Introduzione
∼3∼
INTRODUZIONE
Il reato di contraffazione rappresenta una minaccia alla legalità e
all’ordinato svolgimento dell’attività economica, allo stesso tempo essa prospera
nella sistematica violazione della legislazione in tema di lavoro.
Nell’ultimo ventennio la contraffazione si è trasformata da attività condotta
su scala artigianale in attività quasi industriale, volgendosi non più a merci ad alto
valore aggiunto ma a beni di largo consumo, occhiali, penne a sfera, pentole ma
anche medicinali, prodotti alimentari, giocattoli, che più facilmente riescono ad
eludere gli ordinari controlli a campione e possono essere distribuiti utilizzando i
normali flussi commerciali rendendo difficilissima la loro intercettazione.
Oggi la contraffazione e la pirateria sembrano addirittura essere diventate
attività più interessanti del traffico illecito di droga, poiché permettono di ottenere
notevoli profitti potenziali senza il rischio di pesanti sanzioni.
Su scala commerciale, quindi, la contraffazione e la pirateria, fungono da
vettore e da supporto per la criminalità.
Introduzione
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Oggi l’attività di contraffazione trova nuovi spazi grazie alle nuove
tecnologie, all’incremento internazionale del commercio, allo sviluppo delle
economie in transizione. I progressi in campo tecnologico rendono possibile la
contraffazione di prodotti ad alta tecnologia, normalmente considerati complicati
da falsificare. La macchina fotocopiatrice, ad esempio, rappresenta uno dei
principali attrezzi da lavoro del contraffattore.
Nel primo capitolo viene preso in esame il significato che è dato al termine
contraffazione dalle diverse fonti normative che si occupano del fenomeno, a
cominciare dalla definizione che il Regolamento CE n. 1383 dà delle “merci
contraffatte” e delle “merci usurpative”.
Altro aspetto del problema è la mancata osservanza delle regole di
concorrenza leale come conseguenza della messa in atto di comportamenti che
ledono il diritto appartenente ai legittimi titolari del brevetto. Di notevole rilievo è
anche la proporzione che sta assumendo la criminalità all’interno del ciclo
produttivo dei prodotti contraffatti; la stessa, infatti, è attirata dai facili ed elevati
guadagni che il commercio dei falsi garantisce senza d’altra parte correre elevati
rischi.
Nel secondo capitolo si esamina l’evoluzione storica della contraffazione,
valutando i fattori che hanno portato la stessa, ad assumere un valore ed una
crescita sproporzionata. Fra questi da ricordare sono la crescente richiesta, da
parte di un’economia consumistica, di prodotti sempre più belli, ma possibilmente
a basso prezzo, l’imitazione dei modelli proposti dai mass-media, la facile
reperibilità dei falsi anche nei mercati rionali, senza la paura di incorrere in
Introduzione
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sanzioni; ancora la presenza di manodopera disposta a lavorare nelle fabbriche del
falso, la facile imitabilità dei prodotti grazie alla diffusione di tecnologie sempre
più sofisticate e alla portata di molti. La scoperta e l’ingresso delle nuove
tecnologie ha favorito di gran lunga il maggior perfezionamento delle tecniche di
contraffazione, aumentando la precisione delle realizzazioni e la loro somiglianza
ai prodotti originali. Immettendo sul mercato merci uguali ai prodotti autentici si
rischia di creare nel consumatore inconsapevole una sorta di diffidenza
nell’acquisto; l’acquirente, infatti, si troverà spiazzato e intimorito, non essendo
più in grado di effettuare acquisti in piena consapevolezza, senza incappare in dei
tranelli.
Per combattere il fenomeno della contraffazione le stesse imprese devono
mettere in atto, al loro interno, delle procedure per impedire la fuga di notizie del
loro modo di creare; sarà questo il tema del terzo capitolo. La consapevolezza che
agire in modo preventivo possa arginare al massimo i danni, magari attraverso
l’introduzione di politiche di sicurezza, da integrare nel sistema produttivo,
consentirebbe di reprimere in anticipo le operazioni scorrette messe in atto da
soggetti poco economici. Diversi sono gli attuali mezzi a disposizione degli
imprenditori, come piccoli accorgimenti di lotta alla contraffazione, si passa dal
più semplice, come l’uso di particolari inchiostri cangianti, ai più complicati,
come l’adozione di smart-card. Questi accorgimenti da soli non sono in grado
però di resistere all’assalto dei contraffattori meglio organizzati e più
professionali, sarà allora necessario un supporto di carattere pubblico o privato, in
particolare delle organizzazioni di categoria, che hanno come scopo comune e
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principale quello di sconfiggere i contraffattori, attraverso una politica di sostegno
alle imprese interessate dal fenomeno.
Infine, argomento del quarto capitolo è l’analisi dell’evoluzione dell’istituto
del brevetto che, conferendo il potere di esclusiva al suo titolare, costituisce un
importante passo avanti alla tutela delle innovazione e delle numerose creazioni,
prima difesa dall’esile garanzia rappresentata dal segreto industriale.
Per le sue dimensioni, il fenomeno della contraffazione e della pirateria ha
conseguenze pregiudizievoli non solo per le imprese, per l’economia nazionale e
per i consumatori, ma per la stessa società nel suo complesso, rappresentando
qualcosa di più grave di un semplice fattore di disturbo dell’organizzazione
economico-sociale.
Sono fenomeni che compromettono il buon funzionamento del mercato
interno, potendo dar luogo a deviazioni dei flussi commerciali e a distorsioni della
concorrenza. Questa situazione crea negli operatori una perdita di fiducia nel
mercato interno, determinando un calo degli investimenti e un indebolimento
dell’attività innovativa e creativa delle imprese, con conseguenze dirette sulla
situazione economico-sociale del Paese, incidendo sul numero dei posti di lavoro
che le imprese offrono e determinando un pregiudizio riguardo al minor gettito
fiscale e agli oneri sociali come conseguenza del mancato rispetto della normativa
in materia di lavoro, se le merci contraffatte vengono prodotte in fabbriche
clandestine con personale non dichiarato.
Capitolo I
La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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CAPITOLO I
La Contraffazione:
definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
1.1 Le definizioni di contraffazione e pirateria
I termini di contraffazione e pirateria indicano quel complesso fenomeno
caratterizzato da violazioni a leggi, norme, regolamenti che disciplinano la
proprietà intellettuale o che ne regolano lo sfruttamento del diritto
1
.
In termini generali, la falsificazione può essere definita come l’assunzione,
da parte di un soggetto o il conferimento da questi ad un oggetto di una identità o
di un modo di essere diversi da quelli posseduti, ovvero caratteristici di altri
1
Indicam 1999, (Istituto Nazionale per la Difesa, Identificazione e Certificazione dei Marchi
Autentici, creato nel 1987 da Contromarca, associa e coordina l’attività di aziende, enti, studi
professionali e organizzazioni impegnati nella lotta alla contraffazione dei prodotti di marca).
Capitolo I
La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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oggetti. La finalità di questa assunzione consiste nel tentativo di conseguire un
vantaggio economico a scapito di altri.
La falsificazione, dunque, è un tipo di azione che può essere posta in essere
da un attore che interagisce con altri in una situazione di tipo
competitivo/conflittuale, nella quale il primo aggiunge alla sua iniziativa la
possibilità di ottenere qualche beneficio per sé o per altri, cui può essere legato da
uno stesso interesse momentaneo, anche attraverso la messa in atto di un
impedimento alla realizzazione degli obiettivi che, i soggetti nei cui confronti
l’azione in questione è posta in essere, intendono perseguire. In quest’ottica, la
contraffazione si pone sia come strumento di aggressione dell’altro sia di difesa da
questi o di sabotaggio delle sue capacità offensive, ad esempio con il
danneggiamento degli impianti del concorrente.
In alcune circostanze, l’utilizzo dei termini per indicare questo fenomeno
non è univoco, addirittura il significato dei termini può differenziarsi da uno Stato
ad un altro, ma anche all’interno dello stesso Paese a seconda degli attori che vi
sono implicati.
L’articolo 2 sub 1 lettera a) del Regolamento CE n. 1383 del Consiglio del
22 luglio 2003, relativo all’intervento dell’Autorità doganale nei confronti di
merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da
adottare nei confronti di merci che violano tali diritti, fornisce una nozione
dettagliata di “merci contraffatte” e di “merci usurpative”.
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La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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Più in particolare, ai sensi del citato regolamento comunitario
2
:
1) per merci contraffatte si intendono:
a) le merci, compreso il loro imballaggio, su cui sia stato apposto -
senza autorizzazione - un marchio di fabbrica o di commercio identico
a quello validamente registrato per gli stessi tipi di merci, o che non
possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di
fabbrica o di commercio e che pertanto violi i diritti del titolare del
marchio in questione;
b) qualsiasi segno distintivo (compresi logo, etichetta, opuscolo, etc.),
anche presentato separatamente, che si trovi nella stessa situazione
innanzi descritta;
c) gli imballaggi recanti marchi di merce contraffatta presentati
separatamente, che si trovino nella stessa situazione di cui sopra;
2) per merci usurpative le merci che costituiscono o che contengono
copie fabbricate senza il consenso del titolare del diritto d’autore o dei
diritti connessi o del titolare dei diritti relativi al disegno o modello,
registrato o meno, a norma del diritto nazionale, ovvero di una persona
da questi autorizzata nel Paese di produzione.
Inoltre, sono considerate “merci che violano un diritto di proprietà
intellettuale”
3
quelle che, nello Stato membro in cui viene presentata la domanda
per l’intervento dell’Autorità doganale, ledono i diritti relativi ad un brevetto, ad
un certificato protettivo complementare, alla privativa nazionale o comunitaria per
2
Regolamento CE, 22 luglio 2003 n. 1383.
3
Regolamento CE,1989 n. 1576.
Capitolo I
La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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ritrovati vegetali, alle denominazioni di origine o alle indicazioni geografiche, alle
denominazioni geografiche ai sensi del Regolamento CE n. 1576/89.
Accanto a queste due norme indicanti delle violazioni, esistono poi tutta una
serie di condotte che, seppur non penalmente sanzionabili, producono gli stessi
effetti negativi delle prime; si fa riferimento in particolare a:
sovrapposizioni illegittime approntate da licenziatari di produzione
infedeli e da questi smerciate con o senza il marchio originale, ma
comunque in violazione del contratto di licenza;
produzioni destinate contrattualmente a specifiche aree geografiche,
ma dirottate da licenziatari infedeli fuori dalle zone di loro pertinenza;
produzione di beni che, senza violare direttamente marchi o modelli,
ne imitano in maniera tendenziosa l’aspetto determinando confusione
nel mercato
4
.
Intorno alle due sopraccitate preponderanti categorie, si muove una fitta rete
di attività illecite o al limite del lecito.
Il fenomeno della pirateria e della contraffazione appare in netta ascesa in
tutto il mondo, nonostante i tentativi di contrasto e le leggi di crescente severità
che sono state adottate nel corso degli anni, lo sviluppo di tale fenomeno risulta
essere estremamente rilevante, in quanto favorito, soprattutto, dalle nuove
possibilità di informazione, conoscenza e duplicazione offerte dalla tecnologia,
oltre che da nuove forme di organizzazione industriale che potenziano le iniziative
di falsificazione da parte di individui e gruppi.
4
www.filodiritto.it, 7 luglio 2005.
Capitolo I
La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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Si stima, ad esempio, che la crescita delle attività di contraffazione sia stata
pari al 1600% nel decennio 1991-2001 e tutti gli studi, relativi a questo fenomeno,
indicano la stessa tendenza di espansione per valori complessivi di ammontare
decisamente rilevante. Il mercato illegale sembra, infatti, avere un valore globale
che si attesta tra il 5% e il 10% del commercio mondiale totale, con una valore
medio attorno al 7%. I danni causati dal mancato rispetto dei diritti di proprietà
intellettuale colpiscono imprese, artisti e inventori, ma causano spesso danni
anche agli stessi utilizzatori: basta pensare che circa il 6% dei prodotti
farmaceutici venduti nel mondo è contraffatto
5
.
Tabella 1. I numeri della contraffazione.
Crescita nel periodo 1991-2001 1600%
Tasso medio annuo di crescita 1991-2001 32,80%
Quota sul commercio mondiale (2001) 9%
Valore della produzione (in miliardi di $ 2001) 450
Giro d’affari in Italia (dati 2001, in miliardi di euro) 6
Tabella 2. Area di provenienza delle merci contraffatte.
Bacino mediterraneo 30%
Sud-Est Asiatico 70%
L’espressione diritti di proprietà intellettuale è entrata nel nostro
linguaggio giuridico al posto di quella tradizionale di diritti (di proprietà) su beni
immateriali a seguito della Convenzione istitutiva dell’Organizzazione Mondiale
della Proprietà Intellettuale (OMPI) del 14 luglio 1967 (ratificata dall’Italia con la
5
Stime della OMPI (o più comunemente WIPO da World Intellectual Property Organization).
Capitolo I
La contraffazione: definizioni ed effetti sull’efficienza dei mercati
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legge del 28 luglio 1976, n. 424), ma soprattutto a seguito della conclusione
dell’Accordo TRIP’s (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights)
firmato a Marrakech il 15 aprile 1994 ed attuato in Italia col d.lgsl. del 19 marzo
1996 n. 198, per indicare una serie di diritti consistenti nel diritto di utilizzare
economicamente in esclusiva vari beni aventi il carattere dell’immaterialità o
intangibilità.
I diritti compresi nell’espressione diritti di proprietà intellettuale hanno in
comune sia il fatto di avere per oggetto beni immateriali, cioè beni consistenti in
idee o altre entità suscettibili di essere riprodotte in serie e comunicate ad altri
virtualmente senza limiti di quantità, di tempo e di territorio, sia il fatto di
attribuire al titolare il diritto di sfruttare economicamente tali beni di regola in via
esclusiva realizzando e distribuendo, dietro corrispettivo, prodotti e servizi. Il
fatto che la tutela accordata riguardo a tali beni consista nel diritto di utilizzarli in
esclusiva, e quindi di vietare a terzi qualsiasi atto che possa pregiudicare lo
sfruttamento economico del bene da parte del titolare, dà ragione del riferimento
al diritto di proprietà insito nell’espressione diritti di proprietà intellettuale
6
.
La contraffazione e la pirateria nel mercato interno costituiscono un
fenomeno la cui natura e le cui caratteristiche sono ancora poco conosciute;
importanti, a questo proposito, risultano le indicazioni fornite dai titolari dei diritti
e dai sequestri effettuati dalle autorità pubbliche.
Una precisazione va fornita riguardo ai comportamenti e agli atti che
vengono qualificati, nel mercato interno, come atti di contraffazione; a tal
6
Auteri, 2005, pagg. 3-4.