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PARTE PRIMA
INTRODUZIONE
“Il progetto Erasmus, una volta reso quasi obbligatorio, o comunque alla
portata di tutti, farebbe sì che ogni studente passi almeno un anno della
propria vita nelle scuole di un altro paese. Ho anzi sempre sostenuto che
il progetto Erasmus ha non solo valore intellettuale, ma anche sessuale, o
se volete genetico. Mi è capitato di conoscere molti studenti e studentesse
che, dopo un certo periodo trascorso all'estero, si sono sposati con una
studentessa o uno studente locale. Se la tendenza s'intensifica, visto che
poi nascerebbero figli bilingui, in una trentina d'anni potremmo avere
una classe dirigente europea almeno bilingue. E non sarebbe poco.”
[Umberto Eco]
L’obiettivo dell’indagine svolta a Bruxelles tra Gennaio e Giugno 2011 e
oggetto della tesi è fornire informazioni inerenti lo stile di vita degli
studenti italiani in Erasmus. L’indagine è stata svolta su un panel di 10
ragazzi italiani, 5 maschi e 5 femmine, di età compresa tra i 22 e i 26
anni.
Lo studio quindi è incentrato sul tema dello stile di vita, utilizzato anche
per descrivere il comportamento degli studenti che hanno partecipato al
progetto Erasmus, ed in particolare degli studenti italiani a Bruxelles. Per
introdurre la ricerca è necessario innanzitutto spiegare il concetto di stile
di vita ma anche capire meglio cosa sia il progetto Erasmus.
Nel primo capitolo, quindi, si affronta l’argomento del progetto
Erasmus dal punto di vista istituzionale, chiarendo di cosa si tratti.
Secondo la definizione ufficiale il progetto Erasmus è un periodo di
studio universitario all'estero. Le motivazioni che portano uno studente
europeo a partecipare al progetto sono molto comprensibili e
condivisibili: imparare una nuova lingua o migliorare quella che si sa già,
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conoscere molte persone provenienti da Paesi diversi e con culture
diverse, ma anche mettersi alla prova. Il problema è che le Istituzioni e
chi comunque non ha partecipato al progetto Erasmus (UE, ministeri,
uffici per il diritto allo studio, università, tutor, professori, genitori) non
sanno cosa rappresenti effettivamente come esperienza di vita, oltreché di
studio. Scopo della tesi è proprio colmare questa lacuna presentando il
particolare mondo Erasmus per renderlo un po' più comprensibile agli
altri, cioè ai non-Erasmus, poiché ancora oggi non esistono studi
sociologici sull'argomento.
Nel secondo capitolo si spiega il significato sociologico attribuito al
termine stile di vita, approfondendo in particolare il caso dello stile di vita
dei giovani, ma anche lo stile di vita in una situazione multietnica come
può essere l’Erasmus. Per stile di vita si intendono i comportamenti
individuali e collettivi in diverse situazioni sociali che si vengono a creare
nella vita di una persona. Lo stile di vita, quindi, è l’insieme di tratti
caratteristici che distingue un gruppo sociale; esso diviene quindi un
elemento di differenziazione dotato di una connotazione valoriale
specifica. Lo stile ha una funzione specifica sia in rapporto al gruppo di
appartenenza, sia rispetto agli altri gruppi sociali. I giovani più degli altri
soggetti sociali sono portati a sperimentare identità personali diverse,
mutando di continuo sia i sistemi di riferimento sia i gruppi e gli ambiti di
appartenenza. Nel caso in questione ci siamo interessati dello stile di vita
dei giovani studenti nella situazione particolare della vita in Erasmus.
Nel terzo capitolo viene affrontata la metodologia di questa ricerca,
realizzata attraverso l’uso dell’intervista semi-strutturata, e viene illustrata
la scelta del panel. L'intervista semi strutturata, usata in questo studio,
prevede una traccia che riporta gli argomenti che devono essere affrontati
durante l’intervista; essa è costituita da un elenco di temi a carattere
generale riguardanti la vita in Erasmus. Come è noto, nonostante sia
presente una traccia fissa e comune per tutti, la conduzione dell’intervista
semi-strutturata può variare sulla base delle risposte date dall’intervistato
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e sulla base della singola situazione. L’intervistatore, infatti, può
sviluppare alcuni argomenti che nascono spontaneamente nel corso
dell’intervista qualora ritenga che tali argomenti siano utili alla
comprensione. Può accadere, ad esempio, che l’intervistato anticipi
alcune risposte e quindi l’intervistatore può dover modificare l’ordine
delle domande. In pratica, la traccia stabilisce un confine entro il quale
l’intervistato e l’intervistatore hanno una certa libertà di movimento. Le
interviste sono state effettuate con l'aiuto del registratore, così da
raccogliere esattamente le risposte e riproporle poi nei risultati così come
ci sono state esposte dagli intervistati. Si sono scelti quindi i membri della
comunità a cui interessarci. Infatti si è limitata la ricerca ai giovani di
nazionalità italiana, intervistando sia ragazzi sia ragazze. Si è analizzato
in particolare come gli studenti italiani valutano l'esperienza Erasmus,
cercando di capire le motivazioni della partenza e le sensazioni all'arrivo
in terra straniera.
Infine, nel quarto e ultimo capitolo si analizzano i risultati, vedendo
domanda per domanda cosa gli intervistati hanno risposto. Si arriva
quindi al fulcro della tesi, perché grazie alle testimonianze, si sono potute
confrontare le “differenti” vite dei giovani al contatto con un nuovo
mondo e con un insolito e originale stile di vita, rappresentato
dall’Erasmus.
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1 IL PROGETTO ERASMUS
Erasmo da Rotterdam, famoso filosofo, umanista e teologo del
Cinquecento dà il proprio nome al Programma Erasmus (European
Community Action Scheme for the Mobility of University Students),
approvato dalla Comunità Europea nel 1987. Si è scelto di utilizzare il
termine Erasmus anche perché egli viaggiò per molto tempo in tutta
Europa incuriosito dalle differenti culture.
Il Progetto Erasmus ha come scopo la voglia di ampliare la dimensione
europea dell'istruzione, rendendo, quindi, facile la mobilità dei giovani
studenti.
Il progetto comunitario successivo è chiamato Socrates/Erasmus, ed è
stato creato nel 1995; tale progetto comprendeva una collaborazione tra
università per far sì che esistessero le condizioni nelle quali gli studenti
potessero intraprendere un periodo di studio, ufficialmente riconosciuto
dall'Ateneo di appartenenza, presso altre Università europee.
Il Programma Socrates/Erasmus è terminato nel 2006 facendo sì che
moltissimi studenti potessero muoversi in tutta Europa.
Nel 2007 il nuovo Programma "Lifelong Learning Programme”
(Programma per l'Apprendimento Permanente) portato avanti dall’Unione
Europea ha preso il posto del programma Socrates; esso prevede tra le sue
finalità la mobilità studentesca fra gli Istituti Universitari denominata
LLP/Erasmus. Partecipano al progetto Erasmus le università degli Stati
membri dell'Unione Europea e dei Paesi che sono in possesso della "Carta
Universitaria Erasmus" (EUC).
L’Erasmus permette agli studenti europei di studiare in una università
straniera, in un Paese presente all'interno della Comunità Europea,
durante un periodo che va dai 3 ai 12 mesi. Gli studenti possono andare
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anche in alcuni Stati associati all'Unione, come Liechtenstein, Islanda,
Norvegia, Svizzera e Turchia.
“La quota di budget del periodo 2007-2013 è di 3,1 miliardi di euro, che
vanno divisi tra tutti gli studenti partecipanti; della borsa di studio una
quota è proveniente dall’Unione Europea e una dalla propria Università.”
(http://www.programmallp.it/home.php?id_cnt=66)
Lo studente ha la possibilità di consultare il bando direttamente tramite
il sito internet della propria università e una volta presentata la
candidatura vengono create le graduatorie in base a reddito e media. Lo
studente potrà quindi partire nel semestre scelto da lui e potrà così
svolgere esami nell'università ospitante facendosi poi riconoscere gli
esami svolti all’estero dall’università del proprio Paese. Per gli studenti
non facenti parte delle graduatorie rimane comunque una possibilità di
ripescaggio per le destinazioni nelle quali nessuno ha fatto richiesta.
Per molti studenti universitari europei il programma Erasmus dà la
prima possibilità di poter vivere all'estero in maniera autonoma. Per
questo motivo tale progetto è diventato un fenomeno culturale ed è molto
in voga fra gli studenti universitari europei. L’Erasmus è stato reso ancora
più famoso grazie ad un film che ha spopolato tra i giovani,
“L'appartamento spagnolo”, in cui i personaggi, provenienti da varie
nazioni d'Europa, si incontrano e studiano a Barcellona per la durata
dell’Erasmus.
Il progetto non serve solo ai fini dell'apprendimento e della
comprensione della cultura ospitante ma crea anche un forte senso di
unione tra gli studenti appartenenti a Paesi diversi. L'esperienza
dell'Erasmus quindi offre la possibilità di imparare a convivere con
culture diverse dalla propria.
“Gli obiettivi operativi sono: migliorare la qualità e aumentare il
volume della mobilità di studenti e personale docente in tutta Europa, in
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modo da raggiungere la partecipazione di almeno tre milioni di studenti
entro il 2012; migliorare la qualità ed incrementare la cooperazione
multilaterale tra gli istituti di istruzione superiore e tra questi ultimi e le
imprese; accrescere il livello di trasparenza e compatibilità tra le
qualifiche dell’istruzione superiore e dell’istruzione professionale
avanzata conseguite in Europa; favorire lo sviluppo di prassi innovative
nell'istruzione e nella formazione a livello terziario nonché il loro
trasferimento da un Paese partecipante ad altri; promuovere lo sviluppo,
nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni
pedagogiche e prassi innovativi basati sulle TIC (Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione)”
(http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=325)
Nel 2007 fu festeggiato il ventennale del progetto Erasmus, e per tale
motivo la Commissione Europea e i Paesi membri, organizzarono una
serie di iniziative per celebrare questo evento.
Il 2010 è un altro anno da ricordare poiché uno studente italiano
dell'Università di Bologna diventa il primo studente con disabilità
intellettuale ad usufruire del programma Erasmus nell'Università di
Murcia in Spagna. La sua esperienza Erasmus è stata documentata nel
film "Ci Provo".
“Si è calcolato che nei 31 Paesi partecipanti il 4% degli studenti
universitari ha fatto l’Erasmus. I Paesi che gli studenti preferiscono come
meta per l’Erasmus sono Lussemburgo, Liechtenstein, Austria,
Repubblica Ceca e Spagna.” (www.ierasmus.com/italia)
Dal 2001 al 2008 gli studenti che sono partiti ogni anno dall’Italia sono
aumentati di 5000 unità, fino a toccare i 18.364, come si può vedere nella
tabella 1.1.
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Tabella 1.1 Mobilità e contributo comunitario
N° studenti in mobilità
dall’Italia
Contributo
comunitario
2006/2007 17.195 22.417.233
2003/2004 16.810 15.432.376,97
2002/2003 15.216 13.005.662,70
2000/2001 13.236 12.974.850,75
Fonte: http://www.bdp.it/socrates/content/index.php?action=read_rivista&id=6305
“La nazione più affollata di studenti Erasmus è la Spagna, dove sono
arrivati nel 2008 31.000 studenti stranieri; mentre sono partiti dalla
Spagna 25.000 studenti. In Italia sono venuti invece 16.277 studenti
stranieri”(ierasmus.com/italia)
L’Erasmus è quindi un po’ il sogno di tutti i ragazzi: partire, vivere in
una nuova città, migliorare il proprio inglese/francese/spagnolo
tentennante, conoscere numerose persone provenienti da tutto il mondo.
“Questa è la Generazione Erasmus, la prima a sperimentare nella propria
vita un’esperienza concreta di integrazione europea. […] Quando questa
generazione ha cominciato ad andare in Erasmus, perché, a differenza
della generazione precedente, gli si chiedeva di studiare all’estero, di
imparare lingue straniere, di sperimentare modelli alternativi di società e
di produttività, questa generazione ha scoperto che un altro mondo è
possibile. Anzi che altri mondi sono possibili.” (Jones H. C., p. 26)
1.1 ESN
ESN (Erasmus Student Network) è un’organizzazione studentesca
internazionale non-profit la quale è nata nel 1990 da ex studenti in
mobilità internazionale con lo scopo di aiutare gli studenti Erasmus.
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“ESN opera a tre livelli: internazionale, nazionale e locale e, al
momento conta circa 350 sezioni in 34 paesi. I suoi confini spaziano
dall'Islanda alla Turchia, dal Portogallo alla Lituania, dalla Norvegia
all'Ucraina; oltre 12.000 membri attivi lavorano da volontari, fornendo
servizi a circa 150.000 studenti. Il numero di sezioni per paese va da un
minimo di una ad un massimo di 40
(Italia)."(http://www.esnitalia.org/partner/esn-international)
L’organizzazione ha anche incontri con autorità ed organizzazioni
internazionali, per discutere riguardo la mobilità degli studenti europei.
ESN International ha un organo esecutivo con sede a Bruxelles, formato
da 5 persone i quali vengono eletti ogni anno dai membri attivi delle
associazioni.
Tutti i rappresentanti di ogni Paese membro di ESN compongono il
Council of National Representatives (CNR), che è l’organo consultivo di
Erasmus Student Network. L’incontro di maggiore importanza è l’Annual
General Meeting (AGM), durante il quale si ritrovano tutti i membri delle
sezioni i quali prendono decisioni riguardo al futuro dell’organizzazione.
Infine, i Paesi con un gran numero di sezioni hanno anche un Board
Nazionale, responsabile nel coordinare le sezioni a livello di ciascun
Paese.
Si lavora secondo il principio di base dell’organizzazione che è quello
secondo cui “Students helping students” (Studenti che aiutano studenti),
per aiutare gli studenti “incoming” a vivere al meglio la propria
esperienza di studio all'estero. Va precisato che danno un aiuto sia agli
studenti in uscita (outgoing) che in entrata (incoming). I membri di ESN
sono nella maggior parte dei casi studenti che hanno maturato
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un’esperienza Erasmus e vogliono mettere la propria esperienza a
disposizione degli altri.
“Infine, ESN fornisce inoltre un servizio di informazione aggiornato sui
programmi europei di scambio inter-universitari e sviluppa una
valutazione sistematica degli stessi programmi attraverso l’esperienza
degli studenti che vi hanno preso parte. Dalla sede di Bruxelles vengono
infatti sviluppati progetti ambiziosi, quali: ESN Survey, studio annuale sui
diritti e sulle problematiche degli studenti che aderiscono ai programmi di
mobilità accademica e non; Prime (Problems of Recognition In Making
Erasmus), una ricerca qualitativa e quantitativa sui problemi nelle
procedure di riconoscimento degli studi all’estero; Exchangeability, un
progetto volto al coinvolgimento degli studenti disabili nelle attività di
ESN; SocialErasmus, per integrare gli studenti stranieri attraverso
l’impegno civico nella comunità locale; ESN Satellite, grafica usata
all’interno di Erasmus Student Network per il corporate design dei siti
internet e infine la Tessera ESN, usata per il tesseramento dei soci
all’interno del network, che dà anche diritto a diversi vantaggi a livello
locale, nazionale ed internazionale.”
(http://www.esnitalia.org/partner/esn-international)
ESN Italia è nata nel 1994 dal desiderio delle sezioni più vecchie
d’Italia (Siena, Parma, Pavia, Milano, Trento, Bologna, Genova) di far
nascere a livello nazionale la stessa organizzazione che opera attraverso la
rete internazionale. Durante questi anni ESN Italia è cresciuta e al
momento è composta da 40 sezioni presenti in tutta Italia.
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L’organizzazione lavora su base volontaria. Ognuna delle sedi è
un'associazione indipendente e generalmente è ufficialmente riconosciuta
dalla propria Università, avendo una collaborazione con gli Uffici
Relazioni Internazionali, ma ovviamente non tutte le sezioni ricevono
uguale sostegno. Questo accade a causa della mancanza di un sindacato
studentesco ufficiale a favore delle associazioni come ESN.
L'attività di ESN è piuttosto simile ovunque, poiché generalmente si
fornisce a tutti gli studenti stranieri un aiuto pratico nei loro primi giorni
nella nuova città. Il supporto riguarda l’orientamento, l’aiuto nella ricerca
di una casa, il dare informazioni sui corsi e spiegare le regole
accademiche e le attività, così come l'aiuto per risolvere i problemi
burocratici. Poi, quando gli studenti si sono ormai ambientati alla vita
nella nuova città, cominciano le attività sociali. Party, attività sportive,
tandem (scambi linguistici), teatro, cineforum, concerti e visite culturali
sono le attività che vengono organizzate. Le gite sono organizzate in tutta
Italia, per poter offrire agli studenti l'opportunità di visitare il Paese
insieme agli altri studenti Erasmus e spendendo poco. Tuttavia, non ci
sono solo viaggi culturali, ma sono organizzate anche gite in spiaggia o
settimane bianche, a seconda della posizione geografica della sede.
“La Piattaforma Nazionale italiana si riunisce tradizionalmente 5 volte
l'anno ed è ospitata di volta in volta, da una sezione locale diversa. I temi
principali discussi durante la piattaforme nazionali sono: l'elezione del
Consiglio Nazionale, l'ammissione di nuove sezioni, la politica di ESN
Italia, progetti e partenariati di dimensioni nazionali e internazionali,
problemi comuni nelle sezioni (come ad esempio la raccolta di fondi, il
reclutamento di nuovi membri, il sostegno da parte dell'Università, ecc..)
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Tutte le sezioni partecipano attivamente alle Piattaforme Nazionali, a
volte raggiungendo oltre i 100 partecipanti.” (http://www.esn.it)
Nel 2000 ESN diventa un’organizzazione ufficiale, chiamata "ESN
Italia", con una sede ufficiale e regolare. Il Consiglio nazionale è
composto da Presidente, Vicepresidente, Segretario e Rappresentante
Nazionale.
ESN Italia ha realizzato molti eventi e progetti a livello nazionale ed
internazionale.
“Quello stesso anno, è stata organizzata la prima Sunweek da ESN
Palermo, una tradizione che è viva ancora oggi. Questo evento è l'attività
estiva di Erasmus Student Network International che ha ricevuto il
riconoscimento ufficiale durante l’AGM svoltasi a Lugo in Spagna nel
2001, con un grande riscontro positivo da parte delle istituzioni locali ed
europee. Una settimana di interscambio socio-culturale, con visite ai
luoghi più rappresentativi della Sicilia, feste, workshop ed incontri
ufficiali con le autorità e le istituzioni hanno luogo ogni giorno.
L'obiettivo è quello di valorizzare e promuovere le risorse dell'isola da un
punto artistico, culturale e paesaggistico.“ (http://www.esn.it)
Nel 2002 ad Assisi, è avvenuto il primo Evento Nazionale di ESN Italia.
La manifestazione è stata molto apprezzata e per questo motivo si ripete
ogni anno. L'anno dopo, l'evento si è aperto con la lettura di una
dichiarazione scritta da parte del Presidente della Commissione europea,
Romano Prodi, sul valore del progetto Erasmus.
Nel 2003 ESN Cosenza ha creato un nuovo progetto, il Progetto
Magellano, che consiste in un viaggio per l’Europa per creare un
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reportage sulla vita ESN, viaggio cominciato a Febbraio da Siena. Il
Progetto Magellano si è venuto a creare con la collaborazione della
Commissione europea, l'Unione europea e altre differenti istituzioni
regionali e nazionali. Un gruppo formato da 10 persone il quale ha
viaggiato in 15 Paesi diversi dell'Unione europea, facendo conoscere il
variegato mondo Erasmus ed il lavoro di ESN. Si sono poi realizzati dei
dipinti, una mostra fotografica, e pubblicato un libro che narra delle
culture e tradizioni di ogni luogo visitato grazie al Progetto Magellano. Si
è concluso con una conferenza per i partecipanti al progetto svoltasi in
Calabria a Luglio.
Nel 2004 si è avuto il primo evento invernale curato da ESN Trento. Si
tratta di “ESNow”, svolto a Fai della Paganella dove si sono riuniti 150
studenti Erasmus, che hanno potuto usufruire anche di uno skipass di 4
giorni, un hotel, e una assicurazione. Sono 4 giorni in montagna, durante i
quali gli studenti possono sciare e divertirsi insieme a tutti gli studenti
Erasmus.
“Nel 2004, durante la Pasqua, sono state organizzate da Esn Palermo la
prima dei Giochi Olimpici Erasmus in collaborazione con il CONI,
l'Università di Palermo, Regione Sicilia, della Provincia di Palermo, il
Comune di Palermo - Dipartimento del Turismo, Comunicazioni e
Trasporti . Hanno partecipato 300 studenti europei da Estonia, Slovenia,
Polonia, Svizzera, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria e Italia.
Nel 2005, ESN Palermo ha organizzato la SEP (6-9 ottobre 2005), che
ha ospitato i membri delle sezioni ESN provenienti da Spagna,
Portogallo, Italia, Grecia, Francia , Marocco e Cipro.