Caratteristiche e funzionalità dei programmi applicativi per l’E-commerce
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ξ Presentazione virtuale dei beni e servizi e, più in generale, delle
caratteristiche dell’offerta;
ξ Ricezione degli ordinativi d’acquisto da parte della clientela;
ξ Registrazione degli ordini e fatturazione on line;
ξ Consultazione on line dei conti dei clienti;
ξ Gestione on line dei pagamenti e delle transazioni;
ξ Evasione dell’ordine: consegna del bene acquistato ovvero
attivazione del servizio richiesto;
ξ Gestione della catena di fornitura e della catena interna del
valore;
ξ Customer care (supporto post-vendita).
Alle aziende si presentano nuovi modelli aziendali e stili di lavoro che
non necessariamente sfoceranno nell’utilizzazione del commercio
elettronico come canale esclusivo, ma che molto probabilmente si
tradurranno in un mix tra tradizionale ed evolutivo.
1.1.2 Vantaggi del commercio elettronico
I vantaggi offerti dal nuovo paradigma commerciale possono essere visti
sia dal lato delle aziende che da quello dei consumatori.
Possiamo riassumere i vantaggi per le aziende nei seguenti punti:
ξ Presenza internazionale;
ξ Maggiore concorrenzialità;
ξ Proposte individuali;
ξ Raccolta semplificata dei dati di vendita a favore delle attività
di marketing e promotion;
ξ Maggiore rapidità negli approvvigionamenti;
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ξ Riduzione della catena di distribuzione;
ξ Nuove tipologie di prodotti vendibili;
ξ Offerta di cataloghi sempre aggiornati;
ξ Relativa indipendenza dagli intermediari tradizionali;
ξ Rapporto cliente-venditore più stretto;
ξ Trasferimento tendenziale delle funzioni di vendita alla
clientela;
ξ Presenza ininterrotta sul mercato (24 ore su 24);
ξ Raggiungimento di clienti geograficamente dispersi;
ξ Automazione della catena di fornitura e della catena interna del
valore.
Dal lato della clientela, i vantaggi possono essere così evidenziati:
ξ Possibilità di acquistare in ogni momento senza limiti di orario;
ξ Rapido accesso ad una incredibile quantità di informazioni sui
prodotti/servizi;
ξ Possibilità di accostarsi a nuove fonti di approvvigionamento
grazie al superamento di barriere geografiche;
ξ Ampia varietà di prodotti/servizi tra cui scegliere;
ξ Possibilità di acquistare prodotti difficilmente reperibili;
ξ Comodità di vedersi recapitare i prodotti acquistati al proprio
domicilio;
ξ Riservatezza negli acquisti: possibilità di effettuare acquisti
particolari senza doversi confrontare con un commesso.
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1.1.3 Nuovi modelli aziendali e stili di lavoro
Il commercio elettronico, nel senso più ampio del termine, sta
incoraggiando lo sviluppo di nuovi modelli aziendali, di nuove pratiche
di condivisione delle informazioni all’interno delle aziende di tutto il
mondo, determinando un vero e proprio salto culturale.
Venditori al dettaglio come Toys’r Us hanno creato società elettroniche
per garantirsi una presenza sul web e in alcuni casi hanno creato strutture
operative del tutto autonome per liberarsi dei limiti della gestione
aziendale convenzionale.
I venditori di prodotti e servizi reagiscono al nuovo paradigma creando
software e servizi che consentono alle aziende di automatizzare
interamente le loro catene di fornitura e del valore.
Ogni giorno sembrano fiorire migliaia di nuovi e-business.
1.2 E-commerce & E-business
Sebbene nella realtà quotidiana si faccia spesso confusione tra e-
commerce ed e-business e si tenda dunque ad utilizzarli come veri e
propri sinonimi, tra i due termini si può stabilire una ben definita
relazione.
¾ E-business
Il termine e-business si riferisce ai processi aziendali gestiti
elettronicamente utilizzando tecnologie internet per sostituire
metodologie tradizionali finalizzate alla trasmissione di dati ed
informazioni ovvero all’effettuazione di transazioni.
IBM definisce l’e-business come un’azienda in grado di adattarsi a
cambiamenti costanti e prolungati. Fare e-business significa
ottimizzare i processi aziendali attuali per migliorare l’efficienza, che
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a sua volta rafforzerà il valore che tale azienda sarà in grado di offrire
alla sua clientela.
La trasformazione di un business verso un e-business passa attraverso
due fasi:
ξ Condivisione delle informazioni.
In altre parole, questa fase passa attraverso l’automazione della
catena di valore interna e la catena di fornitura. La catena di valore
consiste in un gruppo di staff organizzativi che facilita la creazione e
la gestione di un prodotto-servizio. I membri della catena di valore
sono le persone coinvolte nel marketing, nella contabilità e in altri
servizi di un’organizzazione.
La catena di fornitura indica le persone coinvolte nei vari processi
produttivi necessari per giungere al prodotto-servizio finito. Tutti i
partecipanti devono poter ottenere informazioni accurate sugli ordini,
le spedizioni e le reazioni dei clienti ai prodotti e servizi in modo
semplice e rapido. Si tratta di integrare tutte le attività in un sistema
unico.
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ξ Commercializzazione dei prodotti servizi tramite internet.
Il potenziale cliente potrà essere il consumatore finale oppure un’altra
entità di business.
Possiamo dunque affermare:
COLLABORAZIONE + E-COMMERCE= E-BUSINESS
Tuttavia e-business non significa reinventare un’azienda: significa
ottimizzare i processi aziendali attuali per migliorare l’efficienza
operativa, che a sua volta rafforzerà il valore che l’azienda stessa sarà
in grado di offrire alla propria clientela.
¾ E-commerce
L’e-commerce, invece, consiste nella vendita dei prodotti/servizi
attraverso internet. Internet diventa lo strumento per generare
transazioni tra un’azienda e la sua clientela. Il commercio, anche
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nella sua forma tradizionale, è un processo dinamico tra clienti e
venditori.
Si può dunque affermare che l’e-commerce rappresenterà la naturale
evoluzione di ogni tipo di business. Nel prossimo paragrafo andremo
dunque ad individuare ed analizzare le principali tipologie di e-
commerce.
1.3 Tipologie di E-commerce
Allo stato attuale della tecnologia e dello sviluppo possiamo identificare
due aree fondamentali nelle quali le aziende conducono business on line
oggi:
ξ Business to consumer (B2C)
Si tratta della forma più comune e maggiormente compresa dell’e-
commerce sebbene non primeggi ancora in termini di fatturato
relativo. In questo contesto rientrano tutti i contatti “elettronici”
tra le aziende e i consumatori finali.
Questa tipologia di commercio elettronico è il risultato
dell’evoluzione della presenza sul web delle aziende: da siti di
carattere istituzionale passivi (storia dell’azienda e relativa
presentazione) si è in procinto di giungere a siti estremamente
attivi che permettono la vendita diretta ai visitatori del sito.
Quanto detto si è concretizzato in cataloghi attivi, possibilità di
pagamenti on line, possibilità di invio ordini on line ecc..
Il B2B è sicuramente la tipologia di commercio elettronico che ha
tratto i più grandi vantaggi dalla diffusione capillare di internet
che, in termini pratici, si traduce in un bacino di utenza
praticamente illimitato.
Caratteristiche e funzionalità dei programmi applicativi per l’E-commerce
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Il contatto con il pubblico via internet ha inoltre facilitato le
aziende nella raccolta di dati ed informazioni relative ai clienti,
che può avvenire in due maniere differenti: la prima consiste nel
richiedere direttamente al visitatore/cliente dette informazioni
mediante la compilazione di moduli virtuali (form). L’altra
modalità è una modalità indiretta resa possibile dalla presenza
nell’architettura tecnologica di appositi data warehouse volti ad
archiviare tutti i dati relativi alla movimentazione del sito.
Dall’analisi di questi dati sarà possibile capire quali sono le
pagine più visitate e quindi gli articoli di maggiore interesse per
gli stessi visitatori. I risultati di dette analisi potranno essere
utilizzati per porre in essere vere e proprie campagne
promozionali virtuali.
ξ Business to Business
Attualmente risulta essere il segmento che genera il fatturato
maggiore. Le transazioni di questa tipologia di business
avvengono tra sole aziende. Questa forma di contatto avveniva
anche prima dell’avvento delle tecnologie internet: le transazioni
avvenivano tra partner ben noti, attraverso reti extranet con
tecnologia EDI (Electronic Data Interchange). L’avvento della
tecnologia internet ha permesso di andare oltre i partner
consolidati e viene utilizzata come supporto per instaurare
rapporti con nuove aziende. Questa forma, vista la importanza
strategica che ha per le aziende, richiede sicuramente soluzioni
complesse e studiate ad hoc, tenendo conto dell’effettiva realtà
aziendale in cui la soluzione andrà ad operare.
Le altre aree di applicazione, sicuramente meno diffuse, del
commercio elettronico sono di seguito evidenziate:
Caratteristiche e funzionalità dei programmi applicativi per l’E-commerce
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ξ Consumer to Consumer. Il commercio di beni tra privati
ξ Rapporti tra Pubblica Amministrazione ed Aziende
ξ Rapporti tra Pubblica Amministrazione e Cittadini
1.4 Gli attori del commercio elettronico
Gli attori del commercio elettronico non sono solo clienti e venditori,
ovvero i naturali partner di uno scambio commerciale ma, assieme a
questi, si possono considerare altri personaggi altrettanto fondamentali.
Ricapitoliamo dunque i vari attori dei processi di commercio elettronico:
ξ Clienti (privati ovvero altre entità di business)
ξ Venditori
ξ ISP (Internet Server Provider)
ξ Istituti di Credito - si occupano della gestione delle transazioni
monetarie
ξ Corrieri - necessari per la consegna “fisica” dei beni acquistati
elettronicamente
1.5 Analisi dello scenario di fondo e tendenziale
Per quanto riguarda l’Italia, il 1999 è stato l’anno del decollo di internet
grazie al lancio delle offerte di accesso gratuito. La crescita di internet
non accenna a rallentare nel 2000 e, secondo quanto emerso da uno
studio effettuato da Databank Consulting “Internet.Plus” presentato nel
maggio 2000, i prossimi due-tre anni vedranno la formazione di un vero
e proprio mercato di massa, sia fra i privati che fra le aziende.
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Sempre in base ai dati forniti da Databank Consulting, le famiglie con
accesso ad internet, che erano solo poco più di mezzo milione nel 1998,
sono diventate circa tre milioni nel maggio 2000 e saliranno a 7.400.000
nel 2002 (vedi grafico 1).
Dal lato aziende, le stime parlano di circa settecentomila imprese –
contro le 243mila attuali - che nel 2002 disporranno di un sito web,
facendo registrare una penetrazione del 19% circa (vedi grafico 2).