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con competenze specifiche nel campo della comunicazione e delle relazioni
pubbliche ma anche dal punto di vista organizzativo e gestionale. Proprio per
quanto riguarda i modelli organizzativi si analizzano le tre principali tipologie di
configurazioni organizzative che tramite analisi empiriche sono risultate essere le
più diffuse: l’organizzazione specialistica tipica delle aziende impegnate in
maniera specifica nell’organizzazione e gestione di eventi dotate di una struttura
stabile e permanente, l’ organizzazione interna nella quale un’azienda predispone
una attività organizzativa, un ufficio o un team di lavoro, con il compito di
realizzare l’evento, e l’organizzazione ad hoc in cui si crea una sorta di azienda
temporanea, che rappresenta uno specifico progetto ed è di durata prestabilita
commisurata a quella della realizzazione del progetto stesso. Si sono, quindi,
approfondite le fasi del progetto di gestione tipiche di un evento culturale: la fase
dell’ideazione in cui l’evento viene sviluppato nei suoi contenuti, nell’idea
progetto, nelle linee generali, nelle caratteristiche distintive, negli obiettivi
principali e collaterali, nelle funzioni che deve assolvere; la fase dell’attivazione
dove viene valutata la fattibilità reale dell’evento, rispetto alle possibilità e le
disponibilità esistenti (risorse, condizioni, consenso), e rispetto alle questioni
“chiave” (disponibilità di un’ artista, prenotazione spazi o acquisto diritti)
vengono attivate le prime esplorazioni ed operazioni preliminari; la fase della
pianificazione , estremamente delicata e strategica, è quella in cui si procede alla
programmazione operativa dell’avvenimento a seguito di un’accurata
predisposizione e raccolta di informazioni. Si identificano le attività e le azioni da
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intraprendere nel dettaglio, i tempi di preparazione in cui esse devono essere
assolte, le risorse da reperire. Si pone particolare attenzione, infine, sugli aspetti
economico finanziari e sull’individuazione dei tempi e delle modalità di controllo
del piano operativo; la fase dell’attuazione in cui il progetto viene materialmente
eseguito, seguendo le scelte adottate nelle fasi precedenti; la fase del
completamento che consiste principalmente nella rendicontazione al fine di
ottenere i finanziamenti pubblici o privati che di solito vengono assegnati a monte
del progetto ma materialmente erogati in toto o a saldo di eventuali tranches una
volta che il progetto è concluso; la fase della valutazione che prevede un’ analisi
di ciò che è stato fatto ed una verifica dei risultati al fine di verificare il
raggiungimento degli obiettivi prefissati e il valore prodotto per quei soggetti
partner (organismi coproduttori, sponsor, finanziatori, istituzioni) con cui si vuole
stabilizzare un rapporto nel tempo.
E’ stato infine analizzato un evento reale, “In Vino Venere”. Questo evento,
organizzato dalle “Donne del Vino”, un’associazione di sole donne impegnate in
prima persona nella filiera enogastronomica come produttrici, ristoratrici, chef o
sommelier, nasce dall’esigenza di valorizzare proprio la filiera enogastronomica
campana attraverso un convegno, che quest’anno ha avuto come tema centrale “Il
vino e i tesori del Mediterraneo”, ed un percorso tra i vini ed i piatti più prelibati
della cucina campana. Dell’ evento “In Vino Venere” è stata analizzata la
configurazione organizzativa ed i meccanismi di coordinamento tra gli attori
coinvolti.
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CAPITOLO 1
GLI EVENTI : UN’ANALISI ORGANIZZATIVA
Paragrafo 1 : Gli eventi: peculiarità e tipologie
“Con il termine “evento” si intende ogni possibile tipo di avvenimento:
manifestazioni espositive, sfilate, inaugurazioni, congressi, convegni, workshop,
ricorrenze stagionali o aziendali, cosi come una festa aziendale, una serata in un
qualsiasi locale, apparentemente ludica, ma che ha invece precisi scopi
comunicazionali(…)L’elenco potrebbe essere più lungo perché evento significa
un contenitore vasto con confini non delimitati, dove possono trovare
collocazione iniziative diverse una dall’altra, con un solo denominatore comune:
la necessità di un’organizzazione che sappia aggregare alcuni ingredienti.”
(Pecchenino, 2002, pag.6).
Gli eventi hanno sempre assunto una particolare rilevanza nell’attività di
comunicazione. Essi venivano utilizzati, però, in principio, per completare una
campagna di comunicazione con un impatto già predefinito; assumevano quindi
una rilevanza che, sebbene non si possa ritenere secondaria nel piano di
comunicazione, non era comunque centrale nella comunicazione aziendale.
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Negli anni Settanta l’evento, conservando sommariamente queste caratteristiche,
viene diversificato nelle sue tipologie con l’aumento di presenze di opinion leader
e feste colorate.
E’ negli anni Ottanta che gli eventi sono protagonisti di un processo evolutivo.
Vengono effettuati nelle location
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più impensate, dalle fabbriche fatiscenti alle
navi, e perdono la propria caratteristica di strumento di comunicazione e
diventano principalmente momento ludico, fine a se stesso.
Negli anni Novanta l’evento subisce un ulteriore evoluzione, passando da
accessorio, all’interno di un piano di comunicazione, a momento in cui la
comunicazione è protagonista con più target a confronto, nello stesso momento.
“L’evento risponde alla volontà dell’azienda di svolgere un’attività di
comunicazione verso attori esterni o interni ai confini aziendali. Esso rappresenta
pertanto un’occasione di dialogo che ha luogo in un contesto apparentemente
lontano dall’ambito aziendale, dalla routine quotidiana di lavoro; cosicchè
l’efficacia dei flussi comunicazionali e dei messaggi trasmessi dipende dalla
percezione del carattere informale e non coercitivo dell’avvenimento, specie
quando coinvolti risultano i dipendenti dell’azienda. L’evento si afferma pertanto
come l’attività core delle politiche di marketing dell’azienda, da cui prende corpo
tutta l’attività di comunicazione dell’impresa” (Pecchenino, 2002).
Proprio le politiche di comunicazione delle imprese che devono soddisfare
esigenze in continua mutazione, come i mutamenti nelle relazioni sociali a livello
1
La sede dove ha luogo l’evento può essere un albergo, una sala congressi, un locale tipo
discoteca o un ristorante, un castello o l’azienda stessa.
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planetario, ma anche i rivoluzionari cambiamenti indotti dalla tecnologia, fanno si
che anche il settore degli eventi sia in continua evoluzione come le stesse
tipologie di eventi. Tanto che “Non esiste alcun accordo, comunemente ed
internazionalmente accettato dagli studiosi, dagli operatori e dai loro organismi di
rappresentanza, sulla codifica delle definizioni che indichino con certezza e
definiscano in termini precisi le varie tipologie di riunioni e di eventi. Non c’è a
tutt’oggi accordo completo neanche sul più recente testo prodotto dalla IAPCO
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(Meeting Industry tecnology, 2000) che ha codificato 907 fra singoli termini e
frasi in uso nel settore” (Maresu).
Inoltre una stessa tipologia di evento, identificabile in base ad una codifica
accettata, può avere forme di svolgimento miste, significati e finalità diversi, a
seconda dell’organismo promotore. Ad esempio il termine meeting nella sua
genericità può essere di carattere sportivo, sociale, formativo.
Si prova qui a suddividerli in base alle finalità, in base ai soggetti coinvolti ed in
base a specifiche aree tematiche.
Gli eventi possono essere suddivisi in base alle finalità:
- Eventi di marketing communication (lanci di prodotto, iniziative legate a
sponsorizzazioni commerciali, party ecc);
- Eventi di comunicazione economico finanziaria (road show, presentazioni alla
comunità finanziaria ecc.);
2
The International Association of Professional Congress Organisers (IAPCO), una
organizzazione no-profit fondata nel 1968, registrata in Svizzera, è l’associazione ufficiale per
organizzatori professionisti,meeting planners e manager di congressi nazionali ed internazionali
conventions e special events.
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- Eventi istituzionali (anniversari celebrativi, iniziative legate a
sponsorizzazioni istituzionali ecc.);
- Eventi di enterteinment.
In base ai soggetti coinvolti si possono classificare in :
- Eventi comunicazione (convention, conferenze stampa, partecipazione a fiere,
congressi ecc.)
- Eventi sponsorizzati (come quelli nello sport, nella cultura, nella musica, nel
tempo libero).
Possono essere inoltre suddivisi per specifiche aree tematiche:
- Eventi culturali e artistici (mostre d’arte, rassegne e festival musicali, teatrali,
cinematografici, di danza, dell’enogastronomia, del folklore, spettacoli di
vario genere e natura)
- Eventi religiosi (il Giubileo, i congressi delle varie chiese e confessioni
religiose)
- Eventi sportivi (olimpiadi, campionati mondiali, europei e meeting delle varie
discipline sportive)
- Eventi commerciali (fiere e borse dei vari settori merceologici)
- Esposizioni (possono essere universali e internazionali specializzate e il loro
svolgimento, calendario e assegnazione sono stabiliti dal Bureau International
des Expositions).