE
Informare in maniera divertente e affrontare un argomento poco trattato,
portando alla riflessione.
DADA IS THE NEW PUNK ... (o grunge o rock o quello che è)
Attualità del messaggio DADA che promuove la predisposizione della mente al
superamento delle barriere che ci vincolano.
RIDERE (POSSIBILMENTE) e PRENDERE IN GIRO
I dadaisti per primi non si prendevano troppo sul serio. perché dovrei farlo io?
L’ironia e l’esagerazione presentati nel fumetto sono propri del DADA e non
interferiscono con la veridicità dei fatti, se non diversamente espresso dal fumetto
stesso.
MA...PERCHÉ?
Perché dietro la grafica selvaggia dei loro manifesti, le opere che realizzavano,
come “ (titolo tizio)” c’è un mondo: qualcuno potrebbe pensare che il dada
sia solo divertente e assurdo, insensato, ma in realtà nasconde pensieri molto
profondi derivati da una voglia di cambiamento e causati da una società legata a
valori incomprensibili che hanno portato alla prima guerra mondiale.
Focus
New York, 1917, piena era del progresso tecnico, momento che sarà in seguito
giudicato dai critici d’arte e dagli storici come l’evento che ha stravolto la
concezione di arte per tutto il novecento: stiamo parlando di Fountain, un
orinatoio capovolto firmato “R. Mutt 1917”, e della mostra degli artisti indipendenti
oggi attualmente ricordata solo ed esclusivamente per la non esposizione di
quest’opera in questa mostra, nella quale erano esposte oltre 2500 opere.
Caratteristiche del progetto
Volume unico e autoconclusivo di 124 pagine circa, potrebbe essere inserito
all’interno di un progetto più grande che riguarderebbe la realizzazione di una serie
a fumetti sul Dada, in particolare sui vari personaggi che ne hanno fatto parte, ed
essendo il dada una tendenza culturale mutaforma, potrebbe essere affrontato
di volta in volta attraverso stili di regia e stili di disegno differenti, a seconda del
contesto in cui il dada si è sviluppato. Per tanto è più da considerarsi una parentesi
tra un fumetto su di momento storico del dada e l’altro.
Comic book orizzontale di dimensioi 23x16 cm
l’intero volume sarà stampato in
carta da 150 gr Magic Cream a colori.
La copertina sarà stampata su carta satinata da 300gr (anch’essa Magic Cream).
l’illustrazione prevede la presenza dell’orinatoio e di un angioletto visto di spalle
intento ad orinare sull’oggetto. l’illustrazione ha intenzione di provocare così come il
dada stesso.
Il Dada ha il merito di aver dato
una nuova visione dell’artista,
il quale, armato di spirito
sovversivo svuole scandalizzare il
mondo di ieri come oggi, anche al
costo di passare per imbecille...
“Il mistero dei templari, la città perduta di Atlantide,
il mostro di Lochness, Richard Mutt 1917: l’ultimo è
uno dei più trascurabili misteri del XX secolo! Viene oggi
riportato alla luce per ammazzare il tempo e tentare
di svelare l’autore della così detta “Fontana” (che poi
>>SINOSSI
ACCATTIVANTE!<<
La baronessa Elsa andava in giro con
le unghie dipinte e veniva criticata per
questo (nel 1917, non era una pratica
molto usata come lo è oggi); Marcel
Duchamp riteneva che la pittura
dovesse avere a che fare con la materia
grigia del cervello, piuttosto che essere
un fattore puramente visivo, ponendo
così le basi per il Concettualismo.
sarebbe un orinatoio capovolto!). Nessuna giuria. Nessun
premio. Nessun trucco commerciale. Così si promuoveva
la mostra degli artisti “indipendenti” del 1917 a New York.
Caso vuole che venissero coinvolti un gruppo di individui
“semplici”: una donna Punk con una gonna di bambolotti,
uno scacchista con un allevamento di polvere, un
collezionista ossessivo compulsivo crittografo, una donna
di legno, un fotografo che ha le visioni. Chi sarà stato
l’autore che ha sconvolto l’intero panorama artistico dal
novecento in avanti? Signore e signori, dopo cento anni
di silenzio, facciamo parlare Richard Mutt!”
1.4 Obiettivi