5
telefoniche fisse previste per quella data (cosa già peraltro avvenuta in
nazioni come l’Italia)
2
.
1
Allo stesso tempo la copertura radio del territorio è cresciuta oltre ogni
aspettativa, ed alcuni sistemi sono presenti in un gran numero di nazioni. Si
pensi ad esempio al GSM che oggi è esteso ben oltre i confini dell’Europa
occidentale, area per cui inizialmente era stato concepito.
Sul fronte Internet ogni mese nel mondo si registrano circa 18 milioni di
nuovi utenti, con un traffico dati che raddoppia ogni sei mesi circa.
I due fenomeni, la diffusione di Internet e del telefonino, sono destinati ad
intrecciarsi. Il nuovo settore delle comunicazioni mobili farà confluire in
un’unica realtà la telefonia mobile ed Internet. Si annuncia una nuova era di
comunicazioni multimediali: con una telefonata, riceveremo voce, testo,
video, con prospettive di crescita promettenti.
Lo standard mondiale che permetterà l’incontro delle due tecnologie - i
sistemi di comunicazione mobile e la rete Internet - è l’Umts (Universal
Mobile Telecommunication System). Attraverso i telefonini Umts l’utente
sarà in grado di collegarsi a Internet. La larghezza di banda e la velocità di
trasporto (fino a 2 Mb al secondo) permetteranno di superare la visione
ridotta del telefono cellulare così come lo conosciamo oggi. Traffico voce,
dati, immagini saranno veicolati e ricevuti dai nuovi apparecchi, ovunque si
trovi la persona.
I fattori che in questi anni hanno portato alla definizione di un sistema di
comunicazione mobile innovativo rispetto alle soluzioni attualmente
disponibili risiedono:
™ nei nuovi requisiti di servizio che non possono essere coperti dai
sistemi di seconda generazione, i Gsm;
™ nei vantaggi che la disponibilità di nuove bande radio può offrire
agli operatori esistenti e ai nuovi potenziali concorrenti.
12
Fonte dati: CSELT- Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni, Torino, 2000
6
Il processo di copertura radio oggi si sta avviando verso una fase di stabilità,
avendo raggiunto la quasi totalità delle zone più densamente popolate,
dunque in questi anni gli operatori di telefonia mobile e i fornitori di servizi
ad essa dedicati (in Italia i due ruoli sono quasi sempre giocati dallo stesso
attore) hanno concentrato i loro investimenti sul miglioramento delle
prestazioni dei sistemi di seconda generazione Gsm. Questo ha significato
un ampliamento dei servizi e un aggiornamento continuo dell’offerta.
Pensiamo, ad esempio, all’introduzione del fortunato servizio Sms (Short
message service), che ha offerto ai clienti Gsm la possibilità di scambiarsi
brevi messaggi di testo attraverso il telefonino. Oppure pensiamo alla
possibilità di ricevere sul proprio telefonino, sempre grazie agli Sms, gli
aggiornamenti sulle ultime notizie giornalistiche, i risultati delle partite di
calcio, le previsioni del tempo, l’oroscopo, insomma una serie di servizi a
metà tra l’informazione e l’intrattenimento che si sono andati via via
sviluppando nel corso degli anni.
Con l’Umts, grazie alla sua banda larga di trasmissione, e alla velocità che
ne deriva, si aggiungeranno una serie di possibilità prima solo immaginabili.
Voce, ma anche video, musica, filmati animati, file di dati saranno
trasmissibili e ricevibili dai sistemi di terza generazione, aprendo la strada
ad un nuovo mondo di servizi. E se gli studi previsionali dell’Umts Forum
3
attribuiscono ai servizi voce un ruolo preponderante fino al 2005, le
applicazioni dati (in particolare quelle legate al mondo di Internet) vedranno
un tasso molto elevato di crescita, simile a quello previsto per gli equivalenti
servizi dati di rete fissa.
Nel corso degli ultimi dieci anni la penetrazione dei telefoni cellulari ha
avuto ritmi sorprendenti di crescita, pur essendo, come sottolineato, il
traffico voce la chiave quasi unica del loro successo.
All’interno di questo quadro il caso italiano risulta emblematico (cfr. grafico
1).
3
E’ l’organizzazione internazionale, cui partecipano 240 industrie di telecomunicazione,
deputata allo studio di soluzioni per l’introduzione e lo sviluppo dei sistemi cellulari di
terza generazione. Sito Web: www.umts-forum.org.
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'87 '90 '93 '96 '99
Paesi
Nordici
Italia
Regno
Unito
Germania
Spagna
Francia
Grafico 1 - Lo sviluppo delle comunicazioni mobili in Europa. Penetrazione in
percentuale.
Fonte: CSELT- Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni, Torino, 2000
Il grafico confronta lo sviluppo della comunicazione mobile del nostro paese
con quella degli altri paesi europei: nel 1999 la penetrazione dei telefonini
ha raggiunto in Europa valori tra il 20 ed il 40% della popolazione e in
alcuni paesi nordici si è superato il livello del 50% .
Una crescita così significativa è stata favorita dalla scelta di un sistema, il
TACS (Total Access Communication System) che, fin dall’inizio degli anni
’90, ha offerto tutte quelle caratteristiche di “portabilità” del servizio che i
cittadini attendevano (peso e volume ridotti del terminale, autonomia della
batteria).
8
Grafico 2 - Utenti di sistemi analogici e digitali in Europa (in milioni)
Fonte: CSELT- Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni, Torino, 2000
Successivamente si è imposto il sistema digitale Gsm, messo a punto
dall’ETSI (European Telecommunication Standard Institute), l’ente che ha il
mandato di definire gli standard europei di telecomunicazione.
Nel grafico 2 si può vedere come in Europa la porzione di utenti digitali sia
aumentata molto rapidamente a partire dal 1994. Il numero totale di utenti
analogici ha iniziato a diminuire dal 1997. E’ interessante notare come la
suddivisione tra utenti analogici e digitali differisca in modo sensibile da
paese a paese. Ciò è dovuto alla scelte effettuate dagli operatori: dove si è
adottato un sistema di transizione verso il Gsm (è il caso del Tacs nel
Regno Unito e in Italia), la crescita dei sistemi digitali si è manifestata fin
dall’inizio degli anni ’90. In queste realtà gli utenti di sistemi analogici
rappresentano ancora oggi una componente non trascurabile del mercato.
I requisiti di servizio si stanno oggi modificando molto rapidamente. Come
già ricordato, anche nel campo della comunicazione mobile i servizi dati
assumeranno un ruolo di crescente importanza ed i sintomi di questa
tendenza sono già percepibili. La varietà dei servizi previsti, unita alla
necessità di disporre di nuove frequenze e risorse radio, ha condotto gli enti
regolatori, gli operatori e le industrie produttrici a perseguire un nuovo
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analogico digitale
lug.'93
gen.'94
lug.'94
gen.'95
lug.'95
gen.'96
lug.'96
gen.'97
lug.'97
gen.'98
feb.'99
9
stadio di sviluppo di “terza generazione” di cui l’ITU (International
Telecommunication Union) ha stabilito i requisiti minimi di servizio.
I servizi previsti per i sistemi di terza generazione, l’Umts appunto,
presentano caratteristiche nuove rispetto a quelli attuali. I principali elementi
di innovazione riguardano la varietà di capacità richiesta (bit rate) e le
caratteristiche di connettività. In aggiunta ai classici servizi come la
chiamata voce tra due persone, si prevede un significativo sviluppo dei
servizi diffusivi, come la videoconferenza e la tv mobile. Si intuisce come
una varietà così grande di servizi, assieme al generale innalzamento della
capacità richiesta, impongano di identificare nuove bande per i sistemi di
terza generazione. Le frequenze assegnate al vecchio GSM nella banda dei
900 e 1800 MHz possono infatti far fronte ad un aumento ancora sensibile
dell’utenza voce, ma certamente non sono in grado di soddisfare le domande
emergenti nel campo dei nuovi servizi e dei servizi dati in particolare. La
WARC (World Administrative Radio Conference), responsabile
dell’assegnazione delle frequenze radio su base mondiale, ha riconosciuto
l’esigenza nel 1992, assegnando ai sistemi di terza generazione una banda
compresa tra 1885-2025 MHz e 2110-2200 MHz.
Il mercato dei telefonini, in fase di evoluzione rapida e di competizione
particolarmente aggressiva, richiede alle società di telecomunicazioni di
rispondere con una forte capacità strategica in termini di innovazione e di
cura del cliente.
Uno dei punti di forza del sistema Umts risiede nell’essere uno standard
mondialmente riconosciuto. Ciò significa che la tecnologia di terza
generazione sarà adottata globalmente, da tutti i Paesi, senza le limitazioni
di standard e di compatibilità che hanno caratterizzato i sistemi di prima e
seconda generazione. Al mercato mondiale dei telefonini, si affiancherà
un’industria dei contenuti e dei servizi di mobilità altrettanto estesa. La
battaglia su questo campo è aperta. I fornitori nazionali di contenuti e servizi
Internet si troveranno in concorrenza con soggetti che operano anche al di
fuori dei confini nazionali. Conteranno il valore aggiunto dei servizi, la
10
capacità di far fronte alle “esigenze in movimento” dell’ utente Internet
mobile, la qualità dei contenuti e la facilità di consultazione
dell’informazione.
Per l’Italia, ancora indietro nella diffusione di Internet, ma con un’altissima
penetrazione nei telefonini, l’Umts rappresenta un’opportunità straordinaria
per accelerare la diffusione della Rete delle reti.
Entro il 2003, secondo l’istituto di ricerca Forrester, ci saranno più persone
che accederanno a Internet tramite un telefono mobile che tramite un PC. La
ragione per cui questa modalità di accesso senza fili alla Rete sarà così
attraente, specialmente in Italia, dipende dalla penetrazione del cellulare
molto alta, ormai oltre il 70%, che ci colloca tra i primi posti nella
graduatoria mondiale
4
. Nello stesso tempo la penetrazione Internet in Italia,
anche se sta aumentando molto, nell’anno 2000 risulta ancora inferiore alla
media europea. Insomma, da una parte l’Italia è al primo posto per la
penetrazione dei telefonini, specialmente in termini di clienti e di volumi di
traffico, dall’altra però è ancora indietro nella penetrazione di Internet (cfr.
tabella 1), per cui è abbastanza prevedibile pensare che proprio l’Italia sarà
uno dei paesi in cui l’esplosione di Internet avverrà attraverso il telefono
mobile.
Apparati/servizi ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99
Personal computer 13,6 17,9 21,5 24,8 26,4
2° personal computer 0,2 0,6 0,9 1,3 1,4
Internet 0,3 0,8 1,4 2,7 4,8
Telefono cellulare 6,0 12,3 22,2 35,3 45,8
2° telefono cellulare - - 1,3 7,0 11,6*
Tv satellitare 2,1 3,4 5,9 7,8 8,8
* di cui 3,2 in possesso anche di un terzo cellulare.
Tabella 1 - Diffusione di apparati e servizi di telecomunicazione nelle famiglie italiane
Fonte: Niche Consulting, 1999
4
Fonte dati: CSELT- Centro Studi e Laboratori Telecomunicazioni, Torino, 2000
11
Anche il timing, cioè il momento di ingresso sul mercato, giocherà un ruolo
fondamentale: il 2002, anno di avvio dell’Umts, coinciderà con il momento
di maggior sviluppo Internet e penetrazione dei cellulari. Dobbiamo
prepararci ad assistere ad una fruizione della rete Internet, dei servizi e
contenuti che essa contiene, da parte di un pubblico di massa con forte
propensione alla mobilità.
Multimedialità, mobilità e personalizzazione sono le esigenze di
comunicazione che stanno caratterizzando da circa una decade lo sviluppo
dell’Information and Communication Technology (ICT). Multimedialità
significa poter veicolare testo, video, audio e immagini in movimento in un
unico canale. La mobilità, nelle sue forme più evolute, offre all’utente la
possibilità di comunicare in qualunque luogo si trovi, a casa o sul lavoro, ma
anche lontano dalla nostra scrivania, usufruendo delle stesse possibilità
offerte dalla connessione fissa: navigazione Web, richiesta ed invio di dati
multimediali.
Joshua Meyrowitz, studioso delle comunicazioni di massa e autore di “Oltre
il senso del luogo”, ha parlato – anche se con riguardo ai nuovi media in
genere - di “separazione tra luogo sociale e luogo fisico”: con i media
elettronici, la comunicazione e l’interazione richiedono sempre meno di
raggiungere i luoghi dove le informazioni vengono custodite. Le
informazioni ci arrivano in modo continuativo, dunque in maniera
indipendente dal contesto ambientale e sociale in cui ci troviamo. Non
esistono più, almeno come tendenza, flussi informativi tipici di ciascun
luogo fisico.
Infine la personalizzazione dovrebbe assicurare all’utente informazioni
ritagliate sulle sue esigenze specifiche e sotto il suo controllo.
Il successo del telefonino Umts dipenderà dalla capacità di offrire
informazioni, servizi e intrattenimento ad un cliente via via più esigente.
L’Umts promette di fornire “l’esperienza Internet” senza fili e in
movimento.
12
Le imprese di telecomunicazione e gli operatori di telefonia mobile puntano
molto sui servizi di informazione personalizzata, sui contenuti giornalistici
elaborati appositamente per i telefonini e trasmessi direttamente sul cellulare
del cliente. Già oggi degli accordi tra le agenzie di stampa e le società di
telecomunicazione permettono di ricevere sul Gsm brevi messaggi di testo
che riassumono i fatti del giorno. Ma con l’Umts potremmo ricevere un Sms
con il titolo della notizia che ci interessa e avere recapitato nella nostra
casella e-mail il resto dell’articolo, o una serie di link per ulteriori
approfondimenti. Sarebbe come avere un giornale sempre aggiornato, a
qualsiasi ora del giorno e ovunque ci troviamo, che contiene solo le notizie
che richiediamo.
Ma chi fornirà i contenuti per l’Internet mobile? Le società di
telecomunicazione cercano di comprare il meglio sul mercato, senza
produrre molto in proprio, almeno all’inizio. Trasformarsi in società che
producono servizi e contenuti, d’altra parte, è un gran cambiamento e
cercare tutto sul mercato significa prepararsi a lunghe trattative e aste
finanziarie, in un ambiente molto concorrenziale.
Qui sta la base del processo che si intravede dietro il crescendo di fusioni
globali che dagli Stati Uniti dilagano anche nella vecchia Europa: le reti
comprano i contenuti. Questo è il senso del Risiko cui assistiamo in Italia e
delle trattative che si stanno scatenando sul mercato della comunicazione,
alla ricerca dei contenuti e delle killer application (cioè di quei servizi che
faranno decollare la domanda) per i nuovi telefonini multimediali.
Le industrie della comunicazione e le nuove imprese nate col boom della
Rete stanno studiando modelli di offerta e di fruizione dei contenuti su
misura per il nostro terminale Umts. Nuove imprese di telecomunicazioni e
le vecchie, collocate in nuove alleanze, cercano sempre nuovi sbocchi o
partnership nella produzione editoriale, mettendo in campo una potenza
finanziaria enorme. Oltre ai capitali questi nuovi soggetti hanno anche un
enorme capacità di trasporto della comunicazione; ma hanno bisogno dei
13
contenuti da trasportare. E buona parte di questi contenuti sarà informazione
da confezionare in modo appetibile, utile, vendibile.
E’ necessario poi abituarsi anche al superamento, ormai in atto, tra i diversi
“generi”. Il confine tra informazione e intrattenimento diventa labile, il
canale utilizzato tende ad essere unico, con contenuti confezionati e
personalizzati su misura per l’utente. Il Web è, diciamo così, il contesto in
cui si realizza questo processo di ibridazione dei contenuti. Allo stesso
tempo è la via che permette l’affermazione in tempi brevi di nuovi soggetti
produttivi.
E dei professionisti dell’informazione? Che cosa ne sarà? Non si può
pensare che all’evoluzione dei mezzi, all’ibridazione dei contenuti, al
cambiamento dei formati dell’informazione non faccia seguito uno scossone
innovativo all’interno della professione giornalistica, quella che, per
antonomasia, è dedita alla produzione dei contenuti. Scossone che
riguarderà diversi aspetti della professione, lungo tutto il ciclo di
produzione, confezionamento e diffusione della notizia. La figura del
giornalista sarà “schiacciata” dai nuovi dettami della Rete (tutto, subito,
brevemente) o seguirà, in armonia, il progresso del mezzo e del messaggio?
Che ruolo ricoprirà chi oggi confeziona l’informazione per il Wap e domani
per l’Umts?
Cambierà il concetto stesso di notizia, perché il ritmo e la portata del flusso
impediranno di dividere la raccolta dall’elaborazione, e di individuare
luoghi, tempi, e figure deputate alle varie fasi di lavorazione del ciclo
informativo. Con l’Umts sarà possibile, teoricamente, avere tutto, ma
cambieranno anche i contorni dei contenuti, sempre più telegrafici e
usufruibili sui piccoli display.
Il rischio è che dal giornalista- reporter si passi al giornalista- ingegnere,
puro sintetizzatore di informazioni impacchettate secondo il profilo
particolare di ogni utente. Forse cambierà, o è già cambiata, anche la
missione del giornalista: non più “guardiano” né dispensatore di
14
informazioni, bensì superesperto, analista personale per nuovi target di
consumatori.
L’Umts e gli altri sistemi cellulari di terza generazione IMT- 2000
traghetteranno l’utente nella società dell’informazione veicolando voce,
immagini, video e altre informazioni a banda larga. direttamente all’utente.
Il cittadino, poi, potrà vedere o ascoltare tutto questo, contenuti così
complessi, mentre è in movimento. Il cambio radicale nelle abitudini di
consumo richiederà, nelle riflessioni finali, un richiamo alla “bolla
comunicazionale” di Flichy
5
.
In conclusione ecco qualche dato sulle dimensioni del fenomeno Umts. Le
previsioni per i 15 stati europei raggiungono queste cifre: nel 2005 ci
saranno 200 milioni di utenti per la telefonia mobile, 32 di questi
usufruiranno dei servizi multimediali. Per l’anno 2010, si prevedono 260
milioni di utilizzatori, di cui 90 milioni interessati ai servizi multimediali.
Se l’intero mercato mondiale di servizi mobili ha raggiunto i 400 milioni di
utenti nell’anno 2000, raggiungerà i 940 milioni nel 2005 e 1,7 bilioni entro
il 2010
6
.
Esiste, dunque, una grande opportunità di contribuire allo sviluppo della
società dell’informazione attraverso un accesso semplice e immediato a
fonti di informazione, intrattenimento, formazione e basi di dati consultabili
on line.
5
Cfr. P. Flichy, Storia della comunicazione moderna, Baskerville, Bologna, 1994
6
Fonte dati: Umts Forum – Report 5, 1999
15
Cap.1 Dall’analogico al digitale, cosa è cambiato nei telefoni
cellulari
1.1 Telefono, mon amour
Il telefono è l’oggetto che ha sancito più di altri l’ingresso nella modernità,
chiudendo un’epoca e inaugurando un modo nuovo, privato, di disporre
della tecnologia per ampliare le proprie percezioni e sensorialità.
Quella che oggi è la macchina più usata del pianeta, che ha generato e
influenzato la nascita di molte altre invenzioni, non è mai stata solo uno
strumento; nel corso della sua storia ha prodotto effetti profondi sul modo
d’essere, sulle emozioni e fantasie dei suoi fruitori, caricandosi di valori
simbolici che letteratura, musica, arte e quotidianità hanno evidenziato ed
esaltato
1
.
1
Cfr. G. Trivero, Il telefono. Riflessioni sulla macchina che ha cancellato la lontananza,
Paravia, Torino, 1995
Il telefono al cinema e in letteratura,
alcune citazioni
Per quasi un secolo il telefono è rimasto “fermo”,
mentre eravamo noi a spostarci. E così Woody Allen in
“Provaci ancora Sam”, mostra un personaggio che
comunica alla segretaria sequenze stucchevoli di
numeri telefonici dei diversi luoghi nei quali trascorrerà
la sua giornata. E per cinquant’anni è rimasto immobile
anche da un punto di vista estetico, tranne poche
modifiche. Solo i grandi passi dell’elettronica hanno
prodotto rapide accelerazioni; da totem domestico, il
telefono è divenuto un accessorio plurifunzionale,
“intelligente” quanto invadente.
Lo squillo del telefono non è solo il segno più evidente
dell’irruenza del progresso nella quotidianità di fine
ottocento, è di per sé un evento intensamente
“drammatico”, “perché sentiamo l’impulso a
rispondere a un telefono pubblico che squilla pur
sapendo che la chiamata non può essere per noi? […]
Perché uno squillo di telefono sul palcoscenico crea
istantaneamente una tensione?” Si chiede McLuhan in
un suo famoso saggio sui mezzi di comunicazione
2
.
16
2
M. Mc Luhan, Gli strumenti del comunicare, Il saggiatore, Milano, 1967
E’ stato però l’avvento del telefono portatile a segnare una nuova mutazione
“darwiniana” dell’oggetto, che sembra essere ben lontana dal completarsi. I
telefoni cellulari vennero introdotti su vasta scala nel 1979, prima in
Giappone poi in tutto l’occidente industriale.
Nell’89, in Italia, la rete arrivò a coprire quasi tutto il territorio nazionale. In
occasione dei mondiali di calcio del
’90 – con un Luca Montezemolo sempre al telefono come
3
R. Barthes, Frammenti di un discorso amoroso, Einaudi, Torino, 1980
testimonial - si diffuse il cellulare tascabile ed esplose una vera mania che
non ha avuto eguali al mondo. L’oggetto suscitò negli italiani un fascino
irresistibile. Quella che un tempo era un’attività privata, telefonare, si
trasformò spesso in un rito pubblico d’ostentazione.
- Segue -
Sull’attesa della chiamata, Roland Barthes ha scritto in
Frammenti di un discorso amoroso parole taglienti: “L’attesa
di una telefonata si va così intessendo di una serie di piccoli
divieti, all’infinito, fino alla vergogna: proibisco a me stesso
di uscire dalla stanza, di andare al gabinetto, addirittura di
telefonare (per non tenere occupato l’apparecchio); per la
stessa ragione io soffro se qualcuno mi telefona; l’idea che di
lì a poco dovrò uscire, correndo così il rischio di essere
assente al momento dell’eventuale chiamata confortante, del
ritorno di mia Madre, mi tormenta.”
3
17
1.2 Dai primi sistemi analogici al Gsm.
Qui di seguito illustreremo una breve storia del passaggio dai sistemi di
telefonia mobile analogici, nati già alla fine degli anni ’40 e poi introdotti
commercialmente negli anni’80, a quelli digitali. Varco inevitabile che ci
condurrà all’incontro attuale del telefonino con le applicazioni multimediali
e al telefonino come vero terminale Internet mobile always on, sempre
connesso.
™ Il sistema radiomobile è nato alla fine dell’800 per merito di
Guglielmo Marconi che per primo sperimentò il collegamento via radio tra
una stazione a terra e una nave a 18 miglia di distanza. L’esigenza di una
comunicazione mobile è stata percepita all’inizio specialmente in ambito
militare e nei servizi pubblici. Primissimi esperimenti di comunicazione
in movimento risalgono infatti al 1921, condotti dal Dipartimento di
Polizia di Detroit, negli Usa: permettevano la comunicazione
unidirezionale dalla centrale agli autoveicoli in dotazione agli agenti.
™ L’invenzione della modulazione di frequenza (FM, frequency
modulation), avvenuta nel 1935 ad opera di E. H. Armstrong, portò dei
cambiamenti. Immaginiamo il corpo di un serpente che si incurva a
seconda di come lo tocchiamo: nella FM la frequenza di un segnale
ausiliario sinusoidale (segnale portante) varia proporzionalmente al
segnale analogico da veicolare (segnale modulante), producendo il segnale
modulato effettivamente trasmesso.
I sistemi FM conobbero un notevole sviluppo nelle applicazioni militari
durante la seconda guerra mondiale, cui rimasero limitati fino alla fine del
decennio. Verso la fine degli anni ’40 furono introdotti i primi sistemi di
telefonia mobile che, utilizzando un singolo trasmettitore FM,
consentivano di coprire una determinata area (il più delle volte una città):
18
un ristretto gruppo di utenti poteva telefonare da un’automobile in
movimento all’interno dell’area. Nella stazione radio la commutazione
delle chiamate avveniva manualmente. Il problema principale era il
sovraccarico dei pochi canali disponibili: nei primi sistemi radiomobili
ogni terminale operava a una frequenza fissa, si aveva perciò un certo
numero di trasmettitori indipendenti (ognuno con in carico alcune
frequenze). Solo in un secondo tempo si introdussero sistemi di tipo
trunked, in cui tutti i canali erano a disposizione di tutti gli utenti:
all’occorrenza veniva selezionato un canale libero. La selezione del canale
avveniva manualmente, in seguito venne automatizzata.
™ Il punto di svolta per uno sfruttamento più redditizio delle frequenze
arrivò con l’invenzione del sistema cellulare, che venne sperimentato a
partire dagli anni ’60 e diffuso in commercio solo venti anni dopo. Fino ad
allora i sistemi di tipo non cellulare effettuavano trasmissioni di tipo
broadcast, come oggi avviene per la tv o la radio. Si utilizzavano
trasmettitori molto potenti allo scopo di coprire vaste aree, ma il
fabbisogno di un maggior numero di frequenze stava crescendo. Il sistema
cellulare, invece, permise il riuso di una stessa frequenza più volte, in zone
debitamente distanti tra loro. Il territorio, infatti, viene diviso in aree, di
dimensioni predefinite, denominate celle, da cui il nome del sistema. Ogni
cella è servita da una stazione radio base (BTS) che trasmette su una serie
di canali radio, ovviamente differenti da quelli utilizzati nelle celle
adiacenti per evitare interferenze. Ciascuna cella opera con potenza ridotta
ed è proprio questo accorgimento che consente il riutilizzo della stessa
frequenza in celle non vicine. Un ulteriore miglioramento fu il cambio di
frequenza da una cella all’altra (handover) in modo automatico durante lo
spostamento dell’utente.